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Autore: keytvd    12/03/2012    8 recensioni
Questa fanfiction vede come protagonisti Damon, Stefan ed Elena e parte dalla fine della 3x14.
La storia di TVD, gli originari, sacrifici vari ecc. farà solo ed usclusivamente da sfondo alla storia, non mi occuperò di Klaus e co. ma solo di questo triangolo amoroso.
Elena deve affrontare i suoi sentimenti per i fratelli Salvatore, e questo la porterà inevitabilmente ad una scelta.
Questa finction è ad impronta Delena, ve lo dico già, ma essendo appunto un triangolo vedrete anche molto Stelena.
Dal #1 capitolo
"Muoio ogni volta che i tuoi occhi mi guardano, lo capisci? Se ami Stefan, se è vero che vuoi solo lui, allora spiegami perchè ti sento fremere ogni volta che ti sfioro" disse e mi accarezzò un fianco.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4
Capitolo 4

-Pov. Elena-

Le cose, finalmente, sembravano aver ripreso il loro giusto ordine, io e Stefan eravamo tornati insieme, superando le varie difficoltà, ma, nonostante questo mi rendesse felice, dentro di me mi rendevo conto che non stavo bene come avrei voluto.

Ero tornata con l'uomo che amavo eppure non riuscivo a sorridere come un tempo, la notte facevo veramente fatica a dormire a causa dei miei sogni sempre più tormentati.
Odiavo il fatto che nonostante io e Damon non avessimo più alcun tipo di dialogo, i miei sogni lo vedevano sempre come unico protagonista.
Forse il motivo era che dovevo attingere alla mia memoria per avere un ricordo di lui, del suo viso e della sua risata, cose che, nonostante cercassi di negarlo, mi mancavano terribilmente.

Dalla notte in cui l'avevo visto con Rebekah in atteggiamenti decisamente intimi, io e lui non ci eravamo più nemmeno incontrati.
Credo che passasse il suo tempo chiuso in camera con quella li, e visto che io, volutamente non ero più stata a casa Salavtore, le possibilità di vederci erano nulle.

Questa situazione stava cominciando a starmi stretta, era ridicolo, lo sapevo bene, ma era come se mi mancasse l'aria all'idea di condividere la stessa città con Damon.

"A che cosa stai pensando?" la voce di Caroline mi riportò alla realtà. Quel pomeriggio avevamo deciso di fare un po' di shopping insieme, ma io ero decisamente poco di compagnia.

"N-niente, non sto pensando a niente" dissi poco convinta

"Elena!" Caroline si fermò di colpo davanti a me guardandomi con aria inquisitoria

"Che c'è?" sbarrai gli occhi

"E' più di un'ora che camminiamo e non hai detto mezza parola, si vede proprio che hai la testa da un'altra parte. Su, sputa il rospo" incrociò le braccia al petto

"Va bene, ti racconto tutto, ma continuiamo a camminare, non mi va di stare ferma qua"

In realtà c'era un motivo per il quale non volevo fermarmi. Eravamo a pochi passi dal Mystic Grill, e avevo il terrore di poter incontrare il vampiro dagli occhi di ghiaccio.

"Va tutto bene con Stefan?" mi chiese

"Stefan? Si si certo, tutto alla grande" mi guardai intorno cercando di cambiare discorso, ma sapevo che Caroline sarebbe stata insistente.

"Elena?" sbuffò

"E va bene, si tratta di Damon" dissi tutto d'un fiato

"Oh no, ti prego" rispose con aria di disapprovazione

"Ecco, vedi, per questo non volevo parlartene" dissi infastidita

"Scusa, scusa, prometto di non commentare nulla"

"Non ci vediamo da un po', diciamo da quando io e Stefan siamo tornati insieme e da quando... l'ho visto in atteggiamenti molto intimi e passionali con barbie-original"

"E...?" Caroline aveva capito che il mio discorso non era finito

"Mi sono ingelosita tantissimo" dissi velocemente, tirare fuori quel discorso era difficile per me

"Mmmh" mugugnò " effettivamente ti capisco, Damon avrà tutti i difetti del mondo ma a letto è una bomba"

"Caroline!" le diedi un leggero colpo sulla spalla

"Dai, scherzavo, era per sdrammatizzare un po'" rise " A parte gli scherzi Elena, penso sia normale, tu e Damon avete condiviso molto nei mesi in cui Stefan era lontano"

"Già" dissi ripensando a quanto io e lui ci eravamo legati in quel periodo

"Ma tu stai con Stefan, voglio dire, ami Stefan giusto?" mi guardò con aria interrogatoria

"Ovvio" dissi velocemente "Solo che..." rimasi in silenzio per qualche istante "Va beh lascia perdere" cercai di chiudere il discorso

"No adesso parli signorina, non posso vederti così"

"Ho detto a Damon che sono innamorata di lui"

"Che?" urlò Caroline visibilmente sconvolta "Quando?"

"Prima che lo vedessi con Rebekah, in realtà non l'ho detto nemmeno volutamente, è uscito fuori da solo"

"Ancora peggio" sentenziò

"Grazie eh Care, mi sei d'aiuto"

"Scusa Elena, è che secondo me sei talmente confusa che prima o poi ti esploderà il cervello"

"Lo so" abbassai la testa, esausta di tutti quei pensieri

"Devi prendere una decisione"

"L'ho già presa Caroline, sto con Stefan, chiuso il discorso"

"Si, stai con Stefan e ami il fratello, bella decisione hai preso eh"

Mi fermai di colpo in mezzo alla strada "Caroline, io torno a casa" dissi stufa di quella situazione

"Solo perchè ti sto mettendo davanti alla realtà? Elena non puoi andare avanti così, lo capisci? O prendi una decisione vera e propria, stai con uno e dimentichi completamente l'altro, oppure non stai con nessuno dei due e ti rifai una vita"

"Non è semplice!" stavo alzando il tono di voce, ma quel discorso mi stava toccando sul vivo

"Nessuno ha mai detto che sia semplice, semplicemente prenditi del tempo e decidi, comunque fa come vuoi, io continuo il mio shopping, ci sentiamo"

Caroline mi girò le spalle e continuò per la sua strada, mentre io tornai a casa nervosa e con ancora più pensieri di quando ero uscita.

Trascorsi il resto del pomeriggio sdraiata sul letto, pensando alla conversazione avuta con la mia amica.
Caroline aveva ragione, lo sapevo, quella situazione mi stava facendo diventare matta, ero troppo nervosa, e alla lunga avrei allontanato da me tutti, non solo i miei due Salvatore.

Presi il telefono e scrissi un messaggio a Caroline

*Mi dispiace, sono nervosa e questo ha conseguenze su tutto. Me la prendo con chi non ha colpe. Ti voglio bene*

La risposta arrivò poco dopo

*Ti chiedo scusa anch'io, è che voglio che tu apra gli occhi e prenda una decisione per il tuo bene. Lo sai che per te ci sono sempre. Ti voglio bene anch'io*

Mi rigirai nel letto, Care aveva ragione, visto che la mia decisone l'avevo presa, cioè stare con Stefan, dovevo solo portarla avanti e col tempo tutto si sarebbe sistemato.

La prima cosa da fare era esorcizzare la mia paura di incontrare Damon, così presi nuovamente il telefono e scrissi un messaggio, questa volta a Stefan

*Stasera posso stare da te?* inviai velocemente prima che potessi pentirmene.

Lui rispose quasi subito

*Sicura? Per me non c'è problema, lo sai*

Respirai profondamente, lo sapeva bene che mi metteva in crisi stare a nella stessa casa con Damon, ma dovevo superare questa cosa, lo dovevo fare per il mio bene, ma soprattutto per la mia relazione con Stefan.

*Sicurissima, ci vediamo dopo. Un bacio*

Non sarebbe stato facile, soprattutto perchè l'ultimo incontro con Damon era stato decisamente imbarazzante, scappare via così era stata una pessima mossa, e non sapevo come avrei reagito ritrovandomelo davanti dopo quel tempo di voluta distanza fra di noi.
Non lo sapevo, ma l'avrei scoperto presto, e poi stavo andando a casa Salvatore per stare con Stefan, solo con Stefan.
Cercai di pensare intensamente a questo, cercando, invano di convincermene.


Arrivò presto sera, e prima di bussare alla porta di casa Salvatore, presi un lungo ed intenso respiro, dandomi della stupida da sola. Dov'era il mio coraggio, quando ne avevo bisogno?

Stefan mi aprì la porta prima che bussassi, probabilmente mi aveva sentito arrivare

"Hey, avevi intenzione di restare qua fuori dalla porta tutta la sera?" disse vedendomi immobile davanti alla porta

"Ma no, che dici" risposi buttandogli le braccia intorno al collo e lasciandogli un leggero bacio sulle labbra

Entrammo in casa e Stefan mi portò subito qualcosa da bere, in realtà io ero intenta a capire se il fratello fosse in casa.

"Se ti stai chiedendo se Damon è in casa, la risposta è no"

Beccata.

"No, non stavo pensando a quello" mentii

"Elena, sta tranquilla, ok? Apprezzo già che tu sia qui" disse baciandomi dolcemente una guancia

"Grazie"
sorrisi e mi rilassai automaticamente


Trascorremmo la serata come ai vecchi tempi, quando stavo con lui mi sembrava di dimenticare tutti i problemi, e a tranquillizzarmi, si era aggiunto il fatto che di Damon non si era vista nemmeno l'ombra.

Eravamo comodamente distesi sul divano, quando Stefan iniziò a baciarmi dolcemente e io mi sciolsi completamente.
Intrecciai le dita ai suoi capelli, e ricambiai quel bacio con passione.

"Andiamo su, in camera?" disse fra un bacio e l'altro

"Si, meglio" sussurrai

E in un secondo mi prese in braccio e mi portò in camera.

Eravamo seminudi e pieni di passione, i baci e le carezze diventavano man mano sempre più bollenti.
Stavo per lasciarmi andare completamente, quando Stefan si fermò, sentendo un rumore impercettibile al mio orecchio umano.

"E' arrivato Damon" disse e poi si rituffò sulle mie labbra, che questa volta rimasero impassibili, quasi si rifiutassero di fare ciò che qualche secondo prima invece bramavano

Non sentivo altro se non un nodo alla gola, e una dolorosa fitta allo stomaco. Il mio corpo era inerte, immobile sotto il peso di quello di Stefan che sembrava non accorgersi del mio disagio improvviso.

Più lui continuava a lambire il mio collo di baci, più io mi irrigidivo.

"Stefan fermati, ti prego" dissi tutto d'un fiato e lui si allontanò leggermente da me guardandomi perplesso.

"Che succede?" disse accarezzandomi dolcemente una guancia.

"N-non mi sento bene" risposi cercando di non guardarlo negli occhi.

Lui si staccò completamente , stendendosi su un lato, accanto a me.

"Forse è la cena, non so, ho un po' di mal di stomaco" mentii, non tanto sul mal di stomaco, quanto su ciò che me l'aveva causato.

"Vuoi che vado a prepararti qualcosa di caldo, una tisana?" disse pieno d'amore, facendomi sentire ancora più in colpa.

"No, vado io, magari camminare un po' mi fa bene" gli sorrisi debolmente alzandomi dal letto.

"Se stai male chiamami"

"Certo, torno subito"

Uscii dalla saua camera velocemente, prima che le lacrime si impossessassero di me.



-Pov. Damon-



"Ciao bellezza" dissi aprendo la porta a Rebekah.

Ero appena rientrato a casa dopo una giornata di svago con Alaric e lei mi aveva raggiunto per terminare la serata nel migliore dei modi

Si avvicinò a me lasciandomi un veloce ma intenso bacio

"Mi sei mancato oggi" sussurrò maliziosa

"Ora recuperiamo, non preoccuparti" sorrisi

In quel momentò sentii dei rumori provenienti dalla cucina, rumori che non riuscivo a decifrare

"Vai su in camera, ti raggiungo subito" le dissi accarezzandole una guancia

"Non metterci troppo" mi rispose, allontanandosi da me, accentuando la sua camminata per renderla più sensuale.

Mi avvicinai piano alla cucina al buio, ma mi bastò sentire i lamenti per capire di chi fossero.

Rimasi in silenzio, incerto su cosa fare, ma alla fine mi inginocchiai accanto a quel corpicino che giaceva, accovacciato in un angolo.

"Hey" dissi accarezzando i capelli di Elena

Erano giorni che non parlavamo, e vederla in quello stato mi faceva veramente male.

"Va via Damon, per favore" disse lei mentre continuava a tenere la testa accucciata nelle sue gambe, impedendomi di vederle il volto

"Non vado da nessuna parte finchè non mi dici che ti succede" mi sedetti accanto a lei, non sapevo nemmeno io come comportarmi, ma qualcosa mi diceva che dovevo restare la, accanto a lei

Elena rimase in silenzio, sentivo i suoi singhiozzi che pian piano diminuivano.

"E' successo qualcosa con Stefan?" chiesi cercando di capire qualcosa di quella situazione, non potevo star li senza fare niente, volevo aiutarla.

"Damon va via!" alzò lo sguardo verso di me, la stanza era illuminata solo dalla luce della luna che filtrava dalla finestra, ma i suoi occhi pieni di lacrime riuscirono a trafiggermi l'anima.

"La vuoi smettere di comportarti da ragazzina? Non vado da nessuna parte quindi evita di dirmi ancora una volta di andare via perchè non lo farò" mi stavo alterando, pur non volendolo, ma per fortuna ottenni la reazione voluta, Elena si zittì immediatamente

"Scusa" aggiunsi subito per giustificare il mio scatto d'ira

"Non ne posso più Damon, non sono più quella di una volta" scoppiò a piangere di nuovo, e io rimasi spiazzato da quella reazione, mi limitai solo ad accarezzarle i capelli sperando di calmarla

"Elena..."

"No Damon, tu non capisci" non mi lasciò parlare "Io non riesco più a fare l'amore col mio ragazzo perchè tu sei onnipresente nei miei pensieri"

Quelle parole mi colpirono in pieno petto.
Non potevo essere felice di ciò che mi stava dicendo, perchè purtroppo o per fortuna, la sua felicità, per me, era molto più importante della mia.

Mi allontanai leggermente da lei

"Cosa posso fare per aiutarti? Qualunque cosa Elena"

"Non lo so" tirò su col naso e si asciugò le lacrime che le bagnavano il viso "Voglio dire, più degll'ignorarci non so cosa possiamo fare. Il problema è dentro di me"

Per la prima volta non sapevo cosa dire, ogni parola sembrava sbagliata

"Io non posso vederti così, sapendo che sono io il problema" dissi

"Non sei tu il problema Damon, sono io, io che penso di sapere ciò che voglio, e un'attimo dopo mi basta vederti con un'altra donna per far cadere le mie certezze e morire di gelosia"

Un altro colpo al cuore. Un'altro colpo che doveva rendermi felice e che invece mi feriva, perchè lei non stava bene.

"E' una tua decisione, io non posso più fare nulla Elena. Mi sono fatto da parte sperando che questo ti fosse d'aiuto, continuo ad amarti perchè purtroppo ciò che provo non posso cancellarlo, ma lo faccio silenziosamente, ti amo dentro di me così che il mio sentimento non possa turbarti, ma neanche questo sembra servirti."

Odiavo quando mi aprivo così tanto a lei, quelle erano cose mie, erano le miei emozionii, ma quando ce l'avevo davanti, improvvisamente mi spogliavo di tutto.

Lei alzò lo sguardo verso di me, sentivo che voleva ciò che volevo io,  ogni molecola del mio corpo era attratta da lei, ma nonostante questo, non l'avrei baciata, non più, era l'unica promessa che dovevo mantenere per il mio ma sopratutto suo bene.

"E comunque è solo questione di tempo, vedrai" dissi cercando di smorzare quella tensione che si era creata

"S-si, probabilmente è così" sussurrò

"Devo andare su ora, vai a dormire anche tu, ti servirà" dissi alzandomi su e porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi

"Grazie" disse poco convinta guardandomi fisso negli occhi

Non potevo restare la, con lei così vicina,  o tutti i miei buoni propositi mi avrebbero abbandonato.

"Buonanotte" dissi voltandomi ma lei mi prese un braccio  fermandomi

"Mi dispiace, per ciò che sono" disse spiazzandomi

"Non ti amerei così tanto se tu non fossi così" le risposi andando via velocemente da quella stanza, via da lei, via dai miei sentimenti che non sembravano avere freno.

Era questione di tempo, solo di tempo. Non avrei smesso di amarla, ma il sentimento sarebbe mutato fino a diventare affetto, dovevo solo aspettare.

Tornai nella mia camera dove Rebekah mi aspettava in un succinto completino intimo, mi sfogai con lei, sperando che il sesso mi aiutasse a dimenticare, ma l'unica cosa che provai, fu lo schifo per me stesso, che stavo usando  una donna sognando che al suo posto ci fosse un'altra.



Ben ritrovati cari:)

Pensavo che sarebbe stato più facile scrivere questocapitolo, visto che doveva essere -pov. Elena/Damon- ma in realtà ho avuto un po' di problemi a scrivere i dialoghi... ho sempre paura di cadere nel monotono/banale quindi ho scritto e cancellato le frasi mille volte, e tutt'ora non sono convintissima del risultato, ma dovevo pubblicarvelo oggi per forza perchè poi per due settimane non avrò modo di scrivere.



Bene, abbiamo visto Elena in crisi, sempre di più, tanto che non appena ha sentito dell'arrivo di Damon, non è più riuscita a concludere nulla col suo Stefan... ovviamente, ve lo dico già, la situazione andrà solo che a peggiorare, finchè non ci sarà un brutale scatto di nervi per la nostra Gilbert (non la farò andare al manicomio, tranquilli, semplicemente si renderà conto che più tenta di nascondere i suoi sentimenti per Damon, più loro tornano a galla sempre più forti.

Finalmente per la prima volta è stato Damon a lasciarla la da sola, e a dirle buonanotte, ha resistito alla tentazione di baciarla, nonostante lo volesse con tutto se stesso, perchè vuole che sia lei a baciarlo, quando si sentirà pronta.
E voi che dite, Elena si deciderà a fare la prima mossa o crogiolerà nella sua indecisione? :)


Aspetto i vostri commenti come al solito.

Baci


 
  
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