I fatti stanno
prendendo una piega inaspettata.
O no?
Cioè…non l’ho
notato solo io, giusto?
Mandate un gufo
al reparto psichiatrico del San Mungo.
Questi due sono
pazzi da legare.
Soprattutto
Malfoy, che non ha tutte le rotelle che funzionano in senso orario (come ha giustamente sottolineato gothika85).
Deve avere dei
seri problemi.
Riassumiamo,
per favore. Qui ci vuole una sintesi.
a)
Bella Bothwell,
insignificante Grifondoro del sesto anno, ha una cotta stratosferica per Draco
Malfoy. Diciamo pure che ha un’ossessione…la classica fissa per uno degli
studenti più grandi, il belloccio della situazione, il grande stronzo snob, con
la puzza sotto il naso. Quello che non la filerà mai di striscio, per
intenderci.
b)
La nostra
eroina, prendendo in pugno la situazione, all’inizio del nuovo anno scolastico,
decide che è ora di finirla. Forse è il caso di scendere un po’ dalle nuvole.
Illusa.
c)
Ovviamente,
sfigata com’è, tutto le si ritorce contro. La sua quotidianità viene stravolta
per due motivi. Per prima cosa a Hogwarts si sparge la voce che suo fratello fa
parte di una band famosa, una band per cui le streghe dai 13 ai 25 anni (..ma
abbonderei) farebbero tarocchi falsi. Lei aveva da sempre accuratamente nascosto
la cosa: non le sorrideva affatto l’idea di farsi sfruttare come tramite per gli
Sweet Nightmares. Secondo: riesce a
farsi notare dalla sua ossessione bionda, finendo in mezzo a uno dei classici
scontri Potter-Malfoy, con il risultato di schiaffeggiarlo davanti a tutti.
Bravissima.
d)
Bella entra in
crisi. Non solo la sua lista di buoni propositi è andata a farsi benedire. Ora,
oltre a nascondersi dal “S.W. Fan Club” , deve anche evitare di farsi trovare da
Malfoy, a sua volta in cerca di vendetta, essendo rimasto senza il suo
passatempo dai-fastidio-a-Potter.
e)
La ragazza
riesce ad ottenere la sua nomina a prefetto…un anno dopo la sua richiesta.
L’ultima cosa che le serviva: anche Malfoy è prefetto. Aumentano le possibilità
di agguati notturni…non in senso positivo.
f)
Draco trova
Bella nei corridoi, durante una notte tempestosa. Non la schianta, non la chiude
in un ripostiglio per poi buttar via la chiave, no, no. La inchioda al muro e,
colto alla sprovvista dagli ormoni impazziti (pure quelli), trasportato
dall’insana equazione Bella =Torta alla Vaniglia, si prende qualche “ innocente
libertà”.
g)
Draco Malfoy ha
un’epifania: Bella Bothwell, oltre a essere una Grifondoro del sesto anno
talmente sprovveduta da averlo messo in ridicolo, è una ragazza. Che risveglia in lui strane
voglie. (Molto strane). È perplesso.
Dobbiamo capirlo. Non è normale per lui, insomma, il suo motto è sempre stato:
“oltre ai Serpeverde, niente”. Chissà quale sarà la sua contromossa.
h)
Bella…boh, per
quanto riguarda Bella non saprei, è un enigma. Un grosso punto di domanda…molto
grosso.
Meglio andare a
vedere come se la stanno cavando.
Un ^grazie,
grazie, grazie^ a Cily, io , carmilla1324 (ora potremo anche
chattare in diretta!^^), gothicLullaby, Manny, gothica85 (che mi lascia un commentino
ad ogni capitolo ^*^….la marmellata è inquietante, lo so ^___-), Gaia Loire (ora ne sono praticamente
certa, è impossibile che Bella si Marysuizzi…), talpy, Kikkina90, sweet nettle, Ilmatar_Luonnotar, Lucifera (di Dampyr ho letto solo
qualche numero…però no, il mio nick non c’entra con quella TES
^_^).
Rubo uno
spaziettino per ringraziare anche Deborah, ladyGranger, spekled, luz79 e Killer, che hanno postato i loro
commenti su “Sedici anni”…. magari non arriveranno qui a leggere, ma dato che
quella ff è una one-shot e non ho modo di ringraziarle
altrove….
Bene gente, per
coloro che hanno la costanza di continuare a leggere questa FF, ora vado a
spremermi le meningi per scrivere il prossimo capitolo.
Ho intenzione
di renderlo succulento come una torta…
Merlino, qui qualcuno ci sta infettando con le sue
folli manie.
Corriamo ai
ripari.
O corriamo e
basta.
Bye!
Tess.
Crac!
Capitolo 10
L’ormone
libero
Le nubi
temporalesche incombevano sulle teste dei poveri studenti di Hogwarts, e i lampi
si susseguivano, inesorabili. Ma era una magia, ovviamente. Dal soffitto della
Sala Grande non sarebbe caduta nemmeno la più piccola goccia di pioggia; tutti
lo sapevano, persino Bella. La quale, però, non poteva fare a meno di
sussultare, ogni volta che il rombo di un tuono giungeva alle sue sensibili
orecchie. Le ricordava cose a cui era meglio non pensare in mezzo a tutta quella
gente.
La colazione
quella mattina sembrava attrarla più del solito, intenta com’era dal non alzare
un sopracciglio dalla sua tazza, nemmeno per sbaglio.
Oltre ad avere
le occhiaie, più che giustificabili, dato il turno di ronda, il suo collo
presentava degli strani segni rossi che spiccavano come gocce di sangue sulla
neve, che urlavano a gran voce: “ehilà! guardateci, siamo qui!!!”.
Come avrebbe
potuto giustificare gli attacchi di vampirismo, tanto per rimanere in tema di sangue, di
Malfoy?
Ecco.
Ci
risiamo.
Al solo pensare
quel nome, avvertì una vampata di
calore propagarsi in tutto il corpo. Il problema era che, oltre a colorirsi come
un peperone, che già di per sé avrebbe attirato l’attenzione dei suoi compagni,
ciò causava il formarsi di un fastidiosissimo sorriso idiota, corollato da
risatine isteriche difficili da contenere.
Per Merlino,
Bella, sei caduta proprio in basso.
Agitarsi così
tanto per… per per… ohmammaohmammaohmamma…
…shhhh…calmati
ora…respira…respira…
Spio.
Bella, facendo
finta di niente e allungando una mano verso i biscotti, si guardò intorno,
circospetta.
Nessuno fa caso
a me. Meglio.
Anzi,
no.
Ginny mi sta
fissando.
E lei sa.
Accidenti, perché non ho tenuto la bocca chiusa?
La rossa in
realtà teneva d’occhio Bella da quando si erano sedute a tavola, ascoltando,
senza prestarvi attenzione, le ultime novità sui Chudley Cannons, la squadra
preferita di Ron.
Perché Bella,
cara, stanotte sragionavi, ecco perché.
C’era bisogno
di tirar Ginny giù dal letto, trascinarla in bagno e raccontarle proprio
TUTTO?
E
lei..
Ma cosa
fa?
COSA
FA?
Mi fa dei
cenni. E indica. Cosa indica? Tira giù quel dito indice!! Te lo
taglio!
Fissa un punto
alle mie spalle.
Mi tira un
calcio sotto al tavolo.
-Ouch!!
Ha beccato
Danny, seduto alla mia destra.
Meglio, ci
mancava solo un livido sulla gamba a completare
l’opera.
Mi vien troppo
da ridere. Come un’idiota. Ma cosa ti ridi, Bella?
Devo
trattenermi.
Bella si bloccò
con un biscotto a mezza strada tra la tazza e la sua
bocca.
Ma che ha?? Che
ha?!
Vuole che io mi
volti. Ma stiamo scherzando? Le faccio segno di no con la
testa.
Ora sgrana gli
occhi. Di fianco a lei Potter alza lo sguardo e si blocca, fissando un punto
alle mie spalle.
La tavola dei
Grifondoro si zittisce. Perché? Non è normale.
Sento gli
sguardi puntati su di me.
Spio.
No, sono
puntati non su di me.
Per
fortuna.
Un
attimo.
Guardano tutti
dietro di me.
Mi vien da
ridere.
Ma non c’è
niente da ridere.
E ho
caldo.
CHE STA
SUCCEDENDO?
Bella sentì
qualcuno picchiettarle sulla spalla per attirare la sua
attenzione.
Oh.oh.
***
Non aveva
chiuso occhio. E la colpa non era da imputarsi né al temporale, né agli incubi,
né ai dilemmi esistenziali della vita di mago adolescente circondato da cretini
di ogni genere.
Pansy lo stava
assillando con proposte inaccettabili di riconciliazione con quella Bella
Bothwell, e tutto per quattro bellimbusti vestiti di pelle nera.
Inezie.
C’era un
problema da risolvere al momento.
Tornato dalla
ronda si era chiuso in camera, il cervello vuoto.
Com’era stato
possibile?
Lui, Draco
Malfoy, perdere il controllo in quella maniera.
Aveva buttato
al vento il suo vantaggio.
Tutta quella
storia poteva ora ritorcersi contro di lui.
Inaccettabile.
E per di più
con una pezzente del genere.
Una che si
confondeva facilmente con gli arazzi appesi alle pareti.
Un’insolente
che l’aveva schiaffeggiato per
un’accusa del tutto plausibile.
Una
Grifondoro.
Un’amica di Potter, Sfregiato
Potter.
Non osava
immaginare a come si sarebbe evoluta la situazione non fosse stato per quel
tuono che l’aveva fatto rinsavire.
Giusto in
tempo.
-Draco..
-Che
vuoi?
…
-Ci
sei?
-Arrivo.
Blaise si
appoggiò allo stipite della porta, fissando l’amico, intento ad annodarsi la
cravatta.
-Allora?
-Allora
che?
Sembrava
parecchio scocciato.
-Allora hai
deciso come fargliela pagare? La tua vendetta? Il piano con
-Blaise, ti
vedo troppo coinvolto.
Così dicendo,
Draco gli passò di fianco spedito, uscendo di corsa dalla
camera.
-Io? Coinvolto
io? Draco…
-Che hai
ancora? Ti piace il suono del mio nome stamattina o hai solo deciso di
sfinirmi?
-Nervosetto?
Cos’è successo stanotte?– commentò l’altro, affrettando il passo per
affinacarglisi.
-Dov’è Pansy?-
Draco preferì saggiamente di glissare l’argomento.
Blaise lasciò
correre. Per il momento.
-A
colazione.
-Tiger?
Goyle?
-Se li è
trascinati dietro.
Malfoy si fermò
di colpo, voltandosi verso l’amico.
-Dì un po’!
Avete per caso intenzione di boicottarmi? Cos’è?? Vi è presa la mania di
grandezza, tutto d’un tratto? Chi gli dà il permesso di snobbarmi
così?!
-Draco, lo sai
il perché!
-Ancora con
questa storia?! Ma dannato Potty, non
c’è nessuno che prenda le mie difese qui?? Sono io la
vittima!
-Draco…
-Mmh!!! Lo so
come mi chiamo, è inutile che continui a ripeterlo!
-Senti, fin’ora
sono sempre rimasto dalla tua parte…
Occhiataccia in
tralice del biondo.
-…ma adesso
stiamo superando il limite…e ti avverto: Pansy stamattina è più decisa che
mai.
-E perché mai?
Sentiamo la novità.
-Ha letto sulla
Gazzetta che quelli faranno un concerto qua in zona
prossimamente.
E ciò voleva
dire lamentele a non finire.
-Uff….
-Mago avvisato,
mezzo salvato, Draco – concluse Blaise, con un’amichevole manata sulla sua
spalla, prima di oltrepassarlo ed entrare in Sala Grande.
La giornata si
prospetta uno schifo. E Trasfigurazione alle prime ore.
Malfoy fece la
sua entrata trionfale sotto il cielo plumbeo di cui prima, tra il
chiacchiericcio degli studenti e i profumi delle vivande per la colazione. Si
diresse convinto verso il suo tavolo.
Pessima
idea.
Il cipiglio di
Pansy e di altre quattro oche starnazzanti lo fecero
rallentare.
Quella
situazione cominciava davvero a scocciarlo.
Si voltò verso
destra, lasciando scivolare lo sguardo sui Grifondoro, passandoli in rassegna
con disgusto malcelato, una smorfia gli si dipinse sul
volto.
Eccola.
Lì, tra un
deficiente del sesto anno e
Ma proprio
vicino alla Zannuta?
Se ne stava
tutta rannicchiata in avanti, con la testa quasi nella tazza…ma ci si voleva
affogare?
Magari. La speranza è l’ultima a
morire.
Ad ogni modo,
era ora di finirla con quella storia. Punto e a capo, aprire un nuovo
paragrafo.
Non aveva tempo
da perdere lui.
Ma era la cosa
giusta da fare?
In quel
momento?
Davanti a
tutti?
Inutile
pensarci, tanto il suo corpo si stava muovendo da solo, prima una gamba e poi
l’altra, una, l’altra, passo dopo passo, verso la causa dei suoi
guai.
Man mano si
avvicinava, però, i ricordi di ciò che era successo la notte prima tornavano
prepotenti ad affacciarsi alla sua mente.
Il suo alito
caldo.
Vai avanti e
non pensarci.
La sua voce che
pigolava.
Che
implorava.
La sua pelle
calda.
Gli era venuta
l’insana voglia di leccarla. Lì, adesso.
Sono un
represso? Perchè a questo punto mi il dubbio sorge spontaneo.
Il suo profumo.
Decisamente, il
suo profu-
Ma finiscila
per favore!
Accigliato come
non mai, giunse alle spalle di Bella.
Potter si voltò
a guardarlo. Malissimo, tra l’altro.
Il mondo
Grifondoro rimase in attesa.
Che cavolo
vuoi? Era la domanda
inespressa che si leggeva sui volti di chi era seduto a
tavola.
Solo una
persona non si era accorta di nulla.
Malfoy inspirò
profondamente.
Costrinse la
sua mano a muoversi.
Battè sulla
spalla di Torta alla Vaniglia con le dita.
Ritirandole
subito, come si fossero scottate.
Bisognava
chiuderla sì quella storia.
E anche
subito.