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Autore: Flaviuz    08/03/2012    3 recensioni
Il regno di Svervegia aveva bisogno di un erede al trono, e per questo il re decise di indire un torneo d'armi il cui vincitore sarebbe diventato il nuovo sovrano.
Una storia divisa in cinque capitoli, vagamente ispirata al film "Il destino di un cavaliere".
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<Secondo lo statuto imperiale, in materia di tornei, la revoca di qualsiasi premio ottenuto lecitamente o meno è considerata illegale. Pertanto, se l’ispanico dovesse vincere, nessuno potrebbe impedirgli di prendere in sposa la principessa Jenna, né di diventare il nuovo re di Svervegia> disse Manolo.
Il sole era ormai tramontato da un pezzo, e Manolo aveva passato tutta la giornata nella biblioteca del palazzo in cerca di qualche cavillo legale capace di estromettere l’ispanico dalla competizione.
<E allora squalificatelo> rispose il re.
<In qualità di consigliere, mio signore, le sconsiglio di squalificare un concorrente senza giusta causa. Un provvedimento del genere potrebbe causare delle tensioni tra il nostro regno, e quello di Qualunque, qualora esso dovesse esistere davvero. Limitiamoci ad attendere l’arrivo degli esploratori. Se i suoi sospetti troveranno fondamento, l’ispanico potrà essere squalificato senza conseguenze>
<Sì, Manolo, suppongo tu abbia ragione. Rilassiamoci e aspettiamo l’arrivo degli esploratori. Tanto non c’è nessun’altra questione importante e urgente sul quale discutere, vero? Non c’è nessuno scandalo che rischia di colpire il regno, e minare la credibilità dei giochi. Dico bene, Manolo?>
<> disse lui, con la voce che avrebbe un culo se potesse parlare.
Quella notte Manolo decise di chiedere supporto a Groucho per scoprire l’identità del visitatore notturno della principessa. Così, basandosi sul concetto che due teste ragionano meglio di una, prese luogo il secondo appostamento all’ingresso delle stanze della principessa Jenna. L’orologio alla parete segnava le ore ventitré e quarantasei minuti quando la principessa Jenna si presentò al cospetto dei due guardiani. Era vestita di un abito azzurro e i suoi lunghi capelli biondi avevano un aspetto diverso dal solito, quasi come se stesse indossando una parrucca di capelli sintetici. La sua mascella era particolarmente pronunciata e le sue spalle erano più larghe del solito. Inoltre aveva la barba incolta. Da veri gentiluomini, i due finsero di non notare queste piccole sottigliezze, e si limitarono ad aprirle la porta.
<Stasera ha un aspetto divino, vostra maestà> disse Groucho.
<Grazie, è la nuova pettinatura> rispose lei, con una voce identica a quella di Tito.
Il resto dell’appostamento proseguì senza altre interruzioni, e questa volta i due furono certi di aver battuto in furbizia il lestofante. Inutile descrivere la loro delusione quando la domestica trovò nelle stanze della principessa un paio di boxer con su stampata la scritta di dubbio gusto “Besame mucho”.
   
 
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