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Autore: Lexi_    10/03/2012    1 recensioni
Non ho mai creduto al soprannaturale, odiavo quella gente stupida che ci credeva. Poi, un giorno, mi sono ricreduta. Pur di stare con lui ero disposta al PER SEMPRE.
(Premetto che č la mia prima storia.)
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno: Strano incontro.

Era Venerdi pomeriggio, erano le 14:08, il treno era in ritardo, come sempre. Ero da sola in stazione, fissavo in continuazione quel maledetto orologio, non ne potevo pių di stare li seduta ad aspettare quel treno che sembrava non arrivare mai."Oh, alleluia č arrivato questo maledetto treno.. Ma che strano, č stracolmo di gente" mormorai tra me e me.

Fissavo la gente, ognuno ero perso tra i suoi pensieri tanto che, nessuno dei passeggeri badava a dove metteva i piedi, infatti urtai contro un ragazzo incappucciato, ero impossibile vedergli il viso.

"Perdonami, per sbaglio mi sono venuti addosso, non volevo urtarti con il braccio"  gli dissi cosė, a quel misterioso ragazzo incappucciato. 

"Tranquilla."  Mi rispose cosė, con una semplice parola. Eppure non so perchč ma ero in un certo senso attratta da quel misterioso ragazzo.

Finalmente scesi da quel treno, sembrava che quel viaggio, che facevo ogni giorno, non finesse pių. Camminavo tranquilla e come ogni santo giorno, mi fermavo sempre a fissare quella casa bianca enorme, con quel giardino gigantesco e quel fantastico vialetto che ti accoglieva perfettamente. In tutti questi anni non ho mai capito chi ci abitasse, era sempre chiusa, solo una volta vidi un signore affacciarsi dalla finestra.

Arrivai a casa, ovviamente mia madre era al lavoro, mangiai uno yougurt di fretta e mi misi al computer. Quel giorno ero strana, o per meglio dire, avevo la testa da tutt'altra parte, continuavo a pensare a quel ragazzo misterioso.

"D, forse č il caso che la finisci.. Tanto non lo rivedrai mai pių" fu la frase che mi ripetei circa 25 volte. Eppure ero cosė curiosa, lo sono sempre stata, una gran curiosona. 

Era sera ormai, decisi di uscire, andai nel pub del paese il mitico "BlooDrink", mi fermai giusto un'oretta per bere qualcosa in compagnia agli altri. Dopo qualche drink, decisi di tornamene a casa. Nella strada di ritorno mi fermai a comprare le sigarette e, in quel momento, mi sentii osservata, non so se era solo la mia impressione o se fosse colpa dell'acool ma c'era qualcosa che non mi quadrava, qualcuno mi stava o pedinando o semplicemente osservando da lontano. 

La mia fissazione su quel "qualcuno" che mi fissava era sempre pių atroce, non avevo paura, mi dava fastidio e basta. 

Continuai per la mia strada di ritorno, finchč non sentii una mano sulla spalla. Sobbalzai dallo spavento. 

"Scusami, non volevo spaventarti. Ti ho vista prima che compravi le sigarette, me ne daresti una?" ecco la frase che mi sentii dire. Ero ancora di spalle, non avevo ancora visto con chi stessi parlando, anche se dentro me speravo che fosse quel ragazzo del treno. Mi girai e..

  
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