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Autore: zuccheroaffilato    13/03/2012    5 recensioni
RIFACIMENTO DAL LIBRO "UN DIAMANTE DA TIFFANY", se l'avete letto, NON leggete questa FF, capirete subito TUTTO.
Dal capitolo uno:
"Io e Nicholas siamo amici da quando eravamo piccoli. I nostri genitori sono andati a scuola insieme, le mamme sono migliori amiche e i nostri papà guardano sempre le partite di baseball insieme. Lui mi è sempre stato accanto, in ogni situazione e mi conosce meglio di chiunque altro. Siamo solo amici, ci abbiamo provato a stare insieme, ma non ha funzionato. Purtroppo. Mi sono innamorata di lui quando avevo otto anni, lui ne aveva undici. Adesso ne ho sedici e lui diciannove, ma i miei sentimenti per lui non sono mai cambiati. Lui ovviamente non sa nulla, non riuscirei a guardarlo in faccia se solo sapesse cosa provo per lui."
Solo amici, amici per sempre. Ma saranno solo amici?
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter two.


“A cosa dobbiamo questo improvviso cambio di look?” Ri-chiede Joseph sedendosi accanto a me sul divano. La festa è iniziata da un bel pezzo, ma ho sempre odiato ballare e mischiarmi tra la folla, preferisco di gran lunga sedere sul divano con un bicchiere di cocktail colorato in mano. Piuttosto da sfigata si, ma non ci posso fare nulla, sono fatta così.
“Te l’ho già detto Joe. E’ stata Cher a costringermi, fosse stato per me sarei venuta in tuta.” Rispondo scocciata dalla sua insistenza. Lo so che mi sta solo facendo una semplice domanda, ma conosco Joe e anche il suo modo di fare con le ragazze. Prima le seduce con complimenti e cose del genere, fa credere loro che lui è il ragazzo più desiderabile di questa terra, le usa per ‘scopi personali’ ed infine le scarica come se fossero ferri vecchi. Come ha fatto come me, ad esempio. Non ero veramente innamorata di lui e non so nemmeno perché ci sono andata a letto, sprecando così il momento più bello della mia vita con un ‘animale’ assatanato di sesso che se n’è andato appena abbiamo finito. Finisco di bere il mio cocktail con un po’ di amarezza, ricordando queste cose.
“Penn mi hai sentito?” Joe mi passa una mano davanti agli occhi.
“No. Che hai detto?”
“Volevo sapere se ti andava di ballare.” Dice quando mi volto verso di lui.
“No grazie.”
“Hai intenzione di passare tutta la serata su questo divanetto?”
“Assolutamente si. Se proprio vuoi fare qualcosa, vammi a prendere un altro drink, non ho voglia di alzarmi.”
“Solo se dopo balli con me.”
“Vado a prendermi il drink da sola, ciao.” Mi alzo, ma mi prende la mano, bloccandomi.
“Solo un ballo, da amici. Come ai vecchi tempi no?”
“Quali erano i vecchi tempi scusa?” Sbotto irritata.
“Quelli in cui non mi trattavi male per ogni singola cosa, in cui eravamo come fratelli anche noi due, in cui ero anche io il tuo migliore amico.”
“Le persone cambiano Joseph.” Gli rispondo facendogli intendere che mi sto riferendo a lui. All’età di diciassette anni non era così puttaniere, credeva che una ragazza dovesse essere conquistata con la dolcezza e non con la misura del suo arnese.
“Chi ti ha detto che sono totalmente cambiato?” Si avvicina piano, guardandomi negli occhi. Oh cazzo, lo sapevo che ci stava provando di nuovo. E adesso chi glielo dice a Cher? Mi ucciderà, me lo sento.
“Io, l’ho detto io e mi credo da sola okay?”
“Non sei infallibile Penn.” E’ sempre più vicino e ha un tono sempre più deciso.
“Nemmeno tu Joseph.” Rispondo con la stessa forza.
“Non ho mai detto di esserlo.”
Mi ha spiazzata, non so più che rispondere. Mi divincolo dalla sua presa e, senza voltarmi, raggiungo il bancone. Prendo un altro cocktail dai colori vivaci, ma non lo assaggio nemmeno. Cerco Nicholas per tutta la sala, ma di lui non c’è traccia. Non vedo né lui, né Savannah. Il solo pensiero che possano essere insieme mi fa stare male. So che dovrei essere felice per lui, ma non posso farcela. Per una volta vorrei essere felice anche io. Ingurgito un sorso di bevanda, ma il sapore dolciastro mi disgusta come non mai. Sono turbata, dal fatto di non riuscire a sapere dove si trova Nick adesso (e soprattutto con CHI) e dalle avances di Joe. Non ho un ragazzo fisso dall’età di dieci anni, quando Billy mi chiese di mettermi con lui con un bigliettino, alle elementari. Durammo l’infinità di tre giorni, poi lo scaricai. Non riuscivo a trovare una cosa nella quale fosse meglio di Nick e così misi fine a quella ‘interminabile’ relazione. Il fatto è che l’amore non è il mio campo. Sono brava solo a giocare a golf e a ingozzarmi di gelato al ciocco menta (rigorosamente senza zucchero perché Nicholas è diabetico), non a fare gli occhi dolci ad un ragazzo che mi considera praticamente sua sorella. Certe volte vorrei tanto essere come Savannah. Pur non essendo tutta questa bellezza, lei ci sa fare con i ragazzi e viene considerata la più attraente e desiderabile della scuola. Sa come valorizzare i capelli neri come il petrolio, gli occhi dello stesso colore che si piantano dello stomaco dei ragazzi, facendo arrossire anche il più audace e convinto  di questo mondo. Vorrei avere il suo stesso comportamento e la sua stessa grazia nel muoversi. Io quando cammino sembro un orso. Un orso carino e tenero si, ma pur sempre un orso. Ho principalmente amici maschi, che mi vedono come una di loro. Sono colei che sarebbe dovuta nascere maschio. Vorrei sembrare meno insicura e non la solita ‘faccia d’angelo’ con gli occhi  turchesi e i capelli biondi. Sospiro lasciando  il bicchiere sul tavolo, ancora quasi completamente pieno. Vedo Joe venirmi incontro, prendere il drink che ho appena posato e bere dalla cannuccia che le mie labbra hanno vagamente sfiorato.
“Allora, me lo concedi o no un ballo?”
“Assolutamente no, ma se ti va puoi accompagnarmi a fumare una sigaretta.”
Cammino svelta verso la porta d’ingresso, traballando leggermente sui trampoli che ho al posto delle scarpe. Sento Joe seguirmi e chiudere alle sue spalle la porta quando mi raggiunge sullo scalino davanti a casa. Inspiro una boccata di fumo, passando a Joe il pacchetto di Marlboro Light, le uniche sigarette che riesco a fumare. Nick non fuma, odia quando lo faccio e per questo cerco di non soddisfare mai questa voglia davanti a lui. Con Joe è tutto diverso. Non è un bravo ragazzo tutto ‘casa e chiesa’ come il fratello. Fuma, beve come se non ci fosse un domani e scopa fregandosene altamente dell’anello della purezza che porta ancora al dito. Mi prende per le spalle, facendomi posare la testa sul suo petto.
“Che hai stasera?”
“Nulla Joe. Sono solo stanca.”
“Stanca di che?” Domanda gettando fuori il fumo con un unico movimento delle labbra.
Di solito, quando dico di essere stanca, la gente pensa che lo sia fisicamente, che sia assonnata o stremata da uno degli innumerevoli sport che pratico. Joe non è così. La sua domanda fa capire che sa che sono stanca di una situazione o di qualcuno. Purtroppo non sa né di chi né di cosa ed io non ho intenzione di dirglielo.
“Non lo so. Forse stanca di essere me stessa.” E’ una delle cose più vere che ho detto stasera. Abbassa la testa verso di me, guardandomi negli occhi.
“Non essere mai stanca di essere te Penn, perché sei la persona più fantastica che esista.”
“Non la pensano tutti così.”
“Fregatene, è la verità e chi non lo capisce è solamente una testa di cazzo.”
“A cosa devo tutta questa dolcezza improvvisa Joe?”
Non mi risponde, rimango in silenzio ascoltando il battito del suo cuore. So già la risposta, ma mi piacerebbe sentirla da lui, ho un disperato bisogno di conferme da parte della vita.


Ehilà a chiunque stia leggendo (se qualcuno sta davvero leggendo D: ).
Comunque, spero che questo capitolo sia piaciuto, a me piaciucchia anche se non ne sono totalmente convinta. Mi piace il fatto che Joe ci provi con lei, ma c'è qualcosa che mi turba.
Spero di ricevere qualche recensione, anche negativa se ce n'è bisogno :)
Penn.
   
 
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