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Autore: Loony Evans    11/03/2012    1 recensioni
Sono una frana con le introduzioni quindi mi limito a spiegarviche questa storia tratta di Lily Luna Potter durante il suo quarto anno ad Hogwarts, un anno pieno di sorprese
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nota: questo capitolo è per metà al presente, per metà al passato perché mi pareva più adatto alla situazione.
 
Maggio, ultima partita di Quidditch dell’anno. Grifondoro contro Tassorosso. La partita sta per cominciare, le due squadre si studiano.
Lily fissa Hugo, l’altro Cacciatore da quando Belby è andato via. Suo cugino, il suo migliore amico, il suo rivale del momento.
Sente gli occhi di Lysander fissi sulla sua schiena. Sa cosa passa per la testa del ragazzo. Si chiede perché non voglia stare con lui, perché lo evita; lui non ha visto quello che ha visto Lily.
La ragazza sospira e al segno di Madama Bumb sale sulla scopa; mentre aspetta il fischio dell’arbitro, i ricordi affollano la sua mente. Pensa al fatto che non può stare con Lysander per il momento, per colpa di ciò che ha visto.
Sospira e pensa a quanto lo ama e a quanto tema che lui si consoli con un’altra.
Ma questo non è il momento dei sentimentalismi, questo è il momento del Quidditch. Madama Bumb fischia e le squadre si alzano in volo, altro fischio e il Boccino viene liberato. La partita è iniziata.
Lily vola a confondersi tra i giocatori, questa partita è più difficile del solito. Hugo conosce tutte le sue mosse, la sua tecnica, i suoi pensieri. La cosa è reciproca, ma in questo momento Lily non ci pensa.
Vola tra i giocatori, all’improvviso un boato dei Grifondoro: Roxanne ha segnato! Louis urla qualcosa al microfono, Hugo ha la faccia imbronciata. Sa che tutti i suoi cugini tifano per la squadra a lui rivale; solo Dominique stava dalla sua, ma ora non c’è.
Lily esulta con gli altri e non si accorge del Bolide che sta per colpirla; fortunatamente, Lysander è lì, durante le partite è sempre nei dintorni della ragazza.
Lo fa inconsciamente perché sa che la tattica della ragazza e confondersi e non farsi vedere, cosa favorita dalla sua corporatura minuta.
Lily si allontana dopo avergli fatto un piccolo cenno di ringraziamento e vola in basso cercando il Boccino. Nulla, non c’è traccia della pallina dorata.
Si concede di guardare la partita per un momento e vede Roxanne con la Pluffa, che le viene però tolta da Claire Foster che corre alla porta e…parata fantastica di Davies!
Lily esultò di nuovo insieme alla squadra e risalì in fretta, verso il cielo, beandosi dell’aria che le arrivava prepotente in faccia.
Si fermò di botto vedendo un bagliore dorato accanto ad uno degli anelli, e volò lì, ma anche il cugino l’aveva visto.
Cominciò una specie di gara di velocità; ma Hugo è colpito alla gamba da un Bolide e Lily si ferma per afferrarlo al volo prima che precipiti.
Quando si stabilizzano, il Boccino è scomparso. Il cugino le sorride e torna a cercare la pallina mentre la folla si lamenta per la mancata presa del Boccino.
Riprese a cercare ma non trovò nulla, vide solo Stacy Smith che gli accarezzava la mano con un’occhiata eloquente e sentì un brivido di gelosia pura.
Scuote la testa e si costringe a pensare alla partita e al fatto che…e ora perché Hugo stava volando a quella velocità indiavolata?
Ha visto il Boccino! Lily si lancia per cercare di prenderlo prima di lui ma il ragazzo è troppo vicino, la sua mano si stringe intorno alla pallina d’oro e Tassorosso esulta mentre la squadra gialla si stringe intorno al suo Cercatore e lo porta in trionfo attorno agli spalti.
E in quel momento il mondo tornò a girare
Lily spalancò gli occhi e ristabilì il contatto con la realtà. Durante le partite di Quidditch si staccava dal mondo e si concentrava solo sul volo.
Come poteva aver vinto Tassorosso?! Quella squadra perdeva da anni, non si era neanche mai avvicinata alla Coppa.
Solo quell’anno aveva le stesse possibilità di Grifondoro e aveva vinto. Aveva vinto grazie a Hugo.
La squadra dei Grifoni scese tristemente a terra, mentre i Tassi erano ancora in aria e volavano accanto agli spalti della loro casa, piena di tifosi esultanti.
Lily si affiancò a Roxanne e tornarono insieme negli spogliatoi con il morale a terra.
- Calmatevi ragazzi, abbiamo sempre l’anno prossimo!- tentò di rincuorarli Courtney MacMillan, il capitano, ma inutilmente.
Nessuno la ascoltò, erano tutti impegnati a cercare di cambiarsi il più in fretta possibile e andarsene. Lily, Roxanne e Lysander furono gli ultimi.
La Cercatrice era tristissima, sentiva che la sconfitta era colpa sua, che se non fosse stato per lei, avrebbero vinto.
Roxanne tentava di consolarla e di smuovere l’atmosfera gelida che si era creata, ma né la rossa né il biondo parlavano.
- In fondo è stata una buona partita, però. Insomma, eravamo in vantaggio e Tassorosso ha vinto solo perché Hugo ha preso il Boccino.-
- Devi per forza ricordarmelo Roxanne?!- esclamò Lily con rabbia.- Devi per forza ricordarmi che, non fosse stato per me, avremmo vinto?!-
- Non fosse stato per Hugo. - la corresse la cugina.
- Per entrambi allora! Non posso credere di essermelo fatta scappare!-
- Abbiamo perso Lily-Lils. Accettalo.- mormorò Lysander.
- Non posso.-
- Perché?-
- Ultimamente sono una vera perdente, speravo di riscattarmi con la partita…- spiegò Lily.
- Se sei perdente per colpa tua non ti compatire.- replicò il ragazzo guardandola male.
- Eh no! Ora basta! Voi due adesso mi dite cosa mi succede, chiaro?!- sbottò Roxanne.- Non ci capisco nulla: è da due mesi che tu, Lily, eviti Lysander; non comprendo il motivo dato che probabilmente hai capito che segreto ha, quindi dovresti essere la sua ragazza! Ora mi dite che diavolo state combinando!-
- Chiedilo a lei!- esclamò Lysander.- Solo lei lo sa. -
- Ha ragione Xanne. Sono io che non voglio.- ammise Lily.
- E perché?-
- Perché…perché…non posso dirlo!- urlò la ragazza con le lacrime agli occhi.- Lo direi all’istante ma non posso! Perdonatemi.- aggiunse chinando il capo. - Comunque continuo ad amarti Lys. Su questo non si discute.-
- Be’, io vado…- disse Roxanne allontanandosi.
A quel punto Lysander la guardò freddo e non disse nulla, mentre Lily gli chiese: - Posso farti una domanda Lys?- lui annuì.- Stai per caso uscendo con Stacy?-
- No. - rispose lui.
- Ah, perché Alice ti ha visto con una ragazza e io pensavo che…-
- Sono uscito con Courtney.- rivelò lui tutto d’un fiato.
Lily fece un passo indietro, come se il colpo l’avesse fatta vacillare. Lo fissò terrorizzata e lo scrutò, come per assicurarsi che non stesse scherzando. Quando capì che era serio, cominciò a tremare di rabbia e disperazione, o forse di paura. Paura che quello che aveva visto nello specchio non si potesse più avverare. Perché lei amava e temeva quello che aveva visto, non sapeva se fosse una cosa buona o cattiva.
- Perché?- riuscì a dire infine.
- Me l’ha chiesto, e non me la sono sentito di rifiutare.-
- Perché?! Ti piace?- chiese disperata Lily.
- No, mi sta simpatica, ma non mi piace.-
- E allora perché?-
- Per distrarmi un po’. Courtney è una mia amica ed era da tanto tempo che non passavo un pomeriggio così tranquillo, senza complicazioni, senza obblighi.-
- Non ti faccio divertire io?-
- Certo che mi fai divertire, ma con te è tutto più complicato. Il giorno prima vuoi stare con me, il giorno dopo mi eviti. Se almeno mi spiegassi... -
- È meglio di no, credimi.-
Lysander scosse la testa e fece per andarsene, ma lei lo fermò e appoggiò la testa sulla sua schiena.
- Non sai quanto vorrei stare sempre con te Lysander. Vorrei baciarti e abbracciarti in ogni momento della giornata ma non posso, per il momento.-
- Per il momento?- replicò aspramente il ragazzo.
- Sì. Quello che ho visto nello specchio non deve succedere.-
- Si può sapere cosa hai visto? Che adottavi una volpe?!-
- No, no. Cioè, quasi.- spiegò Lily staccandosi da lui e mettendosi davanti a lui.
- Bah, tanto non me lo spiegherai, quindi…-
- Quindi temo che sia ora di tornare al castello e affrontare i tifosi scontenti.- sorrise la ragazza.
- Già.-
Si avviarono al castello guardandosi e sorridendo, ma quando entrarono al castello trovarono un’orda di Grifondoro furiosi.
- Che succede?- chiese Lysander ad Andrea.
- I Tassorosso hanno fatto capire che a cena non staranno zitti.- spiegò la ragazza.
- Be’, in fondo hanno ragione no? Non vincono mai.- disse Lily alzando, Andrea alzò le spalle e entrarono in Sala Grande.
Per un quarto d’ora circa, il tavolo dei tassi rimase vuoto, poi si sentì del rumore fuori dalla sala, e l’intera casa entrò urlando: - Weas-ley! Weas-ley!- Hugo era portato sulle spalle di due ragazzi robusti che lo misero al centro della tavola.
Serpeverde applaudì e lo fece anche Corvonero, ma solo perché non tenevano per nessuno in particolare. Grifondoro era silenzioso.
- Un po’ di contegno ragazzi!- esclamò uno dei Prefetti di Grifondoro.
- Perché? Una volta che vinciamo, lasciateci in pace!- replicò una Tassorosso.
- Lasciateli in pace, è la gioia dei perdenti.- sibilò un Grifondoro.
A quelle parole, Frank Paciock si alzò di scatto, seguito da altri tre Tassorosso.
- Che vorresti dire?- sbottò.
- Di godervela, perché un’occasione del genere non tornerà mai più.-
Frank e un altro fecero per saltargli addosso, ma Neville si mise di mezzo e rispedì il figlio al tavolo, poi si voltò verso i Grifondoro: - E voi vergognatevi! Non si può sempre vincere, ve lo dico per esperienza! Bisogna imparare a perdere.-
Poi se ne andò e tutti i Grifondoro tacquero ascoltando le urla di gioia dei Tassorosso che erano tornati all’ilarità iniziale. Pian piano, alcuni Grifoni si alzarono e andarono a sedersi fra i giallo-neri, venendo accolti con gioia dalla casa degli amici leali.
Lily si unì a loro accomodandosi accanto al cugino prediletto e abbracciandolo in segno di pace.
- Ce l’hai con me Lily Luna?- le chiese Hugo.
- Un po’, ma credo che sia più invidia che altro. Sei stato davvero bravo Hug. -
- Vero? Il capitano mi ha detto che l’anno prossimo, posso fare il Cercatore ufficiale, se Belby rinuncia.-
- Lo farà, lo farà. Sei stato bravissimo!- esclamò abbracciandolo di nuovo.
- Grazie, ma ora ti lascio: c’è Alice che mi chiama.-
- Ciao!- rise la ragazza facendogli l’occhiolino.
La ragazza era allegra, poi incontrò lo sguardo di Lysander che le fece segno di uscire. Lei annuì.
- Ci ho pensato sai, Lily-Lils? E sono giunto alla conclusione, che ciò che hai visto mi riguardi personalmente. Detto questo, ho anche capito che non vuoi che accada, non subito, ma, dato che la cosa mi riguarda, non dovrei avere voce in capitolo?- disse il ragazzo con calma.
- Te lo dirò, lo prometto, ma non ora. Va bene?-
- Lo accetto solo se stai con me. -
Lily ci pensò per un secondo, poi lo abbracciò, e questo bastò.
  
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