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Autore: gemellina e redRon    09/10/2006    5 recensioni
Ginny ha un nuovo ragazzo,ma la sua identità è tenuta segreta il chè distrugge moralmente il piccolo e innocente Harry Potter;Cosa scatenerà l'incontro con questo individuo misterioso? sta a voi scoprirlo leggendo questo manoscritto antichissimo trovato nella valle rurale dello Yucatan! ^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Lucius Malfoy
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAM cap 5

Festa babbana e un intruso a Malfoy Manor

 

I giorni erano trascorsi velocemente, solo per Harry erano passati lentamente come se anche il tempo si prendesse gioco di lui.

Era spalmato sul divano cercando di pensare a qualcosa che lo rendesse felice, ma nella sua vita erano ben pochi i ricordi felici e dunque venne anche assalito da una sorte di depressione che lo fece entrare in catalessi.

"Ginevra, sicura di aver preso tutto?"

"Si, Draco!"

Insieme si avviarono in cucina dove Harry fissava un punto indefinito del soffitto.

"Harry, tutto bene?", chiese gentilmente Ginny scompigliandogli i capelli e regalandogli un bellissimo sorriso, Harry riacquistò per brevissimi istanti la lucidità che perse poco dopo quando Draco prese per mano Ginny.

"Alla perfezione!", rispose aggiustandosi gli occhiali.

"Draco, Ginny. è arrivata la carrozza direttamente da Malfoy Manor!" annunciò il signor Weasley.

I due ragazzi presero i loro bauli e vennero stritolati dalla signora Weasley.

"Mi raccomando Ginny, comportati bene con i coniugi Malfoy e tu Draco, stammi bene e torna a trovarci presto!"

Li strinse di più a sé e alcune lacrime le imperlarono il viso.

"Mamma, non stiamo mica andando in guerra!", disse Ginny cercando di scrollarsi di dosso la madre.

Harry voleva essere l'ultimo a salutare Ginny e maledire Malfoy, ma sapeva che se lo avrebbe fatto, la stalla lo aspettava a braccia aperte.

"Ciao Harry, mi mancherai!", disse Ginny dandogli un bacio sulla guancia che s'imporporò e divenne rosso fuoco.

Draco lo salutò con un cenno del capo che Harry non ricambiò perché troppo occupato a toccarsi la guancia, e i due ragazzi sparirono con la carrozza verso la presidenziale residenza della famiglia Malfoy.

Harry Potter cadde in una depressione nera e molto profonda.

 

*

 

A Malfoy Manor, Lucius e Narcissa, non stavano più nella pelle.

"Draco ci ha assicurato che è una Purosangue!", disse Lucius alla moglie che seduta sul divano sorseggiava un calice di vino rosso rubino.

"Speriamo in bene, sinceramente la ragazza che ci ha presentato durante l'estate non mi ha lasciato una buona impressione!".

Lucius prese posto accanto alla moglie e le accarezzò la guancia, "E' per questo che adesso non stanno più insieme!".

Narcissa si accinse a portarsi il calice alle labbra, ma venne interrotta da un elfo domestico che  annunciava loro l'arrivo del padroncino e di una ragazza.

I coniugi si diressero all'ingresso.

Stava per venir loro un infarto quando scorsero una chioma rossa accanto a quella dorata del loro figlioletto.

"Per tutti i peli della barba di Merlino, Draco!!! Cos'è questa storia???", sbraitò Lucius in preda al panico.

"Su, tesoro", cercò di tranquillizzarlo Narcissa, "Cerca di non esagerare con le urla, altrimenti ti viene la raucedine!".

"NO! Narcissa, perbacco! Tuo figlio ha introdotto in casa nostra una rinnegatrice del suo stesso sangue!".

"Ma che sarà mai! E poi, guardala com'è carina e che sguardo dolce che ha.!".

"Tesoro.MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO??? STIAMO PARLANDO DI UNA WEASLEY NON DI UN FLINCH-FLETCHLEY!!!!".

"Ma cosa c'entrano i Flinch-Fletchley con noi  e con i Weasley?".

In tutta questa baraonda di situazioni, Draco e Ginny stavano imbambolati sullo zerbino di Malfoy Manor, in attesa di un cenno per entrare che gli fu dato in seguito da un elfo domestico.

Da bravo padrone di casa, Draco condusse la sua Ginny nella sua stanza.

"Mi sa che a tuo padre non va tanto a genio la nostra storia", disse Ginny.

"Nah, fa sempre così.vedrai che capirà!".

 

*

     

"IO NON RIUSCIRO' MAI A CAPIRE COME ACCIDERBOLINA FUNZIONA IL CERVELLO DI TUO FIGLIO!!!!".

"E io  non riuscirò mai a capire come mai Draco è figlio tuo quando fa azioni nobili ed invece è figlio mio quando si porta a casa un membro della famiglia Weasley!".

Ecco che dalla porta sbucò l'elfo domestico annunciando l'arrivo degli ospiti attesi per la cena: la famiglia Parkinson e la famiglia Zabini.

Il viso di Narcissa si storse in un'espressione interrogativa quando al suo cospetto comparvero i Flinch-Fletchley.

"Oh", fece la signora Parkinson, "Loro erano venuti a farci visita ma siccome non volevano sloggiare, li abbiamo portati con noi".

"Oh, non c'è nessun problema".

Lucius era alquanto disgustato da tutto ciò. Era intollerabile che una famiglia Purosangue si comportasse a quel modo.

"Narcissa, tesoro. dì all'elfo domestico di questi tre Flinch-Fletchley!".

Narcissa chiamò uno degli elfi e dette loro indicazioni sulla cena e sugli ospiti.

Lucius invece scuoteva la testa impercettibilmente dove solo due pensieri vagavano:

Che razza di cognome è Flinch-Fletchley???? E Draco deve essere tutto impazzito, una Weasley. una Weasley e tre Flinch-Fletchley!!!

"Lucius, tu sei d'accordo con noi?".

Naturalmente il padrone di casa Malfoy non stava ascoltando una sola parola del discorso che avevano intrapreso i suoi due amici, quindi si limitò ad annuire senza sapere a cosa stava annuendo.

"Davvero?", il signor Parkinson rimase sconvolto dalla risposta data dal suo vecchio amico, "Non l'avrei mai detto, Lucius!".

Lucius si stampò in faccia un sorriso di circostanza e brindò con i suoi due amici a ciò che lui non aveva sentito.

 

*

 

L'ora di cena si stava avvicinando e Ginny stava entrando nel panico.

"Con questo sarò abbastanza elegante?", chiese preoccupata a Draco.

"Si, Ginevra, sarai meravigliosa!", si alzò dalla poltrona e l'abbracciò, posizionandole un bacio sul collo.

 

*

 

Lucius era totalmente andato; Jack Parkinson e l'ottavo marito della signora Zabini, Alexander, riuscivano a bere quantità di alcolici che solo un cavallo sarebbe stato in grado di mandare giù.

"Sai che morirai e che Ambra ti ucciderà per riuscire ad ereditare tutto il tuo sterminato patrimonio?", disse un Jack Parkinson piuttosto brillo.

Alexander Portman bevve un altro sorso del cocktail altamente alcolico che aveva nel calice di cristallo, "Mio caro Jack, non m'importa, come si può resistere alla bellezza di Ambra? Non sembra neanche umana!".

I tre si voltarono verso Ambra Zabini e rimasero incantati.

"Naturalmente anche Narcissa ha un fascino magnetico da angelo tentatore!", aggiunse Alexander, passando lo sguardo da una donna all'altra.

Jack Parkinson teneva lo sguardo fisso su sua moglie Angiolina, "Solo la mia lascia molto a desiderare!", sentenziò dopo poco dopo.

Lucius Malfoy si era allontanato di soppiatto e si era recato nelle cucine, lontano da occhi indiscreti.

 

*

 

Ginny stava finendo con il trucco e aveva la sensazione che non sarebbe mai stata troppo elegante per i genitori di Draco.

"Sei pronta?", le chiese gentilmente Draco aprendo la porta della camera dove risiedeva Ginny.

Lei si alzò e dopo una ravvivata ai capelli, annuì al suo cavaliere e insieme scesero le scale per raggiungere la sala cocktail; Lucius non cenava se prima non bevevo un cocktail.

"Draco, su prendi uno dei numerosi cocktail e vai ad intrattenere i tuoi amici!".

Draco prese due bicchieri, uno per lui ed uno per Ginny e andò dove Pansy e Blaise stavano parlando a proposito di fatti avvenuti tra i Serpeverde e Justin si girava i pollici perché era solo uno stupido Tassorosso.

"Draco, credevamo fossi morto!", sentenziò Pansy.

"Tranquilla Pansy, non vi lascerei mai senza la mia illuminante presenza!".

Blaise gli circondò la spalla con un braccio, "Conosci Justin?", e fece voltare l'amico verso il ragazzo intimidito seduto sul divano.

Draco lo guardò ben bene, "No, a che Casa appartieni?".

"Tassorosso", rispose timidamente.

Ginny prese posto accanto a Justin ed iniziarono a parlare delle vacanze di Natale.

"Ginevra, tu lo conosci?", chiese poi alla sua ragazza.

"Si Draco! Siamo amici!", rispose dolcemente e prese di nuovo a parlare con il suo amico.

Poco dopo alcuni elfi domestici dissero agli ospiti di recarsi ognuno in una stanza diversa del maniero e che lì avrebbero trovato delle indicazioni sul da farsi.

Gli ospiti un po' sgomenti si avviarono verso le rispettive stanze.

 

*

 

Il lungo tavolo in legno pregiatissimo troneggiava al centro dell'immensa sala; un grande candelabro d'oro era situato al centro e uno sfavillante servizio di piatti faceva la sua bella figura.

Solo gli ospiti avevano qualcosa di decisamente stonato; erano quasi tutti vestiti come degli straccioni. Addio lunghi e appariscenti abiti da sera, addio a giacche e cravatte, addio ad acconciature sofisticate e a scarpe con tacchi alti e costosissime.

Narcissa, Ambra e Angiolina esibivano jeans aderenti e sfilacciati, magliette sportive che mettevano in risalto le forme perfette e ai piedi scarpe da tennis.

Lucius, Alexander e Jack indossavano jeans più scuri, ma ugualmente sfilacciati, magliette anch'esse sportive e ai piedi scarponi.

Pansy, Blaise e Justin nella stessa maniera che non si addiceva per niente a tutti i purosangue presenti a Malfoy Manor.

Solo Draco e Ginny non si erano cambiati, ma solo perché Ginny e Draco erano stati mandati in una stanza in cui nessuno avrebbe mai dato loro alcuna spiegazione.

Erano tutti seduti ai propri posti e non riuscivano a smettere di ridere, era una cosa troppo insolita per loro.

Lucius si avvicinò alla sua adorabile consorte.

"Sei bellissima!".

"Grazie tesoro, anche se ancora non ho ben capito perché ci hai fatto indossare questi stracci. Non ti piacevo con quell'abito bianco?", chiese preoccupata.

Lucius prese ad accarezzarle i lunghi capelli biondi, "Tu mi piaci sempre, Narcissa!".

Dopo prese un calice e vi fece tintinnare un cucchiaino d'argento per richiamare l'attenzione dei presenti.

"Spero la cena sia di vostro gradimento!".

Si sedette e gli elfi domestici iniziarono con il servire le prime portate.

 

La cena proseguiva per il meglio; erano tutti estremamente rilassati, bevevano e ridevano di gran gusto e Draco non aveva mai visto suo padre comportarsi con tale naturalezza.

"Sono a Malfoy Manor con indosso un vestito all'altezza della famiglia e non avrei mai creduto che mi sarei sentita così a disagio!", disse Ginny a Draco in modo che solo lui potesse sentire, mentre Lucius e Alexander proponevano un brindisi in onore della bellezza femminile.

"Non so cosa sia preso a mio padre, non l'ho mai visto così!".

Adesso Draco poteva dire di aver visto suo padre ubriaco e al limite della lucidità.

"Lucius.", ecco il richiamo di Jack Parkinson, "Ancora devi dirci perché ci hai fatto conciare a questo modo!", anche il tono del padre di Pansy era parecchio trascinato.

Lucius prese in mano un calice colmo di vino e salì su uno sgabello rivestito in velluto per essere visto meglio.

"Dunque, se siamo tutti vestiti in questo modo barbaro dovete ringraziare la nuova fiamma di mio figlio Draco!", disse Lucius, e tutti si voltarono verso la nominata che cadde in un vergognoso imbarazzo.

"Posso chiederti il perché, padre???".

"Ma certo figliolo!", scese giù dallo sgabello e si avvicinò a Ginny, "Siamo tutti vestiti così per non farla sentire a disagio, in questa stanza sappiamo tutti che i Weasley non usano abiti decenti!".

Draco rimase a bocca aperta, non l'avrebbe mai detto, ma suo padre era veramente geniale.

Ginny guardava i presenti con gli occhi colmi di lacrime, non resistette oltre e scappò via in direzione della sua camera, dove avrebbe potuto sfogarsi in santa pace, o almeno così credeva lei.

 

*

 

C'era qualcuno che batteva sulla porta, ma più quel qualcuno bussava più lei cacciava la testa sotto il cuscino per non voler sentire nulla.

"Ginny, apri.".

Chi altri poteva essere se non Draco Malfoy?

"Ti prego, vattene.", disse Ginny tra le lacrime.

"Non intendo farlo se prima non apri questa porta!".

Ma la ragazza non voleva proprio sapere.

Dopo aver mormorato un Alohomora, Draco entrò nella stanza, sedendosi sul letto accanto alla sua amata Ginny.

"Ginny, io.".

"Se sei venuto a dire che ti dispiace, hai sbagliato i conti, Draco!", inveì la piccola Ginny, alzando la testa da sotto il cuscino.

Adesso i due ragazzi si trovavano faccia a faccia.

Quella di Ginny era contratta dalla rabbia, rigata di lacrime e rossa.

Quella di Draco era triste e dispiaciuta.

"Se pensi che io sia venuta qui per farmi umiliare da tuo padre e i suoi scagnozzi, mi dispiace ma preferisco ritornare a casa mia!", la rossa continuava a urlare tra le lacrime.

Lui la guardava impassibilmente.

"Non credo che la mia famiglia ti abbia trattato male come la tua sta facendo con me! Persino mio fratello ti ha accettato! Se mi ami davvero, deciditi a spiccicare anche una sola parola che mi convinca di ciò!!!".

A quel punto, Draco posò leggermente la sua mano fredda sulla guancia calda e bagnata di Ginny.

"Perdonami.", sussurrò a un centimetro dalle sue labbra.

Ginny non poté vedere che il bel viso di Draco veniva rigato da una lacrima solitaria, poiché lei chiuse gli occhi per farsi trascinare in un bacio carico di amore a passione.

 

*

 

Un tizio di nostra conoscenza vagava nascosto e indisturbato tra le siepi del giardino di Malfoy Manor.

"Oh, cavolo.mi è caduta una foglia nei pantaloni! Dannate siepi!!!".

Harry Potter lasciò perdere la foglia nei jeans per concentrarsi sulle losche figure attorno l'imponente fontana dei Malfoy, costituita dalle statue a grandezza naturale dei tre componenti della nobile famiglia dalle cui bocche usciva dell'acqua.

"Che gusti orribili che hanno questi qui.! Mi sembra di essere in un castello dell'orrore!", Harry scostò le foglie della siepe quanto bastava per vedere chi c'era nei pressi della fontana.

"Quelli sono i Malfoy di sicuro.con quei capelli.e quelli chi sono? I Flinch-Fletchley??? Che diamine ci fanno a casa di Malfoy??? E poi i Parkin.".

Ma Harry non riuscì a finire la frase perché sentì uno strano prurito sul fondoschiena.

"Ma che diavolo.???".

Si accorse troppo tardi che le siepi non erano siepi ma ortiche!!!!

 

*

 

Mentre l'intramontabile (mica tanto) Harry Potter cercava di togliersi le ortiche dai pantaloni prima che queste gli provocassero danni di irrimediabili proporzioni, la piccola Weasley e Draco Malfoy erano intenti a scambiarsi selvagge effusioni.

"Tu sei sincero con me?", chiese la piccola Ginevra ansante scostandosi da Draco.

"Certo, piccola!", accorciò le distanze e la baciò con foga, ficcandole la lingua in bocca con violenza, tanto che la ragazza non immagazzinò ossigeno per qualche secondo che le parve eterno.

Intanto il bambino-sopravvissuto-a-Voldemort-ma-non-ad-un-cespuglio-di-ortiche,

sgambettava per il prurito dilagante sulle chiappe.

"Dannati Malfoy, è sempre colpa loro!"

Il dolore incessante lo stavo portando verso la via del deliro, quando l'immagine della sua amata Ginny gli apparve e riuscì a riprendere il suo senno.

Armatosi di coraggio si nascose sotto il mantello dell'invisibilità e a grandi passi, e cercando di dimenticare il prurito, avanzava verso l'entrata del castello.

"Stavo ammirando la vostra fontana, un'idea architettonica davvero grandiosa mio caro Lucius!".

Harry si portò due dita alla bocca e simulò l'azione di vomitare.

"Nobili. puah!! Non hanno proprio gusto in fatto di arredamento!", borbottò Harry e quando notò gli occhi color della tempesta dell''arcigno padrone di casa guardare intensamente nella sua direzione si sentì mancare.

Se Lucius l'avesse scoperto, sarebbe stata la sua fine e stavolta nessuna cicatrice avrebbe potuto aiutarlo.

 

 

Continua.

 

 

Grazie a MaryPotter92 e ladyGranger per aver commentato lo scorso cap.

Sappiate che le recensioni sono graditissime, quindi COMMENTATE!!!

 

Grazie in anticipo! J

Alla prox!

 

gemellina e redRon

 

 

  
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