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Autore: FannyHarris    10/03/2012    3 recensioni
La mia prima long-fic con protagonista C-17 :)
Spero vi piaccia, Fanny.
Estratto dal secondo capitolo: Si sentiva come un estraneo su quel pianeta, senza nessuno scopo valido e ragione di permanenza. Non era un umano e nemmeno un cyborg, era “nessuno”. Non c’era più spazio per lui, o meglio, lo spazio c’era, ma era troppo angusto e stretto: non apparteneva più a quel mondo.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17, 18, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di C-17 e C-18. '
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Capitolo 4

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“Maledizione. Quel farabutto …” C-17 estrasse dal piccolo scrigno argenteo un piccolo volume. La copertina era di colore marrone e, a causa della polvere, le scritte in oro erano molto difficili da leggere. Ci soffiò sopra, sollevando così uno spesso strato di pulviscolo, finché la scritta non fu brillante come doveva esserlo un tempo.  Era il diario segreto del Dr. Gelo. Tutto mangiucchiato e anche sporco di terriccio in alcune parti.

Nel notare quei particolari così putridi, sul volto del corvino si fece largo una smorfia di disappunto e disgusto. Però, nonostante tutto, decise di aprire il libro per leggerlo immediatamente … aveva un cattivo presagio, anticipato persino dalla grigia natura circostante.

Oggi, giorno dieci del mese di maggio, ho finalmente completato il mio nuovo progetto. E’ nato C-17, il primo androide creato su base umana. Il mio sogno, ossia annientare una volta per tutto quel maledetto che ha sempre intralciato tutti i miei piani, diventerà realtà. A breve sarà anche il turno della gemella, il futuro cyborg 18.

Lesse veloce e senza prestare attenzione, infatti quella era solo una presentazione del suo lavoro, dove lui e sua sorella venivano descritti in ogni particolare ed era spiegato il loro funzionamento, cosa che gli interessava ben poco. Continuò per un paio di righi, quando decise di soffermarsi su un particolare molto importante, a suo avviso.

Qualcosa deve essere andato storto, i due cyborg non rispondono ai miei ordini.

“Vecchio stupido, pretendevi pure che facessimo ciò che volevi. Ucc-.” Si interruppe e proseguì nella lettura, avvistando con la coda dell’occhio un importante particolare proprio poco dopo.

Ho deciso di interrompere il progetto di C-17 e C-18, il mio nuovo lavoro sarà incentrato su Cell. Il futuro essere perfetto, colui che mi ubbidirà e realizzerà la mia vendetta. Per quanto riguarda 17 e 18 credo che debba ancora fare alcune ricerche ed esperimenti per capire il mio errore.

“Non avevi calcolato che l’essere umano è particolare proprio per questo, è imprevedibile.” Commentò con sguardo impassibile e gli occhi fissi sulle vecchie pagine del diario del < pazzo > .

Il maledetto Dr. Calo si pentirà per quel che mi fece anni addietro una volta che assaggerà la furia di C-17 e C-18, quando saranno in perfetto funzionamento. Sarà uno dei primi posti dove andrò. “Quarantacinque chilometri a sud-ovest della città …”

“Dannazione! Non si legge. No, devo saperlo.” Esclamò con tono di voce stizzito, ma per niente alterato. Lui sapeva contenere molto bene gli impulsi dettati agli istinti umani.  Però sul suo volto si poteva scorgere una punta di paura e preoccupazione. Infatti, la prima cosa che aveva notato nello scrigno non era il diario, bensì una ciocca di capelli rossa, un bulbo oculare dall’iride color verde acqua conservati un Becker molto grande e un biglietto ad esso legato.

Dr. Calo.

“Non mi dice nulla. Chissà dove si trova questo laboratorio appartenente a quest’altro pazzoide.” Sospirò sonoramente, un po’ stupito dalla stupidità umana. In quel momento udì lo spostamento di alcuni arbusti alle sue spalle, ma non si scompose più di tanto. Non si voltò nemmeno.

“Ciao. Cosa vuoi?” Domandò con voce rigida e leggera, riponendo al loro posto le scoperte che aveva appena fatto.

C-18 assunse un’espressione corrucciata e triste. “Sono venuta a trovarti, volevo sapere come stavi.” Spiegò con un lieve e appena percettibile sussurro. Gli occhi azzurri erano puntati al cielo, ora celeste e sereno.

“Devo dirti qualcosa di molto importante.” Il moro si girò, con un espressione che fece molto preoccupare la bionda.

Si guardarono e dopo molto tempo si sentirono entrambi a casa, finalmente.

Eh adesso sì che so’ problemi xD Chi sarà questo dottore? ( l’ho chiamato così per un preciso motivo xD Vediamo chi indovina il perché J Allora, sì sono cattiva, sto facendo proseguire la fanfic a ritmo di lumaca ma devo ammettere che mi è venuta all’improvviso una nuova idea che ha sostituito l’originale e quindi devo sviluppare questa nuova con molta attenzione xD Ringrazio Rose che ha recensito tutti i capitoli :* Salvo9898 per l’ultima recensione che mi ha lasciato J Lady Pierce e Rose che l’hanno messa fra i preferiti, e di nuovo Salvo9898 che la segue. J

Baci, Fanny .

Ps. Voglio essere buona. C-17 ha deciso che vuole scoprire qualcosa in più sul suo passato, ecco perché è tornato in quel laboratorio J

 

   
 
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