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Autore: sakura_tan    09/03/2012    1 recensioni
Mafia russa, monete d'oro, rapimenti e tanto amore. Una classica hurt/comfort con finale slash (Neal/Peter)
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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WHITE LIE 4
Non c'è niente da fare, adoro le hurt/comfort.

P.S. ho letto gli spoilers della quarta stagione. Sento puzza di slash.







CAPITOLO 4: GREY.

"I'll be by your side
Wherever you fall
In the dead of night
Whenever you call
And please don't fight
These hands that are holding you

My hands are holding you*"



Peter strinse i denti e cercò di stabilizzare il battito cardiaco. Si girò verso i suoi sottoposti per dire qualcosa, ma si bloccò per paura che gli tremasse la voce. Poi uscì dalla stanza e si precipitò verso l'ufficio di Hughes: doveva convincerlo ad accettare l'accordo con i russi, o lui avrebbe perso Neal. E questo equivaleva a perderte tutto, o quasi.

O quasi?

****

"Mi dispiace,Peter, ma non possiamo permettere che la Solntsevskaya bratva lasci il paese. Dobbiamo muoverci con cautela, sperando che nel frattempo Caffrey riesca a liberarsi. Non sei tu quello che ha sempre fiducia in lui?"

L'altro boccheggiò, cercando di trovare le parole giuste da dire. Il risultato della sua riflessione fu semplicemente una supplica: "la prego, capo. E' Neal!"
Non c'era bisogno di spiegazioni o di ragionamenti complessi.
Salvare Neal per lui era una cosa assolutamente naturale.
Indubbiamente inevitabile.
Indiscutibilmente necessaria.
Hughes si massaggiò la fronte e scosse la testa: "sei troppo coinvolto, Peter. Non avresti dovuto lasciare che accadesse"
Sentendo quel rimproverò, l'agente Burke si alterò: "non si tratta di me e di lui! Neal ci ha aiutato in innumerevoli casi e credo sia giusto trattarlo come uno di noi! Non possiamo mettere in pericolo la sua vita!"
"Io credo che sappia badare a sè stesso"
"Lei 'crede'?! Non mi ha sentito quando le ho spiegato cosa ho visto in quel filmato? Lo uccideranno se non gli diamo quello che vogliono!"
"Mi dispiace", ripetè Hughes.
Perso definitivamente il controllo, Peter lo afferrò per il colletto della camicia.
Lo sguardo minaccioso.
La fronte corrugata.
I muscoli del collo tesi.
L'altro, dopo il primo attimo di stupore, scosse la testa. 
"Distintivo e pistola"
L'agente Burke strinse le labbra, per paura di dire qualcosa di cui si sarebbe pentito, e obbedì all'ordine. Poi si girò e uscì furioso dall'ufficio.

****

Non aveva idea di che ore fossero. Parcheggiò la Taurus davanti a casa e salì le scale. Elizabeth lo accolse con un abbraccio, nel quale lui si abbandonò per qualche secondo. Cercò di rilassarsi e di liberare la mente, ma qualcunque cosa facesse gli rimaneva sul cuore un peso costante.
Un' inquietudine bestia.
"Dove sei stato?" gli chiese dolcemente la donna.
"Ho guidato un po'. Avevo bisogno di..."
"Lo so, mi ha chiamato Diana" lo baciò sulla guancia: "so che non ti arrenderai e lo riporterai a casa. Con o senza distintivo. Ho fatto uno squillo a Moz, è di là in cucina. Speravo potesse aiutarti"
L'uomo le rispose con un sorriso forzato e si diresse verso la cucina. Mozzie stava seduto intorno al tavolo, con l'espressione più seria che Peter gli avesse mai visto fare.
"Ti prego, dimmi che puoi aiutarlo" gli disse, con voce fioca.
"Stiamo parlando della mafia russia, e tu sei appena stato tagliato fuori dall'FBI"
"La situazione non è delle migliori, lo so, ma ci deve essere un modo"
"Non è legale"
Peter si passò una mano tra i capelli e chiuse gli occhi. Si avvicinò alla finestra: il cielo aveva abbandonato le sue tinte azzurrine e si era colorato di un grigio pesante e opprimente, che gli ricordò lo sguardo spento e assente di Neal.
Quella inquietante monocronia si insinuava in lui e gli pesava da dentro: doveva liberarsene.
"Non mi importa"
"Dopo non potrai più tornare indietro"
"Lo so, ma se muore io..."
"Okay. Però credo che tu abbia bisogno dell'aiuto di Jones e Diana...pensi di potercela fare a convincerli?"
Mentre Mozzie pronunciava quella frase, il campanello suonò. Elizabeth andò ad aprire e sulla soglia comparvero i due agenti dell'FBI.
"Serve aiuto, capo?"
Peter sorrise: "mettiamoci al lavoro".

****

"Dimitry non è un uomo che scherza. E' uno stronzo bastardo, e posso dire quasi con certezza che ha intenzione di uccidere Neal in ogni caso. La bratva ha tentacoli in tutta la città e questo significa che alla prima mossa falsa se ne accorgeranno. Tuttavia, questo è anche un vantaggio, perchè muovere un tantacolo significa smuoverli tutti, sino a quello che interessa a noi. Sperando che l'FBI non sia così imprudente da mostrare che ha deciso di intervenire a prescindere della vita di Neal, dovremmo riuscire a raggiungere il covo di Dimitry prima che i russi si accorgano che il bureau non collabora. Avete presente lo Yellow Flag di Doyers Street?"
Peter annuì e Mozzie continuò:
"Perfetto, quel bordello è gestito dai thailandesi, ma in realtà quest'ultimi lavorano sotto il controllo russo. C'è un giorno a settimana in cui il gruppo di Dimitry va al locale per controllare gli affari. I russi rimangono in macchina, pronti ad intervenire a qualsiasi problema, mentre mandano all'interno un loro 'cane da guardia' thailndese. Dobbiamo trovare il modo di avvicinarci alla vettura e mettergli sotto la marmitta una criptex"
"Che diavolo è un criptex?" lo interruppe Jones
Mozzie alzò gli occhi al cielo: "è una specie di tubo che perde una sorta liquido fosforescente,visibile solo con una luce particolare. Era utilizzato dalla grande Mata Hari*. Se quel giorno non piove, allora saremo in grado di individuare il percorso della macchina fino al rifugio di Dimirty"
"Non è più pratico un dispositivo GPS?" chiese Elizabeth
"Purtroppo i russi sono in allerta; mi sono giunte delle voci riguardo al fatto che facciano dei controlli elettronici"
"Come facciamo a mettere il criptex sulla macchina?" intervenne Diana
"E il grande bardo direbbe: qui c'è l'intoppo*" fu la risposta di Mozzie, che si abbandonò sulla sedia.
Improvvisamente la stanza si fece silenziosa, mentre tutti cercavano di trovare una soluzione. Peter notò che perfino Satchmo, il suo cane, sembrava intento a risolvere il problema.
Satchmo?
Peter si alzò di scatto dal divano: "il cane! Nessuno noterà un cane che si avvicina alla macchina! Se attacchiamo al criptex una calamita possiamo far sì che sia Satch ad applicarlo sulla marmitta!"
L'animale, sentendosi preso in causa, iniziò a scondinzolare e a girare attorno al padrone, il quale si inginocchiò per accarezzargli il muso.
Mozzie aprì le braccia e sorrise:
"
proprio quando mancano le idee, arriva una parola al momento giusto. Goethe."
All' agente Burke si rilassò per un attimo il viso, poi tornò serio: "Mozzie, tu ti occuperai del criptex e della calamita. Voi due terrete sotto controllo l'FBI" disse, indicando Jones e Diana: "voglio sapere i movimenti di Hughes e ogni rapporto sulle indagini. Io cercherò di fare un sopraluogo allo Yellow Flag per inidivuare i possibili punti in cui la macchina potrebbe fermarsi. Se domani sera non piove, allora entriamo in azione. Riporteremo Neal a casa".



"Look at these hands and my side
They swallowed the grave on that night
When I drank the world's sin
So I could carry you in
And give you life

I want to give you life"





NOTE:
*By your side, Tenth Avenue North. (Canzone scelta dopo aver visto un bellissimo video PeterxNeal su youtube. Si chiama "By Your Side", ve lo consiglio).
*Famosa spia
*Citazione da "The inside man"


Vi state chiedendo se esiste davvero un tubo di nome criptex che perde liquido fosforescente? Ovviamente no. Il criptex è tutt'altra cosa.

Ma chi se ne frega.



  
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