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Autore: VeroJonasLover    13/03/2012    18 recensioni
Tanto da 'sano' non se ne sarebbe mai ricordato.
'Sai Joseph, ti amo anche io'.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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42 recensioni per 3 capitoli? MA IO VI AMO, giuro. 

Ma buonasera care mie lettrici! Eccoci qui con un altro capitolo, spero non sia noioso. C'è l'entrata di un nuovo personaggio, io personalmente lo adoro! 
Volevo ringraziare tutte le meraviglie che hanno messo la storia tra le preferite (5), coloro che l'hanno messa tra le seguite (10), e chi legge soltanto, siete magnifiche. ♥

Buona lettura, e fatemi sapere come al solito cosa ne pensate! baci. 

Joє'ѕ мυffιи


Sono come bloccata, interdetta. Una parte di me è fiera di avergli spiattellato tutto davanti al muso, - dato che a quanto pare non si era mai accorto di nulla -, ma l'altra parte mi fa intendere che avendolo detto, e avendo avuto successivamente quella reazione che me l'ha fatto inevitabilmente cacciar via di casa, ho rovinato il nostro rapporto. 
Mi butto a peso morto sul divano, e penso a cos'avrei potuto dire, a cos'avrei potuto fare, a come sarebbe andata avanti se non avessi parlato. Beh, probabilmente avrei ceduto, ed in parte sarei stata contenta. Rettifico, sarei stata molto contenta. Ma, come si dice.. 'l'attesa è la vera gioia'. Spesso il 'dover aspettare', l'aspettare qualcosa, anche se può sembrare la cosa pià dolorosa, è la cosa migliore. Sì è così entusiasti..e poi quando il momento tanto atteso arriva, tutto si brucia in pochi istanti, che hanno presto fine. Non è una visione pessimistica della vita, ma la pura e semplice realtà nascosta dal nostro a volte essere eccessivamente impazienti.
Mentre la mia mente vaga, sento come un ronzio ed una vibrazione, sentore del fatto che mi è arrivato un messaggio. Alzo la testa di scatto, e arruffandomi i capelli, come per scacciare via i pensieri su cui avevo basato le mie riflessioni, scalza, vado verso la camera da letto. Sì, guardo il cellulare e noto che la casellina di posta è piena: è Kevin. 'Usciamo stasera?' mi scrive. Con tutta sincerità avrei solo voglia di mangiare quintali di gelato al pistacchio guardandomi qualche film strappalacrime (tanto per migliorare il tutto), ma poi penso che uscire non mi farà altro che bene, almeno parlerò un po' con qualcuno. 'Sì, anche perché ho molto da raccontarti. Dove andiamo?' rispondo. Non faccio nemmeno in tempo a bloccare il touchscreen che subito mi arriva un altro messaggio: 'al City a bere qualcosa, ti passo a prendere alle 9'. Ribatto con un 'okay' e mi preparo per andare al lavoro. Sono 3 ore in ritardo, mi inventerò qualcosa.

Catelynn mi ha appena detto che mi leverà 50$ dalla busta paga di questo mese per il ritardo, e la scusa della gomma bucata non ha retto. Beh, ancora una volta grazie Joe. Torno a casa in fretta e furia, e mi butto subito nella doccia; lui sarà qui tra mezzora.
Non ho voglia di vestirmi con cura, apro l'armadio e prendo le prime cose che mi capitano: jeans stretti, felpa larga nera e nike blazer blu; mi faccio una coda di cavallo, prendo 10 bigliettoni dal portafoglio e scendo giù ad aspettare Kevin. Non prendo neanche la borsa, metterò cellulare e soldi in tasca. Eccolo, è già arrivato. Salgo in macchina e gli schiocco un bacio sulla guancia. 
- Dobbiamo andare a fare jogging? - mi guarda divertito.
- Kev, ho messo le prime cose che mi sono capitate a tiro, e poi dici così solo perché sei invidioso del mio ultimo acquisto, le mie meravigliose Nike. - dico, allacciandomi la cintura e alzando leggermente le punte dei piedi per fargliele vedere.
- Ma sono quelle che hai comprato con Joe! - risponde, con gli occhi spalancati.
- E quindi? - domando corrucciando la fronte.
- Non è un tuo acquisto, ma un vostro , non gli farebbe piacere sapere che non consideri il fatto che è stato lui a fartele comprare. - accende il motore.
- Guida. - affermo, guardandolo sorridere.
Arrivati al locale, parcheggiamo e chiediamo un tavolo per due: ci fanno accomodare subito nei tavolini all'aperto, non c'è proprio tanta gente. D'altronde siamo in settimana, la maggior parte delle persone tra un'ora andrà già a letto.
- Allora, adesso mi racconti tutto. - esordisce.
- Va bene. Ieri notte Joe è arrivato a casa mia sbronzo marcio, e io l'ho 'se così si può dire', soccorso, lavato e messo a letto. - sospiro.
- Ecco perché stanotte non è tornato a casa! E poi? - si mette la mano sul mento, curioso.
- Poi nulla, stamani si è svegliato felice..capiscimi. - corruccio il labbro. - e..-
- Te lo sei scopato? - urla, alzando le sopracciglia a dismisura.
- Non urlare! - sibilo, guardandomi intorno per assicurarmi che nessuno avesse entito - e comunque no, affatto. E ti dirò di più, gliel'ho anche detto. -
- Detto cosa? Non dirmi che gli hai detto tutto. - chiede.
Intanto arriva il camieriere, ordiniamo due chupitos e poi lui si congeda, lasciandoci così la possibilità di continuare il nostro discorso. 
- Sì, preciso e conciso, tutto. - prendo il telefono dalla tasca, e lo metto sul tavolo.
- E' la scemata più grossa che potessi mai fare. - mi rimprovera, ed estrae dai suoi jeans un pacchetto di sigarette. Ne prende una e se la ficca in bocca.
- Perché scusa? Kev, Joe mi ha sempre trattata come una bambola, non mi considera come una sua papabile ragazza. Perlomeno ora sa come regolarsi. - L'accende e dopo una boccata me la porge, nel mentre arrivano i drink. 
- Ma come fai ad esserne certa? magari non ti ha voluto dire nulla ma prova qualcosa..- afferma vago.
Dopo aver fatto un tiro, butto fuori il fumo e gli ripasso la sigaretta alzando le spalle. - Se avesse provato qualcosa me l'avrebbe detto. E invece è stato il solito scemo tutto parole. 'Non ti farò soffrire' e bla bla bla. E pensare che l'ho anche baciato. Mi maledico da sola! -
- Anche baciato? Avanti Violet, ora che c'eri potevi passarti questo sfizio e andare 'oltre', no? - sbuffa.
- Voi maschi siete così..così insensibili. Per noi ragazze quella persona deve essere importante, non è che andiamo con tutti. -
- Lo so, ma Joe non è 'tutti'. Joe è Joe, e tu lo sai. - beve un po' e io faccio lo stesso, giusto per trovare una risposta da dargli.
- Allora diciamo che il tavolo della cucina non è il posto più comodo di questo mondo, mettiamola così. - dico, seria.
- Tavolo della cucina..mattina..ti serve un Joe-idraulico e siamo apposto! Ah no, ti servirebbe anche un canale su RedTube..- scoppia a ridere e spegne la sigaretta nel posacenere, io gli tiro un buffetto sulla spalla.
- Smettila scemo, e lascia stare il fatto che con te i miei problemi svaniscono, io ci sto davvero male. - porto le ginocchia al petto.
- Hey, - dice, guardandomi negli occhi, - tu lo sai che io sono qui, vero? Le cose prenderanno una piega diversa, te lo prometto. 
Con gli occhi lucidi mi alzo dalla sedia e dirigendomi verso di lui allargo le braccia per stringerlo a me. Lui risponde all'abbraccio accarezzandomi i capelli, e dandomi un tenero bacio sulla fronte.

Kevin, lo scemo che ti fa dimenticare di quanto sia monotona e inutile la tua vita.
Kevin, quello che con una battuta ti fa tornare il sorriso.
Kevin, quello che non dice, ma sa


   
 
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