- Adesso…
dovrò tornare in carcere… immagino…-
sibilò Clive cupo, poi guardò con un sorrisino
sincero Giogia- In fondo ho
cercato di distruggere Londra… me lo merito…-
Lei lo guardò sconvolta: non poteva finire
così, non lo poteva permettere. Non era giusto ne per lui ne
per Londra.
- Sei uno stupido…- rispose- Sei uno stupido…
vuoi buttare via la tua passione per il giornalismo… hai
già pagato, non lo hai
capito?-
- No… mi sono reso conto che non sono meglio
di Bill Howks… sono colpevole e devo pagare…-
- Nessuno se non l’ex primo ministro finirà in
galera!- esordì la regina, i due ragazzi divennero due
lapidi: si erano
dimenticati della sovrana- Dopo il grande senso civico dimostrato dal
signor
Dove ho richiesto l’assoluzione da tutti i suoi reati. Clive
sei un uomo
libero.-
Il ragazzo rimase immobile. Non riusciva a
dire niente per le mille emozioni che quella frase gli aveva dato: era
felice,
era preoccupato, era confuso, era in colpa.
- D... dice davvero?- balbettò sconvolto
- Certo. I veri criminali sono quelli che non
si pentono dei propri errori e non cercano di migliorare.- rispose la
regina
poi guardò l'orologio- Meglio se rientro, tra pochi secondi
almeno mezza
Inghilterra sarà in fibrillazione. Mi raccomando, io non
sono stata qui.- si
mise una cuffia e indosso una spesa sciarpa, si girò e
disse- Domani mi
piacerebbe vedere l'articolo di una persona sul Times... qualcosa di
giovane e
fresco...-
Uscì e scomparve alla vista. Antonia era
seduta davanti alla porta attonita, poi notò che anche Clive
guardava nella sua
direzione e distolse lo sguardo orgogliosamente. Il ragazzo ebbe
l’accortezza
di chiudere la porta ignorando la signora, mentre Giogia volgeva lo
sguardo
verso l’alto con aria rassegnata.
- Meglio se vai…- notò la ragazza
- Per tua madre… no, riusciremo ad andare
d’accordo!- rispose il ragazzo
- No! Sei un bambino! Un articolo non si
scrive da solo!-
- Articolo!? No, no, no… è passato troppo
tempo, non sono all’altezza…-
- Ti sottovaluti! E poi questo sarebbe un
articolo adatto a te… immagino già il titolo:
“Finalemente Giustizia”…-
- Non mi convincerai, mi dispiace ma non è la
mia aspirazione…-
- Sicuro?-
- Sì…-
- Va bene… allora potresti aiutare lo zio a
uccidere Layton: la meccanica è il tuo forte…-
- No, ho chiuso anche con quella! Men che meno
con un criminale come Don Pablo… sono un uomo pulito ora, a
meno che questo non
sia un sogno…-
- Almeno mi puoi dire cosa pensi che
scriveranno domani…-
- Mmm… qualcosa come “ Dopo anni il colpevole
è stato catturato” oppure “ Il primo
ministro Bill Howks ha tentato di uccidere
la regina e causare un colpo di stato. Tutto ciò ha
riportato alla luce un
terribile passato sul conto del premier: un esplosione dove persero la
vita 10
persone tenuta nascosta per 10 anni.” E poi un racconto
biografico su Bill “non
houccisonessuno” Howks…-
Lei lo guardò eloquente, come a dire “Te lo
avevo detto”. Lui era ancora stordito, la guardò
interrogativo.
- Cosa ho detto?- chiese innocentemente
- Tutto…- rispose lei divertita
- Non capisco…- si grattò la testa alzando
appena il cappello
- Solo una cosa…- scattò in piedi e lo
raggiunse- Ora tu torni a casa e scrivi
quell’articolo…-
- Cos… Ehi!- si ritrovò con Giogia che lo
spingeva verso la porta
- Niente storie! Non hai notato che ce l’hai
già in mente… l’inconscio non dice
bugie…-
- Lo stesso… non dovresti affaticarti! E poi
dai del bambino a me…-
- Non importa! Il punto è che devi rifarti una
vita!-
- Un attimo! Io non ho detto che voglio fare
il giornalista!- si voltò e la fermò
- Il tuo inconscio ammette l’opposto! Se Freud
non dice bugie, e ne dubito benché sia
un’inguaribile maschilista, la tua parte
oscura vuole scrivere quell’articolo, o altri!- lo
guardò con aria da esperta
sciupata e da facoltosa studiosa
- Studiare psicologia non ti fa una
professoressa, lo sa vero?-
- Credo di saperne un po’ di più di te in
fatto di mente…-
- Te l’ho già detto che sei una testona?-
- Sì! Non smetti di ricordarmelo… vai a
scrivere?-
- Cosa?-
- L’articolo, no?-
- Non so cosa scrivere…-
- Ti do l’ispirazione!- gli tirò il cravattino
e lo baciò sulle labbra. Benché fossero fidanzati
lo colse così alla sprovvista
che Clive arrossì. La guardò piacevolmente
sorpreso e aprì la porta per uscire.
- Domani voglio vedere il tuo nome sul Times!-
urlò Giogia mentre lui percorreva il corridoio sorridendo
- Contaci!- rispose lui con un gesto d’intesa.
Scese le cale quasi al trotto e uscì nel sole migliore che
si fosse mai visto
sulla sua amata città.
Fece un respiro profondo ispirando quell’aria
magica.
“E’ un nuovo giorno per Londra, un nuovo
splendido giorno!” pensò sorridendo e contemplando
il Big Ben che svettava
sulla metropoli. Poi iniziò a camminare immaginando
l’articolo per il Times con
il cuore colmo di gioia. Tutto era cambiato, tutto era finalmente
cambiato.
- E’ ora… MAHAHAH! Preparati Hershel, il mio
ritorno ti farà tremare! Ti farò pentire di
esserti messo sul mio cammino!-
E così siamo arrivati all'ultimo capitolo, ma chi è il losco figuro che ce l'ha con il Professore? Qualcuno ha qualche idea?
Losco Figuro: Sei tu la scrittrice e nonm lo sai? E poi non gliel'hai detto?
Scherzi!? Appari nel terzo racconto della serie! benedetta ignoranza... comunque... fate un salto nel mio account dopo aver letto, perché vi aspetta il sequel, se v'interessa...
Precisazione: Freud
è della fine del 1800, ma pubblicò le sue teorie
nei primi anni dei 1900... mi sembrava giusto dirvelo.
Beatrice_Black e Karen
Adnimel ovviamente
le ringrazio e tutti quelli che mi hanno seguito in questi mesi di
avventure... VI ASPETTO IN ARTIGLI DAL PASSATO!
Ciau!