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Autore: starmoon    04/03/2012    1 recensioni
Tre ragazze alle prese con i loro sogni…tutto inizia con una meta…tutto inizia in America
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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14.Gioia e Dolori 

 






 

 

 

 

PUNTO DI VISTA DI GIORGIA 

 

Ecco... questo era il momento che aspettavo da tutta una vita, essere circondata da attori e attrici straordinari, talentuosi e belli. E sopratutto di fare questa esperienza con la mia amica Chanel, 

fin da piccole desideravamo essere famose e di recitare in qualche film. Questo era cosi del tutto surreale, non mi sembrava vero... Addirittura trovarmi a cena con il cast del mio telefilm preferito, 

con delle persone fantastiche come loro. A interrompere i miei pensieri fu proprio Kevin 

-Allora ragazze, davvero frequentate l'accademia di recitazione di New York?-

-Si certo- rispondemmo 

-è davvero una grande accademia- Affermò Ian 

-Beh allora credo proprio che ci rincontreremo- disse Joseph sorridendo 

-Si, il nostro professore ci ha già informati che il prossimo mese verrete nella nostra accademia per cercare due nuovi personaggi- disse Chanel 

-Chissà magari dopo potreste convincermi a scegliervi- Continuò Joseph maliziosamente 

-Joseph smettila di fare il cascamorto, tanto non ci cascano- disse Candice 

Io e Chanel con Ian e Nina scoppiammo a ridere 

-Ok ok, stavo scherzando anche perché non sono io a scegliere, e soprattutto il nostro Kevin sceglie sempre il talento e se saranno brave le sceglierà senza raccomandazioni- disse 

-Bravo, infatti noi daremo il massimo e speriamo sempre in un miracolo – dissi ridendo

-L'importante è averci provato no?- disse Ian 

-Già- rispose Chanel 

-Dai, sono sicura che andrà benissimo siete delle brave ragazze e credo anche molto talentuose, state tranquille – disse Nina rassicurandoci 

-Grazie mille- dissimo sorridendole 

Continuammo a mangiare, e tra una chiacchiera e l'altra , una risata e l'altra il tempo era davvero volato. 

-Ragazzi io devo andare- disse Paul alzandosi 

-Oh si certo fratello, tua moglie ti aspetta- disse Ian salutandolo

-Si anch'io, si è fatto proprio tardi e domani si lavora!- disse Steven seguendo Paul 

Guardai l'orologio, il tempo era davvero volato erano le 2:30 di notte, feci segno a Chanel di andarcene anche noi ma il problema era come ?!? 

Tutti si salutarono tra loro e in quel momento nessuno sembrava calcolarci...Poi finalmente 

-Ragazze voi? - Disse Candice 

-Ehm... noi abbiamo un problema- dissi 

-Bello grosso- Continuò Chanel

-Quale?- disse Preoccupata Candice 

-Non sappiamo come ritornarcene in albergo, ecco vedi siamo venuti qui con Ian e...- Stavo per continuare ma mi interruppe 

-Ohh tranquille, no problem.... vi riaccompagno io- 

-Davvero?!?- dissi sorpresa 

-Si certo...se per voi non è un problema-

-Nono, che problema scherzi!-dissi entusiasta mente Chanel sembrava dispiaciuta 

-Solo che la macchina la guida quel cascamorto di Joseph- affermò Candice

Gli occhi di Chanel cominciarono a illuminarsi 

-Per noi non c'è nessun problema- Poi rivolgendosi a me- Vero Gio?- disse Chanel

Sorrisi

-Bene- Rispose Candice poi urlando chiamò Joseph e lui si precipitò subito 

-Dolcezza non c'è bisogno che urli, mica ero in Italia- disse Joseph scherzando -Che c'è?-

-Abbiamo due ospiti in macchina, cerca di comportarti bene- 

-Si Signore!- Rivolgendosi a noi poi disse – sarà un vero piacere riaccompagnarvi - 

-Grazie- dissimo incantate 

Ci avvicinammo agli altri e li salutammo uno per uno poi arrivate da Ian, fu davvero una grande sofferenza 

-è stato un vero piacere ragazze, spero di rivedervi molto presto e chissà magari un giorno farete parte di questa grande famiglia....- Disse Ian schiacciandoci l'occhio 

-Magari, il piacere è stato nostro- disse Chanel 

Io non resistetti più e lo abbracciai e dandogli un bacio in guancia gli dissi

-Grazie di tutto è stata davvero una bella serata- 

E lui come gentiluomo mi baciò la mano

-Smolder andiamo? sono stanca- lo richiamò Nina

Era davvero stanca si vedeva come camminava, che buffa.... i tacchi sono una tortura pensai 

-Ciao ragazze- Ci salutò Nina e poi scomparve con Ian.... ormai tutti erano andati via

-Dai bellezze andiamo- Disse Joseph prendendoci a braccetto poi rivolgendosi a Candice come per stuzzicarla le disse-Tu la strada la conosci no?-

Lei imitando una risata gli rispose

-Ma quanto sei spiritoso- e a passo svelto ci sorpassò

I loro battibecchi mi facevano ridere ma mi trattenni. Arrivammo in macchina e aprendoci la portiera ci fece accomodare 

-Allora signorine, in quale albergo vi porto ?- 

-Beh credo che sia l'unico che c'è in queste zone, non ricordo il nome- affermai 

-Se no potrei portarvi a casa mia- disse ridendo 

-Per noi non ci sono problemi- disse Chanel e gli diedi una gomitata

Si misero a ridere 

-Scusatelo ragazze, Joseph questa sera ha voglia di scherzare, d'altronde fa sempre lo stupido quando la carne è fresca ,Vero? - disse Candice sorridendogli 

-La carne cosa?!?- disse Joseph scoppiando a ridere -Solo che oggi mi sento un po', come posso dire, Beato tra le donne -

-Andiamo va, scemo- rispose Candice

Joseph era davvero simpatico, ci riaccompagnò in albergo 

-La vostra fermata è qui- disse Joseph sorridendoci 

-Grazie mille, di tutto, siete due persone e due attori fantastici, bellissimi e .... vi amo- dissi 

-Ohh....Graziee, sei dolcissima- disse Candice timidamente 

-Grazie a te, bellissima- disse Joseph 

Li salutai e li baciai in guancia e scesi dalla macchina ora toccava a Chanel dire qualcosa 

-Joseph, tu sei uno....strafigo- Sorrisero ma lei continuò- e ti stimo profondamente come persona e come attore, sei un grande!- Poi guardando Candice disse – E tu beh, sei bella, talentuosa e molto... fortunata! - 

-Grazie mille Bella- disse Candice 

Joseph si limitò a baciarla in guancia e abbracciarla 

Entrammo in albergo, e salendo le scale arrivammo nella nostra stanza 

-è stata propria una bella serata- dissi 

-Già, indimenticabile e loro sono cosi......

-Indescrivibili- dissimo all'unisono 

E scoppiammo a ridere, quasi sempre io e lei la pensavamo allo stesso modo e quasi sempre ci scappava di dire le stesse cose nello stesso momento... 

Aprimmo la porta ed era tutto buio, dormivano già tutti?? 

Chanel accese la luce, Elektra era già nel letto con tutti i vestiti addosso e accanto a lei c'era la cesta con i gattini dentro che dormivano..... 

-Meno male che gli avevamo detto di trovargli una sistemazione- sussurrai 

-Beh direi che a modo suo l'abbia trovata- rispose Chanel 

Nel mio letto che dormiva c'era Logan ma.... il mio sguardo girovagò per la stanza ma mancava sia Nicol che Bryan, questo era al quanto strano 

Scossi Logan e lui con la voce ancora impastata di sonno disse 

-Mamma, ancora altri 5 minuti - 

Guardai Chanel e mi venne da ridere e questa volta non ci trattenemmo

-Logan, sono io Giorgia- 

-Eh??-Disse aprendo di scatto gli occhi -Che ci fai qua??- 

-Che ci faccio io?? ti ricordo che sei nella mia stanza, nel mio letto e per di più hai sbavato sul mio cuscino- dissi 

Chanel non gli diede il tempo di replicare 

-Dov'è Bryan ?- 

-Bryan?- Si passò una mano tra i capelli- Ah si, Bryan è in ospedale- 

-In Ospedale?!?- gridò Chanel 

Aggrottai la fronte

-In ospedale? Perchè è successo qualcosa? - dissi 

-Ma no niente,state tranquille- disse come se nulla fosse accaduto – Andate a dormire- 

Chanel preoccupata riprese di nuovo la sua borsa e fece per andarsene 

-Aspetta Chanel dove vai?- dissi fermandola 

-Dove credi che stia andando?-

-è tardi, e non sai neanche dove sia l'ospedale, e poi guardalo sta delirando se non ancora dormendo -E allora dov'è Bryan? Ti prego Giorgia fammi passare – mi disse supplicandomi 

-Allora vengo con te- dissi 

-No... tu stai qui dai, vedo cosa è successo ti chiamo quando so qualcosa- 

Detto ciò aprì la porta e scappò

-Beh sei contento adesso?- dissi rivolta a Logan 

-Che ci colpo?-

-Ci colpi eccome, cretino! Che ti viene in mente di dirgli che è in ospedale- 

-Forse perchè è davvero in ospedale?- 

-E tu allora perchè stavi dormendo e non sei con lui? Dissi urlando

Ma lui non rispose 

-Logan, dimmi che cosa sta succedendo o giuro che ti prendo a sberle prima a te e dopo a lui-

-Okok, calma come sei manesca prenditi un po' di camomilla gioia- 

-Sto ancora aspettando- 

-Mi è scappato-

Alzai il sopracciglio, che significa è scappato?

-Che ti è scappato?-

-Non quello che pensi tu, bambolina- disse maliziosamente 

Lo guardai ancora più sconvolta 

-Ok faccio il serio, Bryan è in ospedale ma non perchè gli sia successo qualcosa- 

-E allora perché si trova in ospedale?-

-Non te lo posso dire spiacente, ma ti dico solo di stare attenta per Chanel, è una brava ragazza e non si merita questo- 

-Bella pubblicità gli fai al tuo amico....Complimenti sei davvero un ottimo amico, quello che tutti vorrebbero avere- dissi ironicamente 

-Essere amici non vuol dire sempre trovarsi d'accordo ma anche criticare se l'altro sbaglia e lui per me sta sbagliando e ti ho solamente avvisato, poi fai come vuoi.... Mi rimetto a dormire...Buona notte acidona- Disse riposizionandosi nel letto e coprendosi con le lenzuola 

Wow che risposta -pensai

-Alt, alt che stai facendo?- dissi precipitandomi da lui e bloccandolo 

-Sto per dormire... almeno che tu non abbia qualche altra idea da proporre - disse maliziosamente 

-Uhm un altra idea l'avrei ... -Dissi avvicinandomi molto a lui, un centimetro dal suo viso

-Credo proprio che questa idea mi piacerà- disse con tono compiaciuto 

-Lo spero perchè vedi... la mia idea è quella di..... Gettarti fuori dal MIO letto- dissi spingendolo dal letto e lui cadde come un cretino 

Scoppiai a ridere 

-Ahiii, ma dico ma sei scema?? - 

-Ops, scusa ti sei fatto male?-

-Questo non avresti dovuto farlo- 

-In realtà, non ti ho nemmeno sfiorato- dissi 

Si alzò velocemente e io cominciai a correre e a urlare per tutta la stanza fin quando non mi beccò catapultandomi sul letto e iniziò a farmi il solletico 

-Dimmi scusa Logan, su dai dillo!- 

-Non ci penso nemmeno!- dissi ridendo 

Soffrivo molto il solletico e odiavo chi me lo facesse 

-Non ho sentito! Puoi ripeterlo??'- 

Non la smettevo di ridere 

-Dai, ti prego smettila!-

-Prima la parolina magica- 

Non riuscivo a dimenarmi, era sopra di me a cavalcioni che continuava a torturarmi

-Ma che sono queste urla !- disse Elektra che si era svegliata a causa di noi due 

Poi vedendoci disse 

-Va beh ho capito, se volete fare queste porcherie continuate pure, basta che non gridate c'è gente che vuole dormire- 

Detto questo si coricò di nuovo 

-No aspetta Ele non è come pensi- poi guardai Logan e quasi sussurrando gli dissi- Dai alzati, il gioco è finito- 

Ma lui non si mosse 

-Sto ancora aspettando- 

-Ok.... scusa Logan- dissi rassegnandomi

-Brava bambina- disse accarezzandomi i capelli

I nostri sguardi si intrecciarono e dopo vari secondi di silenzio disse

-Lo sai che sei più bella quando ridi?-

Accennai un sorriso

-E tu lo sai che sei più brutto quando fai il cascamorto?- 

-Mi stai dicendo di non farlo mai più?- disse avvicinandosi di più al mio viso 

Ok, calma è tutto sotto controllo- pensai 

-Non sto dicendo nulla- 

-Bene perchè io avrei voglia di continuare- 

Si avvicinò al mio collo e iniziò a baciarmelo 

-Logan che stai facendo?- dissi perdendo totalmente il controllo del mio corpo e del tutto la lucidità

-Vuoi che smetta?- disse tra un bacio e un altro 

-No!... cioè si, Logan non possiamo non qui e non adesso- dissi scansandomi e sedendomi nel mezzo del letto 

-Bene, allora dove vuoi che lo facciamo... in bagno ti va bene?- disse ridendo 

-Dai smettila, perchè devi comportarti sempre da stronzo?-

-Perchè forse in fondo in fondo lo sono- 

-No forse lo sei anche in superficie- dissi riprendendo del tutto la lucidità che 5 secondi prima si era fatta una bella passeggiata 

-Allora ho una soluzione, ti concedo di dormire nel mio letto - continuai

-E tu? Dormi con me?-

-Ovvio, è il mio letto- 

Mi guardò stranito

-Mi stai dicendo che La Giorgia, acida e riservata, questa notte si concederà allo stronzo Logan?-

Sorrisi 

-Uhm... diciamo ma a una condizione, prenderai dei cuscini che troverai dentro l'armadio li metteremo per dividerci, cosi non potrai toccarmi o tanto meno sfiorarmi e farti venire strane idee in testa-

-Ah ecco dov'era la fregatura- disse

Ci guardammo e ridemmo insieme...

 

PUNTO DI VISTA DI CHANEL 

 

Lasciai l'albergo e non sapendo dove si trovasse questo maledetto ospedale chiamai un taxi. 

Arrivati mi precipitai all'interno chiesi alla prima infermiera che mi passò davanti 

-Scusi, in quale stanza è ricoverato Bryan Pirce?- 

-Aspetti controllo- 

Dopo qualche minuto

-Mi dispiace signorina ma non c'è ricoverato nessun Bryan Pirce- 

-Ne è sicura? Mi hanno detto che era in questo ospedale, ricontrolli la prego- 

-Mi dispiace ma come le ho detto qui non c'è nessuno ricoverato con quel nome- 

-è un ragazzo di 20 anni alto quanto lei, moro con gli occhi azzurri- dissi disperata

-Mi dispiace- detto questo se ne andò lasciandomi in quel corridoio 

Non mi sarei arresa alle parole di quell'infermiera girovagai per il corridoio, dando un occhiata alle stanze. No no no! non potevo crederci vidi Bryan accanto a un letto che teneva la mano a una ragazza con i capelli rossi, un po' mal ridotta, probabilmente era in coma. 

Ma perchè Bryan non me ne ha mai parlato?!?

Mi nascosi dietro il muro e lo spiai almeno per avere altre informazioni 

-Non ti preoccupare, ti sveglierai e staremo di nuovo insieme te lo prometto. Non immagini quanto mi manchi. Sai il dottore mi ha detto che le tue condizioni stanno migliorando presto uscirai dal coma, presto non ci lasceremo più, tieni duro piccola mia- 

Quelle parole che gli sussurrava mi rimbombavano nella testa. Adesso non avevo nessun dubbio non me ne ha mai parlato perchè quella non era una sua semplice amica ma è la sua ragazza!

Mi ha presa soltanto in giro, stupida io che sono scappata precipitandomi qui, stupida io che pensavo che gli fosse successo qualcosa, stupida io che ci tenevo a lui stupida io che ci tengo ancora.

Vidi con quale cura gli stringeva la mano, vidi con quale sguardo l' ammirava, vidi con quale affetto diceva quelle parole, vidi con quale delicatezza la baciava.... se questo non era Amore che cos'era? 

Non semplice affatto, non semplice pena... solo amore e questo mi bastava per capire di lasciarlo andare via. I miei occhi cominciarono a bruciare tanto che una lacrima rigò il mio viso, ma non volevo che piangessi per lui non potevo permetterlo.
 Con la mano la scacciai via, e scappai via prima che potessi vedere e sentire altro.


Angolo autrice: ecco un altro capitolo, spero vi piaccia :) e mi farebbe piacere anche un vostro parere xD
  
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