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Autore: clajres    11/03/2012    3 recensioni
"Si! Ma toglimi una curiosità, che cosa ti piace di lei?"
"Oh. Ehmmm, mi piace perchè è simpatica, gentile e dolce con tutti. Ma la cosa che mi piace veramente di lei è il suo modo di sorridere. Quando lei mi sorride, mi fa dimenticare tutti i problemi e poi lei illumina il mio mondo come nessun'altra.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PREPARATE I FAZZOLETTI :)
 

LIAM

Zayn era totalmente distrutto. Non parlava, mangiava poco. Non usciva più, restava tutto il giorno a casa.
Lo andai a trovare.
"Zayn?"
"Sono qui!" rispose.
Lo trovai seduto sul divano in pigiama che stringeva la foto di Elle tra le braccia.
Stava malissimo, era davvero messo male.
Mi sedetti con lui sul divano.
Noi dopo andiamo a trovare Elle! Vieni con noi?” chiesi
Non so se riuscirò a guardarla ancora! Voglio che si risvegli, voglio abbracciarla e baciarla. Voglio passare il tutto il tempo con lei. Solo se si risvegliasse da quel maledetto coma. Mi manca!”
Lo so che è difficile da accettare, ma dobbiamo essere forti per lei. Dobbiamo stare al suo fianco. Vieni Zayn..”
Si è risvegliata?” chiese con occhi ricoperti di speranza.
Non lo so! Però so che le farebbe piacere sentire l'amore della sua vita accanto a lei.”
Cominciò a piangere.
Mi manca da morire, Liam!” disse
Ora basta piangere! Lo so che è difficile da accettare. Ora dobbiamo sperare che lei si risvegli!”
Lo abbracciai, sentivo le sue lacrime bagnarmi la maglietta.
Ora ti vai a cambiare che sei vestito così da giorni. Ti fai anche la barba, perchè arriva fino al pavimento!” sorrisi
Non c'è più bisogno di farsi bello se la ragazza che ami sta morendo!”
Gli tirai uno schiaffo in faccia. Lui rimase shockato.
Non dirlo mai più! Non dire che Elle sta per morire!”
Ma è vero!” gridò.
Gli versai addosso, la bottiglietta d'acqua che era sul tavolino.
Rinfrescati la mente. Stai pensato a cose davvero brutte! Non credi abbastanza alla tua ragazza! Io so che ce la farà! So che aprirà i suoi occhi e ci dirà che sta bene!” gridai con le lacrime agli occhi.
Lui era rimasto paralizzato dalla mia reazione.
E ora vatti a fare una doccia e vestiti!” gridai.
Ok!” rispose.
Mentre lo aspettavo pensavo ad Elle. Io speravo e volevo, che lei rimanesse viva. Se moriva, moriva anche una parte di me. Lei era la mia Honey. La mia migliore amica. Lei era Elle.

 

NATHAN

Ero in camera di Elle, sdraiato sul suo letto.
Non realizzavo che lei fosse in coma, in quella camera tutta sola.
Piangevo come un bambino. Avevo bisogno di qualcuno. Avevo bisogno dei miei genitori.
Avevano detto che sarebbero venuti a trovarla, ma erano già passate due settimane e ancora non erano venuti.
Il cellulare squillò. Era la mamma:
Nathan? Come stai piccolino?”
La voce di mamma mi rassicurava. Mi mancava.
Mamma! Dove siete? Ditemi che siete sotto casa!”
Figliolo, mi dispiace. Non credo che riusciremo a venire!” disse senza giri di parole.
Che cosa?” chiesi stupito.
Non potevo credere a quello che avevo sentito.
Nathan, capiscici!” disse lei.
Capiscici? Quello che ho capito è che voi non tenete abbastanza ai vostri figli. Non ci avete visto crescere, avete perso ogni momento importante della nostra vita! E ora state perdendo anche i vostri figli. Non mi riferisco solo ad Elle! Mamma.. tu e papà siete stati la delusione più grande della nostra vita!” dissi a malincuore.
Nathan! Non dire così!” disse mia madre piangendo.
Voi non capite! Quante volte abbiamo sperato che voi venivate a trovarci, invece di spedirci regali costosi. Mamma, dovete venire qua!”
Mi dispiace Nathan!”
Mamma! Ho bisogno di voi! Elle. Ha bisogno di voi!” le dissi, le lacrime stavano scendendo.
Ci dispiace davvero tanto figliolo. Riusciremo a farci perdonare!” disse.
Non credo!” risposi poi attaccai.
Lanciai il cellulare. Ero furioso. Come potevano pensare al lavoro, quando la loro figlia più piccola era in coma?
Promisi a me stesso che non li avrei mai perdonati.

 

ZAYN

Eravamo in ospedale. Entrammo in camera sua.
La rosea pelle di Elle stava ormai diventando pallida. Il suo viso, quello sempre col sorriso stampato, era privo di emozioni. Non ce la facevo vederla così. Avevo paura di perderla, definitivamente.
Se moriva, probabilmente, sarei caduto in depressione oppure mi sarei suicidato, solo per stare con lei per sempre in un altro mondo.

 

LIAM

Le accarezzavo dolcemente la mano. Vidi che al polso aveva il braccialetto che le avevo regalato, prima che partisse per Milano. Notai che aveva aggiunto un nuovo ciondolo. Era un cuoricino, con inciso 'Honey7'.
Nella mia mente, cominciai a rivedere tutti i momenti passati con lei, dal nostro primo incontro: l'incidente d'auto fino all' ultimo: la colazione a casa di Zayn. Mi scese una lacrima, la asciugai prima che uno di loro se ne accorgesse.
Restammo due ore con lei a parlarle. Il dottore ci aveva detto che se le parlavamo, poteva sentirci e risvegliarsi.
Le chiesi se si ricordasse la prima volta che ci aveva invitati a casa sua e che se si ricordava di fare un cenno. Dopo dieci secondi lei alzò di poco l'indice della mano che avevo appena lasciato.
I miei occhi sprizzavano gioia, come quelli di Zayn, Niall, Harry e Louis.
Mi ha sentito! Sii! Mi ha sentito!” continuai ad urlare di felicità.
Dopo un po' Zayn ci chiese se potevano stare da soli. Li lasciammo un po' di privacy e andammo alla sala d'attesa, ad aspettare Nathan.

 

ZAYN

Cominciai a parlarle:
Ciao Amore mio! Ti ricordi di me? Zayn? Il tuo ragazzo! So che puoi sentirmi.. volevo solo dirti che mi manchi tanto. E ti prego di aprire i tuoi bellissimi occhi. Svegliati Amore mio, perché io voglio stare con te, voglio sentire il tuo amore, voglio stare accanto a te per il resto della mia vita!”
Le presi la mano e la strinsi forte a me, poi continuai:
Il cuore batte più forte, il tempo mi sfugge, le mani tremano al tocco della pelle. Questo rende tutto più difficile e le lacrime scendono lungo il mio viso.” con l'altra mano le asciugai.
Se solo potessimo avere questa vita per un altro giorno, se solo potessimo tornare indietro nel tempo.. Tu sai che sarò la tua vita, la tua voce, la tua ragione di essere. Il mio amore, il mio cuore, respira per questo. Momento in tempo. Cercherò le parole da dire prima che tu mi lascia..
Chinai il mio viso sul letto. Piangevo, era l'unica cosa che mi riusciva bene in questo periodo.
Zayn..” disse improvvisamente una voce stanca.
Alzai lo sguardo e la guardai.
Elle?” spalancai gli occhi piene li lacrime.
Sorrise.
Liam! Niall! Louis! Harry! Dottore! Infermiera! Qualcuno!” gridai mentre mi stavo alzando dalla sedia.
Zayn!” mi prese la mano.
Le sorrisi
Amore mio! Voglio rimanere sola qui con te! Ti devo dire una cosa!” disse.

 

ELLE

Amore mio! Io ti amo da morire, sappilo e ricordatelo!” tossii “”A volte la vita non è mai come ci aspettiamo, lo sai vero? A volte capitano cose brutte e a volte quelle belle!” dissi a fatica.
Amore mio!” lacrimava di gioia. Sorrideva.
Io, invece cominciai a piangere. Gli strinsi la mano con tutta la forza che avevo.
Amore mio! Non fare cazzate! Se morirò, voglio che tu ti goda la vita. Promettimi che non perderai mai quel tuo bellissimo sorriso solo per causa mia, non me lo perdonerei mai! Non voglio vederti triste, quando non sarò più qui!” guardai in alto.
Perché mi dici questo?” chiese preoccupato.
Amore mio, tu sei tutto quello che potevo desiderare. Io ti amo più della mia stessa vita. Promettimi che farai di tutto per essere lo stesso ragazzo di cui io mi sono innamorata e che non cambierai mai, qualunque cosa
accada!” dissi a fatica

Amore mio, non parlarmi così! Mi spaventi!” disse Zayn.
Promettimelo!” dissi tutto d'un fiato.

 

ZAYN

Va bene! Te lo prometto!” dissi stringendole la mano.
Bravo!” sorrise “Ti amo Zayn Jawaad Malik!”
Anche io ti amo Elle Tipton!” risposi sorridendole.
Lei chiuse gli occhi, pensavo stesse dormendo perché si era sforzata troppo. Poi senti la sua mano lasciare la mia lentamente.
Il suo respiro si era fermato e la linea che rappresentava il suo battito cardiaco, era diventata una linea continua.
Scoppiai in lacrime. Lei era morta sotto i miei occhi.
Uscì di corsa dalla stanza per cercare qualcuno che mi potesse aiutare. Mi guardavo intorno, non c'era neanche un' infermiera.
Cominciai a correre per il corridoio, vidi Nathan e lui capì al volo cosa fosse successo e corse verso la camera della sorella.
Finalmente, trovai il dottore e tutto d'un fiato gli dissi che c'era bisogno di rianimare Elle.
Le lacrime, avevano preso possesso dei miei occhi. Questi occhi che videro per l'ultima volta il sorriso della ragazza che amavo alla follia. Quella ragazza che mi faceva sentire particolarmente speciale. Quella ragazza che illuminava il mio mondo come nessun altra. Quella ragazza era la mia fidanzata.
Il panico aveva preso possesso di tutto il mio corpo. Distrutto per quello che mi era capitato fino a cinque secondi fa, sotto agli occhi.
Mi senti debole. Le gambe mi stavano per cedere. Mi girava la testa. Caddi a terra.

 

LIAM

Avevo visto Zayn correre per il corridoio, chiedendo aiuto. Lo seguì, e sentì il suo discorso con il dottore, che doveva andare urgentemente nella stanza 103, per rianimarla.
Lo vidi cadere a terra. Era svenuto.
Rianimare? Pensai. Questo voleva dire solo una cosa.
Dallo shock mi appoggiai al muro del corridoio e lentamente mi sedetti per terra.
Vidi il dottore correre verso la camera della mia migliore amica, seguito da due infermiere.
Cominciai a piangere, sembravo una fontana.
Mi coprii il viso con le mani. Quelle mani che una volta tenevano le mani della ragazza che diventò una persona speciale: la mia migliore amica.

 

NIALL

Ero nella sala d'attesa con Harry e Louis. Liam non era ancora tornato. Uscì dalla stanza e lo vidi seduto per terra sul corridoio, con le mani in faccia.
Mi avvicinai a lui e chiesi:
Hey! Che hai?”
Elle..” disse singhiozzando.
Che cosa?” chiesi preoccupato.
Non c'è più!” disse
Che cosa?” no ci credevo.
Cominciai a piangere con Liam.
É morta!” disse buttandosi tra le mie braccia.
Quelle braccia che una volta abbracciavano calorosamente la mia ex ragazza. Quelle braccia che la facevano sentire protetta e al sicuro da tutto.

 

HARRY

Vidi Zayn sdraiato a terra. Liam e Niall seduti sul corridoio a pochi metri da Zayn, che si consolavano a vicenda.
Louis!” gridai.
Corsi verso Zayn. Chiesi ad un infermiera di aiutarmi.
Pensavo fosse morto e le lacrime stavano già scendendo, poi scoprì che aveva perso i sensi ed era svenuto. Mi fece prendere uno spavento.
Poi lui si svegliò e mi disse:
Harry! Elle, ci ha lasciati!"
Le lacrime cominciarono di nuovo a scendere. Ero paralizzato, pensavo si fosse ripresa.
Mi passai una mano tra i capelli per la disperazione. Quei capelli con cui una volta lei ci giocava. L'unica ragazza che aveva coraggio di toccarli con Louis di fianco.

 

LOUIS

Avevo sentito Harry gridare il mio nome. Uscì di corsa.
Che succede?” gridai.
Poi vidi i miei quattro fratelli, seduti a terra nel pavimento dell'ospedale.
Ancora non avevo capito perché tutti erano con gli occhi gonfi e rossi. I loro occhi rispecchiavano la tristezza e la disperazione, tranne quelli di Zayn. Quelli di Zayn era difficile da dire in una parola, sembravano avessero visto la morte in faccia.
Harry si voltò verso di me e disse piangendo:
Elle, ci ha lasciati Louis!”
Quelle parole mi fecero accapponare la pelle. Come poteva essere morta? Non ci credevo. Non poteva essere vero.
Lei era la ragazza più simpatica e allegra che conoscevo. Quella ragazza che aveva voglia di scherzare. Quella ragazza che sorrideva sempre. Non avrei mai pensato che un giorno il suo sorriso si spegnesse definitivamente. L'unica ragazza che mi chiamava Boo Bear, senza aver paura delle conseguenze.

 

NATHAN

Ero nella stanza 103, insieme al medico e all'infermiera che cercavano di rianimarla.
Ero spaventato e mi sentivo solo e perso. Mi sedetti lentamente sulla poltrona shockato, per quello che stavo vedendo.
Le lacrime sgorgavano. Cominciai ad urlare disperatamente:
Sorellina svegliati! Riprenditi! So che sei forte! Ti prego! Non mi lasciare! Sei la mia famiglia!”
Il dottore chiese gentilmente all'infermiera di farmi uscire dalla stanza, ma io mi ribellavo. Volevo stare con lei fino all'ultimo secondo. Finché non mi dicevano che era impossibile riportarla tra di noi.
L'infermiera disperata, cercava a tutti i costi a farmi uscire. Mi agitavo troppo, che sbattei la testa contro il muro e perdetti i sensi.
Mentre cadevo a terra, guardai mia sorella un'ultima volta. La mia sorellina, quella che mi tirava su di morale. Quella che mi proteggeva dalle ragazze che mi usavano. La mia sorellina. La mia stupida e dolce sorellina, era tutto quello che avevo. Lei mi completava come io completavo lei: io ero la sua famiglia e lei era la mia.

  
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