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Autore: Drius    12/03/2012    2 recensioni
“e tu?” chiese Louis facendo un sorriso obliquo “ti sei mai innamorato?”
Harry ringraziò il buio perché si sentì arrossire e non voleva che l’amico lo notasse.
“io non lo so. Come faccio a capirlo?” chiese Harry.
[...]
“Harry, l’amore è una sentimento che ti trafigge il petto! Quando sei innamorato senti strane sensazioni davanti a lei e quando lei non c’è non fai altro che pensarla.”
“e se la sogni?” chiese Harry.
“sei innamorato”
“se quando la vedi vorresti averla fra le tue braccia?”
“sei innamorato”
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sam aprì un occhio, uno solo, sufficiente per notare che Louis era già sveglio e la stava osservando. Poi lo richiuse e cercò di ritornare a dormire.
“no, ora ti svegli!” esclamò Louis, divertito. Le prese una ciocca di capelli e gliela passò sotto il naso. Questa si alzò di scatto e starnutì violentemente.
“idiota” mugugnò stropicciandosi gli occhi. Louis rise di gusto.
“ricordo ancora quando lo facevo tanti anni fa. I tuoi capelli erano ancora del tuo colore naturale” disse osservandola.
Lei lo guardò di sbieco e gli tirò una piccola sberla sull’avambraccio, che non gli fece niente.
“sono passati anni” disse lei, con la voce ancora impastata dal sonno.
“molti … ma non mi hai ancora detto perché hai cambiato colore”
“dai Louis …”
“no davvero! Mi interessa. Quella sera non mi hai detto poi granché”
Louis si riferiva alla sera in cui Sam era appena arrivata, il giorno prima del compleanno di Layla. Avevano parlato per ore, ma non si erano realmente raccontati nulla.
Sam si alzò e guardò oltre la finestra. I suoi nuovi amici si stavano divertendo fuori nel cortile, sotto i raggi caldi degli ultimi giorni estivi.
“andiamo da loro?” chiese poi, giusto per sviare il discorso. Quando si girò trovò Louis a pochi centimetri dal suo viso e avvampò di colpo.
“non puoi semplicemente dirmelo?”
“dirti cosa?”
“che ti sono mancato da morire.”
Sam avvampò e si nascose il viso fra le mani, sentendosi improvvisamente una ragazzina di 14 anni.
“non credevo che saresti tornata, non ci speravo più” disse Louis ricordandosi improvvisamente quel triste pomeriggio di 16 anni fa.
 
Il sole era caldo e l’aria afosa, ma niente lo avrebbe ostacolato, sarebbe comunque andato a terminare quel regalo che le stava preparando da mesi. Improvvisamente però Sam irruppe nella sua stanza, sconvolta, i capelli lunghi e marroni appiccicati al viso sudato e rigato dalle lacrime. Corse da lei e prima di dirle qualsiasi parola l’abbracciò. Erano giorni che la vedeva strana, ma mai l’aveva vista in quello stato. Il corpo tremava fra le sue braccia,a causa dei forti singhiozzi. Louis sentiva la maglietta inumidirsi, segno che le lacrime avevano raggiunto il petto. Eppure ancora non capiva il motivo di quel pianto, così tremendamente angoscioso.
“che succede?” riuscì a sussurrarle.
Lei per tutta risposta affondò ancora di più il viso nel suo petto e lo strinse più forte che poté.
“ti prego Sam, dimmi che succede” la pregò lui.
Ancora scossa dai singhiozzi, la giovane Samantha riuscì a sussurrare “devo dirti una cosa”
Preoccupato, Louis la portò a sedere sul letto ancora disfatto e tentò di tranquillizzarla prendendole le mani.
“vado via Lou”
Le parole pronunciate a fatica dalla ragazza arrivarono al suo cuore come un cannonata, come se un masso enorme gli avesse appena schiacciato il petto. Rimase dapprima impassibile, incapace di reagire.
“che significa che vai via?” riuscì poi a chiedere.
“significa che sono tornati a prendermi, mia madre e mio padre. Torno a casa.”
No, non era vero. Non poteva esserlo.
“ma tu sei a casa! Sono io la tua casa e tu sei la mia” disse il ragazzo sull’orlo delle lacrime. Cercò di trattenerle, sapendo che non era appropriato piangere di fronte alla propria ragazza.
“io non voglio andare …”
“allora resta! Non andare, stai qui con me!” chiese disperato, stringendole le mani ancora più forte.
I singhiozzi della ragazza ripresero, sta volta più forti di prima.
“quando … quando andrai via?”
“questo pomeriggio”
Louis fu sicuro che il mondo stesse per crollare. Sperò ardentemente che fosse tutto un brutto sogno e, molto scioccamente, si tirò un pizzicotto per verificare. Il dolore gli fece capire che era tutto vero, che niente di ciò che stava accadendo apparteneva alla finzione.
“dimmi che non è vero …”
“mi avevano avvisato, una settimana fa”
“e tu non mi hai detto niente?” sbottò il ragazzo.
“come facevo Louis? Dove le trovavo le parole per dirti che ci saremmo dovuti lasciare … per sempre?”
“no, noi non ci lasceremo mai … te l’ho promesso”
Louis lasciò che qualche lacrima gli rigò il viso.
“ti amo e ti prometto che uscirò di qui, ti verrò a prendere e ce ne andremo lontano. Ma staremo insieme, io e te” le sussurrò baciandole le mani.
“vorrei tanto che fosse vero” si lasciò scappare Sam.
“devi credere in me!”
“io ti credo Lou. Ti credo perché ti amo”
Le labbra dei due si incontrarono per un’ultima, tenera e amara volta. Fu un bacio umido e breve, pieno di tristezza e colmo di paura. Paura di perdersi.
“ci ritroveremo Sam, io te lo giuro”
 
“Louis! Hey Louis, ci sei?” lo chiamò Samantha, facendolo ritornare al mondo reale.
La ragazza che ora Louis aveva di fronte era la Samantha dai capelli rossi e il volto ancora paonazzo dalla vergogna.
“posso farti una domanda?” le chiese sedendosi accanto a lei e guardando fuori gli amici che giocavano.
Lei annuì, fissandolo.
“cosa hai fatto dopo?”
“dopo cosa?”
Lui sospirò.
“dopo che sei andata via. Non sono più riuscito ad avere notizie di te”
Sam abbassò lo sguardo e annuì.
“sono tornata a casa e lì ho vissuto finché i nervi me lo hanno permesso. Nel frattempo è nata Layla e subito dopo ho tinto i capelli di rosso. L’ho fatto perché era un modo per sciogliermi dal passato, non riuscivo ad andare avanti, a sopportare la giornata. Ma poi sono scappata in America, più o meno come ha fatto Layla. Ma non ti ho mai, mai dimenticato Louis. Eri il centro fisso di ogni mio pensiero, la motivazione che mi spingeva a scappare, a lasciare quella casa che mi aveva sottratto alla persona più cara che avevo” Sam si voltò nuovamente ad osservare Louis “tu”
“sei sempre stata mia Sam, anche quando stavi con quell’altro ragazzo …” mormorò lui con disappunto.
Sam sussultò sentendo ciò che Louis aveva appena detto.
“come sai di Mattew?” chiese poi.
“me lo ha detto Harry” rispose velocemente il ragazzo.
“ma io non l’ho detto a lui” disse Sam, confusa.
“ma lo hai detto a Layla, il giorno in cui vi siete incontrate. Harry poi ha parlato con me e mi ha confessato tutte le sue paure di perdere Layla e tutto ciò che era stato detto nell’incontro” spiegò Louis.
Sam sorrise, “è un bravo ragazzo”.
Louis annuì, sorridendo a sua volta.
“e credo abbia una cotta per mia sorella” aggiunse poi.
“oh credimi, è molto più che una cotta!” disse Louis.
“hanno solo 16 anni Lou …”
“li avevamo anche noi, ricordi?”
 
La mano del ragazzo era ben salda sulla sua e la trascinava fra gli alti alberi del cortile. Sam era disorientata, non si era mai allontanata così tanto dal resto del gruppo e mai era rimasta sola con un ragazzo. Louis le sorrideva continuamente, senza lasciarle la mano.
“ma dove mi porti Lou?” chiese Sam al suo migliore amico.
“devo farti vedere una cosa” rispose lui raggiante.
Il ragazzo, invece, era solito girovagare solitario nell’ampio cortile della scuola. Conosceva tutti gli alberi, le piante, i posti ideali per nascondersi durante nascondino e quelli per sfuggire alle suore. Si orientava bene fra i castagni e i gli aranci, sapeva perfettamente dove andare. Raggiunto l’ultimo castagno all’angolo estremo del cortile, Louis rallentò il passo e aiutò l’amica a salire sul ramo più basso dell’albero.
“cosa mi devi far vedere?” chiese la ragazzina impaziente.
“aspetta un attimo” disse lui, divertito dalla fretta di Sam. Salì anche lui sul ramo e poi tese la mano verso il ramo più alto tirandone fuori qualcosa.
Felice come non mai, Louis strinse fra le braccia quell’oggetto che Sam non aveva mai visto prima. Era un nido di uccello e al suo interno quattro rondinini cinguettavano animatamente.
“ma è terribile!” esclamò Sam, subito intuendo che non avevano più madre.
“per quale motivo?” chiese Louis, stupito.
“moriranno!”
“ma no! Ce ne prenderemo cura noi” affermò lui, battendo la mano destra sul petto, orgogliosamente.
Sam lo trovò buffo e rise.
“sei molto carina quando ridi, lo sai?” disse lui avvicinandosi un poco.
Sam avvampò e si nascose il viso fra le mani, cosa che divertì molto Louis. Poi il ragazzo gettò qualche verme che aveva in tasca nel nido per poi riposarlo sul ramo alto, nascosto per bene fra i cespugli.
“non saremo in grado di insegnare a volare a degli uccelli” sentenziò Sam.
“impareranno …”
Louis riprese la mano della ragazza per aiutarla a scendere, sebbene il ramo fosse abbastanza basso. Ma qualcosa andò storto e il ragazzo scivolò candendo per terra, portandosi Sam appresso. La ragazza cadde a peso morto sul corpo del gracile Louis che , invece di lamentarsi per il dolore appena subito, strinse forte la ragazza e si accertò che stesse bene.
“perdonami Lou” continuava a ripetere, tentando di alzarsi.
Lui invece rise, incapace di controllarsi. Solo in quel momento Sam si accorse di quanto i loro visi fossero vicini. Louis smise immediatamente di ridere e le scostò delicatamente una ciocca di capelli dal viso, sistemandogliela dietro l’orecchio.
“hai degli occhi splendidi” disse, prima di annullare le distanze fra di loro.
 
“come dimenticare” sussurrò lei.
“perché non sei tornata a cercarmi?” le chiese titubante
“pensavo mi avessi dimenticato” confessò dolorante.
“non avrei mai potuto …”
“mi ha permesso di uscire solo 7 anni dopo! 7 anni! Io credevo che …”
“ne sono passati 16, e io ti amo allo stesso modo di sempre”
Sam rimase basita da quelle parole. Erano passati molti anni e, anche se Louis era stato il suo pensiero fisso per tutto quel tempo, era confusa sui suoi sentimenti. Lo aveva ritrovato, come lui le aveva promesso, ed era ancora più bello di prima, simpatico come sempre, allegro come non mai ed era certa di amarlo ancora. Ma Mattew era stata comunque una persona importante in questi ultimi anni, l’aveva aiutata ad aprire gli occhi e aveva creduto seriamente di volerlo sposare prima che la tradisse con la sua segretaria. Non era più il tempo dei pomeriggi passati a scribacchiare su un foglio il nome del ragazzo che le piaceva o il tempo dei dolci baci sotto i castagni. Avevano quasi 30 anni ormai, e si sarebbero dovuti sistemare prima o poi. O almeno Sam lo voleva fare.
Louis sembrava tutt’altro che intenzionato di sistemarsi dato che trascorreva ancora il tempo con ragazzini molto, o forse troppo, più giovani di lui e in tutti quegli anni non aveva avuto un’altra ragazza. Ma forse quella di Louis era una scelta. Aveva scelto di non amare più, o semplicemente di non smettere di amare Sam.
Non vedendo risposta a quella sua affermazione, Louis abbassò il capo e non proferì parola.
“Io ti amo Louis” riuscì a dire Sam. Ed era vero, lo amava come non avrebbe mai amato nessuno. Ma Sam era convinta che tra “amare” e “trascorrere la vita insieme” ci fosse una grande differenza, mentre tu, mio caro lettore, sai bene che si può trascorrere la vita solo con qualcuno che si ama e si può amare solo qualcuno con cui trascorri la tua vita.
Louis sorrise raggiante e i suoi occhi brillarono, proprio come tanti anni prima o come quella sera in cui l’aveva rivista.
“ma non è più tempo per i giochi Louis, io non voglio vivere per sempre come una fuggiasca. Voglio sistemarmi, sposarmi, avere una famiglia e …”
“e avrai tutto ciò che vuoi, se stai con me. A tempo debito, ti prometto che avrai ciò che desideri. E tu sai che io mantengo le promesse”
Sam lo sapeva bene.
“devi desiderarlo anche tu”
“non hai idea di quanto mi sono pentito non avertelo chiesto prima”
 
Era partita, andata, sparita. E forse per sempre. Louis era ancora certo di poter sentire il suo profumo aleggiare nella stanza, ma si chiese fino a quando l’avrebbe potuto fare. Già le mancava. Le mancavano i suoi capelli sempre morbidi, i suoi occhi verdi, la sua pelle chiara. Tutto di lei.
E subito cominciarono ad affiorare i primi dubbi: e se avesse tentato di non farla andare? Se l’avesse rinchiusa da qualche parte nell’orfanotrofio? Se avesse bruciato le carte dell’adozione?
E  se le avesse chiesto di sposarlo? Lei avrebbe detto sicuramente di si e non gliel’avrebbero portata via. Sam apparteneva a lui e a lui soltanto,perché così doveva essere, così era stato deciso dalle stelle.
Louis si sentiva uno sciocco ad aver perso tempo e né le sue lacrime, né la sua rabbia gli avrebbero riportato indietro la sua ragazza. Decise così di aspettarla e di ricercarla, perché era destino che dovevano stare insieme e nessun’altro avrebbe potuto vivere al suo fianco. Quel giorno Louis Tomlinson decise che non avrebbe mai più amato nessun’altra donna.
 
Sam abbracciò Louis e lo strinse forte.
“perdonami se non ti sono venuta a cercare, perdonami se ho pensato che mi avessi dimenticato e perdonami se ho tinto i capelli di rosso” gli disse.
“sull’ultima ci devo pensare” scherzò Louis.
Sam spalancò gli occhi e gli diede una sberla sull’avambraccio.
“mi sei mancata Sam”
La risposta di Sam fu un lungo bacio pieno di ricordi.



non uccidetemi vi prego :S
non aggiorno da più di un mese e vi chiedo umilmente scusa u.u ma questo capitolo è stato particolarmente difficile da scrivere perché, per quanto ami Louis e Sam, non riesco a scrivere di loro come vorrei. Quindi vi chiedo ulteriormente scusa per lo schifo di questo capitolo, ho cercato comunque di allungarlo perché era il minimo che potessi fare dopo un mese di assenza >.<
come avete notato ci sono dei flash-back lungo la storia, li ho inseriti per spiegare meglio il loro passato. Sinceramente mi piace molto la storia di Sam e Louis, la trovo romantica (da dove mi è uscita? o.o) per questo vorrei dare loro un nome:
LAM. Da oggi quando parlerò di Lam sapete a chi mi riferisco u.u 
Vi avviso già da ora che il prossimo capitolo non è stato ancora iniziato, ma vedrò di scriverlo e pubblicarlo al più presto :3 ma vi informo che dal prossimo inzia l'azione *-*  (so già cosa deve accadere u.u)
ringrazio tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite/seguite/ricordate e ringrazio chi ha la pazienza di recensire :D
SIETE FANTASTICHE <3
P.S. avevo pensato di far morire un personaggio nella storia e la scelta era ricaduta su Zayn. Siccome avevo informato qualche lettrice di questo volevo tranquillizarle dicendo che ho cambiato idea. Zayn non morirà! Anche perché non voglio ç_ç ma ci sarà un capitolo dedicato al suo coraggio :D
ok vi ho seccato abbastanza. Ciao bellee!
Un grande bacio

Lily :)

  
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