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Autore: Christelle    13/03/2012    3 recensioni
Anita è una ragazza. Anita è una ragazza come tutte le altre. Anita non è una barbie: non è molto alta, ha un aspetto ordinario, una famiglia ordinaria, una vita ordinaria ... Ma qualcosa sta per cambiare. Morti inspiegabili, cittadini nel panico ... cosa sta succedendo nella nostra Milano? Chi è il responsabile? Fu così che Anita si ritrovò coinvolta in una storia più grande di lei, in un gioco sadico dove non ci sono in paio premi ma vite. Un passato sconosciuto, un presente incasinato e un futuro appeso a un filo ... ma Anita giocherà, lo farà per amore.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Detective improvvisate

 

Serena arrivò molto puntuale all’appuntamento.

Con un veloce scambio di sguardi decidemmo che era arrivato il momento.  

 

 

 

Davanti all’entrata principale ci saranno state almeno una decina persone tra poliziotti e medici.

Appostate dietro alcuni cespugli li sentimmo discutere.

“Voglio che manteniate la scena del crimine intatta, non spostate nulla: nemmeno il corpo” disse uno di loro.

“Neanche per sogno! Ora è necessario accertare le cause della morte!”

Il cadavere era ancora dentro.

Benissimo.

Con passo lento e furtivo ci avviammo verso la porta sul retro, implorando che almeno quella non fosse bloccata.

Le nostre speranze si rivelarono vane.

Il cancelletto era sorvegliato a vista da quattro agenti in divisa, evidentemente erano molto prudenti.

Nei film dicevano tutte le volte “Il colpevole torna sempre sulla scena del delitto!”, magari loro ci speravano.

Come quando dei bambini il 24 dicembre restano alzati tutta la notte ad aspettare Babbo Natale, che puntualmente non si fa vedere.  

“Caspita questa non ci voleva, e adesso che facciamo Anita?!”.

Ci pensai un attimo: anche se Serena fosse riuscita ad allontanarne uno ci sarebbero stati gli altri tre da sistemare … cosa potevo fare?

Ad un tratto il lampo di genio!

“Sere ricordi le scale antincendio?”

“Ah si, quelle che usiamo per le esercitazioni?”

“No, non le nostre. Quelle vecchie”

“ Non le hanno chiuse?”

“Esatto, e dove si trovano?”

“Nei pressi del linguistico penso … ”

“Bene, ecco il piano: entreremo nel cortile scavalcando il muretto dove è più basso, poi ci avvieremo verso la rampa e alla fine entreremo. Ci siamo passati davanti prima e non ho visto nessuno di guardia … Piano geniale no?”

“Speriamo …”

Mi fissò con una faccia che sembrava dire “se ci beccano è la volta buona che ti ammazzo, a costo di finire in carcere!”

“Rilassati Sere … quando mai i miei piani vanno a monte?”

“Sinceramente? Sempre …”

 

 

 

 

Dopo essere entrate nel giardino e aver salito la rampa incontrammo un piccolo problema.

 “Cavolo Any! Non si apre!”

Cavolo!

Avevo dimenticato che la porta antincendio si apriva solo dall’interno perché era difettosa!

Per questo avevamo smesso di usarla.

E adesso?

“Aspetta! Si è aperta!”

“Cosa?! Ma ne sei sicura Sere?”

“Si, probabilmente la serratura era rovinata …”

“ … ”

“Qualcosa non va Anita?”

“No, va tutto alla perfezione … ed è esattamente questo il problema”

 

 

 

Appena entrate notammo l’alone di tenebra che avvolgeva i corridoi, quella notte la luna non c’era, anzi era previsto un temporale.

“Per fortuna che ho portato una torcia” mi sussurrò la mia amica nell’ orecchio.

“Ottimo lavoro”

“Che facciamo adesso?” chiese, leggermente perplessa e impaurita.

Non è cosa da tutti i giorni intrufolarsi in un edificio dove era stato commesso un crimine … suppongo che sia considerato un reato.

Anzi, sicuramente è considerato un reato.

Bhe, siamo minorenni, non ci possono mandare in galera … vero?

“Cerchiamo il cadavere, mi sembra ovvio”

“Ma la scuola è gigantesca! Ci metteremo delle ore!”.

Purtroppo aveva ragione un’altra volta.

Non per vantarmi ma il nostro istituto* è uno dei più grandi della città! Nel peggiore dei casi ci avremmo potuto mettere l’intera notte, a meno che …

“Dividiamoci”

“Cosa?! Ma sei matta?!”

“È l’unico modo per trovare ciò che cerchiamo, ci terremo in contatto con il cellulare”

“Ne sei sicura?”

“Perché? Hai paura Sere?”

“Un po’”

“ … Anch’io … ”.

 

 

 

Serena andò a perlustrare l’ala destra mentre a me toccò la sinistra.

Era talmente buio che dovetti procedere con la luce del telefonino!

La scuola era così tetra e spaventosa che ad ogni scricchiolio mi veniva un infarto, e non era una cosa positiva.

Ad ogni angolo prima di proseguire mi fermavo a controllare che non ci fosse nessuno … la prudenza non è mai troppa.

Dopo circa quindici minuti di cammino mi arrivò una telefonata di Emy, risposi immediatamente.

“L’hai trovata?”  mi chiese.

“No, tu?”

“Nemmeno” accidenti!  Speravo avesse qualche novità!

“Allora continua a cercare”

“Ok Any, passo”

“ … Passo?”

“Si dicono così nei film, passo e chiudo” e attaccò.

Passo? Chiudo?

Questa storia le aveva seriamente dato alla testa … forse è vero che ho una cattiva influenza su di lei …

Vabbè, lasciamo stare e riprendiamo questa sottospecie di indagine.

Dopo altri venti minuti stavo cominciando a perdere la pazienza.

Mi resi conto che non potevo continuare ad andare avanti alla cieca, di conseguenza decisi di fermarmi a riflettere.

“Raccattiamo gli indizi:

1- Alex ha detto che la ragazza è stata uccisa ai corsi di recupero serali

2- La notizia stamattina non è stata trasmessa

Quindi è molto probabile che sia morta ieri sera, altrimenti la voce si sarebbe già sparsa” 

Fin qui era tutto abbastanza ovvio.

“Continuiamo:

3- Ieri era martedì … mi pare ci fossero i corsi serali di: storia, inglese, latino e scienze … quindi frequentava uno di questi corsi!” 

Bene!  

Pian piano stavo facendo dei progressi, ero eccitatissima!

“Ora, le aule che usano per storia e latino si trovano nell’ala sinistra, mentre le altre nell’ala destra! C’e l’ho fatta! Devo chiamare Serena!”.

Composi molto frettolosamente il suo numero di cellulare.

“Si?”

“Serena ascoltami attentamente! Corri a controllare le aule che si usano per i corsi serali di scienze e inglese! Fai in fretta!”

“Perché?”

“MUOVITI!” riagganciai.

Senza notarlo mi ero messa a correre. Arrivai in pochissimo tempo alla prima aula, quella di storia. Entrai spalancando con violenza la porta, ma non vi trovai niente.

In quel preciso istante mi arrivò una telefonata.

“Sere?”

“L’ho trovata …”

“Davvero! Dove?!”

“Nell’aula di inglese …” sentivo nel sottofondo strani rumori.

“Tutto a posto?”

“Si si … cioè … sono appena corsa in bagno a vomitare … ora sto tornando verso l’aula”

“È conciata così male?”

“Diciamo … Forse sono io, sai non vedo cadaveri tutti i giorni”

“Può darsi, senti io …”

Sentii altri strani rumori in sottofondo, ma diversi da quelli di prima.

“Ehi cosa succede? Cavolo!”

“Cosa c’è Sere?! Stai bene?!”

“Shhh parla sottovoce … c’è qualcuno”

Il panico mi assalì.

Le gambe iniziarono a tremare, caddi in ginocchio.

Come poteva esserci qualcuno?!

“Serena va via …”

“Aspetta, provo a vedere chi è, forse …”

“SERENA VATTENE CAZZO**!”

“Non ci posso credere, non può essere … lui … oddio!”

“COS’È SUCCESSO?! SERE RISPONDI!”

“Mi ha visto, mi ha visto!”

Il rumore causato dalle scarpe della mia amica mentre correva rimbombava nel cellulare, provocando un eco fastidioso, riuscivo a sentire la sua paura, il suo fiato corto …

“Anita … è scomparso!”

“Cosa?!”

“Si, mi sono girata e lui non c’era … Any tu non puoi capire! Lui … AHHH!”

“SERENA!”

“Lasciami! … Per favore lasciami andare … aiuto Anita … TU,  TU, TU”.

Scostai sconvolta il telefono dall’orecchio: chiamata interrotta.

 

 

*colgo l'occasione per dirvi (se non l'ho già fatto) che la MAGGIOR PARTE se non TUTTI i luoghi che citerò sono frutto della mia testolina, compresa la scuola di Anita, visto che praticamente non vado mai a Milano (purtroppo).

**scusate il linguaggio ma, diciamocelo, in questa situazione chiunque lo direbbe!

 

 

 

 

 

NdA: Buongiorno ^^. Mi scuso per il ritardo, come vi avevo già detto (mi pare) settimana scorsa è stata un tormento inimmaginabile ... Il capitolo 7 penso di pubblicarlo tra 2 settimane visto che non l'ho ancora iniziato e questa settimana non ci sono. Bene, ora che abbiamo chiarito veniamo al dunque: che ve ne pare?? Aspetto ovviamente vostri commenti e ricordo ai lettori che non mordo (non ancora almeno ... non si sa mai) :D. Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, alla prossima! Una grande bacio a tutti!!

Xoxo

Christelle*

  
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