Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Miki87    12/03/2012    0 recensioni
“Dimmi che cosa ti porta qui a Camelot?” “Maestà sono qui per chiedervi asilo politico” Uther a quelle parole sobbalzò, non gli era mai successo una cosa del genere, nessuno gli aveva mai chiesto asilo politico nel suo regno “Vedete re Uther colui che avete di fronte non è quel che sembra” notando l’aria spaesata e stupita del sovrano Gareth continuò “Ecco in realtà lui è una lei.. avete di fronte la Principessa Alina Vermillion figlia di Re Gregory Vermillion, la mia signora” per poco a Uther non venne un coccolone
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Terza stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuovo capitolo, era da un bel pò che non aggiornavo, a causa di vari porblemi, come lo studio, problemi personali e per la mancanza di voglia di scrivere. Avevo pensato di cancellarla del tutto, ma poi mi sono detta "Hai inziato e mo finisci". Ringrazio tutti coloro che leggono, seguono e recensiscono la storia. Un bacio Miki87




I cavalli procedevano a passo spediato ormai da ore, Leon potè notare la bava che produceva il suo destriero, quando si volse verso i suoi compagni vide che anche gli altri cavalli erano nelle stesse medesime condizioni, se avessero continuato con quel ritmo sicuramente li avrebbero disarcionati o sarebbero crollati a terra. Con un tocco deciso ai fianchi chiese all’animale un ultimo sforzo per potersi avvicinare al principe “Maestà dobbiamo fermarci, i cavalli stanno per crollare, dobbiamo farli riposare per qualche ora” “Dobbiamo arrivare a Camelot il prima possibile, non possiamo permetterci una sosta” a quella risposta Leon imprecò mentalemente, con un enorme respiro tentò di calmarsi e di trovare le parole adatte per convincere Arthur “Sire pensate anche ad Edwin, credo sia stancate anche per il ragazzo, ha bisogno di una pausa” alle sue parole Arthur abassò lo sguardo sul suo passeggero, il respiro corto e le gote color del fuoco gli fecero capire che la febbre doveva essersi alzata di nuovo,  con un urlo ordinò ai suoi uomini di fermarsi alla successiva  raduna.
Merlin controllò Edwin, il ragazzo tossì un pochino e si raggomitolò nel mantello, cercando un pò di calore vicino al fuoco. Uno strano silenzio si propagò tra i compagni, come se nessuno avesse la forza di parlare, persino Gwaine il più chiaccherone se ne stava zitto e mogio contro al tronco dell’albero fissando Elyan che stava portando altra legna pr il fuoco. Il silenzio surreale fu interrotto dai lamenti di Edwin, il ragazzo sembrava in preda ad un incubo, continuava a muoversi e a ripetere frasi sconnesse. L’assistente del medico gli si avvicinò subito, cercò di calmarlo posandogli una pezza bagnata e tentò di  somministrargli una fiala del rimedio, ma il ragazzo si dimenava troppo, con una manata fece cadere il contenitore dalle mani di Merlin urlando con occhi vitrei “Sta bruciando tutto... il fuoco è troppo alto.. no padre non andatevene”  ci volle l’intervento di Percival per rimettere sdraiato Edwin, ma il ragazzo si dimenò ancora scalciando e cercando di liberarsi dalla presa del cavaliere  “Che diavolo sta dicendo?” chiese Percival mentre Merlin somministrava la medicina con fatica “È in preda ai deliri, non darci troppo peso” detto ciò videro Edwin calmarsi e ricadere nell’oblio.
Con molta fortuna il gruppo riuscì ad arrivare a Camelot prima che il sole tramontasse, il principe portò immediatamente Edwin negli alloggi di Gaius sotto l’occhio vigile del suo servo personale, entrambi avevano notato le facce curiose dei passanti, che cercavano di capire cosa stesse succedendo, ma entrambi non vi diedero peso. Trovarono il vecchio medico intento nella lettura di un vecchio tomo, a causa del fragore del loro ingresso lo spaventarono, ma tornò immediatamente in sè quando notò Edwin tra braccia del principe e con un solo gesto fece segno ad Arthur di posare il figlio di Sir Gareth sul letto.
Merlin sperò vivamente che qualcuno entrasse per richiamare il principe prima che Gaius iniziasse a visitare Alina, tentò più volte di attirare l’attenzione del suo mentore per potergli parlare, ma questi era intento a visitare il paziente e non badò a lui e ai suoi tentativi. Quando le mani del cerusico arrivarono alla casacca della ragazza, Merlin fu quasi sicuro che avrebbe utilizzato la magia, ma per sua fortuna entrarono il Re con Gareth e ringraziò mentalemente chiunque li avesse avvisati. Il cavaliere si gettò immediatamente al capezzale del figlio, posando una mano sulla fronte del giovane, mentre Uther chiese ad Arthur delle spiagazioni, Merlin ne approfittò per mettersi accanto al buon medico dicendogli “Gaius aspettate un attimo, credo sia il caso che il Re e Arthur lascino la stanza prima che inizate la visita in modo più accurato” il mentore lo guardò stralunato alzando il suo sopracciglio come per chiedergli se fosse impazzito o che cosa avesse combinato “Fidatevi” vedendo il suo sguardo deciso, il medico si trovò a chiedere ai reali di lasciare la stanza e lo stupore del cerusico aumentò quando Uther acconsentì immediatamente alla richiesta.
Passò una settimana in cui Alina rimase ferma a letto, per i primi tre giorni la ragazza prendeva conoscienza per poco tempo, poi la febbre tornava forte e la faceva ricadere in uno stato d’incoscienza, dove alcune volte prevalevano gli incubi. Merlin era stato congedato dai suoi doveri di paggetto reale, per poter stare al fianco di Edwin costantemente e il principe non osò controbattere la decisione del re, l’unico oltre a lui che poteva avvicinarsi all’ammalato era Gaius. L’aiutante del medicò ricordò il momento in cui il suo mentore scoprì che Edwin era in realtà una ragazza, il vecchio medico prima arrossì e poi impallidì, ma il peggio arrivò quando Sir Gareth rivelò che in realtà la ragazza era la principessa Alina Vermilliondel regno di Gwyned, il buon Gaius dovette sedersi per digerire la notizia, con uno sguardo incredulo si girò verso il figlioccio “Tu sapevi tutto ciò” non trovando le parole il ragazzo annuì solamente, mentre il sopracciglio dell’uomo che considerava come un padre, guizzò verso l’alto in modo intimidatorio. Il cavaliere della principessa spiegò l’intero accaduto al cerusico, chiedendogli infine di mantenera l’assoluta segretezza per la salvezza e la protezione di sua maestà la principessa Alina, senza però aggiungera la velata minaccia che aveva fatto a Merlin, che se ne stupì, ma forse era proprio perchè il caro vecchio Gaius ispirava una fiducia incondizionata.
Il quarto giorno Alina tornò più stabile, i momenti di lucidità erano diventati più frequenti, chiedeva notizie sul castello e su i suoi abitanti, mentre qualche volta era Merlin a farle qualche domanda sul regno di Gwynedo sui famigliari della ragazza. Fu in una di quelle occasioni che il mago scoprì che la Alina era orfana di madre, “Avevo sei anni quando si è ammalata e dopo un anno ci ha lasciato, ricordo che era molto dolce con me e mio fratello, ma era anche molto severa. Purtroppo con gli anni i ricordi stanno svanendo, non ricordo neanche più la sua voce” a quelle parole il cuore di Merlin si intristì per qualche istante, ricordò Bellinor, a differenza di Alina, lui era stato insieme a suo padre solo per pochi giorni, eppure ricordava che erano state le ore più belle delle sua vita, perchè finalmente poteva dare un volto all’uomo che gli aveva dato la vita.
La camera di Alina era avvolta nel buio della notte, solo la fioca luce di una candela illuminava il letto della ragazza e il giovane servo che stava dormendo sulla poltrona accanto al letto. Garreth si avvicinò con passo felpato e quando fu abbastanza vicino scuotè la spalla di Merlin, il ragazzo sobbalzò leggermente strabuzzando gli occhi, il cavaliere dovette trattenere una risata per non offendere il ragazzo e per non svegliare la sua signora, poi quando fu sicuro di riuscire a parlare disse a Merlin che poteva pure andare e che avrebbe lui vegliato su Alina “Ne è sicuro? Per me non è un problema restare” l’uomo sorrise al ragazzo e lo congedò.
Rimasto solo il cavaliere della principessa si sedette sulla poltrona e la sua mente iniziò a vagare per vari ricordi. Ricordò sua moglie Beth, l’aveva conosciuta a palazzo, era una delle dame di compagnia della regina, l’aveva corteggiata e dopo aver avuto il consenso da entrambe le famiglie si erano sposati. Purtroppo sua moglie morì pochi anni dopo a causa di una grave epidemia che si era diffusa per tutto il regno e non avevano avuto figli. Voleva molto bene a Beth, ma non era di certo amore, era stato innamorato di una sola donna, la moglie del suo migliore amico, Sylvia la regina di Gwyned, non le aveva mai confessato i suoi sentimenti per rispetto a Greghory e a lei, eppure quando era morta se ne era pentito. Si era sentito anche così sbagliato, aveva provato un dolore profondo per la morte di Beth, ma non come quello per la scomparsa della regina, si era sentito trascinare dentro un baratro profondo, tanto da fargli mancare il respiro e questo non era giusto nei confornti della sua devota moglie.  Negli anni poi si era affezionato tantissimo ai due principi, li considerava come dei figli e avrebbe dato la propria vita per loro, senza nessuna minima esitazione. Quando Caleb era partito per la guerra si era sentito impotente, a causa della vecchiaia i suoi riflessi erano peggiorati e sarebbe stato solo un peso per il principe, per questo aveva deciso di rimanere a palazzo utilizzando la scusa della vecchia ferita di battaglia, ma non senza aver dato la giusta protezione a Caleb. Aveva creato un piccolo gruppo speciale di cavalieri, i migliori che aveva addestrato e gli aveva impartito l’ordine di proteggere con qualsiasi mezzo l’erede al trono, solo così si era sentito completamente calmo.
Non evrebbe mai immaginato che i nemici avrebbero colpito al cuore del regno, il castello, a causa della guerra erano rimaste solo le guardie e qualche cavaliere anziano, ciò aveva dato un enorme vantaggio a chi li aveva  attaccati e conquistati. Con enorme fortuna era riuscito a salvare la principessa e a portarla in un luogo sicuro, ora non doveva far altro che aspettare la primavera per ragguingere l’esercito di Gwynede riprendere il regno insieme a Caleb. Pregò che Greghory, il suo re e amico, fosse ancora in vita e di poterlo salvare.
Fu ridestato dai suoi pensieri quando sentì Alina mormorare qualcosa, le passò una pezza bagnata sulla fronte e poi sulle guance, mentre compiva quel semplice gesto notò la somiglianza tra Alina e Sylvia, gli stessi lineamenti dolci, le labbra fini ma allo stesso tempo sensuali e i grandi occhi che si allargavano quando scoprivano o si sorprendevano di qualcosa. Dopo aver posato il panno, passò una mano fra i capelli della ragazza e le sussurrò un motivetto per poterla calmare.
Arthur passò solo il sesto giorno a trovare l’ammalato, era stato impegnato tra i doveri e gli impegni reali, ma a essere sinceri un minimo di tempo lo poteva anche trovare, eppure appena si avvicinava al corridoio delle stanze del ragazzo si ricordava di un impegno improvviso e sgattaiolava via come un ladro. Quando suo padre gli fece notare per la quarta volta della sua mancata visita a Edwin, sottolineando che aveva rischiato la vita a causa sua, aveva capito che non poteva più tirarsi indietro. Bussò per ben due volte alla porta di Edwin, pensò che il ragazzo stesse dormendo e che forse Merlin era andato da Gaius per aggiornarlo sullo stato di salute del degente, era già pronto ad andarsene, quando sentì la risata cristallina di Merlin, con un moto di stizza entrò nella stanza e trovò Merlin seduto su una poltrona che rideva insieme a Edwin, il ragazzo era appoggiato alla testata del letto, non seppe se era per la luce che proveniva dalla vetrata o dal fatto che il ragazzino stesse ridendo tanto, ma ad Arthur parve che gli occhi di Edwin fossero estremamente belli, come il suo viso.








  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Miki87