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Autore: emme30    05/03/2012    11 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, tienimi che sennò cado!”

 

Papà papà anche io anche io!”

Blaine ridacchiò prima di accucciarsi per avere gli occhi all'altezza di quelli della figlia. “Tu sei piccola, voltati che ti faccio la coda.”

La bimba mise su il broncio e si voltò, alzando il mento per facilitare il padre che le stava raccogliendo indietro i capelli da viso sudato. “Ma papà ma perchè Tommy sì e io no?”

Perchè sei piccola.”

Ma lo dici sempre. E' la scusa che dici sempre! Voglio andarci anche io in bichicletta!”

Blaine rise e le fermò il ciuffo con una piccola molletta colorata al lato della testa, per poi alzarsi in piedi. “Bicicletta, amore. E quando sarai più grande.”

Ma uffa! Voglio essere anche io grande come Tommy!” si lamentò la bambina arrampicandosi sulla panchina di legno e incrociando le braccia al petto con il viso imbronciato.

Blaine la guardò con un sorriso prima di sedersi accanto a lei e prendere un tubetto di crema solare dalla borsa per poi spalmargliene un poco sulle braccia candide.

Dopo essersi assicurato che non si sarebbe scottata con quel caldo sole di luglio si alzò, si sistemò gli occhiali da sole in mezzo ai capelli e si avvicinò al marito inginocchiato per terra poco lontano sull'erba di quel parco in periferia accanto a una bicicletta rossa fiammante e a Tommy.

Allora, hai capito? Io ti do la spinta e però poi tu devi premere sui pedali, va bene?”

Sì sì sì va bene, però mi tieni vero papà? Sennò cado.”

Sebastian sorrise e si alzò in piedi passandosi una mano tra i capelli. “Sì, ti tengo. Però tu pedala.”

Blaine gli si avvicinò versandosi un po' di crema sul palmo della mano che poi passò sulle spalle del bambino che continuava a saltellare accanto alla bicicletta mentre il padre gli spiegava esattamente come doveva muoversi e tenere il manubrio.

Quando fu soddisfatto del risultato si voltò verso Sebastian e gli lasciò il resto della crema che aveva sulle mani sulle sue spalle nude già abbronzate, facendolo voltare di scatto con un cipiglio confuso.

Hai finito di fare la mamma? Sai, non credo di aver bisogno di crema solare.” scherzò alzando un sopracciglio e facendo ridere Tommy.

No, non ancora.” commentò Blaine lasciandogli un lieve bacio a sorpresa sulle labbra. “Il casco per il signorino?”

Prima che Sebastian potesse rispondere, il bambino cominciò a lamentarsi non troppo sommessamente. “Ma papà io il casco non lo vooooogliooo!”

E invece te lo metti. Aspetta che vado a prenderlo.”

Tommy cominciò a lamentarsi e tirare la mano di Sebastian mentre Blaine si allontanava verso la panchina dove era seduta Annie e avevano lasciato la loro roba. “Papà no io non lo voglio il casco!! Diccelo tu a papà che non lo voglio!”

Sebastian si accucciò accanto a lui con un sorriso per spalmargli un po' di crema solare che era rimasta più densa sulla guancia. “Non è che se glielo dico io cambia idea, eh.”

Ma invece sì! Ci dai un bacino e cambia idea! Lo fa sempre! Tu ci fai sempre cambiare idea a papà!”

Sebastian ridacchiò prima di abbassarsi e allacciargli bene le scarpe da ginnastica. “Ma papà ha ragione, devi mettertelo il casco. Non sei mica ancora capace ad andare in bicicletta.”

Ma uffa.” si lamentò lui mentre Sebastian si voltava per veder arrivare Blaine con Annie in braccio e la bambina con un casco rosso scintillante in testa.

Papà posso tenerlo io questo casco? Tommy ha già la su bischichletta!”

Bicicletta. E no, il casco serve a Tommy, non vorrai mica che tuo fratello si faccia male.” la ammonì togliendole delicatamente il casco troppo grande dalla testa e mettendolo a Tommy per poi allacciarglielo sotto il mento.

Ma Tommy ha sempre tutto e io niente.” si lamentò la bambina accoccolandosi al petto di Blaine che alzò gli occhi al cielo e guardò Sebastian.

Quando sarai più grande. Ora dai, vediamo se Tommy riesce ad imparare.” le disse Blaine indicando il marito accucciato accanto alla bicicletta e il figlio che ci saliva sopra.

Ricordati di pedalare.” disse Sebastian sistemandogli un'ultima volta il casco mentre il bambino metteva i piedi sui pedali e rideva eccitato. “Pronto?”

Tommy annuì e Sebastian tolse il cavalletto alla bicicletta, cominciò a spingerlo tenendo una mano dietro al sellino e l'altra sul manubrio.

La bicicletta cominciò a muoversi barcollante sull'erba e Tommy iniziò a ridere entusiasta mentre Sebastian continuava a ripetergli di pedalare e Blaine e Annie facevano il tifo poco lontano.

Sebastian gli fece fare un paio di giri avanti e indietro spiegandogli come tenere il manubrio quando poi decise che era arrivato il momento di provare a farlo andare da solo.

Ora ti lascio eh, ricordati di pedalare!”

Tommy andò nel panico a quelle parole. “No papà tienimi, tienimi che cado!”

Pedala!” gli disse un'ultima volta l'uomo prima di lasciarlo andare e fermarsi sul posto mentre la bicicletta continuava ad andare in avanti.

Tommy pedala!” gli urlò prima di vederlo impuntarsi in qualcosa, perdere controllo del manubrio e cadere sull'erba trascinandosi la bicicletta su di sé.

In un attimo i due genitori preoccupati come non mai erano accanto a lui, Annie ancora in braccio a Blaine con le mani davanti alla bocca.

Ti sei fatto male?” chiese Blaine preoccupato, togliendo la bicicletta da addosso il figlio che piangeva e si toccava il gomito sbucciato. Sebastian lo aiutò a farlo sedere e gli tolse il casco imprecando. “Te l'avevo detto di pedalare! Se pedalavi non cadevi.”

M-ma ma p-p-papà i-i-i-o c-”

Niente ma, non hai fatto quello che ti ho detto, fammi vedere il gomito.” lo interruppe Sebastian brusco prendendogli il braccio per vedere la piccola spellatura sul gomito mentre Tommy continuava a piangere.

Ma n-non l'ho f-f-f-f-atto ap-p-posta.” singhiozzò il bambino vedendo la delusione negli occhi del padre.

Ti avevo detto di pedalare e non l'hai fatto. Ecco perchè sei caduto.” continuò brusco soffiando sulla ferita del figlio mentre lui piangeva più forte.

Sebastian.” il tono aspro di Blaine lo distolse da quello che stava facendo.

Che c'è.” rispose lui scocciato guardando il volto serio del marito.

Non provare neanche a prendertela con lui.” continuò acido Blaine appoggiando Annie sull'erba e scostando via Sebastian. “E' un bambino e ti stai comportando da pazzo.”

Ma non-”

Niente ma!” il tono di voce di Blaine si fece più alto e zittì il singhiozzare sommesso di Tommy. “Prova a dirgli un'altra parola e te la vedrai con me.”

I due uomini si guardarono in cagnesco per qualche secondo sotto gli sguardi terrorizzati dei due bambini.

Papà ma non litigate adesso, se Tommy è scemo che non pedala non è colpa di nessuno.” si mise in mezzo Annie andando ad abbracciare Sebastian e facendosi prendere in braccio.

Blaine lanciò un'ultima occhiata al marito prima di rivolgersi al figlio. “Ti fa tanto male?”

Sì.” disse lui tirando su con il naso e guardando la piccola sbucciatura che aveva sul gomito.

E il male passerebbe con un po' di gelato?”

Tommy si asciugò le lacrime dagli occhi e annuì. “Forse.”

Blaine sorrise e sospirò per poi alzarsi e prendere i figli per mano. “E gelato sia.” disse lanciando un'occhiata di rimprovero a Sebastian che imprecò sottovoce e senza dire nulla prese la bicicletta dall'erba avviandosi a recuperare le loro cose sulla panchina.

Una mezzoretta più tardi stavano camminando lungo una delle tante strade sterrate del parco sotto l'ombra di alcuni alberi, Annie e Tommy con due grossi gelati e il bambino con un piccolo cerotto colorato sul gomito che avevano recuperato al bar. Entrambi tenevano per mano Blaine, mentre Sebastian era a un paio di metri dietro loro che trascinava la bicicletta, ancora visibilmente arrabbiato.

Papà, ma se vado a parlare con papà dici che si arrabbia ancora di più?”

Blaine sorrise nel vedere che Tommy ogni tre per due si voltava per guardare dove era Sebastian.

Certo che no, dai vai.” lo incoraggiò Blaine con un sorriso.

Il bambino si fermò e aspettò che Sebastian lo raggiunse, andando ad afferrargli la mano e stringendola forte camminando al suo fianco.

Papà.” lo chiamò dopo un po' che camminavano vicini.

Ohi.”

Mi dispiace per prima, avevi ragione, dovevo pedalare. La prossima volta andrà meglio.” borbottò Tommy leccando il suo gelato e guardando per terra mentre ancora gli stringeva la mano.

Sebastian si fermò e ridacchiò, per poi accucciarsi per terra e fargli segno che voleva prenderlo in braccio. Si rialzò con un sorriso e guardò quegli occhi dorati. “No cucciolo, sono io che non dovevo arrabbiarmi, tu sei andato alla grande. La prossima volta impari sicuro.”

Tommy fece un grande sorriso e gli gettò le braccia al collo sporcandogli la faccia di gelato al cioccolato mentre lui rideva.

Vuoi assaggiare questo gelato papà? E' buonissimo!”

Ma che gusti ti ha comprato tuo padre?” chiese ridacchiando mentre guardava Blaine ed Annie che si erano fermati per aspettarli.

Tre tipi di cioccolato diversi! Assaggia questo!” disse il bambino esaltato spargendogli il cono gelato per mezza faccia e facendo ridere tutti e quattro.

Blaine si avvicinò a lui scuotendo la testa con un fazzoletto e cominciò a pulire la faccia al marito prima che quello lo sorprese sporgendosi in avanti e baciandolo di sfuggita sulle labbra.

Sei un cretino.” lo rimproverò Blaine alzando un sopracciglio.

Fortuna che mi ami lo stesso, né?” disse lui facendo l'occhiolino e leccandosi le labbra sporche di cioccolato.

Si rimisero a camminare tutti e quattro insieme, i due bambini in braccio ai genitori che leccavano i loro coni gelato e i due adulti che si lanciavano sguardi di amore e di rimprovero.

Comunque,” esordì a un certo punto Annie alzando l'indice al cielo con la faccia tutta sporca di gelato. “Io scommetto che se ci andavo io non ci cadevo da questa sbischicletta.”

 

 


D'oh sono entrata nel tunnel e adesso non la smetto più, helllllp. Fluff, fluff e ancora fluff, anche se mentre la scrivevo mi sono dimenticata del prompt originale che mi aveva dato Micòl e ho scritto tutt'altro, ma va beeeene. Tanto si sa che che sono stordita :D
Grazie a chi ha letto e buon inizio settimana :3
Marti
 
Ps. la Marti ha una pagina autore su FB dove pubblica gli aggiornamenti delle sue storie, la trovate QUI.
   
 
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