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Autore: soradreams    09/03/2012    0 recensioni
Questa Fanfiction parla di un gruppo, che non è quello di Harry Potter, ma quello di altri ragazzi che hanno qualcosa di speciale in comune...
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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L’autunno stava finendo, gli alberi erano spogli e cominciavano a vedersi le prime nevicate. Naomi era entusiasta nel vedere la neve, ogni anno era la stessa storia, si comportava come se avesse 10 anni: “Oddio che bella la neve… E’ così bianca, così soffice..”. Gli amici di Naomi ridevano nel vederla giocare come fosse una ragazzina immatura, erano abituati a questi suoi comportamenti, anche perché ogni volta che nevicava lei riusciva a trascinare tutti i suoi amici in lunghissime battaglie a palle di neve, infatti, anche questa volta ne erano usciti bagnati fradici.

Tutti dopo la battaglia rientrarono nei propri dormitori a cambiarsi e a riscaldarsi per non prendersi un brutto malanno; Naomi, rientrando nella sua sala comune, vide Alice con lo sguardo perso nel vuoto: “Alice… Che succede?” disse lei con aria preoccupata, Alice scoppiò a piangere. Naomi corse ad abbracciarla per consolarla. Dopo qualche minuto si calmò e disse: “Naomi… Mi sento uno schifo. Vedi… è per George, io… io lo amo e non riuscirò mai a dirglielo, perché non lo merito” “Ma non dire scemenze” disse Naomi con voce ferma “Tu sei una ragazza speciale, tu meriti di essere amata da una persona speciale, forse potrebbe essere George, o forse qualcun altro, chissà… Ma per ora non devi piangere per NESSUNO, mi hai sentita? PER NESSUNO. Chiaro? Ora asciugati gli occhi che andiamo a mangiare qualcosa insieme con gli altri nel nostro posto speciale, coraggio.”. Alice eseguì senza dire niente e accennò ad un sorriso e sussurrò un grazie.
Ed eccoli lì, tutti nel loro covo, Alice entrò dopo Naomi, e Naomi come al solito incominciò a fare casino e a strapazzare un po’ Andrea. Alice si sedette vicino a Laura che la guardò con sguardo triste: “Tutto bene?” sussurrò Laura, “Tutto tranquillo…” ripose Alice mentendo.

La notte passò tra chiacchiere e allegria, consapevoli del fatto che nell’indomani avrebbero dovuto affrontare altre lezioni, infatti, a una certa ora, Fabiola prese possesso del megafono magico che si porta sempre appresso nella sua borsetta, e con il suo solito fare da prefetto intimò a tutti di andare a dormire.
Il giorno dopo Andrea e la sua casa avrebbero dovuto affrontare la lezione del professor Lumacorno ed erano emozionanti per via degli argomenti che si sarebbero intrapresi durante la lezione. Con loro a seguire la lezione c’erano i Corvonero e fra loro c’erano i soliti amici. Andrea si mise vicino a Laura, lei era un genio e lui si sentiva rassicurato ad averla vicina nel caso a lui venissero dubbi, gli altri si disposero in modo quasi del tutto casuale, tranne Naomi e Fabiola che erano sempre insieme, sia durante le lezioni sia durante i soliti riposi. Insomma erano sempre inseparabili.

La giornata proseguì, gli amici avevano il pomeriggio libero, quindi, decisero di passarlo tutti insieme sulla riva del lago nero a ridere e a scherzare. A interrompere questa allegria fu Stefano, un caro amico di Alice e Giorgia, che corse come un forsennato: “Alice… Alice! E’ successo qualcosa di terribile. Ho perso i miei occhiali verdi” tutti scoppiarono a ridere e Alice disse tranquillamente “Stefano caro. Al posto di venire a correre sino a qua, perché non hai usato l’incantesimo d’appello?” Stefano arrossì “Non ci avevo pensato… Ahem… Accio occhiali!”. D’un tratto eccoli, gli occhiali, mezzi rotti: “Oh accidenti, chissà dov’erano finiti questa volta… Oculus Raparo! No. Oculas Raparo… Oh accidenti non ricordo qual era la formula” Laura si alzò e disse con disinvoltura “Oculus Reparo!” e gli occhiali in un attimo tornarono come prima “Grazie Laura” abbozzò un sorriso “Di niente. Ma senza occhiali come hai fatto ad arrivare fin qui?” “Eh sai con il fatto che perdo sempre questi occhiali ho dovuto imparare a usare l’incantesimo quattro punti, è molto efficace in queste occasioni, sai?”. Stefano così si aggiunse al gruppo e ripresero le chiacchiere.
Andrea a questo punto si alzò e salutò i ragazzi, poiché ancora non aveva concluso la sua tesi sugli effetti della pozione dell’amore, quindi con malavoglia si allontanò dal gruppo e attraversò il grande portone; salendo le scale era sovrappensiero e andò a sbattere contro un ragazzo, un ragazzo del settimo anno: “Oh, scusami ti prego, non stavo guardando” disse Andrea tutto imbarazzato “Non ti preoccupare. Anche io non stavo guardando, e comunque è bello andare a sbattere contro ragazzi carini come te.”.
Andrea era diventato tutto rosso, non fece in tempo a concepire la cosa che quel tipo, quel ragazzo, se ne sparì fra la folla di ragazzi. Era confuso, non aveva mai ricevuto complimenti da ragazzi, era la prima volta, questa cosa gli aveva dato una scossa elettrica, qualcosa su cui riflettere.
La sera, come di consueto, si ritrovarono tutti nella stanza delle necessità, Andrea era del tutto confuso, Naomi si avvicinò: “Andrea, che succede? Sei tutto pensieroso…” “E che oggi, prima di salire a finire il mio compito, è successa una cosa strana ed è tutta la sera che non riesco a pensare ad altro…” “Che cos’è successo?” “Ecco, ho ricevuto apprezzamenti da una persona, da un ragazzo, e non so, ha scatenato qualcosa di strano” “Seriamente? Non ne sono stupita sinceramente” disse Naomi ironizzando la cosa “Ma cosa vuoi esserne stupita, non fai altro che startene attaccata a Fabiola, dovrei stare zitto” ribatté ridacchiando Andrea “G… GUARDA. FRA NOI C’E’ SOLO SEMPLICE AMICIZIA.” disse infastidita Naomi “Chi ha detto che ci fosse qualcos’altro??” Naomi se ne andò infastidita da questa affermazione e si aggregò a Laura che si volse verso ad Andrea e gli lanciò uno sguardo fulmineo. Andrea invece si mise a chiacchierare con Alice: “Come stai oggi Ci?” “Un po’ meglio grazie… Ma sono comunque turbata dalla mia situazione. A te cosa succede? Sei strano stasera…” chiese Alice preoccupata “Niente di che, forse solo problemi dove non esistono, nulla di preoccupante comunque..”.

La notte passò. Il giorno dopo come di consueto c’erano le solite lezioni programmate, Alice e la sua casa si stavano preparando per la lezione di Pasticceria magica: “Oddio quanto odio questa materia” disse seccata Alice “Dai non ti preoccupare, oggi, se vuoi, faccio coppia con te e ti do una mano.” disse Naomi “No, tranquilla te vai pure insieme a Fabiola.” “Non dire sciocchezze, per una volta potrò stare con te, no?” “D’accordo…”.

Alice, quando girò l’angolo per andare nel corridoio dove vi era l’aula di Pasticceria Magica, vide il fratello di George, Fred, per un attimo il sangue gli si gelò nelle vene, e pensava che forse, insieme a lui, c’era anche il gemello, ma guardò ovunque, e non c’era. Fred si avvicino alle due ragazze: ”Buongiorno bellezze, come va?” Disse sorridendo ad Alice “Una meraviglia” rispose Naomi “Ma scusa ora abbiamo lezione non possiamo continuare a chiacchierare” “Dai solo un secondo” disse Fred con aria afflitta dalla prepotenza della ragazza “Alice questo è per te.” Fred porse un mazzo di rose ad Alice, la quale divenne rossa come un peperone. “Ora devo scappare, ciao!” “Guarda c’è un bigliettino” disse Naomi, Alice aveva il cuore a mille, aveva paura, sperava tantissimo che quel mazzo di rose provenisse da George, lo lesse “Con affetto. Fred.”.
Alice non poteva credere a quello che aveva appena letto, guardò l’amica con aria stranita la quale le lanciò lo stesso sguardo, in lontananza si sentì la campanella della lezione: “ACCIDENTI. SIAMO IN RITARDO” dissero in coro le due amiche e corsero fino in classe arrivando prima del professore. Andrea notò quel mazzo di fiori di Alice: “E questi?” “Ehm un ammiratore” mentì Alice.

Finita la lezione, Alice corse con tutte le forze nella sala comune tentando di nascondere quel gigantesco mazzo di rose, intanto i ragazzi, che avevano appena finito la giornata di studio, si ritrovarono vicino alla capanna di Hagrid per un picnic in compagnia. “Ma Michela e Roberto dove sono?” disse Cecilia, una ragazza al cui attitudine era sempre quella di stare sui libri. “E c’è da chiederlo?” Disse Naomi accennando ad un sorriso malizioso. “Oh cielo, quei due non hanno alcune intenzione di passare l’anno.” disse seccata Fabiola, “Vedrai che staranno studiando per conto loro” disse Ilaria con tono ironico, e il gruppo rise.
Finito il picnic improvvisato i ragazzi con un colpo di bacchetta ripulirono tutto e andarono a studiare le materie che avevano lasciato indietro, tranne Cecilia e Fabiola che avevano come sempre i nasi sui libri anche se dovevano stare in compagnia e divertirsi.
  
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