Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: iam_theinsecure    10/03/2012    1 recensioni
Ciao a tutti, mi chiamo Annalisa e faccio parte della grande famiglia delle Directioners da ben troppo poco tempo.
Cinque ragazzi magnifici dalle voci magnetiche e da brividi: sono riuscita ad entrarmi in testa, poi nel cuore per finirmi nell'anima.
Beh.. questa FF è il frutto dei giganteschi filmoni che mi faccio quando non ho niente da fare (amo scrivere ciò che è nella mia testa) quindi.. spero di farvi sognare solo leggendo e che a qualcuno piaccia come scrivo: sono traguardi importanti per me.
Un bacione.. :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Buongiorno amore »e senza preoccupazioni strane come l’alito mattutino e cose varie, Harry l’aveva baciata, con la stessa intensità della marea di baci di quella notte, come se quella passione, quel sentimento, lo provasse ogni volta che era con Anne, come se non potesse mai finire.
«Buonissimo giorno anche a te »
Poi alla mente la marea di bellissimi ricordi di quella notte seguiti dalla più agghiacciante e preoccupante delle rimembranze.
«ODDIO I MIEI! »e correndo alla porta, mettendosi prima qualcosa addosso, aveva fatto segno ad Harry di rimanere immobile.
Percorrendo il corridoio era passata davanti alla camera dei suoi genitori: il letto non ancora disfatto e giù di sotto, il salotto esattamente come la sera prima l’avevano lasciato lei e Sophie.
“ Chissà dove sono finiti “ e tornata in camera aveva controllato il cellulare.
                                                                                  
[ - 3 CHIAMATE PERSE: MAMMA – UN MESSAGGIO RICEVUTO: MAMMA ]
 
E con fretta e preoccupazione l’aveva aperto.
 
[ TESORO IO E TUO PADRE AVEVAMO BISOGNO DI STARE UN PO’ SOLI… SIAMO ANDATI A CENA NEL RISTORANTE SOTTO QUELL’ALBERGO DI CUI TI PARLO SEMPRE, IN CENTRO. CI SIAMO FERMATI Lì. TORNIAMO PER L’ORA DI PRANZO. UN BACIO ]
 
E ringraziando solennemente gli ormoni in subbuglio, non ancora estinti, dei suoi genitori, si era lasciata cadere sul letto di peso, sollevata di non aver rischiato niente.
Harry, ancora immobile al suo fianco, con aria interrogativa, aspettava spiegazioni.
«I miei… sono rimasti a “ dormire ” nell’albergo dove sono andati a cena. Mamma va matta per quel posto »e sottolineando con delle virgolette fatte con le dita la parola dormire, aveva schioccato un bacio sulla guancia di Harry e si era rifondata sotto le coperte.
Imbarazzata, aveva ritrovato sotto le coperte il meraviglioso fisico di Harry.
Poi il ricordo di tutta quella passione, di tutto quell’amore e le guance che si fecero di botto ardenti.
«Ah! Pure loro una notte di fuoco, insomma. Mai, però, come la nostra »
Quella frase l’aveva fatta arrossire ancora di più.
“ Già… una notte di fuoco “ e pensieri imbarazzanti corsero dietro ai ricordi: le sue mani che percorrevano centimetro per centimetro la schiena di lui, le braccia, il petto, le mani di lui che la abbracciavano, che ad ogni tocco sulla pelle di lei la facevano sussultare di desiderio.
Harry che percorreva la sua pelle tremante: ormai sapeva ogni parte del suo corpo a memoria, nonostante tutta la camera fosse stata per tutta la notte al buio.
Poi tornarono a baciarsi, abbracciati sotto le coperte.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Quel pomeriggio, niente Harry.
Anne aveva assolutamente bisogno di parlare con Sophie e il ragazzo aveva delle cose con i ragazzi e Paul da fare in preparazione alla signing session del 3 ottobre.
«Tesoro, ma è meraviglioso! »e stritolandola in uno di quegli abbracci da cui ne esci mezza dolorante, Sophie, entusiasta come sempre, si complimentava con lei per una così… così… delicata come perdere la verginità con la persona che si crede sia quella giusta.
Perché ad Anne sembrava la cosa giusta solo perché insieme a lei c’era Harry.
Fosse successo con qualcun altro, cosa che Anne non poteva nemmeno immaginare, non ci riusciva, probabilmente si sarebbe sentita uno schifo e non così dannatamente felice e leggera.
«Già… è davvero bellissimo come io mi sia sentita bene. Spero tu possa trovare qualcuno molto presto: che tu possa capire la mia felicità e provarla appieno. Sarebbe la miglior cosa che possa succedere alla migliore »
Poi il cellulare di Anne a vibrare, sul tavolo.
 
[ AMORE STASERA CHE NE DICI SE USCIAMO A CENA TUTTI E SETTE INSIEME? ]
 
Harry.
E poi un'altra vibrazione. Un altro messaggio.
 
[ SWEETHEART, STASERA A CENA TUTTI INSIEME! SIACI! (?) ]
 
Zayn.
Riconosceva a chilometri di distanza come quelle parole dessero dannatamente di lui. Era da lui parlare in quel modo così strano e buffo ed era anche da lui inventarsi termini completamente grammaticalmente scorretti.
E questo la faceva sorridere sempre, anche quando in passato sorridere le era diventato un qualcosa di forzato.
«Ei Sophie, i ragazzi hanno chiesto se stasera ci va una pizzata insieme, accetto anche a nome tuo ovviamente. Dai, così te li presento finalmente! »
«Certo, sarebbe un piacere! Pensa a tutte quelle ragazze che vorrebbero essere al mio posto… pensarci ti fa sentire così… strana »
«Non ci avevo mai pensato. La gente non sa di me ed Harry, perciò nessuna vorrebbe essere me… o te »
«Per ora… »
«Come per or… »e interrompendo quella frase di netto, aveva spostato la sua completa concentrazione sul cellulare, che preso da un altro dei suoi sempre più frequenti attacchi isterici, non le stava dando modo di inviare una risposta affermativa ai due ragazzi.
 
[ PERFETTO. ALLE 7 SOTTO CASA MIA? NON VEDO L’ORA. ]
 
Per Harry.
 
[ OK. A STASERA. OVVIAMENTE PORTO ANCHE SOPHIE. ]
 
Per Zayn.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Un paio di pantaloni neri attillati, un maglioncino leggermente scollato viola abbinato al colore delle scarpe alte. Solito capotto lungo fino alle ginocchia e niente borsetta. Capelli sciolti e soliti occhiali neri a coprire il trucco.
Sophie invece quella sera aveva sfoggiato i migliori acquisti di sempre: una maglietta a righe orizzontali blu stretta poco sotto il seno dall’inizio di una lunga e stretta gonna blu con motivi floreali. Scarpe alte blu scuro. Una lunga treccia da un lato e una perfetta linea di eyeliner che le rendeva lo sguardo sexy e dolce allo stesso tempo.
«Wao. E meno male, tesoro, che questa volta non ti ho detto di infighirti! »rise Anne, facendole segno di fare una giravolta per poterla guardare meglio da tutti i lati.
“ Semplicemente meravigliosa “
Anche se si metteva qualcosa di semplice, Sophie sapeva sempre come abbinare perfettamente una maglietta ad un paio di pantaloni, un paio di scarpe ad un vestito e un paio di orecchini ad una borsa.
Sophie riusciva sempre, ogni volta che uscivano insieme, a farle perdere completamente l’autostima, nonostante l’amica le facesse sempre centinaia e centinaia di complimenti.
Era semplicemente meravigliosa e forse era anche proprio per il portamento fiero e noncurante del giudizio della gente che quella sua bellezza diventava sfacciata e mozzafiato.
Anne avrebbe voluto avere quella consapevolezza di essere bella, quel “ si guardatemi, so di essere splendida stasera ” che si poteva benissimo leggere sull’espressione di Sophie quando si usciva.
Forse era proprio quello il segreto: mai far capire alla gente che tu non ti senta bella o comincerà a crederlo anche lei.
Lo squillo di Harry ad avvertirle del loro arrivo.
Scesero le scalette fuori casa con una tale eleganza da sembrare modelle su una passerella.
Completamente rimasto senza fiato, Harry aveva baciato Anne in modo delicato e dolce.
«Ragazzi questa è la mia migliore amica Sophie »
«Piacere »e invece di ricevere una marea di strette di mano, Sophie venne assalita da una marea di braccia, che, senza timore o vergogna, l’avevano abbracciata come se la conoscessero da secoli, come se fosse una di famiglia.
Le piacque subito come quei cinque ragazzi erano riusciti a farla sentire a proprio agio: era cosa piuttosto strana, soprattutto da parte di cinque ragazzi.
Ma quando restarono solo un paio di braccia ad accoglierla, successe l’impensabile.
Gli occhi di Sophie che fino ad allora avevano sempre guardato in basso se non per qualche breve e sfuggente sorriso, ora erano incollati a quelli color nocciola di Zayn.
“ Mio Dio… che meraviglia è mai questa? “si chiese Sophie, confusa e ammaliata.
«Piacere, Zayn »e da lui niente abbraccio.
Una stretta di mano e niente più.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: iam_theinsecure