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Autore: LadyBlake    13/10/2006    2 recensioni
Primo di settembre. King’s Cross. Una ragazza che spinge un carrello stracolmo di stranezze si fa largo, a fatica, tra la moltitudine di pendolari che affollano le banchine della stazione. Guardiamo l’orologio, sono quasi le undici. È in ritardo. Ovviamente. Attenta a non attirare l’attenzione su di sè, eccola avviarsi tra il binario 9 e il 10, scomparendo alla vista di tutti. Il suo nome è Isabella. Ma nessuno la chiama così. È la signorina Bothwell per i professori. È Stellina per la mamma e Bells per suo fratello maggiore. Il resto del mondo la conosce da sempre come Bella. Oh, sì…sì, certo. Dimenticavo. C’è poi un ragazzo che l’ha ribattezzata ‘Torta alla Vaniglia’. Già. Proprio così. È accaduto precisamente oggi. Oggi, un anno fa.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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I fatti stanno prendendo una piega inaspettata.

O no?

Cioè…non l’ho notato solo io, giusto?

Mandate un gufo al reparto psichiatrico del San Mungo.

Questi due sono pazzi da legare.

Soprattutto Malfoy, che non ha tutte le rotelle che funzionano in senso orario (come ha giustamente sottolineato gothika85).

Deve avere dei seri problemi.

 

Riassumiamo, per favore. Qui ci vuole una sintesi.

a)     Bella Bothwell, insignificante Grifondoro del sesto anno, ha una cotta stratosferica per Draco Malfoy. Diciamo pure che ha un’ossessione…la classica fissa per uno degli studenti più grandi, il belloccio della situazione, il grande stronzo snob, con la puzza sotto il naso. Quello che non la filerà mai di striscio, per intenderci.

b)     La nostra eroina, prendendo in pugno la situazione, all’inizio del nuovo anno scolastico, decide che è ora di finirla. Forse è il caso di scendere un po’ dalle nuvole. Illusa.

c)     Ovviamente, sfigata com’è, tutto le si ritorce contro. La sua quotidianità viene stravolta per due motivi. Per prima cosa a Hogwarts si sparge la voce che suo fratello fa parte di una band famosa, una band per cui le streghe dai 13 ai 25 anni (..ma abbonderei) farebbero tarocchi falsi. Lei aveva da sempre accuratamente nascosto la cosa: non le sorrideva affatto l’idea di farsi sfruttare come tramite per gli Sweet Nightmares. Secondo: riesce a farsi notare dalla sua ossessione bionda, finendo in mezzo a uno dei classici scontri Potter-Malfoy, con il risultato di schiaffeggiarlo davanti a tutti. Bravissima.

d)     Bella entra in crisi. Non solo la sua lista di buoni propositi è andata a farsi benedire. Ora, oltre a nascondersi dal “S.W. Fan Club” , deve anche evitare di farsi trovare da Malfoy, a sua volta in cerca di vendetta, essendo rimasto senza il suo passatempo dai-fastidio-a-Potter.

e)     La ragazza riesce ad ottenere la sua nomina a prefetto…un anno dopo la sua richiesta. L’ultima cosa che le serviva: anche Malfoy è prefetto. Aumentano le possibilità di agguati notturni…non in senso positivo.

f)       Draco trova Bella nei corridoi, durante una notte tempestosa. Non la schianta, non la chiude in un ripostiglio per poi buttar via la chiave, no, no. La inchioda al muro e, colto alla sprovvista dagli ormoni impazziti (pure quelli), trasportato dall’insana equazione Bella =Torta alla Vaniglia, si prende qualche “ innocente libertà”.

g)     Draco Malfoy ha un’epifania: Bella Bothwell, oltre a essere una Grifondoro del sesto anno talmente sprovveduta da averlo messo in ridicolo, è una ragazza. Che risveglia in lui strane voglie. (Molto strane). È perplesso. Dobbiamo capirlo. Non è normale per lui, insomma, il suo motto è sempre stato: “oltre ai Serpeverde, niente”. Chissà quale sarà la sua contromossa.

h)     Bella…boh, per quanto riguarda Bella non saprei, è un enigma. Un grosso punto di domanda…molto grosso.

Meglio andare a vedere come se la stanno cavando.

 

Un ^grazie, grazie, grazie^ a Cily, io , carmilla1324 (ora potremo anche chattare in diretta!^^), gothicLullaby, Manny, gothica85 (che mi lascia un commentino ad ogni capitolo ^*^….la marmellata è inquietante, lo so ^___-), Gaia Loire (ora ne sono praticamente certa, è impossibile che Bella si Marysuizzi…), talpy, Kikkina90, sweet nettle, Ilmatar_Luonnotar, Lucifera (di Dampyr ho letto solo qualche numero…però no, il mio nick non c’entra con quella TES ^_^).

 

Rubo uno spaziettino per ringraziare anche Deborah, ladyGranger, spekled, luz79 e Killer, che hanno postato i loro commenti su “Sedici anni”…. magari non arriveranno qui a leggere, ma dato che quella ff è una one-shot e non ho modo di ringraziarle altrove….

 

Bene gente, per coloro che hanno la costanza di continuare a leggere questa FF, ora vado a spremermi le meningi per scrivere il prossimo capitolo.

Ho intenzione di renderlo succulento come una torta…

Merlino, qui qualcuno ci sta infettando con le sue folli manie.

Corriamo ai ripari.

O corriamo e basta.

 

Bye!

Tess.

Crac!

 

 

 

Capitolo 10

L’ormone libero

 

Le nubi temporalesche incombevano sulle teste dei poveri studenti di Hogwarts, e i lampi si susseguivano, inesorabili. Ma era una magia, ovviamente. Dal soffitto della Sala Grande non sarebbe caduta nemmeno la più piccola goccia di pioggia; tutti lo sapevano, persino Bella. La quale, però, non poteva fare a meno di sussultare, ogni volta che il rombo di un tuono giungeva alle sue sensibili orecchie. Le ricordava cose a cui era meglio non pensare in mezzo a tutta quella gente.

La colazione quella mattina sembrava attrarla più del solito, intenta com’era dal non alzare un sopracciglio dalla sua tazza, nemmeno per sbaglio.

Oltre ad avere le occhiaie, più che giustificabili, dato il turno di ronda, il suo collo presentava degli strani segni rossi che spiccavano come gocce di sangue sulla neve, che urlavano a gran voce: “ehilà! guardateci, siamo qui!!!”.

Come avrebbe potuto giustificare gli attacchi di vampirismo, tanto per rimanere in tema di sangue, di Malfoy?

Ecco.

Ci risiamo.

Al solo pensare quel nome, avvertì una vampata di calore propagarsi in tutto il corpo. Il problema era che, oltre a colorirsi come un peperone, che già di per sé avrebbe attirato l’attenzione dei suoi compagni, ciò causava il formarsi di un fastidiosissimo sorriso idiota, corollato da risatine isteriche difficili da contenere.

Per Merlino, Bella, sei caduta proprio in basso.

Agitarsi così tanto per… per per… ohmammaohmammaohmamma…

…shhhh…calmati ora…respira…respira…

Spio.

Bella, facendo finta di niente e allungando una mano verso i biscotti, si guardò intorno, circospetta.

Nessuno fa caso a me. Meglio.

Anzi, no.

Ginny mi sta fissando.

E lei sa. Accidenti, perché non ho tenuto la bocca chiusa?

La rossa in realtà teneva d’occhio Bella da quando si erano sedute a tavola, ascoltando, senza prestarvi attenzione, le ultime novità sui Chudley Cannons, la squadra preferita di Ron.

Perché Bella, cara, stanotte sragionavi, ecco perché.

C’era bisogno di tirar Ginny giù dal letto, trascinarla in bagno e raccontarle proprio TUTTO?

E lei..

Ma cosa fa?

COSA FA?

Mi fa dei cenni. E indica. Cosa indica? Tira giù quel dito indice!! Te lo taglio!

Fissa un punto alle mie spalle.

Mi tira un calcio sotto al tavolo.

-Ouch!!

Ha beccato Danny, seduto alla mia destra.

Meglio, ci mancava solo un livido sulla gamba a completare l’opera.

Mi vien troppo da ridere. Come un’idiota. Ma cosa ti ridi, Bella?

Devo trattenermi.

Bella si bloccò con un biscotto a mezza strada tra la tazza e la sua bocca.

Ma che ha?? Che ha?!

Vuole che io mi volti. Ma stiamo scherzando? Le faccio segno di no con la testa.

Ora sgrana gli occhi. Di fianco a lei Potter alza lo sguardo e si blocca, fissando un punto alle mie spalle.

La tavola dei Grifondoro si zittisce. Perché? Non è normale.

Sento gli sguardi puntati su di me.

Spio.

No, sono puntati non su di me.

Per fortuna.

Un attimo.

Guardano tutti dietro di me.

Mi vien da ridere.

Ma non c’è niente da ridere.

E ho caldo.

CHE STA SUCCEDENDO?

Bella sentì qualcuno picchiettarle sulla spalla per attirare la sua attenzione.

Oh.oh.

 

***

 

Non aveva chiuso occhio. E la colpa non era da imputarsi né al temporale, né agli incubi, né ai dilemmi esistenziali della vita di mago adolescente circondato da cretini di ogni genere.

Pansy lo stava assillando con proposte inaccettabili di riconciliazione con quella Bella Bothwell, e tutto per quattro bellimbusti vestiti di pelle nera.

Inezie.

C’era un problema da risolvere al momento.

Tornato dalla ronda si era chiuso in camera, il cervello vuoto.

Com’era stato possibile?

Lui, Draco Malfoy, perdere il controllo in quella maniera.

Aveva buttato al vento il suo vantaggio.

Tutta quella storia poteva ora ritorcersi contro di lui.

Inaccettabile.

E per di più con una pezzente del genere.

Una che si confondeva facilmente con gli arazzi appesi alle pareti.

Un’insolente che l’aveva schiaffeggiato per un’accusa del tutto plausibile.

Una Grifondoro.

Un’amica di Potter, Sfregiato Potter.

Non osava immaginare a come si sarebbe evoluta la situazione non fosse stato per quel tuono che l’aveva fatto rinsavire.

Giusto in tempo.

-Draco..

-Che vuoi?

-Ci sei?

-Arrivo.

Blaise si appoggiò allo stipite della porta, fissando l’amico, intento ad annodarsi la cravatta.

-Allora?

-Allora che?

Sembrava parecchio scocciato.

-Allora hai deciso come fargliela pagare? La tua vendetta? Il piano con la P maiuscola! – sbottò Zabini. La pazienza non era mai stato il suo forte e tutta la sua riserva in quel periodo veniva prosciugata dalle scenate di Pansy.

-Blaise, ti vedo troppo coinvolto.

Così dicendo, Draco gli passò di fianco spedito, uscendo di corsa dalla camera.

-Io? Coinvolto io? Draco…

-Che hai ancora? Ti piace il suono del mio nome stamattina o hai solo deciso di sfinirmi?

-Nervosetto? Cos’è successo stanotte?– commentò l’altro, affrettando il passo per affinacarglisi.

-Dov’è Pansy?- Draco preferì saggiamente di glissare l’argomento.

Blaise lasciò correre. Per il momento.

-A colazione.

-Tiger? Goyle?

-Se li è trascinati dietro.

Malfoy si fermò di colpo, voltandosi verso l’amico.

-Dì un po’! Avete per caso intenzione di boicottarmi? Cos’è?? Vi è presa la mania di grandezza, tutto d’un tratto? Chi gli dà il permesso di snobbarmi così?!

-Draco, lo sai il perché!

-Ancora con questa storia?! Ma dannato Potty, non c’è nessuno che prenda le mie difese qui?? Sono io la vittima!

-Draco…

-Mmh!!! Lo so come mi chiamo, è inutile che continui a ripeterlo!

-Senti, fin’ora sono sempre rimasto dalla tua parte…

Occhiataccia in tralice del biondo.

-…ma adesso stiamo superando il limite…e ti avverto: Pansy stamattina è più decisa che mai.

-E perché mai? Sentiamo la novità.

-Ha letto sulla Gazzetta che quelli faranno un concerto qua in zona prossimamente.

E ciò voleva dire lamentele a non finire.

-Uff….

-Mago avvisato, mezzo salvato, Draco – concluse Blaise, con un’amichevole manata sulla sua spalla, prima di oltrepassarlo ed entrare in Sala Grande.

La giornata si prospetta uno schifo. E Trasfigurazione alle prime ore.

Malfoy fece la sua entrata trionfale sotto il cielo plumbeo di cui prima, tra il chiacchiericcio degli studenti e i profumi delle vivande per la colazione. Si diresse convinto verso il suo tavolo.

Pessima idea.

Il cipiglio di Pansy e di altre quattro oche starnazzanti lo fecero rallentare.

Quella situazione cominciava davvero a scocciarlo.

Si voltò verso destra, lasciando scivolare lo sguardo sui Grifondoro, passandoli in rassegna con disgusto malcelato, una smorfia gli si dipinse sul volto.

Eccola.

Lì, tra un deficiente del sesto anno e la Granger.

Ma proprio vicino alla Zannuta?

Se ne stava tutta rannicchiata in avanti, con la testa quasi nella tazza…ma ci si voleva affogare?

Magari. La speranza è l’ultima a morire.

Ad ogni modo, era ora di finirla con quella storia. Punto e a capo, aprire un nuovo paragrafo.

Non aveva tempo da perdere lui.

Ma era la cosa giusta da fare?

In quel momento?

Davanti a tutti?

Inutile pensarci, tanto il suo corpo si stava muovendo da solo, prima una gamba e poi l’altra, una, l’altra, passo dopo passo, verso la causa dei suoi guai.

Man mano si avvicinava, però, i ricordi di ciò che era successo la notte prima tornavano prepotenti ad affacciarsi alla sua mente.

Il suo alito caldo.

Vai avanti e non pensarci.

La sua voce che pigolava.

Che implorava.

La sua pelle calda.

Gli era venuta l’insana voglia di leccarla. Lì, adesso.

Sono un represso? Perchè a questo punto mi il dubbio sorge spontaneo.

Il suo profumo.

Decisamente, il suo profu-

Ma finiscila per favore!

Accigliato come non mai, giunse alle spalle di Bella.

Potter si voltò a guardarlo. Malissimo, tra l’altro.

La Weasley lo fissava da quando era entrato, la Granger alzò gli occhi dal suo libro.

Il mondo Grifondoro rimase in attesa.

Che cavolo vuoi? Era la domanda inespressa che si leggeva sui volti di chi era seduto a tavola.

Solo una persona non si era accorta di nulla.

Malfoy inspirò profondamente.

Costrinse la sua mano a muoversi.

Battè sulla spalla di Torta alla Vaniglia con le dita.

Ritirandole subito, come si fossero scottate.

Bisognava chiuderla sì quella storia.

E anche subito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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