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Autore: icanalwaysdream    08/03/2012    1 recensioni
"I sogni son desideri di felicità"...così canta Cenerentola! Ma quelle sono favole! E secondo Alyssa,la protagonista della mia storia,le favole fanno crescere male,ti fanno credere cose che nella realtà non esistono.E se incontrasse il principe anche lei? E i suoi sogni diventasserò realtà? Sarà disposta Alyssa a stravolgere la sua vita? Chissà che la nostra cara Alyssa, durante questa storia non cambi idea....
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomiiiiiiii...sono tornata!!
Oggi è 8 marzo e quindi colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte le donne!! E per ricordarvi di ricordare (LOL) il vero motivo di questa festa...
Okay, riflessioni a parte, questo capitolo lo dedico a voi donne, che possa riuscire a farvi sognare un pò! Ce lo meritiamo tutte!! 
Basta ora vi lascio perchè non so cos'altro scrivere se non GRAZIE a tutti coloro che hanno letto lo scorso capitolo e che hanno commentato!
Un abbraccio e "Buona Lettura"


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XVIII CAPITOLO


I giorni passavano e la vita di Alyssa stava tornando alla normalità, normalità della quale ormai faceva parte anche Joe.
Non erano i tipi da essere ossessionati l'uno dall'altra, di quelli che dovevano stare insieme determinate ore tutti i giorni.
Se avevano la possibilità si vedevano, altrimenti si sentivano per telefono.
-Non voglio che ci vedano insieme...- gli aveva detto francamente Alyssa.
-La distanza aumenta il desiderio, giusto?- le aveva risposto Joe per non far vedere che un pochino c'era rimasto male.
-Joe, la verità è che le relazioni amorose si hanno in due, non in comitiva con decine e decine di paparazzi! Dobbiamo essere Io e Te! Il resto del mondo vivrà anche senza questo scoop!- aveva infine detto la verità la ragazza.
-Io e Te, eh?- disse con fare ammiccante il ragazzo, -Mia cara dovresti essere più wild!- la prese in braccio lasciando che la ragazza gli cingesse i fianchi con le sue gambe; poi la mise a sedere sul tavolo cominciando a baciarle ininterrottamente il collo.
-Joe! L'intervista! Dobbiamo andare! Basta smancerie! Tu sei di nuovo il famoso Joe Jonas e io la tua "non-ho-ancora-capito-cosa-sono-ai-fini-del-tuo-lavoro" Alyssa!-
Dopo aver sbuffato, Joe si convinse e aiutò la ragazza a scendere dal tavolo che per farsi perdonare per aver interrotto quel momento, gli diede un bacio che lasciava intendere qualcosa di bello e "wild" come l'aveva definito lui per il dopo intervista.



-Ehy amore, ti volevo dire che dobbiamo annullare la cena di questa sera. Prima mi ha chiamato mio fratello Kevin e mi ha detto che lo devo aiutare a fare non ho ben capito cosa. Mi dispiace così tanto! Ci vediamo domani?-parlò Joe non appena fermò la sua macchina davanti casa di Alyssa
-Ci sei rimasto male per la storia del "non voglio che ci vedano insieme" vero?- chiese a qual punto senza esitazione la ragazza. I suoi occhi erano misti di paura e insicurezza
"Se mi dicesse di si, probabilmente mi sentirei in colpa a vita..."
"Se continua a farmi quegli occhietti dolci, cedo e le dico tutta la verità..."
-Ti giuro di no!- le disse lui in tutta sincerità
-Ok! Faccio finta di crederti e scendo dalla macchina. Almeno mi chiamerai più tardi?- parlò ancora lei convinta che Joe ce l'avesse con lei
-Ti chiamerò più tardi...come sempre!- disse lui che si avvicinò per sfiorare le labbra morbide di Alyssa con le sue. Avrebbe volentieri fatto di quello pseudo-bacio, un vero e proprio bacio, ma si limitò a rispettare la volontà di Alyssa.
Alyssa scese dalla macchina e chiuse la portiera. Attraversò la strada e arrivò davanti la porta di casa. Diede un'ultima occhiata a Joe al di là del vetro della macchina e poi aprì la porta.
Percorse quei pochi passi che la dividevano dal tavolino dove era solita poggiare le chiavi di casa. Non potè fare a meno di notare un piccola busta bianca. Curiosa di sapere cosa ci fosse, la aprì senza esitare. Ne estresse un bigliettino, bianco anch'esso, con su scritta una frase: 

"Smetti di sperare...inizia a credere!"

Fu inevitabile per lei pensare che glielo avesse mandato Joe: lui era l'unico che era solito parlarle di non sperare di essere migliore e di credere in sè stessa.
Alyssa gli aveva sempre detto che ci avrebbe provato, ma non avrebbe mai pensato che il suo ragazzo sarebbe arrivato a tanto per farglielo capire.
"E' totalmente fuori di testa!" pensò per una frazione di secondo, ma poi tornò a guardare quelle sei parole stampate in nero sul biglietto, e a sorridere come un ebete.
"Lui mi dice di iniziare a credere, ma io non riesco a credere che qualcuno stia facendo questo per me! Okay, lo ammetto, ho una mente contorta...Eppure lui riesce sempre, e dico sempre, a decifrarla!"
Guardò il suo riflesso nello specchio che si trovava proprio lì vicino all'entrata -Eppure non sono tanto diversa dagli altri esseri umani- parlò ad alta voce.
Il suo stomaco borbottò -Credo proprio di avere un disperato bisogno di mangiare qualcosa-.
Le era sempre piaciuto parlare da sola, l'aveva sempre rilassata. Dopo l'incidente dei genitori lo aveva fatto spesso, era sempre stata convinta che in quel modo loro riuscissero a sentirla meglio. 
"Infondo i miei genitori non erano come Edward Cullen il vampiro di Twilight che sa leggere nella mente delle persone"
Arrivò davanti al frigorifero, ma anche lì qualcosa catturò la sua attenzione. Un'altra bustina, questa volta di un altro colore, ma il carattere di scrittura era lo stesso: 

"Perché nella vita c’è molto di più che vivere e basta"

"E stesso mittente..." sorrise a quell'idea Alyssa.
Era talmente scombussolata da quello che le steva succedendo che inizialmente si scordò anche il motivo per cui fosse in piedi davanti al frigorifero. Ma lo stomaco brontolò di nuovo ed Alyssa tornò alla realà.
"E se questa non fosse la realtà? Se fosse tutto un sogno frutto della mia immaginazione?"
Si diede un pizzicotto. E poi sorrise.
Era tutto vero. Joe era vero. Esisteva davvero e ci teneva davvero a lei. Non aveva il cavallo bianco, ne tantomeno aveva capelli biondi ed occhi azzurri, eppure in quel momento ad Alyssa, sembrava che Joe fosse la persona più vicina ad avere le sembianze di un principe azzurro delle favole.
Prese dell'insalata dal cassetto del frigorifero, la condì  come tanto piaceva a lei e poi si accomodò a tavola. Non era ora di cena, ma Alyssa non era come tutte le altre ragazze di Los Angeles che guardavano e pesavano tutto ciò che mangiavano, nè badava più di tanto all'orario in cui le veniva fame.

Non appena Alyssa mangiò l'ultimo boccone di insalata, il cellulare vibrò.
Una e-mail.
La copertina dell'album di Joe era pronta.
Alyssa cadde in uno stato di trans alla vista di quella foto. Si rese conto solo dopo che Joe aveva scelto la foto che le aveva suggerito proprio lei.
Sorrise a quel pensiero.
Poi prese il suo iphone e inoltrò l'e-mail a Joe.
Buttò l'insalatiera nel lavandino -La laverò dopo!- disse, e si andò a buttare sul divano con l'intento di guardare un pò di tv.
"Non è possibile! Non ci credo!"
Si ritrovò di nuovo con un biglietto tra le mani. Anche questo di colore diverso.
Di nuovo a sorridere come se avesse appena visto Jhonny Depp uscire dal suo bagno con solo l'accapatoio addosso.

"Voglio solo darti amore e cercare di mettere un sorriso sul tuo viso"

Rimase a contemplare anche quel biglietto per un po', proprio come aveva fatto con i biglietti precedenti e la copertina dell'album poco prima. 
Poi si alzò dal divano per inserire il dvd con su scritto "Guardami!" che aveva trovato proprio vicino la televisione.
Si mise comoda sul divano e schiacciò il pulsante Play con il suo dito .
Ed eccole lì le immagini che Alyssa aveva sempre sognato di vedere un giorno, in futuro.
Le immagini di Joe dall'infanzia fino ad oggi che scorrevano davanti ai suoi occhi una dopo l'altra, proprio come il suo cuore perdeva battiti uno dopo l'altro.
Joe a Chicago le aveva detto che gli aveva permesso di vedere la sua anima, e lui ora stava ricambiando il favore facendogli conoscere il Joe più segreto, quello che in pochi conoscevano. E da quel momento, lei era entrata a far parte di quei "pochi", e ne era così dannatamente contenta.
Finalmente poteva dire di stare bene. E stava davvero bene. Talmente bene che l'incidente e  la morte dei geniori le sembravano lontani, abbastanza da non farle più tanto male.
Decise di scrivere un messaggio a Joe. Glielo doveva dopo questa sorpresa.

"Sei la luce che fa scomparire la mia oscurità…Devo un favore troppo grande al destino!"

Alyssa si stava pian piano aprendo sempre di più con Joe. Il muro a quanto pare sembrava essere crollato , i paletti sembravano essere stati sradicati da terra, e lei...
"E io che volevo andarci con i piedi di piombo...credo di essere caduta nel pozzo dell'amore con tutte le scarpe che per di più non sono nemmeno antinortunistica!"
I suoi pensieri furono interrotti dalla chiamata di Joe. 
La sua voce era dolce. Ogni tanto Alyssa riusciva a sentire anche i suoi sospiri dall'altro capo del telefono. 
Se solo avessero potuto vedere che occhi avevano in quel momento mentre parlavano al telefono, probabilmente avrebbero capito una volta per tutte che la loro felicità dipendeva l'uno dall'altra.
L'uno era l'asse terrestre dell'altra. Se solo si fossero spostati di qualche centimetro, le stagioni sarebbero cambiate e i fusi orari dei paesi con loro.
In matematica il termine esatto è: direttamente proporzionali.
Nella vita reale il termine esatto è: anime gemelle.
Eppure nella testa di Alyssa frullava sempre l'idea che Joe fosse ancora innamorato di Demi:  nel momento in cui gli avrebbe detto che la conosceva e se anche il destino si fosse messo in mezzo e li avrebbe fatti rincontrare anche solo una volta, lei era convinta che sarebbe rinato in lui quel sentimento che li aveva legati già in passato.
Ma Alyssa non aveva paura di questo, anzi, ogni giorno di più si rendeva conto che l'unica cosa che davvero le interessava, era che Joe fosse felice, che fosse con lei o meno.
Il non riuscire a trovare un'altro ragazzo che riuscisse a capirla ed apprezzarza come aveva fatto Joe fino a quel momento, questa era l'unica preoccupazione di Alyssa.

-Dai, vai a letto che è tardi- le disse Joe dall'altro capo del telefono.
Effettivamente la ragazza non si era resa conto che il tempo era passato velocemente e che mancavano pochi minuti allo scoccare della mezzanotte.
-Ok, a domani. Buonanotte!- lo salutò Alyssa 
-Sogni d'oro, amore mio!- 
Joe riattaccò. Non diede neanche il tempo ad Alyssa di rendersi conto di ciò che aveva appena sentito.
"Mi ha chiamata...mi ha chiamata amore mio!
Nessuno l'aveva più chiamata così da quando sua madre era venuta a mancare. Lei era l'unica che l'avesse fatto ed Alyssa era convinta che sarebbe stato così fino alla fine.
E invece si sbagliava. Di nuovo.
Si alzò dal divano continuando a sognare ad occhi aperti. Strusciò i piedi fino in camera sua.
Si avvicinò a quello che fino a qualche settimana fa era il suo unico grande amore: il suo letto.
Ma questa volta, al contrario delle altre sere, il suo letto non era vuoto: una rossa rossa e un biglietto la stavano aspettando.
Si infilò sotto le coperte e poi aprì il bigliettino:

"Aspetto la luce della luna, per poterti trovare in questo sogno perfetto"

Alyssa sospirò. 
Strinse il bigliettino al petto e poi si girò a spegnere la luce.
Solo in quel momento capì appieno il significato di quel biglietto.
"Non posso crederci che sta scegliendo me..."
Con la luce della luna che filtrava dalla finestra, proprio sopra i suoi occhi, apparve una scritta fatta di stelline adesive fosforescenti.
La scritta diceva: TI AMO!

   
 
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