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Autore: Fflang    06/03/2012    4 recensioni
Quanti segreti e quanta sofferenza si possono nascondere nella vita di una persona? Isabella Swan nasconde un segreto, un segreto più grande di quello dei Cullen, un segreto malvagio e potente ma allo stesso tempo buono e puro, che pochi conoscono e molti vorrebbero avere.
Un guerra è facile da cominciare ma ancor più difficile da finire, lei deve scegliere da che parte stare. Un equilibrio così fragile da potere essere distrutto con un battito da ali, costruito per caso, ma custodito con cura e venerazione.Salverà se stessa o salverà l'umanità e l'equilibrio ad un carissimo prezzo?
"Non voglio più essere la fine di qualcosa, voglio essere un'inizio..."
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec, Altro personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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Spero vi piaccia! E scusate per gli errori D: Se non capite qualcosa ditemelo e rimedierò ;) Ciao!

 CAPITOLO 4

E' da quando sono atterrata a Forks dopo essere ripartita da Parigi e uno strano presentimento mi attorciglia lo stomaco. C'è una strana presenza nell'aria e non mi piace. Per niente. Mi dirigo verso il mio pick up, salgo e dopo aver messo in moto mi dirigo verso Forks, verso casa.

Scendoscendo dalla macchina e noto che la macchina della polizia di Charlie non è sul viale. Apro la porta di casa ed entro. Mi levo il cappotto e mi dirigo in salotto, però non faccio in tempo ad entravirci che qualcosa mi spinge in avanti facendomi cadere sulle scale, alzo gli occhi per vedere chi o cosa sia stato. Un uomo...o megli quello che ne rimane mi fissa ghignando e con gli occhi completamente bianchi: indossa solo dei pantaloni logori e sbindellati, ha la pelle grigiasta ricoperta di ustioni e tagli, in alcuni punti posso riuscire a vedere le ossa dove ormai la pelle è completamente scomparsa. Quella che ho davanti è un'anima, non una semplice anima cattiva, un'anima costratta a vagare sulla terra, che non è stata accettata nemmeno all'inferno. Si avvicina lentamente a me strisciando e zoppicando. Mi rialzo velocemente e arretro. Non so come comportarmi, sono totalmente immersa nel panico. Il vagabondo si prepara per balzare su di me quando il rumore della serratura della porta che si apre lo disrtae. -Bells? Sei tornata?- urla Charlie. Io non riesco a muovermi, a prlare. L'anima si volta e si dirige verso mio padre che nel frattempo si sta levando la giacca. Mio padre si volta verso l'essere e impallidisce per poi voltarsi verso di me terrorizzato. Il morto spalanca la bocca per afferrare Charlie ma con uno scatto mi lancia addosso a lui spingendolo via da noi. -Papà! Devi andare via! Subito!- urlo tentando di spingerlo fuori di casa prima che il coso si rialzi. -Non posso, lasciarti qui!- urla papà. Sorrido e scuoto la testa. -No! Sò badare a me stessa, tranquillo.- dico e lui annuisce. All'improvviso dalle scale arrivano altri due esseri e dalla cucina altri tre. Siamo circondati. Si avvicinanano sempre di più. Cerco di mettermi davanti a papà ma mi è difficile; nel frattempo il primo essere si è rielzato e senza che me ne accorga riesce a prendermi e sbattermi contro il muro allontanadomi da papà. E all'improvviso capisco. Non sono io il loro obbiettivo, è papà! Urlo cercando di rialzarmi. Ma non ci riesco. Non riesco a muovere neanche un dito. I mostri sorridono pregustando il pasto. Mentre io resto ferma guardando la scena senza riuscire a fare niente. Sono impotente. Papà mi guarda sorridendo mentre quegli esseri abominevoli gli si avventano contro iniziando a divorarlo. Urlo di nuovo. Una presenza compare dietro di me. Mi sento circondare la vita con un braccio e qualcuno tirarmi su di peso e prendermi in braccio. -Come ci si sente ad essere la causa della morte di qualcuno e non poter fare nulla? Come ti senti ad essere per l'ennesima volta l'unica colpevole della morte di una persona che ami?- mi dice Abel posandomi sul divano e accarezzandomi la fronte senza smettere di sorridere. -Bastardo.- gli urlo tentando di muovermi per non essere toccata da lui. Abel ride. -No, tu non puoi dare del bastardo a me. Anche perchè lo sei anche tu. Io sono l'unico essere sulla terra che può capire quello che provi. Loro, nessuno sa niente di quello che proviamo. Noi non apperteniamo a nessuna razza! Io e te siamo unici,uguali. Insieme conquisteremo tutto, saremo padroni del mondo. Ci vendicheremo di chiunque ci abbia anche solo guardato storto.- mi dice urlandomi contro e alzandosi in piedi innervosito. Come puoi dire una cosa del genere, come puoi fare cose così orribili? Conosco Abel da tanto tempo e non l ho mai visto comportarsi così. È accecato dalla rabbia, dalla sete di potere. Quando ero piccola, quando quel giorno l ho incotrai, mi era sembrato un angelo, un angelo bellissimo. La notte mi portava fuori e insieme volavamo in cielo, mi comprava tante belle cose, ogni cosa che volessi. Ricordo che un giorno gli dissi che quando sarei diventata grande l'avrei sposato. Ma quei momenti finirono presto. Abel venne incolpato per quello che successe, venne allontanato da me. Quel giorno sono cambiate tante cose. Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi. Mio padre è morto davanti ai miei occhi. Ringhio è stata colpa sua. Mi alzo in piedi senza accorgermene e lui sorride. -Sei un bastardo! Hai ucciso mio padre, lui non ti aveva fatto niente! Come hai potuto farmi una cosa del genere?- urlo avventandomi su di lui cercando di schiafferggiarlo. -mi chiedi perchè? Eppure dovresti capirlo. Non dovresti ringraziare nessuno se no me! Cazzo Bella! Ero l'unico che ti diffendeva, mi sono preso la responsabilità di quello che hai fatto, mi hanno allontanato da te. Tu che eri tutto per me, io ti adoravo Bella, avrei fatto qualcunque cosa per renderti felice. Non c'era giorno che io passassi lontano da te, e sai perchè? Perchè era il tuo sorriso che mi faceva andare avanti. Tu non sai cosa vuol dire essere il principe dei demoni ed essere trattato come una pezza. Tutti gli sguardi di disprezzo che ho dovuto sopportare in tutti questi anni, tutte le voci su me e mia madre. Lucifero è stato molto buono con noi, anche se non si direbbe visto chi è, mi ha accettato come un figlio e ha perdonato mia madre. Una cosa di diverso tra me e te c'è. Io sono un bastardo e sono considerato come tale, tu lo sei ma sei una Leggenda. Io non ti odio, non ci riesco, sono troppo attaccato a te per lasciarti andare. Ma odio gli altri, e non posso più tenermi tutto dentro. Infondo sono anche umano, per metà. E quindi che tu lo voglia o meno io avrò la mia vendetta; non voglio farti del male, ma se sarò costretto lo farò; a meno che tu non decida di venire con me..- termina sorridendo e incanandosi leggermente porgendomi la mano come per invitarmi a un ballo. Squoto la testa velocemente. -Tu sei pazzo!- urlo allontanadomi da lui che indurisce lo sguardo. -Come vuoi, ma sappi che io mantengo sempre le mie promesse.- mi dice per poi scomparire.

Un lamento dal corpo di Charlie mi ridesta dai miei pensieri, corro subito da lui immerso in una pozza di sangue. -Papà!- urlo e lui cerca di parlare ma io gli faccio segno di no con la testa. -Non ti sforzare- gli dico, se ci fosse qualcuno dei Cullen avrebbero potuto trasformarlo, salvarlo. E invece devo stare qui a guardarlo morire. Charlie mi sorride. -E' arrivata la mia ora piccola, sono contento di avere avuto una figlia come te, e ricordati sempre che ti voglio bene. E che tu sei ciò che sei, segui sempre quello che ti dice il tuo istinto. Fino ad ora sei stata aiutata, accompagnata, ma adesso tocca a te; perchè tu, Bella, non sei nata per essere guidata ma per Guidare gli altri. Buona fortuna, angelo.- mi dice per poi chiudere gli occhi lentamente mentre il cuore rallenta la sua corsa fino a fermarsi del tutto.

2Giorni dopo

-Siamo qui riuniti per celbrare il funerale di Charlie Swan, un uomo Buono,Generoso e Coraggioso. Qui, tutti, gli volevamo bene, e adesso che se n'è andato un vuoto ha riempito i nostri cuori. Saremo sempre orgogliosi di avere avuto una persona come lui ha proteggerci, e un amico così disponibile e gentile con cui confidarsi. Addio.- dice il prete terminando la funzione e benedicendo la bara. Mi alzo di scatto dalla sedia e mi allontano senza dire una parola. Mi dirigo verso il bosco che costeggia il cimitero. Mentre cammino persa nei miei pensieri una presenza compare al mio fianco. Sbuffo. -Cosa vuoi?- domando. -Ti sei decisa?- domanda lui ignorando la mia domanda. -Si.- dico. -Tua madre e tuo padre vorebbero vederti.- mi dice. -Io no.- rispondo. -Credo che sarai obbligata.- mi dice lui ghingnando sadico. Se non fosse il diavolo e... così affezionato a quella che mi ha fatto nascere... puff è solo un megalomane. -E perchè di grazi?- domando fredda e imbronciandomi. -Perchè i tuoi GENITORI sono stati incaricati di addestrarti. Senza se e senza ma. Non discutere.- mi dice scoppiando a ridere dopo aver visto la mia faccia. -Quando si parte?- chiedo scontrosa. -Adesso!- esclama il vecchiaccio afferrandomi la mano e sprofondando nel terreno seguito da me e dalle mie urla terrorizzate. 

 Abel *-*


 Lucifero ;)


P.S. Nel prossimo i Genitori di Bells :3 curiose?
   
 
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