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Autore: gaya tomlinson    12/03/2012    0 recensioni
Gaya è una ragazza londinese di 17 anni, vive con la madre Elizabeth da quando è nata e il padre non l'ha quasi mai più rivisto. Ha due migliori amiche italiane, Elisabetta e Anna, con cui è particolarmente legata. Inizialmente la vita le risulta monotona e l'unica cosa che riesce a farla andare avanti è il desiderio di incontrare i suoi idoli, ma poi le cose inizieranno man mano a cambiare, fin quando una nuova e inaspettata amicizia non stravolgerà le cose.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everything is possible.

02. Three is better than one.


Ci fu un cortissimo secondo di silenzio che a Gaya fece immaginare sia il peggio che il meglio ma, mentre lei rimaneva zitta, le due amiche gridarono all'unisono.



Anna ed Elisabetta: Verremo a Londra per un bel po' di tempo tra pochissimi giorni!

Quelle parole fecero istantaneamente illuminare gli occhi color miele di Gaya, dipingendole un dolce sorriso sulla faccia che esprimeva quanto quella semplicissima frase l'avesse realmente colpita. Purtroppo capitava di riuscire a vedersi per una settimana scarsa durante l'estate, la lontananza era troppa e diciamo che i viaggi costavano parecchio, purtroppo, quindi quella notizia la sconvolse.

Gaya: Oddio, state parlando sul serio? Perché se mi state solamente prendendo per il culo appena venite vi faccio seriamente male!
Anna: Non stiamo affatto scherzando!
Gaya: Quando venite? Come, perché, dove, tutto dovete dirmi!
Elisabetta: Sai che mio padre lavora alla Technicolor (fantasia portami via), no? Bene, hanno avuto la fantastica idea di trasferirlo a Londra; siccome non vuole lasciare me, mia sorella e mia madre sole noi ci trasferiamo e di conseguenza viene anche Anna, perché ormai siamo come sorelle. Morale della favola: ci trasferiremo a Londra tra meno di una settimana e il nostro sogno diventerà realtà!

Alla fine, quel presentimento che la castana si sentiva, non era frutto dell'inconscio. Elisabetta parlava veloce, ancora incredula a ciò che raccontava; si vedeva che aveva gli occhi sognanti mentre ripeteva costantemente la parola 'trasferimento' e i suoi derivati. Né Gaya né Anna potevano biasimarla visto che, anche se in modo leggermente diverso, tutte e tre erano emozionate all'idea di riuscirsi finalmente ad abbracciare ogni giorno.
Continuarano a parlare senza sosta, finché fuori venne il buio pesto, la luna iniziò ad essere coperta dalle nuvole e le parole vennero meno: l'unico rumore che si sentiva era il respiro di tre corpi che sognavano la stessa cosa.


L'indomani mattina Gaya si svegliò di buon umore e, casualmente, più presto del solito. Canticchiò 'Time to get up' insieme a cinque ragazzi che da un telefono e un computer riuscivano a farla ridere quando non aveva nemmeno voglia di sorridere. Si vestì con gli abiti più colorati che aveva e infine scelse di somigliare a Louis Tomlinson, Zayn Malik e Liam Payne: maglietta a mezze maniche bianca a righe blu, pantaloni rossi, giacca blu a bordi bianchi e Converse bianche; era un Zouiam quel giorno, praticamente (?).Matita, lucidalbra, sorriso ed era pronta per iniziare quella che sarebbe stata, sicuramente, una splendida giornata.
Non appena ritornò da scuola corse a dare alla madre, Dianna, quella grande notizia, seppur non ancora certa al 100%, in modo da cercare di farle vivere l'emozione che lei stessa provava. Quando Gaya era nata Dianna aveva appena 18 anni, quindi era piuttosto giovane per adempire ai doveri di madre ma nonostante ciò non si lasciò abbattere dalla gravidanza e la tenne con sé, decisa a donarle tutto l'amore che aveva. Così, loro due, erano un po' come sorelle maggiori, che si emozionavano per le piccole cose e si confidavano.
In ogni caso, intorno alle 2:00 p.m., Gaya andò al computer per controllare se su Twittah o Facebook vi fossero novità riguardanti i One Direction e non poté fare a meno di notare che si trovavano ancora a New York, capitale dell'America nonché metropoli più ambita da quasi tutto il mondo. Immaginava di essere una di quelle fans che nel video urlavano e piangevano di gioia, mostravano i loro cartelli, si facevano sentire in ogni modo che potevano come per dire 'Io ci sono, ti supporto, sei il mio idolo.'; perché infondo è questo che ogni fan pensa, desidera e crede. Prima che fossero ritornati a Londra sarebbe passato un po' di tempo ma Gaya sperava sempre che prima o poi li avrebbe incontrati, li avrebbe abbracciati e sussurrato quell'unica parola che, forse, racchiudeva tutto: grazie.
Mentre vagava su Twittah, aspettando che fossero le 5:00 p.m. per chiamare le sue due amiche, si ritrovò per caso a parlare con una ragazza che a quanto diceva si chiamava Charlotte, andava nella stessa scuola di Gaya e i ONED erano anche i suoi idoli. Ella, emozionata di aver incontrato qualche vera fan non ci mise due volte a chiederle di incontrarsi per pranzo o a ricreazione, fidandosi ciecamente.

- verso le 5:30 p.m. -


Elisabetta: Buonasera chicas!
Gaya: Hola Ely! Hola Anna!
Anna: Salve!
Gaya: Come vanno i preparativi? Quando partite? Vi voglio subitooo!
Elisabetta: Per Venerdì saremo da te, quindi fatti trovare preparata, ahahah!
Anna: Esatto! Tu, piuttosto, qualche novità?
Gaya: Ho conosciuto una directioner su Twittah.. sembra simpatica. Infondo, più siamo a conoscerci meglio è, no?
Anna: Senza dubbio! Così almeno non saremo le uniche emarginate matte per cinque ragazzi!
Gaya: Ben detto!

Dopo queste parole batterono tutte e tre contemporaneamente il cinque sulla webcam, come si fa per dire 'Ottima idea' e poco dopo si misero a ridere: a loro bastava poco per emozionarsi.
Detto ciò continuarono a parlare del più e del meno, inventandosi progetti per quando fossero state un vero e proprio trio a Londra: amavano immaginare le loro giornate ma non sapevo cosa veramente sarebbe presto accaduto.






if you want know more..
Sinceramente non riuscivo ad aspettare troppo per scrivere il prossimo capitolo, quindi mi sono arresa e fregata di chi lo legge o meno: in questo periodo scrivere mi aiuta particolarmente, quindi perché non farlo?
Più che altro questo è un capitolo cosiddetto di 'passaggio' e mi scuso se vi ho annoiato ma prometto che nel prossimo ci sarà un po' più di.. figaggine? No okay, però forse sarà leggermente più 'attivo'. Detto ciò non voglio dirvi altro rovinandovi la 'sorpresa', quind bai bai. c:
  
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