4 Capitolo
Ti Amo
La sera era arrivata
sulla città di Nerima,e i
lumi nelle varie abitazioni incominciavano a spegnersi, il sole era già calato
da un bel po’ le prime stelle già avevano fatto il loro luminoso ingresso in
questo spiazzo di celo che ora immergeva la città in un buio tenue.
Una finestra che
scorgeva in una casa di quei quartieri veniva
squarciata a tratti dai raggi lunari, dando un piccolo bagliore alla stanza,
che nel frattempo era rimasta nel silenzio più totale con solo i rumori che
provenivano dal suo esterno la facevano da cornice in quella calda…sera.
Ranma rimasto sulla porta aveva gli occhi indirizzati
direttamente alla persona avanti a lui, cercando di apparire quanto più calmo
possibile e di non dar a vedere quanto invece fosse turbato, così a tratti
girava la testa per porre il suo sguardo da un’altra parte indefinita della
stanza, dal suo canto Akane non faceva altro che
imitarlo rigirandosi le dita nella maglia del suo pigiama e torturandosele fino
a quando non divennero rosse, poi si fermò e si concentrò sul perché di quella
situazione che di certo non era delle migliori; e riepilogando il tutto riuscì
a fare mente locale, bhe…ma comunque il problema non rimaneva ripensare a tutto ma
commentarlo e spiegarlo così come se, lei e Ranma si
fossero comportati sempre così; ah… quanto avrebbe voluto avere uno di quegli
orologi a pendolo per tornare indietro nel tempo e non farlo mai, oppure avere
uno di quei cerotti strampalati che Happosay, usava
par se, almeno adesso avrebbe una motivazione valida.
Akane* non possiamo
fare finta di niente , ma soprattutto io non posso
chiedergli di pensare come se nulla fosse successo solo che non posso neanche
sapere che quelle…quei…desideri c’erano solo da parte mia però…*
Ranma:”Akane come prima cosa vorrei dirti che qualunque sia la
motivazione sappi che tra noi non cambierà niente!”
Akane:”intendi
a litigi e insulti”
Ranma:”lo vedi
come incominci sempre ad attaccare briga!”
Akane:”già
forse è così…ma tu non sei da meno”!disse con lo stesso tono di voce…
Ranma:”se
dobbiamo litigare allora io vado via”
Akane”Ranma…no
aspetta scusa sarà la forza dell’abitudine, ma ora non riesco ad iniziare un
discorso senza prima litigare!”
Ranma:”si
forse hai ragione”
Akane:”no…Ranma Saotome che mi da ragione”
Ranma:”ma la
smetti, sono venuto per fare un discorso serio”
Akane:”qesta per esempio è un’altra cosa che mi stupisce”
Ranma:”ok ok allora perché non inizi tu
così ti stupirai di meno!”
A quel punto Akane smise letteralmente di scherzare e cercava, una
maniera per cominciare.
Akane:”Ranma io come posso
spiegarti qualcosa che non riesco a spiegare neanche a me stessa?”
Ranma:”bella
domanda…potresti cominciare sul perché… mi sogni?”
A questa domanda Ranma esitò un po’ sapeva che questa cosa imbarazzava
entrambi e non poco, ma allo stesso tempo una certa ansia aveva preso il posto dell’imbarazzo, per la semplice motivazione
di scoprire se in una qualche maniere Akane provasse
davvero qualcosa per lui; senza intromissioni di parentele.
(Narratore: ah…non dimentichiamo che arrossì a questa domanda dal
momento in qui gliela fece!)
Akane invece era irrigidita a quella domanda anche lei, ma per un’ attimo non era sicura ma aveva scorto nella voce di Ranma una certa insicurezza e…e quella cos’era, paura?paura
per cosa?ma soprattutto di chi?di lei?e se avesse davvero paura di lei?
(Narratore: nooo…ha paura di me e della
mia acconciatura.
Anche se visti gli
ultimi aggiornamenti io penso che un pochino di paura glil’hai procurata)
Lei sapeva che la sua risposta in parte
avrebbe influenzato sui pensieri di quello…quello stupido anche se
inizialmente, gli ha precisato che per lui non sarebbe cambiato niente.
Ma sapeva che doveva
farlo , (Narratore: lo vedi quando una persona
ragiona) però poi
Akane*no…non posso lui non ha fatto neanche un passo sapendo che
ha acconsentito, so di dovergli delle spiegazioni ma
non così, non posso far cedere le mie barriere, se lui non lascia trapelare la
benché minima emozione che mi lasci capire…*
Quindi Akane face la cosa migliore da fare…iniziò ad impuntarsi
senza lasciar andare una sola spiegazione
Akane:”bhe..se è per questo anche tu mi sogni … anche se io non so
i particolari di questi tuoi sogni”disse con aria di chi la sapeva lunga
Ranma non poteva crederci lei sapeva…lui sapeva…lei
(Narratore: ok Ranma
non è niente! calma ci arrivi, tu sei “lui” e Akane è “lei” capito?è semplice il concetto)
Ranma tenta di fare mente locale, perché lo sapeva? Come lo
aveva scoperto?
Ranma:”io…io
non sogno MASCHIACCI PRIVI DI SEX-APPILE”
Così lui pensava che Akane ci sarebbe cascata e lui ,
si sarebbe tolto da quell’impiccio…Aspettando quella
classica reazione violenta che tardava ad arrivare ma sarebbe
arrivata…arrivata…ARRIVATA…no qualcosa non quadrava e lo riusciva a sentire
aveva sempre brutte premunizioni quando qualcosa non andava…
Akane con le braccia dritte lungo il corpo e le mani chiuse a
pugni stretti:”ma ne sei così sicuro?”
Così acquistando un
po’ di sicurezza cominciò a spiegare a Ranma
Akane:”vedi
l’altro giorno sono venuta a svegliarti e ti ho sentito che dicevi (mmm…Akane)!”disse lei con aria
maliziosa…
Ranma sentendo tali parole divenne un’ arcobaleno
immenso di colori fluorescenti
Ranma*lo sa…sa che io l’ho sognata, e oltretutto
dopo…ahhhhh* fece per ridestarsi.
Ranma:”ts sogno…sarà stato sicuramente un’ incubo!”
Akane sempre più accigliata:”ma
davvero a me non sembrava”
Ranma:”e
invece molto probabilmente è stato così!”
Akane:”ecco
vedi “cambiando tono e diventando seria tutto ad un’ tratto
Ranma:”cosa?”
(Narratore: quanto la tua deficienza divampa ogni giorno di più)
Akane:”come tu
Ranma Saotome sfuggi sempre
in ogni situazione trattando gli altri con sufficienza e non curanza di quello
che possono sentire perché nessuno può paragonarsi con te!”disse tutto di un
fiato
Ranma rimase perplesso la reazione di Akane gli era assai nuova, una volta lei lo avrebbe colpito
e fatto volare via dalle finestra senza pietà, ma adesso perché quelle parole
gli rintronavano ancora nella sua testa, forse… forse… aveva ragione?
Ranma:”Ehi!perchè
ora mi accusi in questo modo, io non sono scappato quando mi hai detto che
avevi ascoltato il mio sogno, e non sono scappato la mattina dopo quello che
era successo tra di noi, e non scappo certamente adesso non ostante tu mi
accusi di queste cose”disse un Ranma inorridito dalle
parole di Akane (Narratore:come tutti sappiamo se c’è
una cosa che non si deve mai dire a Ranma Saotome è vigliacco, con l’orgoglio che si ritrova!).
Akane:”questo
no però ti fa talmente male dire che mi hai sognato?”
Ranma sempre più rosso
Ranma:”bhe…ecco…io”
Akane:”lo vedi
non fai altro che creare muri su muri nonostante io e te dovremmo avere un
rapporto…”ma si fermò non osava continuare,doveva capirlo da solo che in una
maniera o nell’altra tra loro due stava nascendo qualcosa di più, nonostante
fosse un matrimonio organizzato in casa
Ranma era rimasto sbalordito da come Akane
volesse dichiarargli qualcosa ma non ci riusciva,
forse lui davvero scappava e doveva ammettere che tra loro due, dopo Jusenkio nel monte Hoo i loro
cuori si erano avvicinati;certo in una maniera un po’ bizzarra, ma comunque,
anche se, l’inizio non era così dopo quella orribile avventura e il falso
matrimonio erano molto distanti, ma dopo
un mese o due ricordava che riuscivano nuovamente a parlarsi, (Narratore:
parlarsi… litigare)
Ma riusciva a sentire
che in una maniera o nell’altra era cambiato qualcosa, almeno per Akane, lui ricorda che l’ultima volta che ha abbassato questa sua barriere era… (a parte l’altro ieri), proprio a Jusenkio.
Ma… adesso tutto iniziava a prendere forma, perché lui aveva
sempre bisogno di una motivazione per dichiararsi? Infondo ormai gli era chiaro
che nel suo cure c’era Akane
e non Shampoo o Ucchan, ma lo stesso non faceva passi
avanti continuandola a rispondere a tono o ad offenderla e questo lo sapeva. .benissimo anche…e qunto gli faceva
male qui nel cuore quando la sentiva piangere per qualche stupidaggine che le
aveva detto,e quando invece gli sorrideva gli mozzava il fiato, e gli si
riempiva il cuore di gioia se lei sorrideva e in particolar modo se era contenta
sapendo che lui l’aveva resa felice, era una cosa che lo faceva stare in pace
con se stesso.
Akane prese a singhiozzare e gli si riempirono gli occhi di
lacrime si sentiva una sciocca lei aveva lasciato che lui entrasse nel suo
letto e ora si sentiva molto stupida , doveva trovare
la forza di non ripetere mai più nulla che possa in qualche modo farla
avvicinare a lui.
Akane:”Ranma … mi dispiace di averti messo in una situazione
imbarazzante non era mia intenzione…e”
Ranma:”Akane, sono io che si deve dispiacere. È
vero ho tentato di trovare una via di fuga sul sogno…”
Ma lui non poteva non soffrire, era lui nuovamente che la
faceva piangere
(Narratore: come sempre ormai è una tradizione di famiglia), sentiva
un tonfo al cuore ,non poteva vederla piangere poi…
Akane:”ok se a te fa tanto male sognarmi o qualsiasi altra cosa
tu, abbia fatto con me ti scoccia tanto, allora chiudiamo il discorso ,
evidentemente mi sono sbagliata!”
La stava perdendo una
seconda volta ,lui non voleva, tutta colpa del suo stramaledettisimo orgoglio
ma ora basta lui gli avrebbe detto tutto
(Narratore:finalmente si è deciso)
Ranma raccolto tutto il suo coraggio urlò quasi:”AKANE IO …”
(Narratore con tanto di pom-pon :dai che ci sei quasi…muovendo i pon-pon i modo rotatorio :vai Ranma
vai Ranma…intonando una canzoncina)
Akane:”tu cosa?”
Ranma *o adesso o mai più*
Ranma:”io ti
amo”disse
Akane non poteva credere alle sue orecchie lui la amava ,la amava quel suono le rimbombava nella testa
Akane:”ridillo”
Ranma:”ti amo”
Akane *glielo farei ridire mille volte *
Ranma:”si lo
so hai ragione io ti ho sognato e allora, anche tu lo hai fatto, però ti prego
non piangere io non posso vederti piangere ancora una volta a causa mia”
Akane:”io…io…”non
sapeva cosa dire era rimasta senza parole,ma adesso l’unica cosa che importava
era gridargli più forte che poteva…
Akane:”Ranma anch’io ti amo”si avvicinò e lo baciò e rimasero così
per un po’ di tempo ma a loro due parve infinità poi si staccarono
Ranma:”ora
credo che mi puoi pure spiegare perché…”
Akane:”e basta
con queste spiegazioni ti ho sognato ho sognato l’uomo che amo punto”gli disse guardandolo
con occhi stracolmi di lacrime di gioia
Ranma:”si hai
ragione”poi la baciò di nuovo
(Narratore in una barchetta di carta navigando nelle sue stesse
lacrime e continuando a inondare la stanza:finalmente ci sono riusciti)ma
stavolta non si accontentò si distese sul letto e rimasero li a coccolarsi fin
ad addormentarsi insieme l’uno
nelle braccia del latro .
Akane si svegliò avendo paura che fosse stato tutto un
bellissimo sogno ma appena si voltò lo vide li acanto a se che dormiva con i
flebili raggi del sole che iniziavano a in luminare la stanza e il suo volto
Akane:”Ranma”lo chiamò con gentilezza
Ranma per tutta risposta si rigirò
Akane:”Ranma svegliati è mattina”
Ranma:”è già
mattina”stiracchiandosi
Akane:”si il
sole è già alto”
Ranma:portando
Akane più vicina a se:”no è luna”
Akane:”no
invece è il sole”
Ranma:baciandola”no
è la luna “
Akane;”smettila
sei sempre il solito”
Ranma:”qualcuno
si è svegliato di malumore?”disse guardandola nei profondi occhi color nocciola
Akane:”no
perché?”
Ranma:”hai una
faccia”
Akane risalendo sul letto anzi direi saltandogli letteralmente
addosso :”buon giorno “poi lo baciò
Ranma:”buongiorno”baciandola
nuovamente
Poi sentirono un
rumore
Akane:”hai
sentito pure tu questo rumore?”
Ranma:”si
meglio andare a controllare”
Così si diressero da
dove proveniva quel rumore
Ranma:”chiunque
tu sia fatti vedere”
Nodoka:”Ranma sono io non ti preoccupare”
Ranma:”mamma
sei tu?”
Nodoka:”si”
Ranma:”a…allora
tutto ok”scesero le scale
Akane:”dove
sono il signor Gemma e mio padere?”
Nodoka:”sono
rimasti in dietro ma tra un po’ arrivano”
Ranma:”come è
stato il viaggio?”
Nodoka:”bello
ma diciamo non è stato proprio un viaggio di allenamento ma un viaggio per
esercitarsi a scacchi”
Ranma:”melo
dovevo aspettare, anche se più che giocare io direi barare”poi arrivarono anche
i capi famiglia
Soun-Gemma:”Ranma-Akane vi siete avvicinati”piangendo
Ranma-Akane:”non ci
direte che lo avete fatto di proposito?”con un aria assassina
Gemma-Soun fattisi piccini picciò:”no… lo domandavamo per curiosità”
Ma sia Ranma e sia Akane li conoscono
troppo bene entrambi per cascarci però decidono di
lasciar perdere e non rispondergli,così Ranma si
dirige in palestra e Akane
Akane:”io vado
a farmi un bagno”
I capi famiglia non
notarono nulla di differente,mentre Nodosa si limitò
solamente a sorridere compiaciuta mentre Akane saliva
al piano superiore
Akane si immerse nell’acqua talmente
felice che addirittura prese a canticchiare
Akane:”Ti
canterò lalalala…una canzon
ti piacerà… il bluse dei fianchi, il bluse…….”
(Narratore:carina
orecchiabile ,perché non la porti a saremo così magari vince qualcuno un po’
più intelligente di Povia e soprattutto qualcuno lo fa finire con le
canzoni sull’ esclamazioni)
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Finalmente
anche questo è fatto! Sappiamo di averci messo un po’ di più ma
sapete le idee bisogna elaborarle bene, speriamo che anche questo capitolo vi
piaccia anche perché la storia non è finita qui ci sono molti intrecci da sciogliere
prima di tutti, ricordate la telefonata di Shampoo? Dico solamente questo poi
il seguito verrà da se, se riusciremo a farlo.
Mi
raccomando recensite in tanti abbiamo bisogno di molti consigli e anche se non
vi piace fa niente;ah un’ultima cosa se qualcuno può spiegarmi
come far levare l’impostazione non messa, di ff
scritta a più mani sapete non vorremmo che venga comunque scritta da qualcun’ altro
anche o comunque non vogliamo questa impostazione,se potete aspettiamo notizie
anche su questo.
By maoa e Clod90
Ringraziamenti
Ringraziamo
sia
Giuxxx-che ci spinge a continuare e a trarre sempre più idee
E DolceMella-che ci
consiglia sulla sintassi e grammatica dei testi e in maniera anche molto
minuziosa
Grazie e
alla prossima maoa e Clod90