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Autore: hobrienxx    09/03/2012    2 recensioni
Una ragazza con tante insicurezze e paure incontra qualcuno che ha sempre ammirato e apprezzato. Potrebbe ora cambiare la sua vita in meglio?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi teneva la mano, stavamo tornando dagli altri ragazzi.
Avevo gli occhi gonfi, il vestito di Louis tutto stroppicciato, speravo solo di non averlo rovinato ..
Stavo meglio, a volte sfogarsi serve a qualcosa, non avevo mai raccontato la mia storia a qualcuno, cosa mi fosse successo due anni prima.. ma di una cosa sono certa, nessuno saprà mai tutta la verità.
Liam controllò se ci fosse ancora Maik, ma era sparito.
'Vieni?' mi tese la mano e io lo seguii
'Oh, eccoli' esclamò Harry.
'Dove eravate finiti?' chiese Zayn mentre Niall mi guardava preoccupato senza che io ne capissi il motivo.
'Stavamo risolvendo delle faccende' sorrise Liam.
'Risolte?' chiese il riccio
'Sisi' mi rivolse un timido sorriso
'Andiamo allora!' disse alzandosi tutto felice Harry.
'Si Harry, basta che non uccidi nessuno!' disse Louis.
'E non ci fai uccidere' rise Niall.
Avevano capito che voleva giudare lui. Mi sedetti infondo tra Niall e Liam e osservavo le mie gambe con la testa abbassata per non dover reggere lo sguardo del biondo che per tutto il tempo di aveva riservato occhiate preoccupate.
'Tutto bene, Ellen?' chiese ad un certo punto. Alzai la testa.
'Si..si..' sorrisi, era vero, stavo bene ora.
'Se hai bisogno di parlare io ci sono' sorrise e tornò a fissare fuori dal finestrino.

Mi svegliai, controllai l'orologio che si trovava sul comodino affianco al letto con un pò di difficoltà poichè Liam aveva mantenuto l'abitudine di cingermi la vita con il suo braccio, ma non sarebbe servito, avevo promesso, non sarei fuggita.
Era presto, tanto presto, cercai di chiudere gli occhi ma non riuscì a riaddormentarmi.
Mi tornò alla mente ciò che era successo ieri sera, scherzavo con Liam, ci prendevamo ingiro e ad un certo punto lui fece l'offeso e aprì le braccia come per dire 'sai come farti perdonare'.
Ricordo di aver fatto un gran respiro e di essermi buttata tra le sue braccia, mi stringeva e coccolava ma ricordo soprattutto di avergli sussurrato una frase di una canzone - Poi mi chiedi come sto, e il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande. -
La sua reazione mi fece sussultare il cuore, mi sorrise timidamente, mi accarezzò una grancia e con un filo di voce disse che ero la miglior cosa che avesse mai stretto tra le sue braccia.
Mi toccai il cuore, batteva forte anche ora, soltando pensando a quanto quel ragazzo mi faccia stare bene , dovevo predere aria, chiarirmi le idee.
Cercai di liberarmi dalla sua presa facendo attenzione a non svegliarlo.
Mi infilai un paio di jeans, l'unico paio che avevo a dir la verità, presi una maglia di Liam, le mie scarpe e uscì piano dalla stanza.
Rubai il giubbotto di Liam e presi il mio ipod.
Camminavo piano ascoltando la musica, facendo attenzione a non incontrare Maik o qualcun altro e alle parole delle canzoni.
- L’amore poi cos’è? Dammi una definizione: combinazione chimica o è fisica attrazione? Mi sai dire tu cos’è?-
In lontananza poi vidi un ponte, quel ponte dove giorni fa avevo deciso che tutto sarebbe finito, mi avvicinai. Era l'alba, da quanto ricordi avevo sempre amato l'alba, fin da piccola, era stupenda, il momento in cui la giornata iniziava.
Mi sporsi, guardai in basso, non volevo farmi del male, non c'era motivo, Liam mi faceva stare bene, era un buon motivo per restare in vita, affondai il mio viso nel giubbotto, profumava di One Million, quel ragazzo amava quel profumo, tanto che prima di uscire se ne metteva tanto, credo troppo.
Ma sapeva anche di Liam, è difficile spiegare che profumo abbia una persona ma posso giurare che avrei riconosciuto il suo profumo lontano un miglio, dal momento che mi abbracciò la prima volta, qui.
Mi sedetti, era alto, molto alto, se quella volta mi fossi buttata sarei morta sul colpo. Scacciai quel brutto pensiero quando sentii qualcuno urlare
'ELLEN FERMA, NON LO FARE.' mi voltai, era Niall.
'ELLEN!' disse con il fiatone 'Pensa a Liam, non farlo.' mi fissò negli occhi.
'Ma io.. io non volevo buttarmi'
'Ah.. scusa ho pensato al peggio.. mi dispiace.' guardò a terrà
'Eh, no, non ti scusare, non devi. Ho capito mi hai visto qui, su un ponte, hai pensato che volessi farmi del male' dissi sorridendo poi mi fermai e lo guardai confusa 'Ma.. mi hai seguita?' mi sedette affianco a me
'Io veramente... ti ho vista uscire e non sapevo dove volessi andare.. era presto..'
abbassò la testa.
'No, non ti preoccupare.' sorrisi 'Piuttosto posso chiederti una cosa?'
'Uhm.. si' alzò il viso e mi sorrise
'Hai sempre questo sguardo preoccupato per me.. perchè?'
'Ieri ti ho visto correre via, seguita da Liam..' sospirò.
'Ah.. avevo visto qualcuno che è meglio scordarsi della sua esistenza.'
'E se io ti dicessi che Liam si sfoga con me? Che ha bisogno di parlare con qualcuno di quello che gli succede quando si trova con te, che deve sfogarsi.. ti arrabbieresti?' chiese chiudendo gli occhi.
'No, certo che no.' gli presi la mano e lui aprì gli occhi, gli sorrisi dolcemente.
Tutti hanno biosgno di qualcuno con cui sfogarsi.
'Dimmi una cosa, se ti va.. a Liam ha colpito molto la frase 'Non avevo mai visto il mondo fuori da quelle mura' mi sfiorò la mano 'cosa è successo prima che tu incontrassi Gabriel?'
'Oh..' sospirai e lui incrociò le mie dita con le sue 'Sono orfana. Non ho mai conosciuto, ne visto i miei genitori, non so come siano fatti, non ho un certificato medico, non so i loro nomi.. mi hanno lasciato davanti a un orfanotrofio, come nei film.. avevo solo una targetta con scritto il mio nome e la mia data di nascita, 15 febbraio 1993.' chiusi gli occhi.
'Ok, scusa sono stato troppo invasivo.'
'No..' gli strinsi la mano 'Voglio continuare, mi fa bene.' sorrisi 'Mi hanno trovata, raccolta e fatta crescere all'interno di questa grande struttura piena di ragazzi abbandonati, come me. Sai cosa vuol dire che non so cosa voglia dire la parola famiglia?'
'Non ti hanno mai adottata?' chiese lui confuso.
'No.. e la frase che ha colpito Liam è vera, non ci facevano uscire, potevamo scappare.. Io ho sempre voluto sapere cosa c'era fuori, viaggiare, scoprire nuovi posti.. Da piccola mi fettevo davanti alla finestra ad osservare Londra' risi ricordando.
'E dimmi, ne hai visto un piccolo pezzo?'
'No.. ma va bene così' sospirai.
'Lo sai che viaggiamo molto noi e che lo vedrai con noi, vero?' sorrise
'Vi stancherete mi me.' ritirai la mano
'Lo sai che non sarà così soprattutto perchè c'è Liam, lui prova delle emozioni che non ha mai nemmeno sentito nominare con te..?'
Sorrisi timidamente 'Grazie.' ci alzammo e lui volle tenermi ancora la mano, iniziammo a camminare verso casa.
'Ma è legale che a 16 anni ti abbiamo lasciato andare?'
'NO.' Niall, tu non saprai mai di Adam, mi quello che ha fatto, di quando sono stata buttata fuori, di come non volevano sentire la mia versione..
'Fa niente' sorrise.
'Scusami, è piu' grande di me quello che mi è successo.'

Mi sedetti sul letto togliendomi le scarpe, Liam si svegliò.
'Buongiorno piccola' sorrise 'ti sei svegliata presto?' borbotto stiracchiandosi
'Uh, più o meno.' mi sdraiai affinaco a lui fissando il soffitto.
Lui si girò di nuovo a pancia in giù circondando ancora la mia vita e io sorrisi a quel gesto che ormai gli veniva così automatico.
'Sai di One Million.' fece una faccia confusa 'Mi rubi il profumo?' rise
'Ehm.. no.' risi
Mi si avvicinò di più 'E perchè hai addosso il mio profumo?' alzò un sopracciglio
'Perchè ti ho rubato il giubbotto e .. poi è impossibile che abbia addosso già quell'odore, non l'ho messo per tanto tempo.. ah' pensai 'giusto, ne metti così tanto' risi e lui fece lo stesso.
'Vedo che hai capito da sola.. ma perchè sei uscita?'
'Dovevo chiarirmi le idee Niall ti racconterà tutto' sorrisi e incontrai il suo sguardo.
Era vicino, troppo vicino, sentivo il suo respiro, sentivo il suo braccio premere contro di me, se solo mi fossi girata su un fianco me lo sarei trovataa distanza di un bacio. Iniziò a battermi forte il cuore, non volevo che lui se ne accorgesse, che spiegazione gli avrei potuto dare?
'Sta sera avremo un concerto, qui a Londra, e tu verrai con noi.' sorrisi
'Eh?' continuai a fissarlo.
'Piccola tu starai sempre con me, ok? Voglio vederti felice, su quel palco a vedere il nostro concerto, dietro alle quinte, voglio che tu viva con me tutte le cose belle, ora e domani.' sorrise e mi fece sobbalzare, alzò il braccio e fece in modo che voltai il mio viso verso il suo, si mise su un fianco, come me e si avvicinò ancora.. fissandomi negli occhi. Proprio quello che temevo.
Non per la paura che lui volesse baciarmi ma per il fatto che io avrei desiderato farlo come mai mi era successo.
Volevo le sue labbra sulle mie, sentire il suo sapore, volevo capire che non mi avrebbe lasciato andare, volevo che il bacio durasse secoli, non me ne sarei mai andata, volevo che quel bacio fosse IL BACIO, quello che le ragazze sognano, quello che tutte vorrebbero, il bacio da un ragazzo perfetto.
Volevo le sue mani sul mio viso, volevo stringerlo a me.
E forse è proprio questo che chiamano amore.
'Sta sera fai attenzione alle parole piu' di prima' sorrise e si avvicinò ancora di piu', non potevo piu' restare lì, sarei finita con il baciarlo quindi mi alzai 'Ok' sorrisi.

Ero dietro alle quinte, li sentivo cantare, ogni tanto mi sporgevo per vederli.
Mi batteva forte il cuore, avevo i brividi. Una ragazza normale, con un passato difficile era a vedere il concerto dei suoi idoli, da dietro alle quinte e non solo, si preoccupavano anche di me, in continuo.
'Qualcuno piu' di altri capirà le parole di questa canzone, solo dedicate a lei.'
Era Liam, partì la base di Another World e capì, capì che ogni volta che mi ripeteva che ero in un altro mondo, uno nuovo, il suo si riferiva a questa canzone.
-Sto cercando di leggere i segnali che sto ricevendo.-
-Io non so molto di te, ragazza.-
-Ti porterò in un altro mondo, ogni giorno, dappertutto.-
Lacrime, lacrime di felicità iniziarono a scendermi.
Liam si voltava verso di me ad ognisua strofa e le persone non capivano, erano confuse, ma non importava. Gli altri sorridevano e mi sorridevano.
Mi colpì un'altra cosa, Louis si rivolse a me 'Lasciami entrare, scoprire i tuoi segreti, fammi entrare, fammi dimostrare che so mantenerli vicino al mio cuore' forse perchè voleva dimostrarmi appunto che di lui potevo fidarmi, che di tutti loro contare per ogni cosa.
Ma soprattutto nessuno mai mi aveva dedicato una canzone così vera.
Lui sì, Liam sì.
  
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