Erano ormai un paio d'ore che Molly tentava di spiegarmi la storia della mia vita ma, puntualmente, mi perdevo via.

Ero nata in Italia da un padre diciassettenne e una madre sedicenne, erano stati costretti ad abbandonarmi e il resto...lo conoscevo già.

Mi sembrava di ascoltare una storia, una storia di qualcun altro.Una storia che non mi apparteneva.

Cosa dovevo pensare?Scoprire la storia della tua nascita a diciassette anni è un trauma.

I bambini nascono già consci delle persone che l'attendevano, dei loro parenti...delle loro origini.

Io, invece stavo scoprendo tutto adesso.

Scoprivo tutto insieme.Tutto in un colpo solo.

Fissai Zayn ''Certo che io e te non potremmo essere più diversi e poi andiamo...tu sei un asino!'' sorrisi facendogli la linguaccia.

''Guarda che abbiamo il dna simile...se fossi in te non farei tanto la saputella!'' rise lui.

Gli lanciai un bacio volante prima di decidermi a fare la fatidica domanda.

''Ma..sono ancora vivi?'' chiesi tornando seria.

In sala calò un silenzio mortuario.

Neanche se fossi stata una prof e avessi chiesto se ci fosse qualche volontario per un'interrogazione.

''Non potrei dirtelo...'' iniziò Molly.

La uccisi con lo sguardo.

''Ok ok...sono ancora vivi ma...abbiamo perso le loro tracce da molto tempo...''

Non seppi bene se mi sentii sollevata o meno nell'udire quell'affermazione.

Erano vivi ma non si interessavano a me.

Io ero un semplice errore di due adolescenti.

''Però loro volevano tenerti...è solo che...''

Sentii il mio cuore dividersi in mille pezzettini ''è solo che..?'' la incitai nervosa.

''Le due famiglie non andavano d'accordo...un pò alla Romeo e Giulietta ma alla fine l'unica che ci ha rimesso sei stata tu'' rispose dolce Zayn.

Liam tirò una sberla a Zayn mimandogli un -sempre delicato come un elefante- guadandolo malissimo.

Feci un respiro prfonto ''Bè tanto non cambia niente...non posso considerare due persone a me totalmente sconosciute i miei genitori.Nè posso considerare i miei zii,veri zii.Andiamo...non ho niente in comune con loro!Senza offesa'' dissi posi rivolgendomi a Zayn.

Dire quelle cose mi uccise.Non lo pensavo realmente.

In realtà non sapevo bene a cosa stessi pensando.

Non sapevo se fossi felice o meno, sollevata o delusa..sentivo solo un vortice di emozioni, un uragano di sensazioni che vorticava nel mio corpo.

Lui fece aspallucce ''Io ho sempre saputo dove ti trovassi, i miei ne parlavano sempre...'' 

Quell'affermazione mi paralizzò.

Ero sempre vissuta nella convinzione che a nessuno importasse di me.

Sentii i miei occhi lucidi, mi alzai repentina e saltai -letteralmente- addosso a Zayn che scoppiò a ridere.

''Sei un cugino rompi palle!'' gli urlai ad un'orecchio.

''Sono un cugino figo!'' precisò lui.

 

 

Ero trovavo in camera mia quando sentii aprire la porta.

Mi voltai appena, intravedendo dei riccioli ribelli sfuggire sotto un cappello di lana.

Era impossibile non sapere di chi si trattasse.

Mi voltai nuovamente tornando a piegare una maglietta rosa  sorridendo.

Lo sentii avvicinarsi cauto e leggero come un toro in calore.

''Possiamo parlare?'' chiese rimanendo a qualche metro da me.

''Guarda che non mordo'' sorrisi voltandomi, rimanendo appoggiata alla cassettiera bianca.

Fece spulluccie mettendosi le mani in tasca.

''perchè sei nervoso?'' continuai ''Da quando ti rendo nervoso?'' precisai.

Fece nuovamente spallucce iniziando a guardarsi i piedi.

Ma che cavolo gli prendeva?

Mi stava forse prendendo in giro?!

No no c'era qualcosa che non andava...era impossibile che lui si comportasse così.

A meno che...

''Sai quello di cui ti stavo parlando prima?'' chiese tornando a guardarmi in faccia.

''Oggi sono successe un pò troppo cose...a cosa ti riferisci?'' chiesi facendo finta di niente.

''A quando ti ho detto che avevo fatto una stronzata''

Harry che ammetteva di aver fatto una stronzata...ah si...probabilmente la mattina dopo avrebbero piovuto soldi dal cielo!

''Vagamente...'' lo punzecchiai.

Mi uccise -letteralmente- con lo sguardo ''Bè...mi sono comportato da stupido..un pò da bambino..''

''Un pò?!'' ripetei alzando un sopracciglio.

''Ok ok da bambino..''

''Solo?''

''Ok, tanto da bambino!Sei contenta?'' chiese sbuffando.

''Si molto'' confessai mordendomi il labbro inferiore.

''Sai dovresti dire -Ma no Harry, non sei stato un bambino, è stata anche colpa mia!Non solo tua!-'' mi punzecchiò acidò lui.

Scoppiai a ridere ''Nei tuoi sogni, forse!Io non ho nessuna colpa!'' risposi tranquilla.

Mi avvicinai a lui abbracciandolo ''Sei un'idiota e sempre lo rimarrai, la nostra storia-anche se brevissima- è stata molto divertente...ti voglio bene ma...quando cresci dimmelo'' sorrisi uscendo dalla camera e dirigendomi in cucina.

Mi ero comportata da vera stronza.

Ma cosa ci vuoi fare?

Non si può risquistare la fiducia di una persona da un momento all'altro.

Entrai in cucina dove trovai Niall intento a mangiare del gelato alla vaniglia.

Mi leccai le labbra ''Posso?'' chiesi dolce cercando di intenerirlo.

Lo vidi annuire e passarmi un cucchiaio.

Mi misi accanto a lui iniziando a mangiare molto lentamente.

''Che lunga giornata oggi...'' commentò lui cercando di dire qualcosa.

''Già'' risposi annuendo piano.

''Almeno non ci si annoia mai'' sorrise lui.

''Ah bè...vivo con mio cugino e quattro suoi amici, non ho idea di che fine abbiano fatto i miei genitori, ho appena scoperto di avere dei parenti a cui importa un minimo di me e cos'altro?Ah già, la mia ssistente sociale è una stordita cronica...hai proprio ragione!'' sorrisi appoggiando la testa sulla sua spalla.

Profumava di muschio e pini.

''Oh bè....tanto ci siamo noi!Prima o poi riusciremo a ricostruire questro strano puzzle, te lo prometto!''


Spazio autrice.

Ma buongiorno!
Oddio, 9 recensioni! Io vi amo *-*

Ok, in questo capitolo si capisce che Jenny vuole chiudere con Harry perchè lo definisce immaturo ma...è davvero quello che pensa? O vuole solamente dargli una lezione?
Cosa succederà adesso? 
(In realtà non lo so neanche io quindi spero di sognare qualcosa questa notte °-°)

alla prossima!
xx