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Autore: Remedios la Bella    12/03/2012    2 recensioni
Julie. Occhi curiosi e un morboso attaccamento per i casi di serial killer e omicidi.
Adam. Uomo della porta accanto, mite e bizzarro.
I due si conosceranno, in una tranquilla giornata estiva.
Ma dietro l'apparenza si può celare la più cruda delle verità. Una verità che solo il sangue può nascondere agli occhi degli altri.
Enjoy.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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In casa di Adam, tutto era stato sistemato, a parte ancora qualche scatola in giro per la casa e un telo di plastica ingombrante che stava sul pavimento del salotto.
“ Spero accetti, è una crostata di mirtilli …” la madre di Julie porse la torta all’uomo che la prese volentieri.
“ Adoro i mirtilli, sarà un vero piacere … entrate pure, prego.” L’uomo fece passare sia Julie che sua madre, che si accomodarono nel salotto che la ragazza già aveva adocchiato da quella mattina.
“ Io sono la signora Emily Baxter, conosce già mia figlia Julie …” si presentò la donna poi voltandosi verso la ragazza, che invece di stare seduta gironzolava per la casa.
“ Sì, è davvero una ragazza molto simpatica, sono sicura che non tarderemo a fare amicizia …” disse lui, con tono pacatissimo mentre versava le bibite nei bicchieri che aveva predisposto per le visite.
Julie ancora cercava qualche traccia della presenza di Cindy, ma annusando non riusciva proprio a rintracciare l’odore tipico della donna.
“ Prima ti ha fatto visita una donna, giusto? Cosa ti ha chiesto?” domandò la ragazza, rivolgendosi a Adam. Lui la guardò in modo quasi vuoto, per poi affermare che la donna gli aveva proposto quel che le prostitute offrono di solito:” L’ho invitata in casa e le ho offerto qualcosa. Niente di che … se ne è andata dopo due ore:” disse lui, tranquillo.
Julie alzò il sopracciglio perplessa, era strano che Cindy fallisse nei suoi intenti. E più strano le parve non aver sentito la donna uscire dalla casa del tizio, o almeno qualche segno della sua uscita. Non aveva avvertito niente durante tutto il pomeriggio, nemmeno con la finestra aperta. A meno che non fosse uscita da un’altra parte, era improbabile che quella fosse sgattaiolata a piedi nudi dalla casa.
“ Io non ho sentito niente … pensavo fosse ancora qui …” confessò la ragazza, sedendosi.
Adam la fissò:” probabilmente eri tanto immersa nella tua lettura che non ti sei resa conto dell’uscita della donna …”
“Mmh …” mugolò lei, arresa all’idea di aver davvero mancato il momento di fuga di Cindy.
Cercò di passare la serata senza pensarci troppo, mentre Adam le fece visitare il resto della casa. Piano di sopra, con camera, bagno e ripostiglio, e il resto della casa, comprendendo cucina e anche un piccolo studio, arredato di moderna scrivania, computer e sedia con rotelle. Ci si sedette sopra, e iniziò a ruotarci sopra, divertita.
“ Julie! Che modi!” La rimproverò la madre, ma Adam le sorrise:” la lasci pure, in fondo basta che non rompa niente.”
Il giro sulla sedia provocò alla ragazza un leggero capogiro che la fece barcollare:” Compramene una uguale!”
“ non se ne parla!” fece la madre. Julie mise un finto broncio e andò verso la scrivania. Era messa in ordine in modo quasi maniacale, ogni oggetto sembrava avere la sua propria posizione. Anche un specie di barattolino messo accanto al portamatite. Era pieno di piccole pastiglie, Julie lo prese e ne lesse l’etichetta.
“ psicofarmaci …” mormorò, leggendone la marca. La scoperta la lasciò alquanto perplessa, e osservò verso Adam, che conversava in modo apparentemente tranquillo con Emily.
“ Non sembra uno di quelli che deve prendere farmaci …” pensò,poggiando al suo posto la boccetta marrone. Spostò lo sguardo sul resto della scrivania, e intravide una pila di fogli, su cui in cima stava una foto.
L’afferrò e la guardò a lungo: era una donna, capelli bruni lisci e lunghi, occhi truccatissimi e bocca piccola coperta da un lieve rossetto fucsia.
L’analizzò attentamente, stranita dal fatto che quella foto si trovasse lì: magari poteva essere la fidanzata del padrone di casa, o una sua conoscente. Eppure, c’era qualcosa in quella ragazza, che a Julie parve davvero familiare. Forse una sua impressione.
Senza farsi troppi scrupoli, glielo chiese direttamente:” Chi è?”
“ Una mia conoscente … tagliò corto lui, avvicinandosi e togliendo di mano la foto a Julie. La ripose dov’era prima, e Julie potè intravedere il volto di Adam contrarsi, in una sorta di smorfia.
“ Su Julie, penso sia ora di andare … il signor Adam è sicuramente stanco.” Mormorò la madre della ragazza, tirandola per il braccio.
La ragazza, senza protestare troppo, la seguì fino alla porta, dove salutò con fare pensieroso l’uomo. Prima di andare però, lui le disse:” Domani mattina esco a pesca … se sua figlia è interessata, potrebbe venire a farmi compagnia.”
Gli occhi di Julie si illuminarono:” Mi dai il permesso?”
La madre la guardò perplessa sulla scelta di lasciare la figlia nelle mani di un totale sconosciuto, ma osservando la ragazza, non ottenne intesa di arresa da parte dello spirito della ragazza. Pensò che almeno tutto questo l’avrebbe distratta dalla sua “mania”.
“ D’accordo …” acconsentì sospirando. La figlia l’abbracciò al volo e poi corse dritta in casa, lasciando Adam e Emily a farsi gli ultimi saluti.
Julie era euforica per la notizia. Era sempre meglio che restarsene in casa sua a dover aiutare la madre. E poi, Adam le era piaciuto sin dall’inizio,e quell’uscita non avrebbe fatto altro che ampliare in qualche modo la loro amicizia.
Però rimaneva in lei il dubbio immane sulla foto: perché quel volto le era sembrato … già visto? Come se …
Si fiondò nell’armadio, e trasse fuori, con frenesia quasi isterica, uno scatolone vecchio e quasi rotto ai bordi, sul punto di cedere e rovesciare il suo contenuto.
Lo aprì sprigionando un gran nuvolone di polvere. Dentro, tutti quei reperti che lei collezionava nella sua ricerca ossessiva di omicidi e vittime: foto di persona scomparse, annunci e ritagli di giornale con gli articoli più interessanti, sottolineati con precisione maniacale e chissà quante volte visti e rivisti.
Prese in mano i fogli, e scartando veloci, osservò ogni minima faccia femminile che le si parò davanti, finché non le apparve di sfuggita un volto, che constatò essere … lo stesso volto, bruno e dalle labbra fucsia della foto che aveva visto in precedenza.
“ è la stessa donna …” mormorò, inginocchiata sul documento. Era un annuncio di scomparsa:” Rosita Mc Allister … “ lesse il nome e il resto dell’annuncio con fare assorto.
Non notò nessuna somiglianza tra lei e Adam. La donna era scomparsa da almeno sei mesi, nessuna notizia.
E se fosse stata ritrovata morta, lei di certo se ne sarebbe accorta.
“ Tutto questo è molto strano …” spostò lo sguardo verso la finestra, incontrando gli occhi luccicanti di un gufo che si era appollaiato sul ramo dell’albero in giardino.
Si prese un lieve spavento e ripose il tutto dentro la scatola. Si sporse alla finestra e guardò verso il marciapiede. E, tirando un sospiro di sollievo, si disse che almeno in qualcosa Adam era stato sincero: Cindy era al suo solito posto, il fumo della sua sigaretta veniva evidenziato dalla luce del lampione sotto cui stava.
Aveva un’aria scocciata, come se fosse stata la sua peggior nottata. Julie sorrise e decise di coricarsi a quell’ora, dato che la mattina dopo avrebbe dovuto destarsi presto.
Aveva rimandato ogni suo sospetto alla giornata dopo.

Angolo della scrittrice:
Stavolta mi è uscito davvero corto, che disdetta ... spero con il prossimo di rifarmi.
Mi fa piacere di aver trovato persone a cui la mia storia sta piacendo! é un genere nuovo per me, quindi sapere come la pensano gli altri per me è importante :)
Alla prossima!
Remedios
   
 
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