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Autore: IceBlueCube    08/03/2012    3 recensioni
Una ragazza come tante altre, perseguitata da un uomo sconosciuto. Un amore sfociato in ossessione ed un pericoloso gioco in cui non ci sono nè vincitori nè vinti.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si avvicinò a lunghe falcate, negli occhi uno sguardo di bramosia ed il naso leggermente arrossato dovuto al troppo vino bevuto a pranzo.
Il sole stava calando velocemente dietro il monte, nel bosco un’inquietante atmosfera si dipanava tra i rami, Kelley cominciò a tremare convulsamente, sia per il freddo che per la paura.
«Solitamente, si può esprimere un ultimo desiderio, vero? » Farfugliò tra un singhiozzo e l’altro.
«Solitamente….ma sai, io non sono il signor “Solitamente”, mi piace essere originale, non so se mi spiego. »
Un nuovo terrore si fece strada tra gli occhi della ragazza, che cosa si sarebbe inventato pur di farla soffrire?
«Mi piacciono i giochi, te l’ho mai detto? »
«In ogni fottutissima lettera l’hai scritto. Cosa vuoi da me? Facciamola finita. »
«Oh no, non voglio far finire proprio niente, almeno, non adesso. C’è un ultimo gioco che voglio fare, ti piacerà tantissimo, te lo prometto.
Beh, in realtà più che gioco lo definirei un rito ecco, sai cosa? Voglio incoronarti ufficialmente. »
Kelley spalancò gli occhi, qualunque cosa avesse in mente, non era di certo piacevole.
In una frazione di secondo l’uomo la sovrastò tappandole bocca e naso con una sola mano.
Tutto buio.
Dolore, tanto dolore, era tutto quello che percepiva Kelley con gli occhi ancora chiusi. Si rifiutava di aprirli, aveva paura di ciò che avrebbe visto, il dolore la teneva incollata al suolo e la paura le impediva di muovere i muscoli.
Si impedì di pensare, di provare emozione alcuna, le serviva tutta la concentrazione possibile per sentire ciò che accadeva intorno.
Silenzio.
Troppo silenzio.
Apri gli occhi molto lentamente ed appena il campo visivo si schiarì urlò terrorizzata.
Due occhi, due enormi occhi nocciola, uno dei quali attraversato da una cicatrice profonda, che partiva dalla tempia ed arrivava al mento, dando alla bocca una terrificante espressione. Una cosa raccapricciante, che non aveva mai notato, avendolo sempre visto da lontano. Poche rughe attraversavano il volto, suppose avesse una trentina d’anni, ma non poteva dirlo con certezza. I denti ingialliti dal fumo, corti ed appuntiti spuntavano dalle labbra inarcate in un macabro sorriso.
Le sue grandi e callose mani, le accarezzarono il viso con un goffo movimento, arrivando alla testa, dove spinse sulla cute una corona…di spine.
Kelley urlò, gridò con tutto il fiato che aveva in gola, la sua ultima speranza era che qualcuno la udisse ed accorresse in suo aiuto.
Lamenti disperati si levavano da sopra gli alberi, grida di aiuto, di imploro, ma tutti vani.
O forse no…
 
Anche questo capitolo si è concluso, arriverà qualcuno a salvare la povera kelley o no? A presto con il terzo e, forse ultimo, capitolo ;) chiedo scusa se ritarderò col prossimo capitolo ma, in questi giorni ho un lavoro da sbrigare che non può essere rimandato!
 
 
  
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