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Autore: Cfl    11/10/2006    1 recensioni
"Perchè lui era un Malfoy...Un Malfoy innamorato di Hermione Granger"||...la mia vita è rinchiusa in questa storia...la vita di ragazzi come noi,con i loro amori,i loro problemi,le loro crisi,le loro amicizie,le loro delusioni...solo con un pizzico di magia in più...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il mese seguente alla festa,fu come gli altri

It’s my life

-9-

Ma le stelle quante sono…?

Questo capitolo,

lo dedico a lui,

grazie di tutto…

e addio…

 

I due mesi seguente alla festa,furono come gli altri.

Ginny ed Hermione,invece,passarono i mesi movimentati,sempre a correre in bagno per vomitare,con sbalzi d’umore e stanchezza perenne,ma non furono le uniche.

-...Herm?...ti vedo pensierosa,che c’è?-chiese Ginny,continuando a giocare a solitario nel parco.

-…niente…ma,tu,di quanto sei in ritardo?-prese dalla tasca le sigarette e se ne accese una.

-…questo mese mi sono saltate e anche lo scorso,perché?...e basta con questo fumo!!non lo sai che ti rovini i polmoni??!...poi sta diventando un po’ troppo frequente negli ultimi tempi…-

-Gin,ne abbiamo già parlato,lascia stare,tanto è inutile!!...comunque…anche io sono in ritardo…di quasi due mesi…-buttò fuori il fumo…quanto la faceva star bene.

-…,è normale che ogni tanto ci sia un po’ di ritardo…EHI!!NON ME LO BUTTARE IN FACCIA ALMENO!!!-rise e si spostò dalla “traiettoria fumo”.

-non è colpa mia!!il vento tira dove gli pare,non posso mica comandarlo!-disse convinta,dando un altro tiro.

-…uff…non credere mica di avere ragione!!poi cosa credi di risolvere?!...te lo dico io:NIENTE!!...ma fai quello che ti pare,tanto lo hai sempre fatto!...testona come sei!-

-oh,brava,così va decisamente meglio!!...io testona?...nooooo….!-scoppiarono a ridere insieme,poi Hermione tornò seria.-…tornando al discorso di prima…tutta questa storia non è normale…non mi quadra la storia della festa…non mi ricordo nemmeno cosa ho fatto!!...eravamo proprio così sbronze?!-buttò la sigaretta per terra e la schiacciò con il piede.

-…non lo so,ero totalmente sbronza anch’io…non mi ricordo niente!-…sfortunatamente invece ricordava abbastanza bene tutta la serata,ma non aveva il coraggio di parlarne ad Hermione.

Dopo la storia di Ron,si era buttata a capofitto nel fumo,senza lasciare entrare nessuno.

-…l’ho già provato…!-disse Hermione.

-eh?....scusa,non ti stavo ascoltando,ero persa nei miei pensieri!...cos’hai già provato?-

-dicevo che questa sensazione l’ho già provata…nausea,stanchezza,sbalzi d’umore…-abbassò gli occhi,pensierosa.

-se la metti co…oh,no!-fece appena in tempo a girarsi dietro l’albero e vomitò anche l’anima.

Hermione fece comparire un asciugamano e lo porse all’amica,ormai c’era abituata!

-tutto ok?-con un colpo di bacchetta pulì tutto e si sedette di fianco all’amica.

-si si…stavo dicendo che se la metti così sembra quasi che io e te siamo incinta!...anche se i sintomi lo affermerebbero!-rise,ma il sorriso le si spense in bocca vedendo la faccia dell’amica.

-…le stesse identiche cose le ho già provate…quando…aspettavo un bambino da Malfoy…-l’ultima frase fu un sussurro,perché dovette ammetterlo anche a se stessa.

-…cazzo…-tutto portava adesso…e tutto coincideva maledettamente con i ricordi…-dai Herm,magari non è nemmeno sicuro…non ci pensare…-si appoggiò con la testa alla sua spalla e chiuse gli occhi.

-…so quello che dico…-

Tirò fuori dalla tasca il pacchetto un’altra volta e se ne accese un’altra.

Diede un tiro lungo e profondo e lo buttò fuori lentamente.

-…lo so benissimo…-appoggiò la testa a quella dell’amica e riportò la sigaretta alla bocca.

***

-scusi se la disturbo professoressa,ma Madama Chips vorrebbe Hermione in infermeria-chiese Ginny entrando nella classe dell’amica.

-si certo,esca pure-disse la McGranitt e continuò la spiegazione.

-sono pronti i risultati?-disse Hermione chiudendo la porta dell’aula dietro di se.

-si…mi ha appena chiamato…ha detto che sono pronti anche i miei…-si fermarono davanti alla porta.

Hermione l’abbracciò.

-tranquilla,andrà tutto bene…-sentì che la mano di Ginny tremava.

Fecero un respiro profondo ed entrarono.

-Ah,ragazze,vi stavo aspettando!sedetevi pure…-indicò loro due poltroncine e si mise dietro alla scrivania.

-non so se per voi sia una buona o cattiva notizia,ma…congratulazioni,mie care ragazze…aspettate un bambino!!!-sorrise rassicurante,ma non ne ebbe in risposta.

Hermione sbiancò improvvisamente.

-signorina Granger,sta bene?-chiese preoccupata Madama Chips sporgendosi per vederla meglio.

In risposta questa si alzò di scatto e corse fuori.

-non si preoccupi,è normale!-disse Ginny e corse all’inseguimento dell’amica.

Girò l’angolo,ma prima di entrare in bagno (era chiaro che Hermione era lì,il rumore dei conati si sentiva da fuori!) vide con la coda dell’occhio una figura ferma a pochi metri da lei.

Si girò di scatto.Quegli occhi le fecero gelare il sangue nelle vene.

-Weasley…-tono piatto.

-Malfoy…-le tremava la voce,non riusciva a sostenere il suo sguardo.

-…sembrerebbe che la tua amica stia male…-sorrise con fare di scherno.

-…-non rispose,ma non distolse lo sguardo.

-…non che mi interessi,sia ovvio!-le passò di fianco e l’oltrepassò.

-…invece dovrebbe…-si portò una mano alla bocca…questo proprio non doveva sfuggirle.

-…e perchè?!-rise,ma si fermò.

-niente…-aprì la porta del bagno e fece un passo,ma prima di entrare si girò e lo guardò dritto negli occhi.

-…è incinta…e lo sono anch’io…-chiuse la porta del bagno dietro di se e vi si appoggiò,affranta.

***

Hermione si asciugò la faccia e si guardò allo specchio,ma dovette subito abbassare lo sguardo.

Era tremendamente pallida e confusa,non ci capiva più niente.

Cazzo,cazzo,cazzo…questa proprio non ci voleva…non so nemmeno chi è il padre…”.

Alzò gli occhi e quasi non si prese un colpo vedendo l’immagine di Ginny riflessa nello specchio.

-Gin!!!...santo cielo…mi hai fatto prendere un colpo!!-chiuse gli occhi un secondo e fece scomparire la rabbia e il dolore,doveva essere forte per Ginny.

-torniamo in classe…-la voce della rossa era spenta,triste.

-tranquilla piccola,andrà tutto bene…-le sorrise dolcemente e insieme uscirono dal bagno.

“…lo spero davvero tanto…”

Un leggero bacio sulla guancia e si diressero in direzioni opposte.

***

Si sedette sulla riva del lago e si strinse le ginocchia al petto.

Il vento le scompigliò i capelli color miele.

Tirò fuori il pacchetto di sigarette,ne portò una alla bocca e la accese con la bacchetta.

Dopo due tiri,la prese e la buttò nel lago,seguita dal pacchetto.

“…ora sei una mamma,non puoi fumare…”

Improvvisamente il vento diventò più forte e le mandò tutti i capelli davanti alla faccia…ma fu un altro motivo a farla girare.

Era solo una sensazione.

Si sentiva osservata e non sbagliava.

A pochi metri dietro di lei,una figura era immobile e la fissava. Il vento scuoteva la divisa,ma i capelli color platino non si mossero praticamente.

Un secondo.

Uno sguardo.

Il tempo si fermò per loro.

Solo una cosa però si mosse.

Una lacrima solitaria attraversò il viso di Hermione.

E lui se ne andò.

***

Ron aveva visto tutta la scena dalla finestra di un’aula vuota.

“L’ho sempre saputo che eri innamorata di lui…”

Sorrise tristemente,ma il dolore della sua perdita fece presto a tornare a galla e dovette chiudere gli occhi per riprendere il controllo.

Una porta si aprì e si chiuse dietro di se.

-Weasley,cosa stai guardando di così interessante?!-

Lui si girò di scatto e si mise proprio di fronte alla finestra.

-assolutamente niente!-mentì spudoratamente,ma lei non era stupida.

-allora spostati,così guardiamo il nulla insieme!-fece il suo sorriso furbo e si avvicinò in modo sinuoso.

La vide avvicinarsi e si spostò senza staccarle gli occhi di dosso…non resisteva a quella camminata…ma pregò lo stesso che se ne fossero andati.

Lei si sporse e osservò con il viso impassibile il parco sotto di se.

Anche Ron da sopra la sua testa si sporse e tirò un (silenzioso) sospiro di sollievo notando che se ne erano andati.

Pancy si girò e si guardarono negli occhi a lungo,poi improvvisamente lei tirò fuori la bacchetta dalla tasca e fece un incantesimo silenzioso con un sorriso maligno sulla faccia.

La serratura dietro di loro scattò.

-ora siamo solo io e te,non ci disturberà nessuno…-chiuse la finestra,ma Ron vide lo stesso il suo,terribilmente famoso,sorriso furbo.

***

Molly Weasley si era dovuta sedere.

-tesoro cos’è successo?!-il signor Weasley era sceso in cucina e vedendo la moglie con la faccia sconvolta come poche altre volte,si sedette vicino a lei e le prese la mano.

-…-

-….Molly…è successo qualcosa di grave?!-

-…preparati,dobbiamo andare a Hogwarts…-aveva sussurrato,come se stesse parlando a se stessa.

Con gli occhi spenti e lucidi si alzò e si diresse verso l’entrata e si infilò il cappotto.

Fu solo allora che il signor Weasley vide una lettera sul tavolo:era aperta.

Buttò l’occhio e improvvisamente il sangue gli si gelò nelle vene.

***

Harry sorvolò il perimetro della scuola.

Niente era più adatto per stare tranquilli e godersi in santa pace il tramonto.

Scese un po’ di quota e notò una figura seduta sotto una quercia.

Il colore dei suoi capelli gli fece immediatamente capire di chi si trattava.

Scese ancora finchè i piedi non poterono sfiorare l’erba e si fermò davanti a lei.

-…oh,Harry…sei tu…-se prima voleva seppellirsi,adesso voleva seppellirsi e farsi costruire una casa sopra.

-…Gin…che c’è?!…-scese dalla scopa e si sedette accanto a lei…era tanto (troppo) che non si parlavano,e ancor più che non stavano vicini.

Dopo S.Valentino,il loro rapporto era scomparso nel nulla..ma non il sentimento ancora grande nei loro cuori.

-…niente…-abbassò gli occhi.

-…guardami negli occhi e ridimmelo…-le tirò su il mento dolcemente e i loro occhi finalmente si guardarono davvero.

Ginny respirò profondamente e lo guardò intensamente negli occhi…non poteva,ma doveva mentirgli…

-…niente Harry…va tutto bene…-cercò di sorridere,ma l’unica cosa che venne fuori fu un leggero incurvamento di labbra.

Lui le sorrise dolcemente.

-…puoi dirmi tutte le bugie che vuoi…ma i tuoi occhi non mi mentiranno mai…ti conosco troppo bene Gin…-

Sbuffò divertita e finalmente sorrise.

-…bhè,se riesci anche a ridere,non deve essere una cosa così grave…!-

“vorrei tanto poterlo credere anch’io…”

-…vorrei solo dimenticarmi di tutto e tutti per un secondo…-sorrise amareggiata e si guardò i piedi.

-un modo ci sarebbe anche…-

-…non prendermi in giro…-scosse la testa affranta.

Lui si alzò in piedi,salì sulla scopa e la guardò.

-…ti fidi di me?-le porse la mano.

Lei alzò gli occhi,lo guardò e gli fece un sorriso bellissimo,sincero.

Si alzò in piedi.

-…si…-gli prese la mano e salì sulla scopa davanti a lui,con le gambe da una parte sola.

-…tieniti forte…-gli sussurrò piano ad un orecchio.

-guarda che so come…HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRYYYYYYYYYYYYYY!!!!-prima che lei finisse la frase lui si staccò dal suolo e partì verso il cielo a tutta velocità.

Lei,che non se l’aspettava,si aggrappò al suo collo e urlò e lo lasciò solo quando lui tornò in posizione orizzontale.

Ginny aprì gli occhi e si girò per guardare dov’erano finiti.

Ma prima di riuscire a mettere bene a fuoco dove fossero,Harry andò giù in picchiata e lei dovette riaggrapparsi,ma  questa volta non urlò.

Stare accanto a Harry era stupendo…il suo odore,il calore del suo corpo…tanti ricordi le affiorarono in mente…ma la sua coscienza parlò chiaro:

“lascialo perdere Ginny,lui non ti vuole…”

Si allontanò e evitò il suo sguardo,ma quello che vide le fece perdere il fiato.

Il sole stava praticamente scomparendo e al suo posto decine di stelle iniziavano a venire fuori e a far vedere la loro luce.

Guardando sotto di se vide che erano sopra il lago e allungò lentamente un dito fino a sfiorare la superficie dell’acqua.

Tornò su e si appoggiò al petto di Harry.

Il vento le sfiorava  dolcemente il viso e l’odore dei suoi capelli raggiunse Harry,che ormai cadeva per reprimere l’istinto di baciarla.

Si sforzò di rimanere calmo e le cinse i fianchi con un braccio,mentre con l’altro teneva stabile la velocità della scopa.

-…E’ bellissimo…-sussurrò Ginny incantata dal panorama.

-…ora va un po’ meglio?-chiese lui incantato dalla sua bellezza (e anche un po’ dal panorama).

Lei non rispose,ma si mise dritta e lo guardò.

Gli accarezzò il viso con una mano e sorrise dolcemente.

Improvvisamente la sua coscienza scomparse,la paura,la tristezza se ne andarono e lei fece quello che avrebbe voluto fare da mesi.

Si avvicinò e lo baciò.

Lui non ci mise molto a ricambiare.

Finito il bacio,lei rimase appoggiata con la testa nell’incavo del suo collo e lo abbracciò.

-…lo prendo come un sì…!-disse lui e risero insieme.

“…è arrivato il momento per dirglielo Gin…”

-…Harry…-sussurrò lei mentre sentiva le lacrime premere per uscire.

-…si?!-era perso nel suo profumo.

-..ti devo dire una cosa…-

-…-“ti prego non dirmi che stai con un altro…ti prego…”

-…io…io…sono in cinta…-la voce le traballava e le lacrime le scendevano copiose.

-…ah…credevo mi avresti detto che stavi con un altro…fiuuu…che fortuna che non è così…-rise,ma dentro le domande lo stavano uccidendo.

-...Harry?!?!tu ci ridi sopra?!?!...ma capisci cosa ti ho detto?!?-si spostò per guardarlo negli occhi,incredula.

-certo che lo so tesoro…ma non vedo problemi…non mi interessa chi è il padre,non mi interessa cosa dirà la gente…io voglio solo stare con te,voglio che tutto torni come prima…anche se non lo sarà…-la guardò negli occhi.

-…perché no?!?-le lacrime ricominciarono a scendere.

-…perché tra qualche mese farò un po’ fatica ad abbracciarti…guarda che un pancione è difficile da sormontare!!!-sorrise e le asciugò le lacrime.

-…Harry,sei proprio uno stupido!-rise anche lei..il sollievo che provava ora era magnifico…

“finalmente una cosa felice…”pensò sorridendo mentre tornavano a scuola per la cena.

Adesso erano solo lei,lui e il loro amore,niente avrebbe potuto rovinare quel momento.

O almeno così credevano…e ancora non sapevano che sarebbe accaduto molto prima di quanto si aspettassero…

***

Draco camminava da solo per i corridoi del castello e pensava.

cazzo,è incinta…”

Questo pensiero lo stava uccidendo lentamente…lo torturava da dentro e lui non ce la faceva davvero più a sopportarlo.

Preso da una rabbia improvvisa diede un pugno alla parete che aveva di fronte,poi un altro e un altro ancora,finchè la rabbia non gli fu in parte passata.

Il dolore fisico non era niente in confronto a quello che provava dentro.

Guardò l’orologio e finalmente si decise ad andare a cena.

Tornò sui suoi passi e si avviò verso la Sala Grande.

Ma non si accorse che nella parete dietro di se,esattamente nella parte che aveva preso a pugni,un’enorme chiazza di sangue macchiava il muro e non si accorse nemmeno delle decine di goccioline che lasciava dietro di se al suo passaggio.

***

Passo dopo passo si trovò davanti alla porta da lei indicata. Si mise una mano sul pancione e chiuse gli occhi…non poteva crederci…ma non poteva nemmeno biasimarla…

-Mamma!!!!-si sentì chiamare e si girò.

Si sentì ancora peggio,nel limite del possibile delle sue condizioni,nel vedere la figlia correrle incontro.

Era dimagrita dall’ultima volta che l’aveva vista,era pallida e chiaramente stanca.

Ricambiò l’abbraccio...in fondo era contenta di vederla…

-…ma cosa ci fai qui?!-

-mi hanno detto di venire qui…-la voce le uscì fredda e distaccata.

-..sono stata convocata anch’io…-cercò di capire cosa stesse succedendo e immediatamente capì.

-…c’è qualcosa che devi dirmi?-anche lo sguardo era glaciale,ma anche ricco di dolore e delusione.

Non ebbe il tempo di rispondere che la porta dietro di lei si aprì e ne uscì una signora vestita con un camice bianco.

-Signora Granger,Hermione…siete le prime…prego entrate pure!-Madama Chips si fece da parte e le lasciò entrare nell’ufficio.

-posso offrirle qualcosa?!..the?caffè?-chiese sorridendo alla Signora Granger.

-…un po’ di the,grazie!-ricambiò il sorriso e si sedette in una poltroncina.

-preferisce latte o limone?-

-latte,grazie.-

L’infermiera fece comparire una tazza di the fumante e gliela porse.

In quel momento entrarono anche una signora bassa e un po’ cicciotella seguita da un uomo alto con i capelli rossi e si sedettero di fronte ad Hermione.

***

Ginny fece due rampe di scale correndo a rotta di collo.

Aveva ancora in mano la lettera dell’infermiera della scuola,dove diceva di essere convocata nel suo ufficio alle 21.00...ma non ne capiva ancora il motivo…

Arrivata davanti all’ufficio si ricompose e guardò l’orologio:21.07,era in ritardo.

Bussò e venne subito ad aprirle l’infermiera.

-…scusi…sono in ritardo,ma mi è appena arrivata…-cercò di giustificarsi.

-…non preoccuparti cara,ti stavamo aspettando!-

“TI stavaMO aspettando?!?!”

Aprì la porta del tutto e la lasciò entrare.

Gli occhi di Ginny caddero prima su una signora con il pancione,poi su Hermione,accanto a lei con gli occhi bassi,poi li vide…sua madre e suo padre…seduti l’uno accanto all’altro e si davano la mano,per sostenersi a vicenda.

“…oh no…”

***

“Essendo sotto la nostra responsabilità,è nostro dovere avvertire le famiglie di qualsiasi cosa succeda qui.”

Ginny ripensava alle parole di Madama Chips…perché aveva dovuto dirglielo? Aveva già pensato lei al discorso che doveva fare a suo padre…a sua madre…

Si sedette in una panchina nel giardinetto interno e alzò gli occhi.

Fu allora che la vide.

Si avvicinava con passo stanco,la tristezza negli occhi…

-ciao mamma…-in tutta la serata non si erano neanche salutate,ma non ebbe nemmeno il coraggio di guardarla in faccia.

-Ciao tesoro…-sorrise,ma gli occhi rimasero tristi.

Si sedette accanto a lei e Ginny le appoggiò la testa sulla spalla.

***

Hermione si piegò sul water e vomitò.

Tra stress e nausea,non sapeva davvero quale fosse peggio.

-i primi tempi sono i peggiori,te lo dico per esperienza…-

La ragazza si asciugò la bocca con un asciugamano e si girò.

La madre era appoggiata allo stipite della porta e si teneva una mano sul pancione.

-sta crescendo bene,ma non vuole proprio saperne di stare fermo…o ferma…ancora non lo so…-continuò guardando il pancione amorevolmente,poi alzò gli occhi lo sguardo diventò subito serio.

-mamma,io…-iniziò il discorso,ma le arrivò subito uno schiaffo,abbastanza forte da farle girare la faccia.

-mi hai davvero deluso,Hermione…ma ti rendi conto di quanti anni hai?!non sei ancora pronta per avere un bambino…sei troppo giovane…-

-…-

-come si fa a rimanere in cinta così presto?!non te l’ha mai detto nessuno che esistono cose fatte in modo per evitare questo?!credevo che fossi abbastanza matura per capire come nasce un bambino,ma forse ho sbagliato io a non farti “il discorso”…ma tanto ormai è tardi…sembra che tu l’abbia imparato da sola!...io…non so più che dire…-

Hermione non rispose,ma non riuscì nemmeno a trattenere le lacrime.

-…cosa ne pensa Ron?-si sentiva un po’ in colpa…forse era stata troppo cattiva,ma cosa doveva fare?!lasciargliela passare?!...ovviamente no…anche perché lei stessa ci era passata tanto tempo fa…

-…ci siamo lasciati…da due mesi…-

-e lo sa che sei in cinta?-

Lei alzò gli occhi pieni di lacrime e la guardò.

-…non…non è suo?!ma…allora di chi è?come fai a sapere che non è suo?-

-…l’hai sentito,il bambino è stato concepito la notte dopo che io e lui ci eravamo lasciati…-si sedette affranta per terra accanto al water e si strinse le ginocchia al petto.

-e poi cos’è successo?con me devi essere sincera,sono tua madre…-lo sguardo si stava addolcendo.

-c’era una festa che avevano organizzato i Capo Scuola,a cui eravamo stati invitati io,Gin,Ron,Harry e altri ragazzi…-la madre l’interruppe.

-e tu hai avuto il coraggio di andare ad una festa tutta sesso,droga&rock’n roll?-era stupita…credeva di conoscere sua figlia…

-certo che no!ma io mi ero appena mollata con Ron e…bhè…mi sono ubriacata…e mi sono svegliata la mattina seguente nel mio letto e Ginny mi ha raccontato tutto…-abbassò gli occhi…era indignata di se stessa…

-quindi anche Ginny…?è per quello che anche lei…?vi eravate ubriacate insieme…?-Hermione annuì,mentre cercava di trattenere le lacrime.

-…quindi non sai chi sia il padre?-

-…no…sono incinta e non so nemmeno di chi…non mi ricordo niente di quella serata…-affondò la testa nelle ginocchia.

La donna si passò lentamente una mano sulla faccia…era inequivocabilmente rimasta delusa dalla figlia…insomma…non aveva ancora 17 anni per l’amor del cielo!!

Quella è l’età delle prime esperienze…si,si poteva anche fare l’amore,ma con le dovute precauzioni!!

E il fatto che non si sapesse nemmeno chi fosse il padre…no no no…questo non andava affatto bene!!

-…bhè,da ora in poi,dovrai cavartela da sola…io non sono disposta ad aiutarti,hai sbagliato e dovrai subirti le dovute conseguenze…fatti vedere quando avrai rimesso la testa a posto…-si girò e si avviò verso la porta.

-…mamma?!-aveva la voce che le tremava,non voleva sentire quello che di sicuro sua madre le avrebbe detto.

La madre si fermò,ma non si girò in dietro.

-fatti rivedere quando deciderai di non tenere il bambino…-e senza altre parole uscì dalla stanza.

Il bagno si riempì dell’eco di singhiozzi disperati.

***

Non seppero quanto tempo passarono così,l’una appoggiata all’altra.

Ma alla fine Ginny cedette.

Si buttò tra le braccia della madre in un pianto pieno di disperazione e dolore.

Molly ci mise un po’,ma alla fine ricambiò anche lei l’abbraccio.

La sua bambina…

-tesoro…lo sai in che guaio ti sei cacciata?!-le baciò dolcemente la testa e le accarezzò i capelli.

Ginny tirò su con il naso e si tirò su per guardare in faccia la madre.

Fu duro sostenere il suo sguardo pieno di delusione e tristezza.

Altre due lacrime le scesero dagli occhi.

La signora Weasley baciò la testa alla sua bambina e l’abbracciò,come faceva quando era piccola,dopo che aveva fatto un’incubo…perché anche questo era un brutto sogno,da cui non ci si poteva risvegliare…

-…non preoccuparti bambina mia…io sono qui…-

“…mi dispiace,mamma,perdonami…”

***

Hermione si lanciò su per la scala a chiocciola come se stesse fuggendo via da qualcosa.

…già…da cosa stava scappando? Da sua madre?Dai suoi amici?...Dalla realtà?

Si costrinse ad essere forte…non doveva piangere…ricacciò indietro le lacrime e continuò a correre su per le scale.

Aprì la porta e arrivò in un terrazzo appena sotto il tetto.

Si appoggiò con i gomiti sulla ringhiera e nascose il viso tra le mani,poi senza pensarci tirò fuori una sigaretta e l’accese.

Tenendola in bocca si legò alla meno peggio i capelli usando come fermaglio la bacchetta.

Riprese la sigaretta in mano e automaticamente la portò alla bocca;buttò lentamente fuori il fumo e chiuse gli occhi.

Improvvisamente una forza invisibile le strappò la sigaretta di mano,facendola volare alle sue spalle.

Hermione si girò,ma il cuore saltò qualche battito nel vedere chi aveva davanti…ma ci mise poco a riprendersi.

Draco Malfoy rimise la bacchetta in tasca e portò la sigaretta di Hermione alle labbra.

-…uhm...credevo che tu fossi solo una sfigata-mezzosangue-tutto-denti-e-cervello…invece vedo che capisci anche in sigarette…queste non sono poi tanto male…-buttò fuori il fumo e si portò la sigaretta davanti agli occhi per studiarla meglio.

Hermione,davanti a lui,fu assalita da un’impeto di rabbia improvviso,ma prima di urlargli in faccia tutto quello che poteva,ebbe un momento in cui tutto le apparve nero,poi si affacciò alla ringhiera e vomitò il poco che aveva rimasto nello stomaco e cadde in ginocchio.

Draco,preso alla sprovvista e per prontezza di riflessi si lanciò preoccupato verso di lei.

Si piegò verso di lei e le mise un boccolo ribelle dietro l’orecchio.

-…tutto bene?-

-…non mi toccare…-la voce le era uscita molto più dura di come avrebbe voluto e lentamente la rabbia stava prendendo il sopravvento su di lei.

Si alzò in piedi e con uno sguardo omicida gli puntò il dito contro.

-..tu…-si scostò rabbiosa un altro boccolo che le era sfuggito dal concio e avanzò minacciosa con la voce tremante dalla rabbia-…tu…COME OSI METTERMI LE MANI ADDOSSO?!COME TI PERMETTI?!DOPO ESSERTI PRESO GIOCO DI ME PER DEI MESI,NON DEVI NEMMENO AVVICINARTI A ME!!HAI CAPITO?!?!O LO GIURO SULLA MIA VITA MALFOY CHE TI AMMAZZO!!!!-continuava ad avanzare minacciosa verso di lui con un dito puntato nel suo petto,urlandogli in faccia cose che non avrebbe mai dovuto dirgli.

Lui la guardò e alzò un sopracciglio divertito.

-…tu cosa vorresti fare?!?!per prima cosa,morirai prima tu di me per colpa di tutte queste sigarette;secondo,tra qualche mese sarai così grassa da non riuscire nemmeno a puntarmi addosso la bacchetta..!!-le scoppiò a ridere in faccia.

Hermione non ci vide più dalla rabbia…non aveva realmente ascoltato quello che aveva detto,pensava solo al fatto che ridesse di lei.

Gli si buttò addosso e iniziò a prendere a pugni il petto del ragazzo.

-…STAI ZITTO!!!STAI ZITTO!!!NON VOGLIO PIU’ SENTIRE LA TUA VOCE!!TI ODIO!!!!TI ODIO!!!E’ TUTTA COLPA TUA!!-le lacrime iniziarono a rigarle le guance ma lei le scacciò con rabbia,mentre imperterrita continuava a colpire il ragazzo.-E’ TUTTA COLPA TUA!!GUARDA DOVE SONO FINITA PER COLPA TUA!!!TI ODIO!!!TI ODIO!!VAI VIA!!!VAI VIA!!!- lui,che fino a quel momento era rimasto immobile ad incassare i colpi e a subirsi lo sfogo,improvvisamente si mosse.

Hermione rimase con i pugni a mezz’aria immobile.

Draco la prese per la vita e la tirò a se in un abbraccio.

-LASCIAMI!!!LASCIAMI!!!VAI VIA!!!-provò a ribellarsi,ma lui la strinse a se più forte.

Poi,presa dalla disperazione di quel momento gli getto le braccia al collo e gli scoppiò a piangere nell’incavo della spalla.

Draco rimase immobile…la sentiva così fragile tra le sue braccia,scossa da quei singhiozzi che non sembravano voler cessare,che non volle fare il minimo movimento per paura che le si sgretolasse tra le braccia e rovinasse quel momento…perché,nonostante la situazione non fosse proprio delle migliori,lui era felice.

Era felice di tenerla ancora fra le sue braccia,di sentire il suo profumo di fiori,di pulito,di primavera,quel profumo che lui ha così tanto amato,come tutto di lei,del resto…amava i suoi capelli che per lui erano così belli,mentre lei li odiava,amava le sue spalle che ora erano ancora scosse da singhiozzi sempre più forti,le sue braccia sottili,il suo collo pallido,le sue piccole mani e le sue dita affusolate.

Amava i suoi grandi occhi nocciola,il suo nasino,le sue guance leggermente rosate,le sue labbra color ciliegia…ah…quanto amava soprattutto le sue labbra!! Sempre pronte a rispondere a qualsiasi domanda,a saper tutto,ad aiutare,a essere morse quando aveva un problema,a fare quei sorrisi che lo farebbero svenire da quanto son belli,a ridere,ad arrabbiarsi (“e a me tocca sempre vedere questa parte!” ),a dare quei baci che lo facevano volare…ma un problema pesava sul suo cuore:lei era incinta.

Aspettava un bambino da non si sa nemmeno bene chi,cioè:dei nomi volendo ci sarebbero stati…

Poteva essere di quello sfigato di Weasley,o poteva essere suo…era l’unica di cui era sicuro di quella maledetta festa…aveva fatto l’amore con lei,ma sfortunatamente non se lo ricordava.

E a questo punto subentrava un altro problema,anzi,due:se lei dovesse aspettare un bambino da lui,Draco l’avrebbe dovuto rifare,glielo avrebbe dovuto portar via ancora. Perché se suo padre lo fosse venuto a sapere,cosa che sarebbe inevitabilmente successa,avrebbe ucciso lui (ma questo non gli importava,per lei avrebbe dato anche la vita…),poi avrebbe setacciato il mondo magico e non per trovare lei e il bambino e torturarli fino alla morte…e questo non doveva ASSOLUTAMENTE succedere…ma ecco che qui subentrava l’altro problema:lui era un Malfoy…e i Malfoy non amano…ma lui non ce l’avrebbe mai fatta a portarglielo via ancora…perché lui era un Malfoy…un Malfoy innamorato di Hermione Granger.

***

Hermione non riusciva a smettere di piangere.

Aveva deluso sua madre ed aveva deluso più di tutti lei stessa…era incinta…

Dopo la storia di Lily,aveva sofferto tanto e tanto aveva pure sperato di avere un altro bambino…ma a quel tempo lei un padre ce l’aveva.

Era l’uomo che amava,e che tutt’ora continua ad amare,e sarebbero stati bellissimi se solo…se solo lui non gliela avesse portata via…la sua bambina…maledetto Malfoy…se ripensava a quello che le aveva fatto,non poteva far a meno di odiarlo,ma nemmeno riusciva a smettere di amarlo.

Ed ora era li,la teneva stretta nel suo forte e caldo abbraccio.

I dubbi e le paure scomparvero per un secondo…prima,troppo presa per la disperazione non ci aveva nemmeno fatto caso.

Il suo odore.

Improvvisamente ne venne sopraffatta…oh…Merlino solo sa quanto le era mancato quell’odore,quella dolce sensazione quando lui la teneva tra le braccia…quanto le era mancato lui…finalmente si sentì protetta.

Quanto avrebbe voluto che quel bambino fosse suo…ma un triste pensiero non ci mise molto a venire a galla.

Anche se fosse stato suo il bambino (nemmeno sapeva se c’era andato anche lui effettivamente alla festa!),non sarebbe mai potuto tornare tutto come prima…forse lui nemmeno l’aveva mai amata,anzi,mai avrebbe potuto amarla davvero.

Perché lui è un Malfoy…e i Malfoy non amano…men che meno una sporca mezzo-sangue come lei…

Forse questo pensiero,nella sua cruda e orribile realtà,le dette la forza per smettere di piangere.

Ora era una mamma,ed aveva certe responsabilità nei confronti del suo bambino.

Avrebbe fatto di tutto pur di non farselo portar via ancora e con questo presupposto,si doveva imporre certe regole.

Basta pianti,basta fumo,basta litigate…doveva essere più forte,molto più forte…non per lei,ma per il bambino,che doveva crescere bene e in una famiglia piena d’amore.

Alzò gli occhi al cielo,già pieno di stelle.

Si staccò da Malfoy e gli sorrise.

Poi,girò sui suoi tacchi e si diresse verso la porta per le scale.

Lui la raggiunse con pochi passi e la prese per un braccio,fermandola.

Hermione chiuse gli occhi,cercando di mandare giù il magone,poi si girò verso di lui.

Lui era li,fermo davanti a lei,con ancora la sua mano stretta nel suo sottile polso,e la guardava con quel suo sguardo indecifrabile.

Gli occhi le diventarono immediatamente lucidi,ma si trattenne dal piangere.

Abbassò gli occhi e vide che la mano che la teneva era ferita.

Dei brutti tagli sulle nocche delle dita continuavano a sanguinare.

Lei lo guardò spaventata,ma nel suo sguardo non riuscì a leggervi nulla.

Si tolse la bacchetta dai capelli e con una piccola magia gli bendò la mano.

Si rimise la bacchetta nei capelli e alzò gli occhi verso i suoi.

-non sono affari tuoi quello che mi faccio,e non ho bisogno della tua carità-la precedette lui,quasi leggendole nei pensieri.

-…lo prenderò come un grazie…comunque prego Malfoy,è un piacere aiutare gli ignoranti!-nonostante tutto quello che era appena successo,i vecchi battibecchi tornavano sempre!

-nessuno te l’ha chiesto,Granger…-le fece il suo sorriso beffardo.

Lei gli lanciò uno sguardo glaciale,fece per andarsene,ma si bloccò.

-…prima mi hai fermato,volevi dirmi qualcosa?!-poi senza aspettare risposta si girò e si avviò verso la porta.

-…aspettavo i tuoi ringraziamenti!-scoppiò a ridere nella sua risata gelida,ma come risposta vide la porta davanti a se sbattere.

***

Draco passeggiava tranquillo per il parco con le mani in tasca.

Poi improvvisamente accanto a lui comparve una ragazza bionda e riccia che aveva già visto,ma non ricordava bene dove.

Continuarono a camminare l’uno accanto all’altro per un tempo che sembrò infinito,poi lei si fermò.

Anche lui si fermò e la guardò per la prima volta negli occhi e accadde qualcosa…quegli occhi,quel sorriso,quei capelli,quel profumo…lui li conosceva bene…ma prima che potesse dire qualsiasi cosa,lei si avvicinò e lo abbracciò.

Poi gli si avvicinò ad un orecchio e gli sussurrò qualcosa.

-..Lily..-sussurrò lui stringendola più forte.

Draco si svegliò di soprassalto,ritrovandosi seduto sul letto.

Si alzò,si diresse in bagno e si sciacquò il viso.

Era stato troppo realistico per essere un sogno,troppo.

Aveva il ricordo nitido dei suoi lineamenti e delle sue parole,che ancora gli riecheggiavano nella testa.

Quel sogno era vero,ne era maledettamente certo.

..papà..sono tornata..”

***

Seduta su una panchina,

piango.

Mi sfogo da sola,

ma tutto questo

non mi aiuta.

C’è il vento.

È arrivato,

calmo e tranquillo.

…Quante ne ha viste

di persone come me…

Mi abbraccia,

mi culla,

mi sussurra piano

di andare avanti,

ma sa meglio di me

che non sono forte abbastanza.

…Oh,vento…

…Quanto vorrei,

che insieme

alle mie lacrime,

tu portassi via

anche il mio dolore…

 

***

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

sooooooooooooooooooooooorryyyyyyyyyyyy per il ritardo!!

Colpa della scuola…XDXDXD!!

Lo so,ho cambiato il nome del capitolo,ma questo mi piaceva decisamente di più…il titolo non è di mia proprietà,perché è il titolo di un libro (mooolto bello,ve lo consiglio!!),ma nella mia storia non c’è assolutamente nessun riferimento a questo.

Fatemi sapere cosa ne pensate

Un bacio,

babyButterfly

  
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