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Autore: Lexi_    12/03/2012    0 recensioni
Non ho mai creduto al soprannaturale, odiavo quella gente stupida che ci credeva. Poi, un giorno, mi sono ricreduta. Pur di stare con lui ero disposta al PER SEMPRE.
(Premetto che è la mia prima storia.)
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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*mi girai e.. E rimasi delusa, era solo un vecchio signore con una grande voglia di fumare."Certo figurati, tenga pure. Arrivederci" . Me ne andai in fretta, camminavo veloce e sospiravo, sospiravo così forte che se in quel momento passava una macchina, il rombo del suo motore a confronto dei miei sospiri era silenzio. Ero amareggiata, mi sentivo una sciocca e, nonostante tutto, volevo e pretendevo di rivedere quel ragazzo. 

Ormai ero giunta quasi sulla porta di casa ed ebbi ancora quella strana sensazione, ero convinta che li ci fosse qualcuno ad osservarmi da lontano.

Sabato mattina, ore 06:30, uscii di casa correndo, ero gia in ritardo, dovevo essere in stazione gia da 5 minuti e invece, come sempre, ero perennemente in ritardo. Correvo, correvo come una pazza. Non ebbi neanche il tempo di fare colazione, andavo troppo di fretta. "Se perdo il treno sono fregata. Se perdo quel maledetto treno come ci vado a scuola? Ma io dico, proprio oggi dovevo svegliarmi tardi? Proprio oggi che ho l'esame. Merda!"  continuavo a correre e a ripetermi questa frase, tanto che la ripetevo non mi accorsi che fui arrivata. Il treno doveva ancora passare, l'avviso diceva che sarebbe ritardato un pò. Quella mattina mi andò bene. Mentre aspettavo il caro e amato treno, feci colazione. Caffè e sigaretta. 

Driiin.. Driiin.. Driiin.. Il rumore sfrastornante dell'insulsa campanella di avviso era odioso. 

Salii, quella mattina non c'era tanta gente, disperata e agitata per l'esame mi sedetti in prima classe, cosa che non avevo mai fatto. Quella mattina decisi di farlo perchè ero consapevole che, quel binario, era deserto. 

Dopo 5 fermate, finalmente arrivai. Mi aspettava quel stupidissimo e importantissimo esame. Ripassai un pò.. Il momento era arrivato, il professor Pitz consegnò l'esame. Passò un'ora, ero sicura di aver fatto tutto perfettamente, glielo diedi e andai subito fuori da quella scuola. Quel giorno non c'erano le lezioni, solo l'esame. Andai con calma, tanto il treno sarebbe arrivato dopo un'ora. Mentre camminavo, in testa avevo quel maledetto pensiero, quel ragazzo misterioso, era un pensiero fisso. 

Arrivai in stazione con la speranza di incontrarlo, con lasperanza di vedere chi si nascondeva dietro a quel cappuccio, ma niente, neanche l'ombra di lui. Feci passare qualche settimana, ogni santo giorno ero li, in quella stazione ad aspettarlo, as aspettare quel magnifico cappuccio così intrigante e misterioso. Passarono parecchie settimane e la mia illusione d'amore svanì. 

  
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