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Autore: Evaney Alelyade Eve    11/03/2012    2 recensioni
"Non aveva intenzione di ingaggiare un inutile combattimento contro un esaltato del genere e inoltre non le piaceva proprio quando qualcuno le ordinava qualcosa o le urlava contro. L’espressione di quello mutò in un attimo : da euforica divenne rabbiosa."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5< Grimmjow studente?! Le anime rubate, il contrattacco di Zen.

Quando Zen si svegliò, era mattina inoltrata; le prime due cose che notò, appena fu un po più lucida,  erano che non aveva più un mal di testa assassino e che una certa testa di gelatina non c'era. ' Meglio '  pensò stiracchiandosi ' almeno starò tranquilla per un po!'. Scesa in cucina  riuscì a prepararsi un buon caffè, e fu solo dopo l'essersi seduta sul divano, che notò la spia della segreteria del telefono che lampeggiava senza sosta, quindi si rialzò e dopo aver raggiunto il telefono,
 fece partire la segreteria : ' Zen! Ma che fine hai fatto?! Ieri sera non ti sei fatta sentire, e oggi non sei venuta a scuola! Chiama appena puoi! '. Mina si preoccupava sempre, forse fin troppo, ma Zen era sicura che l'amica la conoscesse abbastanza da sapere che non l'avrebbe richiamata.

Il giorno dopo Zen si preparò per andare a scuola, convinta che sarebbe stata una giornata relativamente tranquilla. Non sapeva quanto si sbagliasse.

- Zen! - la richiamò Mina, appena entrò in classe , dirigendosi verso di lei - ma che fine avevi fatto?! -
- Mi dispiace...sono stata fuori città...- sperò che l'amica credesse ad una bugia inventata così, su due piedi.
- Fuori città? - s'intromise Hime, appena arrivata, mentre posava la cartella sul banco.
- Già..- stava già pensando a qualcosa da inventare, quando fu salvata dall'arrivo del professore.
- Capoclasse - disse questi - Saluto. - quando gli alunni si furono riseduti, il professore di inglese si schiarì la gola : - Ho un'annuncio da fare: abbiamo un nuovo compagno di classe.  Prego, entra....-
Inspiegabilmente un brivido percorse la colonna vertebrale di Zen, un cattivo presentimento .....
- Grimmjow-kun. -

***


- Grimmjooooooow!!! -  l'avrebbe ucciso, oh si! L'avrebbe squartato, decapitato e ci avrebbe giocato a calcio con quella testa di cazzo che si ritrovava! E perchè diavolo era stata così stupida?! Perchè  non l'aveva capito  subito a che diavolo gli serviva il dannato  gigai?! E chi diavolo gli aveva dato un gigai?! Quale pazzo, perverso, coglione.....
- Urahara! - esclamò, colta da illuminazione - solo quel bastardo poteva...ma che cazzo gli passa per la testa?! - quando si fermò, per riprendere fiato, sentì una voce rozza e familiare sghignazzare alle sue spalle; voltandosi, per la sorpresa , quasi sentì la mascella staccarsi : Grimmjow se ne stava lì, beatamente circondato dai ragazzi e dalle ragazze - che già sbavavano - della loro classe, che lo guardavano  con ammirazione.
- Non...è..possibile.... - che stava succedendo?! E da quando Grimmjow era così....affabile?! Quel bastardo stava tramando qualcosa...
- Oooh Grimmjow-kun! - la voce familiare di Mina le colpì le orecchie, facendole spalancare gli occhi viola.
- No..Mina....a-anche tu?! -  
- Zen-chan?! - questa volta  fu la voce gentile di Hime a raggiungerla, e con suo gran sollievo non proveniva dal gruppo di Grimmjow.
- Hime! -
- Che sta succedendo? - domandò perplessa, adocchiando il gruppetto rumoroso  davanti a loro.
- La nuova star della scuola - sbottò lei acida.
- Oh..Grimmjow-kun! E' davvero gentile sai? Prima mi a aiutato a portare degli sc-  -
- Gentile?! - l'interruppe Zen, sarcastica - Gentile, quello?! Ma nemmeno tra mille anni! Ascoltami Hime - la prese per le spalle, seria - DEVI stare lontana da Grimmjow, chiaro?! - per un attimo parve spaventata, e Zen credette di averla convinta, ma poi  quella ridacchiò piano e rispose :
- Zen-chan! Non sapevo ti piacesse Grimmjow-kun! Vi conoscevate già? Bastava dirlo...io o Mina non ci metteremmo mai  tra di voi! -. Doveva aver fatto qualcosa di orribile per essere punita in quel modo da un Dio particolarmente sadico.
- COSA?! - urlò, il viso lievemente arrossato  - guarda che ti stai sbagliando! E' un teppista! Stagli lontano! - e con l'aura omicida a mille, si fece largo tra la folla di adoranti idioti - avrebbe dovuto fare quattro chiacchiere anche con Mina, poco ma sicuro - e afferrò Grimmjow per la collottola, prima di  trascinarlo, tra le varie proteste, fino in cima alle scale che portavano al tetto della scuola.
- Tsk - mormorò quello, quando Zen mollò finalmente la presa, ponendosi davanti a lui con le braccia incrociate e uno sguardo minaccioso - sembra che tu ti sia ripresa....onna. -  infilò le mani nella tasca della divisa, e sostenne il suo sguardo, arrogante come sempre. La ragazza intanto non faceva altro che ripetersi : calma,calma,calma.... non poteva correre il rischio di attirare troppi hollow sulla scuola.
- Voglio.Sapere.Che.Diavolo.Hai.In.Mente. -
- Io? Chissà.....di certo non vengo a dir- - ma non ebbe il tempo di finire, che si ritrovò la zanpakuto di Zen alla gola - Uuuuh - fischiò - fai sul serio, Onna?! - e non potè sfuggirle il lampo di vero compiacimento che gli balenò negli occhi. Possibile che stava facendo tutto quello per spingerla a combattere contro di lui?
- Chissà...farai meglio a parlare prima che-  - la vista tremò, la sua testa prese a girare e la zanpakuto sparì, così come l'aveva evocata.
- Sei ancora così debole! - e Grimmjow ne approfittò per ribaltare la situazione e sbatterci lei contro il muro.
- Bastardo! - sibilò lei tra i denti,  mentre la vista si rimetteva a fuoco, e la testa smetteva a poco a poco di far male.
- Come mai sei diventata così debole?! - quello sguardo frustrato, che adombrava i suoi occhi zaffiro, le fece venire i brividi - sei così debole che potrei farti qualsiasi cosa senza il minimo sforzo!.- .
Come si ritrovò sul pavimento, Zen non sapeva dirlo : fatto sta che sopra di lei torreggiava un Grimmjow con uno sguardo molto poco rassicurante.
- Grimmjow! Scendimi di dosso! - era inutile cercare di ribellarsi, se ne rendeva conto perfettamente: in quel momento non aveva forza a sufficenza...
- No - le afferrò i polsi inchiodandoglieli a lato della testa, per impedirle di continuare a cercare di spingerlo via.
- Ho detto....- poca forza o meno, non poteva permettergli di fare quello che voleva! - ...toglitiiii!!! - si dimenò come una dannata, ma Grimmjow non si mosse di un millimetro; calò un silenzio carico di tensione, dove i due non fecero altro che scrutarsi rabbiosi; fu l'espada a spezzarlo per primo.
- Tsk ma guardati....- le parole suonavano quasi come un ringhio. "Manco gli avessi pestato la coda!!" pensò irritata la ragazza - sei così debo-  -
- Smettila di dirlo, idiota!!!! Non c'è bisogno di ripeterlo ancora! - cominciava ad arrabbiarsi: sentirsi così impotente, così debole la terrorizzava; preferiva avere la situazione sotto controllo ed essere sicura di poter stringere il manico della propria zanpakuto tra le mani.
- SEI DEBOLE, CAZZO!!! DEVI ESSERE AL PIENO DELLE FORZE ONNA! VOGLIO COMBATTERE CONTRO DI TE! -
- CHE DIAVOLO HAI DA URLARE?! E SMETTILA CON QUESTA STORIA, TANTO NON COMBATTEREMO MAI E POI MAI! -
- Questo...lo vedremo! -  si mise in ginocchio per sfilarsi la giacca della divisa; Zen voleva approfittarne per mettersi seduta e magari rifilargli una testata, ma si rese conto che era bloccata contro il pavimento, nel vero senso della parola. Non riusciva ad alzarsi, nè a muovere le braccia, abbandonate ai lati della testa. Nemmeno le gambe volevano rispondere ai suoi ordini.
- Che....diavolo....- una gocciolina di sudore freddo le scivolò lungo la tempia, quando si rese conto del perchè era bloccata - C-cosa..?-
- Te l'ho detto, sei così debole che potrei e posso farti qualsiasi cosa! Addirittura inchiodarti a questo pavimento con la mia sola reiatsu! La senti vero? E' pesante......- e lento iniziò a scendere su di lei, puntando al suo viso, per godersi con tutta  calma le reazioni che scatenava nella ragazza.
- Grimmjow....- la gola le era diventata stranamente arida, e appena capì le intenzioni del ragazzo , uno strisciante senso di panico serpeggiò dalla gola fin nello stomaco, serrandolo -  Grimmjow! Fe..fermati! - ma quello non l'ascoltava; anzi ghignò sadico e divertito, accelerando la sua discesa : poco ancora e avrebbe......
Una strana, orribile , pesante e potente reiatsu aggredì la scuola, e scosse l'espada e la ragazza fin nelle ossa; Grimmjow si fermò a pochi centimetri dal viso di Zen, gli occhi sbarrati : nemmeno lui, in secoli aveva mai avvertito una reiatsu del genere. Abbassando lo sguardo notò che Zen era sbiancata di colpo e stava tremando, gli occhi spalancati e goccioline di sudore freddo che le colavano lungo il viso.
- Che cazzo è? - chiese l'espada.
- S-sono..d-di nuovo..quì.....- un sussurro flebile, appena sussurrato. Era forse terrore quello che vi aveva sentito, Grimmjow?
- Onna...- iniziò quest'ultimo, ma la ragazza aveva preso a dimenarsi, mettendoci più energia di quella che aveva impiegato prima.
- Lasciami andare Grimmjow!!!! Uccideranno...uccideranno!! Mina...Hime.....GRIMMJOW LASCIAMI!! - era in preda all'agitazione, e Grimmjow dovette cedere e lasciarla libera, anche perchè doveva scoprire a chi diavolo o a cosa diavolo appartenesse quella reiatsu; così ingoiò una strana pallina verde che gli aveva dato Cappello strano , ed uscì dal gigai, sparendo dalla vista di Zen, che subito dopo scese le scale come una forsennata, tenendo costantemente sotto controllo la fievole reiatsu delle sue due migliori amiche.

- Che cazzo sono questi cosi? - Grimmjow  era sul tetto della scuola, Pantera stretta in mano , che osservava gli strani  esseri dalla forma di enormi Gillian, ma senza averne la reiatsu, anche  la loro maschera era diversa : il disegno sugli occhi rassomigliava a delle lacrime, anche se erano color rosso sangue, e al centro del petto non c'era il consueto foro, ma una lunga catena arrugginita. Il loro corpo non era ben definito, somigliava più che altro ad un enorme massa nera tenuta insieme dalla maschera, e la differenza più importante da un Gillian era che sembravano avere uno scopo, non erano un ammasso senza cervello, quelle cose riflettevano  o almeno seguivano degli ordini.
- Grimmjow! - Zen era appena apparsa nel cortile della scuola, con la zanpakuto stretta in mano; l'espada la raggiunse con lo shunpo.
- Onna! Vuoi farti ammazzare?! - le gridò, senza distogliere lo sguardo da quei cosi.
- Sta zitto, posso combattere! - la verità era che non se ne sentiva in grado, ma non avrebbe mai permesso a quei cosi di far del male a Mina o Hime, o a chiunque altro; nessun si sarebbe fatto più male sotto ai suoi occhi. L'essere di fronte a loro  aprì la bocca, e Grimmjow si preparò a parare un cero; Zen dal canto suo iniziò a tremare : non era un Cero quello che stava preparando....
- Grimmjow...quello non...non è un Cero..-
- Uh? Di che stai parlando? -
- Ti sto dicendo che quel coso non sta preparando un Cero! E' qualcosa di...di molto peggio. -
- Peggio di un Ce-  - all'improvviso l'aria fu riempita da  un lungo e triste suono, una nenia macabra che portava un chiaro messaggio di morte. Si estendeva per tutta la scuola, penetrando nelle classe, impregnando i muri di quella reiatsu viscida, entrando nella testa e nell'anima di tutti gli studenti e i professori presenti.
- Che diavolo sta succedendo , onna? - Grimmjow rimase fermo dov'era, quasi come se non avvertisse il suono macabro che stava spaccando i timpani alla ragazza accanto a lei; rivivere i momenti bui della sua infanzia, frammenti di ricordi non suoi tutti insieme sarebbe stato troppo per chiunque, soprattutto per lei che era già in condizioni precarie, ma non poteva svenire e lasciare quei cosi  liberi di agire.
- Ugh...- si coprì le orecchie, credendo quasi di sentirle sanguinare , mentre le gambe le cedevano, non riuscendo a sopportare il peso di tutto quel dolore, quella tabbia...quell'oscurità che minacciava di inghiottirla, proprio come l'ultima volta.
- Onna! - Grimmjow non aveva mai avuto a che fare con quei cosi, e soprattutto non sapeva  l'effetto che avevano su Zen, fatto sta che persino uno come lui, bellicoso ed impulsivo, non voleva attaccare quei mostri; non perchè avesse paura, per carità, era il suo stesso istinto a dirgli di non farlo, a dirgli che c'era forse qualcos altro da fare in quel momento : la sua priorità era portare in un punto strategico quell'inutile femmina che adesso si stava contorcendo per terra come un vermiciattolo. Così, sospirando , l'afferrò per i fianchi caricandosela in spalla, e la portò sul tetto dell'ala della scuola più lontana da quel coso.
- Uh? - affacciandosi, l'espada vide tutti i ragazzi e gli adulti della scuola riversarsi nel cortile, ordinatamente come se fossero soldatini. C'era qualcosa di anomalo in loro..qualcosa...
- Catene? - al centro del loro petto c'erano le catene che di solito legavano lo spirito al corpo - q-questi non sono umani...sono anime! -
- A-anime? - miracolosamente Zen era riuscita a mettersi seduta, anche se continuava a tenersi la testa come se avesse dovuto sfuggirle via - ch-che i-intendi c-con anime, G-Grimm..jow? -
- Intendo dire che quelli non sono gli studenti in carne ed ossa, Onna, sono le loro anime. -
- Vuoi dire che....?! -
- Sono ancora legati al corpo, ma diverranno presto banchetto per gli Hollow....-
- Non..posso...permetterlo! - facendosi forza sulle braccia Zen tentò più e più volte di mettersi in piedi, ma , come Grimmjow constatò , era ancora più debole di prima e la sua reiatsu andava diminuendo.
- E che intendi fare? - la schernì - non riesci nemmeno a stare in piedi, Onna! -
- Chissenefrega! Come se io lasciassi...f-fare a qu-quei cosi...quello che..vogliono! -
- Shawlong -  un Garganta apparve accanto a Grimmjow, e ne uscì un tizio longilineo e molto alto, vestito di bianco, la cui parte restante di maschera da Hollow si trovava sulla testa.
- Cosa c'è Grimmjow? -
-  Raccogli informazioni su quei cosi. - ordinò l'espada, senza degnarlo di uno sguardo. Quello spalancò gli occhi, sorpreso - Cos'hai da guardare? -  
- Nulla..ma non è da te essere così...cauto, Grimmjow. -
- Tsk..dovresti sentirlo anche tu, che sei solo una Fracciòn, Shawlong. - il tizio strano chiuse gli occhi per un momento, forse concentrandosi sulla reiatsu emanata da quei cosi.
- Ah, capisco quello che intendi. Farò come vuoi, ovviamente. - e sparì, lasciando l'espada e la ragazza di nuovo da soli.
- Chi..chi diavolo era? - Zen intanto, era riuscita a mettersi in piedi, aiutandosi con la rete che recintava il terrazzo.
- La mia Fracciòn - visto che Zen continuava a fissarlo perplessa, sbuffando spiegò - E' un mio subordinato, onna. Fa tutto quello che cazzo gli dico, capito adesso? -
- Ma.....!!! - la nenia smise all'improvviso, dando un po di tregua alla mente di Zen, che riuscì persino ad evocare nuovamente la sua zanpakuto.
- Grimmjow. - Shawlong era tornato, e portava in mano un po della massa nera di quel mostro.
- Torna indietro, ti raggiungerò dopo. - congedato, la Fracciòn Shawlong sparì  nel Garganta con il quale era arrivato - Che intenzioni avrà adesso, con quelle anime? -
- Cazzo Grimmjow...non avrei mai immaginato che le posizioni si sarebbero invertite : tu che rifletti e io.....che agisco d'impulso! - trasformata in Shinigami, Zen, dopo aver raccolto le poche energie rimaste, superò  la rete con lo shunpo e si diresse contro il mostro che  continuava a chiamare a sè le anime degli studenti; tra quelle riuscì a distinguere gli spiriti di Hime e Mina.
- Ragazze...! - stringendo il manico della sua zanpakuto ,si preparò per sferrare il suo attacco - Sutoraichi....Raikiri!!!!!* -




to be continued...

Spazio Autrice.
Lossò, probabilmente molti di voi - tutti - mi odiate per averci messo così tanto, MA PROPRIO TANTO, a scrivere questo nuovo fottuto capitolo. Vi capisco, credetimi. Permettetemi però di dire a mia discolpa un paio di cosette : dovete sapere che sono un tipo particolarmente volubile sulle cose che mi appassionano, quando ho iniziato a scrivere questa fic ero molto inf issa con  Bleach..perdendo contatto con Bleach ovvviamente perdo cntato con la storia. Comunque sia ho anche l'abitudine di ritornare "sui miei passi" e così, non ho dichiarato chiusa la storia perchè capitano momenti in cui, come adesso, ritorno in fissa con quella "fonte di ispirazione" e riprendo a scrivere. Spero non mi lincerete e non ssarete troppo severi nel giudicare il capitolo solo per vendicarvi dell'attesa! ;_________;   - ci hanno già pensato Grimmjow e Zen a picchiarmi! >__<' -

Note : Per quanto riguarda l'attacco di Zen..se qualcuno di voi conosce il Giapponese e sa dirmi come si dice "Fulmina!" nella lingua, sarà ben lieta di correggermi! U_U/  
So che Raikiri vi ricorda l'attacco di Kakashi Hatake, ed in effetti l'ho preso da là, non sapevo che inventarmi per una Zanpakuto che..TA-DA è del tipo fulmine! Non l'avevate capito?  *mi sento tanto Urahara in questo momento!*
Byeeee

Ah! Questo capitolo è interamente dedicato ad Aricastle66! Grazie a te, ho ripreso la storia! Arigatouuuuu! *^*

ps. se notate cambiamenti nella descrizione di Zen, non è per distrazione, ma perchè disegnandola più e più volte, ho deciso di renderla diversa dal progetto originale!













 



 




























 
   
 
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