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Autore: _Trixie_    12/03/2012    7 recensioni
Una raccolta di FlashFic (e occasionalmente qualche One-Shot) che ritrae le più disparate coppie di Hogwarts all’ombra di particolare albero sulla riva del Lago Nero.
Nel primo capitolo troverete l’indice completo ;)
| Harry&Ginny | James&Lily | Andromeda&Ted | Frank&Alice | Bellatrix&Rodolphus | Lucius&Narcissa | Draco&Astoria | Hermione&Krum | MadamaMaxime&Hagrid | Ron&Lavanda | Lily&Severus | Draco&Pansy | Neville&Luna | Fred&Angelina | Remus&Gwenda (OC) | Sirius&Jane (OC) | Peter&Sandra (OC) | Percy&Penelope | Molly&Arthur | Ron&Hermione | Tom&Mirtilla |
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Draco/Pansy, Harry/Ginny, James/Lily, Lucius/Narcissa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Lei doveva ancora imparare
Remus & Gwenda

 

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Ci sono bambini che crescono più velocemente degli altri.
Bambini più maturi e scaltri, che a cinque anni conoscono già il dolore provocato dall’odio e dai pregiudizi.
Sono bambini spogliati della loro innocenza, che non riescono più a colorare il mondo con uno sguardo e lo vedono per quello che è: grigio e cupo.
Sono bambini solo nell’aspetto, perché hanno perso la spensieratezza. Sanno già che tutto ciò che di bello li circonda è una chimera, una situazione effimera e impalpabile, un velo che li protegge dal male per il tempo sufficiente a dar l’illusione della sicurezza.
E lui era stato uno di quei bambini. Ma chi era in quel momento? Un anziano nel corpo di un giovane?
Con la schiena appoggiata al tronco di quel vecchio albero e lo sguardo rivolto alle acque del Lago Nero, Remus, in quell’ovattata solitudine, si sentiva incredibilmente stanco della vita. Eppure aveva solo diciassette anni.
Sapeva di non dover indugiare su questo genere di pensieri, perché lo lasciavano con l’aria abbattuta e lo sguardo triste. Sirius, James e, in minor misura, anche Peter, gli rimproveravano spesso questa sua solitudine, ma poi si limitavano a consolarlo, tra uno scherzo e una battuta, e Remus, poco a poco, riacquistava il buon umore.
C’era una sola altra persona, in tutta Hogwarts, in grado di farlo sorridere in quei momenti.
Una ragazza che, proprio in quel momento, si stava avvicinando a Remus, con un paio di libri ben stretti al petto. Il ragazzo sorrise istintivamente. Lei sapeva come prenderlo.
«Ancora a rimuginare su cattivi pensieri, Remus?!» esordì con voce cristallina, accompagnata dal tintinnio dei braccialetti che portava in numero smisurato.
«Sei in ritardo, dove eri finita, Gwenda?»
Remus si alzò in piedi, abbracciando la ragazza con tenerezza e baciandole la fronte.
Lei biascicò qualcosa che suonava molto come: queste manie da gentiluomo!, prima di baciarlo sulle labbra delicate.
Era sempre Gwenda a prendere l’iniziativa con lui. Lei gli aveva chiesto di andare a Hogsmeade insieme e quel loro primo appuntamento era per Remus una delle migliori giornate mai trascorse.
Certo, al rientro era stato bombardato dai commenti isterici degli altri Malandrini, che sembravano più un gruppo di ragazzine alle prese con la loro prima cotta che i suoi migliori amici, ma Remus si era addormentato con il sorriso sulle labbra e il profumo di Gwenda sulla pelle.
Era una ragazza intelligente, da perfetta Corvonero qual era, ma Remus la giudicava stravagante, per via dell’abbigliamento. Quando non indossava la divisa, Gwenda prediligeva vestiti dalle ampie gonne e camice dalle maniche larghe, dai colori vivaci e appariscenti.
Remus li considerava esagerati e, a volerla dire tutta, di cattivo gusto, ma non vi dava importanza: in fondo l’abito non fa il monaco e lui, che indossava spesso abiti strappati e rammendati in più punti, lo sapeva bene.     
«Ho una sorpresa per te» annunciò la ragazza trionfante, sciogliendosi dall’abbraccio di Remus e sedendosi a terra, dove l’erba era stata schiacciata dal peso di lui.
Il ragazzo si accomodò accanto a lei e scoccò un’occhiata curiosa ai libri che Gwenda teneva ancora in mano.
«Sono quello che penso?» chiese Remus, titubante.
Gwenda si morse il labbro inferiore: non voleva svelare la sua sorpresa così in fretta, avrebbe preferito tenerlo sulle spine ancora per qualche minuto.
«Cosa ti fa pensare che questi libri siano per te, Remus?» domandò con un’aria da finta ingenua, che non convisse il ragazzo nemmeno per un secondo.
«Gwenda! Li hai trovati! Non ci posso credere! Ma… come hai fatto?!» esclamò Remus entusiasta e con un gesto fulmineo strappò i libri di mano a Gwenda.
«Remus!» esclamò lei divertita. Il ragazzo aveva già aperto il primo dei due volumi e lo osservava affascinato. Erano libri rari, con testimonianze storiche estremamente preziose e Remus si sentì al settimo cielo nel leggerle.
Gwenda si appoggiò al ragazzo e insieme sfogliarono le pagine ingiallite a causa del tempo, commentando un fatto storico o una mossa politica, discutendo animatamente quando non si trovavano d’accordo sulla tattica militare di un condottiero o sull’incoronazione di un sovrano.
Gwenda si infiammava e articolava le sue opinioni in modo logico e preciso, parlando velocemente, con i riccioli corvini che le incorniciavano disordinati il viso. Remus la trovava incantevole e spesso finiva involontariamente con il darle ragione, maledicendosi un attimo dopo per quella sua ammissione.
Il ragazzo sorrideva, ascoltando le parole di Gwenda, piene di colore, come i vestiti che amava portare. Il mondo per lei non era grigio e cupo e la bellezza non era un’illusione.
Lei era ancora così ingenua, agli occhi di Remus, aveva una cultura e una sete di sapere sconfinate, ma ancora non aveva conosciuto la crudeltà del mondo. Su questo, lei aveva ancora molto da imparare.
Ma Remus si era ripromesso che l’avrebbe tenuta nell’ignoranza, per quanto gli sarebbe stato possibile.
Non le aveva parlato della precarietà della felicità né della delicatezza dei sogni. Si mostrava ottimista riguardo al futuro e teneva per sé i commenti cinici che a volte gli affioravano sulle labbra.
Non le aveva detto di avere un piccolo problema peloso.
Perché voleva che Gwenda conservasse tutti i colori, anche quelli che lui aveva perso. 

 

***

Allora, la coppia è stata suggerita da _Iside_ e _Atram_, che ringrazio.
Gwenda è una mia OC, considerando che non trovavo nessuna ragazza citata dalla Rowling che mi convincesse, ho deciso di idearne una di sana pianta! ^^"
Bene, ringrazio tutti come sempre e alla prossima,
Trixie. 

   
 
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