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Autore: WhoLocki_Martell    09/03/2012    4 recensioni
No. non sarà la solita storia su Sirius e Marlene, con lo sfondo dei Malandrini.
Sarà una cosa demente, per dirla tutta.
Sirius si ritroverà nella mia città, ed io farò di tutto per conquistarlo, e lo stesso lui.
Vi consiglio di leggerlo se la sera sognate Sirius invece del vostro ragazzo.
Buona lettura :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- << Quando hai intenzione di continuare a scrivere ? >> - //Sirius con tono riottoso.
- << Adesso ti va bene che scrivo ? >> - //me con tono gongolante.
- << Ci sono tre persone che hanno recensito, tre che hanno aggiunto la tua storia tra le preferite e due tra le seguite. Penso che, nonostante stiano cerebralmente peggio di te, meritino un secondo capitolo >> -
- << Hai r… Ehi, ma tu come fai a sapere queste cose se non le so nemmeno io ? >> - //me con tono stupito.
- << Ho aperto il tuo profilo EFP >> - //Sirius ammette le sue colpe.
- << Non dovevi farlo >> - //me si finge arrabbiata.
- << Mi perdoni ? >> - //Sirius sussurra mentre mi bacia sul collo.
- << Continua e forse lo farò >> - //me pervertita, che vi lascia immaginare cosa sia successo dopo…

 

Il primo incontro

 

Dopo la solita passeggiata di due km, arrivai a scuola.
Erano le 7:50, e davanti al cancello non c’era nessuno della mia classe, così decisi di entrare per andare in aula.
Arrivata dinanzi alla porta dell’aula III^AP, cioè la mia, vidi un ragazzo imbambolato lì davanti a guardare la scritta.
- << Permesso ? >>-dissi col solito tono arrogante e strafottente che usavo (e ancora uso) con gli sconosciuti.
- << Scusa, non mi ero accorto di essere d’intralcio >> - disse voltandosi verso di me, con tono gentile, come se non avesse notato il mio tono scorbutico.
Lo squadrai per un istante.
Era alto, biondo, con gli occhi azzurri, aveva la carnagione abbastanza chiara e le labbra carnose e rosse.
“Non è il mio tipo” pensai, entrai in classe senza nemmeno rispondergli “non assomiglia nemmeno vagamente a Sirius, né a Murtagh, né ad Aragorn e nemmeno al Principino. È uno sfigato” conclusi.
E allora perché ero completamente arrossita quando mi aveva guardata negli occhi?
Aprì una finestra e mi sedetti sul davanzale per togliermi di dosso la calura causata dalla passeggiata e da quello sguardo.
Lui, intanto, andò vicino al mio banco a leggere le scritte con cui io e le mie amiche ci eravamo prodigate di decorare la bacheca.
- << Tu devi essere quello nuovo, l’inglese >> - dissi, tanto per spezzare quel silenzio in cui non mi trovavo a mio agio, anche se ottenni un tono un po’ acido.
- << Già, disse, ignorando ancora una volta la mia scortesia, venendo verso di me -<< mi chiamo Sss… Sam Bottom >> -
- << Perché Sssam? Sembri Gollum>> - dissi ridendo.
- << Nulla, un momento di confusione >> - disse lui arrossendo.
“Evvai, 1 a 0 per me” disse una vocina dentro di me.
“Ma sei arrossita prima tu!” disse un’altra vocina, indesiderata.
“Ok” rispose la prima vocina seccata “1 a 1”.
- << Io sono Carmen, anche se nell’elenco sono Carmela Giglio >> - e gli porsi la mano.
In quel momento suonò la campanella, e nei successivi cinque minuti gli altri miei compagni di classe finalmente arrivarono.
Con piacere, notai che solo i ragazzi avevano il coraggio di presentarsi.
Delle ragazze si avvicinò solo la papera-troietta della nostra classe, dicendo:
- << Ciao, sono Roxy >> - usando il diminutivo di una che pratica il mestiere suddetto.
- << Piacere, sono Sam >> - disse lui formale, stringendole la mano per un solo istante.
- << senti Sam, se ti va puoi sederti vicino a me >> - disse con l’aria della sexy-innocentina (che le usciva pure male).
- << Spero non te la prenderai >> - disse Sam con un sorriso da modello - << ma almeno per oggi volevo sedermi vicino Carmen >> - concluse, sorprendendo me per prima.
- << Ok >> - disse lei, con un sorriso che non le prendeva gli occhi, e andò via.
Poi si avvicinò mia cugina.
- << Vale ! >> - esclamai felice, scendendo dal davanzale e baciandole le guance.
- << Lui è Sam >> - dissi, presentandoglielo.
- << Molto piacere >> - esclamarono contemporaneamente, poi vale si girò verso di me e disse:
- << è il primo giorno e già gli dai fastidio !? >> -
- << Stronzi >> - dissi, mentre Sam e Vale cominciarono a ridere.
- << Buongiorno >> - disse Ahrahra, ovvero la prof. di Letteratura, entrando senza farsi sentire, e tutti corremmo a sederci.
                                                                    ***
La prima ora finì, la prof. di Letteratura uscì ed entrò quella di Inglese.
- << Good morning >> - esclamammo tutti insieme, alzandoci in piedi.
- << Good morning >> - rispose la professoressa, posando le sue cose sulla cattedra.
- << Puoi farmi un favore, Sam ? >> - chiesi, a bassa voce nel solito chiasso del cambio dell’ora, dopo che ci fummo riseduti.
- << Certo >> - rispose lui.
- << Puoi controllarmi la pronuncia? Cioè, io leggo e tu mi dici come vado >> - chiesi un po’ imbarazzata.
- << Comincia >> - disse.
- << Allora… Death of a legend. Sir Alec Guinness was a famous British actor, who in 1955 met … >> -
- << Leggi proprio bene >> - disse Sam interrompendomi, guardandomi le labbra.
- << Beh, grazie >> - dissi con gli occhi bassi, ignorando la direzione dei suoi occhi.
- << Oggi interroghiamo … Giglio Carmela ! >> - disse la prof, specificando il nome, visto che in classe eravamo in due con lo stesso cognome.
                                                         ***
- << What the IT has changed? >> - (cosahacambiato l’Informatica?)
Stavo elaborando la risposta, quando sentì la mia voce dire:
- << The IT haschanged the way we live and do business>> - (l’informatica ha cambiato il modo di vivere e di fare affari).
- << But has not changed … >> - (ma non ha cambiato…)
- << The law of supply and demand>> - (la legge della domanda e dell’offerta) dissi anche questa volta senza alcun controllo sulla mia voce.
                                                          ***
Tornai al mio posto stralunata.
- << Che voto hai avuto ? >> - mi chiese Sam levandomi il libretto di mano, con un’inspiegabile ilarità negli occhi.
- << 8 e ½ >> - risposi sedendomi, con tono assente.
- << E non ne sei felice ? >> - chiese, sorridendomi apertamente.
- << Mi prometti di non ridere ? >> - dissi tutt’a un tratto.
- << Sì >> - disse semplicemente.
- << Prima ho provato una sensazione strana >> - e mi interruppi.
- << Ti ho promesso di non ridere, dai >> - mi incitò, mettendo una sua mano sulla mia.
- << Quando rispondevo … Non ero io a controllare la mia voce >> - sputai tutto d’un fiato, rendendomi conto di quanto la cosa fosse ridicola detta ad alta voce.
- << In che senso ? >> - disse, mantenendo quel brillio ironico negli occhi.
- << Non ero io a comandare il mio corpo >> - cercai di spiegarmi.
- << Maddai >> - disse Sam sorridendo.
- << Come se un mago avesse lanciato un Confundus o un Imperio >> -
Sam si fece serio.
- << Un mago ? >> -
- << O una strega >> -
- << Tu credi nell’esistenza della magia ? >> - chiese.
- << Era solo un paragone >> - dissi guardandolo male.
In quel momento mi accorsi di due cose strane: 1) con questa facevano tre volte che beveva da una bottiglietta di plastica quella che presumevo fosse acqua; 2) aveva trattenuto il respiro fino ad allora.
Perché l’aveva fatto?
----------------
Angolino dell’autrice
Lo so che ho descritto un figaccione, ma SIRIUS è MEGLIO. u.u
Spero che questo capitolo non abbia deluso le vostre aspettative.
Ovviamente, potete lasciarmi una recensione, anche critica. E scusate se non vi rispondo, ma davvero non ho tempo. Appena ne avrò risponderò a tutte. Grazie.
Halfblood_vampire :*

   
 
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