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Autore: HelenaTurner    05/03/2012    0 recensioni
La prima volta che mi dissero cosa (o chi?) veramente ero, non potevo crederci.
Era impossibile, proprio a me.
Scoprì poco tempo più tardi, quando iniziai il corso, che molti altri avevano avuto la stessa reazione.
Ma dal giorno in cui arrivò quella lettera sono già passati sei anni.
Certo che all'inizio sembra tutto così...
Fantastico.
Ma poi ci si abitua.
Io comunque sono Windy.
Windy Hill.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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La materia in cui andavo meglio era Babbanologia (si tratta di studiare come vivono i babbani, cosa usano, ma soprattutto come fanno senza magia), era ovvio, ma quella che amavo di più, la materia che mi affascinava più di altre era Cura delle creature magiche. Era il mio sogno diventare una Curatrice degli animali (i babbani li chiamano "Veterinari"). Mi piacevano tutti, dagli Ippogrifi agli Avvicini, li amavo. Era una cosa che mi riusciva così naturale! Infatti, quando gufi e gli altri animali erano malati o feriti, molti studenti della scuola venivano sempre da me a chiedere consiglio, ma se era qualcosa di più grave li mandavo subito dalla professoressa.
Invece la materia in cui ero sempre stata un po' instabile era Pozioni.
Bene o male, i miei voti erano sempre stati sufficienti, perché il professor Lumacorno era un uomo molto largo di manica.
E poi anche perché ero nel Lumaclub.
Il Lumaclub ospitava tutti gli studenti preferiti di Lumacorno, mezzosangue, purosangue, non faceva distinzioni. Anche perché io sono nata dai babbani, ma mi ha voluta nella sua "collezione" come la chiama lui... Per il mio grande potere.
Solamente che oltre ad avere i M.A.G.O. quest anno, avevamo cambiato insegnante e il professor Piton era uno di quelli imparziali, uno a cui non importava di nulla, né delle famiglie né del talento degli studenti. Era direttore della casa dei Serpeverde, la idolatrava e non si prendeva mai gioco di loro. Quando le nostre lezioni di Pozioni combaciavano con quelle dei Serpeverde, non faceva altro che trovare ogni minimo difetto nelle nostre pozioni e si lamentava dell'insegnante precedente, dicendo che aveva fatto un buon lavoro, ma non per quanto riguarda i Grifondoro che non avevano la minima intenzione di imparare e che stavano solo prendendo in giro l'istruzione.

*

Le prime due settimane di permanenza a scuola erano andate molto bene. Era casa mia, mi sentivo a mio agio, come nella mia stanza su per la collina di Dartford.
Fortunatamente i professori ci assegnavano compiti in modo alquanto moderato, ma solo perché l'anno era appena iniziato. Già dalla settimana successiva il lavoro, però, era raddoppiato. Due pergamene di Pozioni da consegnare entro il finesettimana, studiare Erbologia e per finire incantesimi di Trasfigurazione da imparare; sentivo già lo stress che mi opprimeva e pensare che avevamo appena incominciato, mi faceva sentire male. Sapevo che il periodo più faticoso della mia vita stava nascendo, ma quello che mi faceva andare avanti era il pensiero che dopo questi 10 mesi di duro lavoro e fatica, non avrei più rimesso piede dentro questo grandioso castello, pieno di così tanti segreti che nemmeno Silente conosceva tutti! Per cui mi consolavo con il fatto che i miei sforzi sarebbero stati quasi tutti ripagati.
La mattina del 27 settembre mi arrivò un gufo da parte dei miei genitori, con 7 galeoni e 5 falci. La prima gita ad Hogsmeade dell'anno sarebbe stata la settimana dopo e i miei genitori, essendo babbani, preferivano farmi arrivare i soldi con preavviso, non volevano lasciarmi senza e io per loro compravo sempre dolci da Mielandia, un negozio pieno di leccornie zuccherose che grandi e piccini amano! Non si può andare ad Hogsmeade senza passare da Mielandia.
Quella stessa mattina, io e Chris decidemmo di uscire fuori insieme, siccome che a settembre la temperatura era ancora mite e il sole ancora caldo, facevamo un giro e coglievamo l'occasione per stare insieme. Mi svegliai presto per fare colazione, ma una volta in sala comune lui non c'era ancora, sicuramente stava dormendo e si era dimenticato che dovevamo trovarci, allora domandai ad una sua amica Tassorosso se per favore andava a chiamarlo, ma non ci fu bisogno perché comparve dopo che io conclusi la frase.
"Buongiorno!" mi disse "Scusa il ritardo, ma il bagno era occupato"
"Ciao. Credevo non ci fossi" gli risposi un pochino acida
"Ma figurati, non mi dimentico mica di te!"
"Lo spero! Allora avviati a fare colazione che poi usciamo, ti va?"
"Certo che sì! Torno tra poco"
Mentre lui si avvicinava ai Tassorosso, io mi sedevo vicino ai miei amici Grifondoro
"Oggi che fai Win?" mi chiese Hector
"Questa mattina sono con Chris, ma di pomeriggio dovrò studiare."
"Oh te ne vai col tuo bel ragazzino-ricciolino?" disse Will con fare arrogante
"Ma cos'hai contro di lui, Will?" chiesi irritata
"Niente, niente... Guarda, sta arrivando, perché non te ne vai?"
"Quando fai così, ti prenderei a schiaffi. Spero di non vederti più per il resto della giornata Will." mi alzai e me ne andai incontro a Chris.
Ci dirigemmo verso la casa del guardiacaccia Hagrid che ci vide dalla finestra e ci salutò calorosamente con la mano, però non uscì. Camminammo intorno al perimetro di Hogwarts, verso il platano picchiatore. La mattinata passò così in fretta, che era già ora di tornare al castello per il pranzo.
Will non mi parlò per tutto il giorno e mi sentivo colpevole di quello che avevo detto senza pensare. Dopo aver passato le ore a studiare, decisi che la cosa migliore da fare era scusarsi con Will, anche se sapevo che il suo caratteraccio mi avrebbe messa a dura prova.
  
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