WHEN A MAN LOVES A WOMAN
Non aveva fatto in tempo a
bussare, che
la porta del suo appartamento si era aperta. Lui era lì,
sorridente;
indossava un grembiule a fiori ed era sporco di farina sul viso;
teneva in mano un mazzo di rose rosse. Era bellissimo.
Lo prese per mano e si avvicinò per
posare delicatamente le labbra sulle sue, accarezzandogli i capelli.
“Ciao” sospirò lui sorridendo e
stringendola a sé “Auguri,
mia splendida donna..”. Le porse il mazzo
di rose e lei
annusò compiaciuta il profumo che emanavano.
“Grazie Rick..”
mormorò dandogli un altro bacio leggero sulle labbra. Poi si
tolse
la giacca e la borsa e appoggiò il tutto sul divano.
“Allora, che
si mangia?”. Castle mise le mani dietro la schiena,
pavoneggiandosi. “Questa sera, my lady,
avrà l'onore di
provare la famosa pizza dello chef più rinomato di New York,
Richard
Castle!”. La afferrò per la vita trascinandola in
cucina, dove un
delizioso aroma di pizza appena sfornata le annebbiò per un
attimo i
sensi.
“Ha un profumo fantastico!” affermò
Kate sedendosi su uno sgabello, mentre lui prendeva una bottiglia di
vino dal frigorifero, posandola in mezzo al tavolo e togliendosi il
grembiule. “Modestamente, penso di avere
delle doti
culinarie formidabili..!”.
“Oh, davvero, signor Castle?”
rispose Kate alzando un sopracciglio.
Lui si sistemò il colletto della
camicia e girò attorno al tavolo, fermandosi alle spalle di
lei. Le
cinse la vita con le braccia e le sfiorò lentamente la
guancia con
le labbra, cominciando una lunga tortura del collo e della scapola,
assaporando la pelle liscia e calda e respirando l'odore di ciliegia
della sua musa di cui non riusciva a fare a meno.
“Cas-.. Rick.. cena..” balbettò
lei intrecciando le sue dita con quelle dell'uomo che le
accarezzavano ora i fianchi.. “Rick..”. Si
districò dalle sue
braccia e voltò leggermente la testa per dargli un piccolo
bacio
sulla fronte. “Hai intenzione di lasciarmi mangiare stasera o
hai
forse paura del mio giudizio sulle tue cosiddette.. ehm.. doti
culinarie?” mormorò lei cercando di non
ridere.
“Paura? Io?”
replicò
Castle spostandosi accanto a lei e stappando la bottiglia del vino.
“Mia cara Detective.. sei totalmente fuori strada. E
comunque, se
mai volessi giudicare ben altre doti questa
sera..” aggiunse ammiccando
“Sarei lieto di
accontentarti”.
Kate rise.
“E' la festa della donna Castle, vedi
di comportarti bene con me..” disse lei ammiccando a sua
volta. Si
guardarono negli occhi, e Kate percepì le farfalle nello
stomaco
farsi sempre più insistenti. Quell'uomo era incredibile.
Non
gli bastava farla sentire speciale ogni singolo minuto della sua
vita, no.. lui aveva preparato la cena per la festa
della
donna, le aveva comprato un mazzo di rose rosse e la stava facendo
bruciare di desiderio come non mai.. una donna non avrebbe voluto
altro. Lei non avrebbe voluto altro.
Cercò la sua mano e la strinse forte.
Si alzò dallo sgabello e fece un passo
in avanti, gli mise le braccia intorno al collo e appoggiò
la fronte
alla sua, respirando profondamente.
E lo sentì.
I loro cuori che ancora una volta
battevano all'unisono, esattamente come avevano fatto per cinque anni
da quando si erano conosciuti.
Lui era lì, era tutto vero.
Era la persona più importante della
sua vita, il suo amante, il suo migliore
amico.
“Ti amo Rick Castle”.
Lui la guardava con un'espressione
indecifrabile.
“Cosa c'è?” fu costretta a
chiedere dopo qualche secondo di silenzio.
“Niente, è solo che..”
mormorò
lui staccandosi leggermente per perdersi nella bellezza dei suoi
occhi “Me l'avevi già detto ma.. mai
così.. così..”. Scosse la
testa. “Ecco, non riesco nemmeno a trovare l'aggettivo
adatto. E
pensare che sono uno scrittore, l'eloquenza in genere non mi
man-..”
“Rick”
“Cosa?”
“Sta' zitto e sbrighiamoci a mangiare
quella pizza” lo interruppe lei baciandolo e accarezzandogli
una
guancia con la mano, catturando tutto l'amore che gli occhi dell'uomo
le esprimevano “Sai, avrei in mente di giudicare anche quelle
altre
doti di cui parlavi..”.