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Autore: youknowmycoffeeorder    10/03/2012    8 recensioni
Kurt Hummel è un ragazzo studioso che ama follemente leggere. I libri per lui sono i suoi migliori amici. Ogni pomeriggio si reca alla biblioteca del paese per potersi rilassare immergendosi tra le pagine di qualche romanzo, ma, un giorno, un incontro con qualcuno di speciale cambierà ogni cosa.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un buon libro fa apparire quello che senza

quel libro forse non sarebbe mai stato visto.

~ Robert Bresson

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Che ne dici di un'uscita a quattro? Tu, io, Blaine e Madison, la sua amica. Sono certo che ti piacerà! È una ragazza fantastica. Secondo me ti troveresti molto bene con lei. Io e Blaine ne parlavamo oggi in biblioteca. Se ti va possiamo farla anche domani sera.- propose Kurt, stando beatamente sdraiato a pancia in giù sul letto di Delia, facendo oscillare le gambe avanti e indietro.

-Mmm. L'idea è carina. Poi, tenendo conto che avrò pure quella bella visione, nonostante abbia altri gusti... ci sto!-

Kurt sbuffò. -Ancora avanti con questa storia? Va beh, ti lascio alle tue convinzioni... Allora gli dico che per domani è ok?- chiese ancora una volta estraendo il cellulare.

-Che? Vi siete scambiati il numero?-

-Beh?-

-Non state correndo troppo?-

Kurt si coprì il volto con le mani. -Dio! Ora non si può fare nemmeno amicizia?-

-Il tuo scopo è un altro signor Kurt Hummel. Sei il prototipo di 'donna vampiro' di Tarchetti che soggioga l'uomo finché non diviene suo!-

Il ragazzo non riuscì a trattenere una risata. -Hai studiato?-

Delia gonfiò il petto orgogliosa. -Ah no!? Ho deciso che devo mettermi sul serio se non voglio rischiare di perdere l'anno! Però è dura, non tutti sono come te che apprezzano leggere e conoscere cose nuove ogni giorno sulle discipline più disparate! Comunque per domani ci sto.-

-Grandioso! Speravo mi dicessi di si! Tranquilla, non te ne pentirai! Ci divertiremo.-

 

 

 

 

Kurt non era mai stato tanto nervoso in vita sua. Quella sera ci sarebbero state anche Delia e Madison con loro... Allora perché era così agitato e il cuore gli batteva a mille? Si guardò perplesso allo specchio: era almeno il decimo completo che provava e non riusciva ancora a trovarne uno che fosse adatto a quell'occasione. Nella disperazione, chiamò Delia per alcuni consigli e alla fine optò per un look semplice consigliatogli dall'amica: una camicia nera e un paio di jeans.

Passò ancora una volta davanti a quell'oggetto che rifletteva la sua snella e pallida figura. “Sono uno straccio.” pensò dandosi dei pizzicotti sulle guance sperando di prendere un po' di colorito.

Si accomodò sul letto, afferrando il libro regalatogli da Blaine: forse leggere lo avrebbe aiutato a rilassarsi e calmarsi un po'.

 

Ed ecco che di lì a pochi secondi si ritrovò catapultato nella misteriosa Barcellona degli anni cinquanta, nei panni di quel ragazzo di nome Daniel Sempere in cerca di risposte.

Non si accorse nemmeno dello scorrere del tempo. La sua mente tornò alla realtà solo quando il suo cellulare cominciò a vibrare all'impazzata sul comodino. Era un messaggio di Delia: “Dove diavolo sei!!!!!!!?”

Kurt strabuzzò gli occhi voltandosi di scatto verso l'orologio: era in ritardo per la cena. Il panico ebbe il sopravvento. Afferrò in tutta fretta il giubbotto, il portafogli, cellulare e chiavi della macchina, la vecchia Ford di suo padre, ed uscì di casa sbattendo con forza la porta alle sue spalle.

Come aveva potuto scordarsene così? Delia lo avrebbe massacrato: lo supponeva dai numerosi punti esclamativi che era solita inserire nei messaggi quando era di cattivo umore.

E Blaine che avrebbe detto? Era solo il loro secondo 'appuntamento' ed era in ritardo...

 

 

 

 

 

Kurt accostò la vettura di fronte al ristorante prestabilito. Blaine, Delia e Madison stavano discutendo a braccia conserte all'ingresso.

Non appena lo videro ebbero tre reazioni completamente diverse: Blaine si limitò a sorridergli, Madison scoppiò a ridere e Delia, minacciosa, gli puntò contro l'indice. -TU! Dove cavolo sei stato?! È da mezz'ora che ti aspettiamo!- esclamò furibonda.

-Lo so, scusatemi tanto! Sono mortificato.- disse rivolgendosi agli altri due. -Che c'è?- chiese poi notando che Madison non smetteva di ridere.

-I-i tuoi capelli! Ahaha.- rise indicandoglieli. Kurt si posizionò di fronte alla vetrata del ristorante per specchiarsi: pessima idea quella di impiastricciarli con tre quintali di gel per poi sdraiarsi beatamente sul letto.

Cercò di fare star giù i ciuffi ribelli, senza successo. Si voltò istintivamente verso Blaine: ora anche lui rideva.

-Non è divertente Blaine!- lo rimproverò diventando paonazzo.

-Sei adorabile.- gli rispose l'altro sorridente.

Quello gli bastò per farlo arrossire ulteriormente. Riuscì a riprendere il suo solito colorito solo quando Delia gli tirò di proposito una gomitata sul costato.

-Beh? Che facciamo ancora qui fuori? Entriamo!- li incitò Blaine facendo segno alle ragazze di procedere. Poggiò la mano sulla schiena di Kurt per spingere anche lui ad entrare e il ragazzo si sentì percorrere da un brivido lungo la colonna vertebrale.

 

 

Il tavolo che avevano prenotato era in una zona appartata della sala, un po' in penombra, con un piccolo lampadario antico in perpendicolo rispetto ad esso.

Blaine si accomodò accanto a Madison e Kurt con Delia di fronte a loro.

 

Fissavano da diversi minuti i listini in silenzio e Delia decise di rompere il ghiaccio rivolgendosi a Kurt -Madison è una forza!- esclamò sorridendo alla ragazza. -Lo sai che anche lei è una fan accanita di Pitt come me?-

 

Tutto partì e si capovolse da quella semplice frase.

 

-Beh! Voglio vedere chi non gli sbaverebbe dietro! Sarebbe da pazzi!- rispose Kurt istintivamente inarcando le sopracciglia. Se ne pentì amaramente pochi istanti dopo, sentendo gli occhi dei tre ragazzi puntati contro confusi, e percepì una forte fitta alla bocca dello stomaco. -Ehm... voglio dire... tutte voi ragazze gli sbavate dietro.. ehm... si.-

-Volete ordinare cari?- chiese una cameriera accostandosi al loro tavolo. Kurt non l'avrebbe mai ringraziata abbastanza per averlo tolto, anche se inconsapevolmente, da quella situazione d'impiccio.

-Si grazie.- risposero all'unisono, ordinando poi i vari piatti.

 

-Ragazzi, ci scusate un secondo? Facciamo un salto in bagno e siamo subito da voi.- li avvisò Madison prendendo sottobraccio Delia, mentre la cameriera tornava al tavolo con le bevande.

 

-Non capirò mai il bisogno delle ragazze di andare in bagno o in gruppo o in coppia!- rise Blaine, bevendo un sorso d'acqua.

-Già, nemmeno io.- rispose a bassa voce Kurt, non vedendo l'ora che tornassero per non stare da solo con lui.

-Allora... hai una cotta per Pitt insomma. Non me l'avevi detto!- disse facendogli un sorriso per provocarlo.

A Kurt andò di traverso la coca-cola. -No! Mi ero espresso male! Tutto qui...- cercò di giustificarsi.

-Si, certo! Sai? Quando diventi rosso sei ancora più adorabile del solito.-

-Non sono rosso! E... e... questa conversazione sta diventando imbarazzante perciò smettila subito Blaine Anderson! Non ho una cotta per Pitt. Semmai per la Jolie.- disse non risultando credibile nemmeno a sé stesso.

-Kurt? Tranquillo. Perché ti agiti tanto?-

-Perché stai insinuando che...- non riuscì a completare la frase che Blaine lo precedette: -Non... non volevo insinuare nulla. E non volevo tanto meno metterti a disagio. Scusa.-

-Beh lo hai fatto.- rispose stizzito l'altro.

-Scusa.- tentò di nuovo Blaine.

Kurt si sentì in colpa per avergli risposto sgarbatamente e tentò di migliorare. -Non volevo usare quel tono, mi dispiace. È solo che... è difficile da spiegare...-

Blaine annuì. -Nemmeno io l'ho detto a nessuno se non ai miei più cari amici, se la cosa ti può consolare.- disse poi tutto d'un fiato.

-Detto cosa?- fece il finto tonto Kurt, serrando i pugni sulle ginocchia in preda ai battiti sempre più accelerati del suo cuore.

-Hai capito benissimo. Lo so che forse non ti va di parlarne perché è una cosa personale ma... da quando sei a conoscenza di... questa cosa? Cioè da quanto lo sai?-

Kurt trattenne il respiro per qualche istante. Si sentiva completamente privo di difese. Non ne aveva mai parlato davvero con qualcuno se non con Delia, ma la situazione ora era diversa e un tantino scomoda per lui.

Blaine gli aveva appena rivelato di essere gay e non riusciva a far altro che fissarlo inebetito, incapace di dire nulla. Passò la punta delle dita sulla tovaglia ruvida, tracciando dei disegni immaginari, fingendo quasi di non averlo sentito.

-Ok... Forse non ne vuoi parlare. Scusami, non volevo essere invadente. Pensavo che magari volessi sfogarti con qualcuno. Sappi che quando vuoi io... Beh puoi venire da me.- bevve un altro sorso d'acqua. -Scusa, vado un attimo al bagno anche io.-

Fece per alzarsi quando Kurt finalmente si decise a parlare.

-Da sempre.-

Blaine si bloccò. -Come scusa?-

-Lo so da sempre.- ripeté con più decisione.

-Oh.- aggiunse rimettendosi a sedere.

Kurt prese un respiro profondo prima di continuare. -A mio padre l'ho detto l'anno scorso: l'ha presa molto bene devo dire. Delia altrettanto. Sono le uniche persone a saperlo... oltre a te.-

-Anche io l'ho detto solo a tre persone: tu, Madison ed Ephram. Ai miei non ho il coraggio di dirlo. Mio padre si rifiuterebbe di parlarmi ancora. Lo so benissimo.-

-Mi dispiace.- fu tutto quello che riuscì a rispondergli. -Blaine?-

-Si?-

-Un giorno mi presenterai questo Ephram di cui mi parli tanto?-

Blaine arricciò le labbra. -Ovviamente. Sono certo che ti piacerà. È davvero un bravo ragazzo. È il mio migliore amico.-

-Non vedo l'ora di conoscerlo allora! Oh... Blaine?-

-Mh?-

-Non-non lo dirai a nessuno vero?- chiese con un lieve tremolio nella voce.

Blaine strabuzzò gli occhi. -Cosa? Certo che no. Tranquillo.- posò la sua mano su quella di Kurt accarezzandogliela appena con il pollice.

Kurt la ritrasse, intimidito. Ecco che sentì ancora una volta un nodo alla gola e il cuore palpitare all'impazzata. -Grazie.- sussurrò abbassando lo sguardo.

-Non voglio che ci siano imbarazzi tra noi adesso, ok?-

-Oh, certo che no.- disse balbettando.

Delia e Madison tornarono a sedere e Kurt non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

-Di che parlavate ragazzi?- chiese la bionda sorseggiando un po' d'acqua.

Blaine alzò le spalle. -Del più e del meno.-

Kurt abbozzò un sorriso, stringendo sotto il tavolo la gamba a Delia. La ragazza si voltò verso di lui perplessa. Le lanciò uno sguardo complice, annuendo.

All'amica bastò quel piccolo cenno per capire.

 

 

 

 

 

 

Buonasera *w*

Allora non so esattamente da dove cominciare...

  1. Scusate se ci ho messo tanto a postare D:

  2. Grazie mille per le recensioni che mi avete lasciato :')

  3. Nel prossimo.............................. no, non ve lo dico #trolling in the deep xD

  4. Baci :3

  
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