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Autore: Kamusa    14/10/2006    3 recensioni
Onigumo è riuscito a sfuggire a Naraku sotto le sembianze del monaco Muso... sarà questa la fine di Naraku? Inuyasha e gli altri riusciranno a vendicarsi? Kagura riuscirà ad ottenere la tanto agognata libertà? E Onigumo continuerà ad inseguire Kikyo?
Genere: Romantico, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagura, Kikyo, Miroku, Naraku
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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il risveglio di naraku Salve a tutti!!! Caspita, vista la stranezza della storia non mi aspettavo tutte queste recensioni!!! Grazie ragazzi, sono molto felice che apprezziate ^^” Cmq non preoccupatevi, non ho nessuna intenzione di lasciarla incompiuta, anche se gli aggiornamenti saranno molto irregolari, di questo devo avvertirvi, non sono una campionessa di velocità nel postare nuovi capitoli ^///^”
Ma ora bando alle ciance e buona lettura, e grazie ancora per i complimenti, ciao!!!

IL RISVEGLIO DI NARAKU

“Maledetto Inuyasha!” fu il suo primo pensiero quando riprese conoscenza “Se non fosse stato per la barriera…” provò a muoversi, e con sua enorme sorpresa scoprì che, almeno questa volta, i suoi arti avevano deciso di obbedirgli.
La terra si smosse leggermente e sotto gli occhi scarlatti della Signora dei Venti comparve la zampa di un demone talpa
-Naraku- lo riconobbe lei, per niente sorpresa
“Ah… Kagura! Ma allora è qui sopra” realizzò il mezzodemone, la vista oscurata dagli strati di terra
-Kagura, pensavo te ne fossi andata!- tuonò, riemergendo improvvisamente dal sottosuolo. Enormi zolle di terra gli ricaddero ai lati, gli alberi tutto intorno si inclinarono -Dov’è Muso?
-Mi dispiace, ma è riuscito a fuggire- rispose lei, per niente turbata dalla sua apparizione -L’ho inseguito finchè ho potuto, ma Inuyasha e il monaco mi hanno attaccato…- continuò sullo stesso tono, studiando accuratamente l’espressione di Naraku -anche loro erano ansiosi di trovarlo…- aggiunse, scandendo lentamente le parole.
Gli occhi di Naraku si strinsero per un istante, attraversati da un lampo di preoccupazione. Questo a Kagura non sfuggì, poichè era esattamente ciò che si aspettava di vedere…
-E ora dove sono?- si affrettò a chiedere lui
-Hanno capito che non eri morto, ma anche che contro la tua barriera non potevano nulla, così se ne sono andati, almeno per ora…
-Se ne sono andati? E perché?- la rimbeccò il mezzodemone, prendendo a girare nervosamente per la radura
-Da quanto ho potuto capire, Inuyasha era preoccupato per quella ragazza, Kagome…- inventò la demone
-Kagome? Sì, può darsi…- riflettè lui, per poi tornare a guardarla coi suoi occhi gelidi -Torniamo al castello!- decise, e prontamente la demone estrasse una piuma, portandolo al di sopra del bosco.
“Molto bene” pensò Kagura, virando alla volta del castello “alla fine i miei sospetti sembrano trovare fondamento… non può fare a meno di Muso”.

Il castellaccio era ancora più freddo del solito quella notte, e strani rumori provenivano dalla raccapricciante cantina dove Naraku stava cercando di ricomporsi...
-Uh? Kanna, sei ancora tu?- sobbalzò, vedendola apparire, la Signora dei Venti. La piccola non rispose, limitandosi invece ad osservare la botola con aria rassegnata
-Saranno due giorni che sta lì dentro…- mormorò, senza nemmeno degnarla di uno sguardo -Da quando gli ho mostrato la sua ultima emanazione…- si bloccò, forse temendo di aver parlato troppo di fronte a Kagura
-Come? Che è successo, Kanna?- domandò infatti questa, guardandosi bene dall’apparire troppo interessata all’argomento.
La bambina sospirò, e senza dare il minimo segno di voler parlare prese a camminare lentamente per il corridoio, seguita a debita distanza dalla sorella
-Io…- sussurrò, fermandosi in un angolo, la testa china sullo specchio che stringeva tra le braccia -Io pensavo… pensavo che questo nuovo fratello…- si voltò, lentamente, posando i suoi occhi insicuri su Kagura -Lui ha tradito Naraku, non è vero?- mormorò, con gli occhi stranamente lucidi -E’ per questo che Naraku lo rivuole, no?-
“Ma che strane domande mi vieni a fare?!?” pensò la Signora, non sapendo più da che parte prenderla. E perché poi andava a chiederlo proprio a lei, che solo poco tempo prima aveva tentato di tradirlo, e dopo che lei stessa aveva fatto la spia, per giunta!
-Ma Kanna…- sussurrò, avvicinandosi alla piccola “Temo sia inutile che me lo chieda” decise “per adesso sarà meglio recitare la mia parte e cercare di ottenere più informazioni possibile!”
-Che è successo?- le sollevò dolcemente il viso con la mano -Naraku ti ha chiesto di mostrargli Onigumo, non è vero?-
La bambina annuì
-E… come mai allora non è andato a riprenderlo?- Kanna riabbassò lo sguardo, muovendo alcuni passi insicuri tra i cadaveri che impestavano il corridoio
-Naraku…- si decise infine a parlare -non lo so… ha avuto una reazione strana- Kagura la osservò perplessa
-Strana…- ripetè, come per spingerla a continuare
-Ha mandato un branco di demoni a prenderlo…- a queste parole gli occhi della Signora si incupirono -ma poi…- continuò Kanna -quando sono partiti ne ha richiamati alcuni indietro, è corso là dentro…- e riportò lo sguardo in direzione della cantina -ne è uscito subito dopo, ordinandomi di tornare subito in camera mia… aveva… ecco…- la bimba scosse la testa, riprendendo a camminare per il corridoio, stavolta verso la sua camera
-Kanna…- mormorò Kagura
-Si… si agitava tutto, sotto la pelliccia… e alcune braccia…
-…sembravano lottare fra loro?- fu la Signora dei Venti a concludere la frase, lasciando la bambina di stucco
-Tu ne sai qualcosa?- sibilò
-E’ la stessa cosa che ha fatto durante il combattimento con Inuyasha- si affrettò a spiegare, già pentita di essersi lasciata sfuggire quelle parole
-Quindi tu credi che…- ricominciò la piccola, con fare ansioso
-Non preoccuparti, Kanna!- la rassicurò Kagura -Sono sicura che tornerà tutto a posto- sorrise, molto sforzatamente a dire la verità, ma il buio di quella notte giocò a suo favore, sicchè la bimba tornò sui propri passi un po’ più tranquilla
-Su, vai a dormire ora!- sussurrò la demone -Domattina vedremo cosa fare- continuò la commedia, osservando la sorella entrare nella propria stanza per poi voltarsi nuovamente nella sua direzione
-Kagura?- mormorò
-Dimmi
-Tu non tradirai più Naraku… non è vero?-
Questa volta oltre all’oscurità, anche la lontananza dovette giocare bene il suo ruolo
-Ma certo che no- fu la risposta della Signora, in un tono sufficientemente convincente da riuscire a convincere la bambina -Ho imparato la mia lezione- aggiunse, scomparendo nell’oscurità
-Allora… buona notte!- sussurrò Kanna, ritirandosi nella sua stanza
-Buonanotte- rispose Kagura, cercando in tutti i modi di controllarsi, mentre la rabbia le risaliva alla gola, bloccandole il respiro
“Maledetta spiona!” pensò, lanciando occhiatacce piene di risentimento verso la porta della stanza “Non fosse per quel tuo dannato specchio…”.
Si avviò verso la propria stanza a passi leggeri, fulminando con lo sguardo la botola sotto la quale Naraku si stava ricomponendo, nonché sperando ardentemente che non vi uscisse mai più, e finalmente aprì la porta, richiudendola subito dopo alle sue spalle.
Sospirò pesantemente, cercando di rimettere ordine tra i suoi caotici pensieri
“Prima di tutto” decise “devo tornare da Muso…” sbuffò, passandosi nervosamente una mano tra i capelli “sempre ammesso che sia ancora vivo” e mille oscuri presentimenti la sfiorarono, mentre vedeva già il suo piano andare in frantumi davanti ai propri occhi
“No, non è questo il momento di disperare Non ora che Naraku è quasi sconfitto!” i suoi occhi si illuminarono al solo pensiero “Non dovrò far altro che aspettare che Kanna si addormenti…”.

-Oh Kikyo…- sospirò Muso, lanciando l’ennesimo sasso fra le onde oscure del lago -Mia bellissima Kikyo…- mormorò, osservando le increspature infrangersi contro i ciottoli della spiaggia. Rise, prendendo a camminare a grandi passi sulla riva -Aspetta che ti prenda, Kikyo!- sogghignò, mentre i suoi occhi cominciavano a risplendere di una luce oscura -Kikyo…- ripetè, spostando il suo sguardo verso la luna e prendendo a ridere sguaiatamente
-Tu certo sei un essere preoccupante…- commentò Kagura, in fondo sollevata nel ritrovarlo vivo
-Che?- si voltò di scatto, scorgendo l’elegante sagoma della demone stagliarsi sul verde cupo della foresta -Ah, sei tu… beh, non sarai Kikyo, però…- mormorò, e un sorrisetto perverso gli si dipinse sul viso
-Imbecille!- sospirò la Signora, mandandolo a finire dritto nel lago con una ventata
-Ma che fai?!- tuonò lui, riemergendo fra gli spruzzi -Dannata strega, è gelida!!!- Kagura non lo degnò di risposta, andando invece a sedersi su di un grosso masso
-Prendi!- disse soltanto, gettando ai suoi piedi un’armatura dalle tinte scure -E vedi di darti un contegno…
-Quante storie…- disse lui, sarcastico, rigirandosi l’indumento fra le mani -Uhm… bella, dove l’hai presa?
-Boh, credo provenga da uno dei villaggi al di là del lago- sospirò rassegnata la demone -con tutte le truppe sterminate da Naraku l’ultima volta hai solo l’imbarazzo della scelta…
-Oh, interessante…- fece Muso, cominciando a fare strani progetti su come approfittare dell’occasione per qualche ruberia, quando d’un tratto un’altra domanda un po’ più sensata cominciò a farsi strada nella sua mente -E sei venuta fin qui solo per questo?
-Ovviamente no!- rispose, guardandolo di sottecchi
-Non si sa mai…- continuò, con aria di sufficienza -Allora… sei qui per portarmi da Kikyo?- e la libidine tornò a solcare i suoi profondi occhi verde mare
-Non ancora- disse lei, cercando di non perdere la pazienza -ero semplicemente venuta ad accertarmi che tu fossi ancora vivo…
-Ah già, sono arrivati dei demoni!- la interruppe lui, riemergendo dalla delusione di poco prima
-I demoni di Naraku, e…
-Tranquilla, li ho sconfitti subito!- la interruppe di nuovo, spavaldo, passandosi una mano fra le chiome scure
-Ah, bene!- sospirò lei, sollevata “Beh, almeno mi sono trovata un alleato di una certa forza, nonostante tutto…” pensò, osservandolo mentre si specchiava nel lago ridacchiando fra sé e sé
-Su, ora basta perdere tempo, salta sulla piuma!- gli ordinò
-Che?- si voltò il brigante -Dove vuoi portarmi?
-Devo attirare Inuyasha nei pressi del castello, così attaccherà Naraku, io riavrò la mia libertà e ti porterò da Kikyo- rispose tutto d’un fiato prima che l’altro sollevasse qualche obiezione
-Ah… va bene- rispose Muso, alzando le spalle -Basta che faccia in fretta…
-Non ti preoccupare- rispose lei facendolo salire sulla piuma -Ho sbirciato nello specchio di mia sorella ieri, è riuscito a rinforzare la sua spada, presto sarà qui!
-Ah, quella bella spada…- ricominciò il brigante -Mi piacerebbe tanto averla…-
La Signora preferì non fare commenti, partendo invece alla volta del castello
-Ehi Kagura- ricominciò lui, cercando di trovare una posizione più comoda -Ora non devo più restare nascosto, non è vero?- chiese, lanciando occhiate cupide ai campi coltivati sottostanti
-Ma vuoi stare fermo?- sbuffò la demone -Diciamo di n…- osservò il volto del demone illuminarsi mentre la sua mente si riempiva di strane macchinazioni -Diciamo di sì!- si corresse
-Ma…- si lamentò lui
-Devi rimanere nei pressi del castello finchè Inuyasha non fiuterà il tuo odore!- lo rimproverò -Quel bastardo di Naraku sta facendo di tutto per fortificare la barriera…- ammise tristemente
-Ah, ho capito, dovrò fare da esca e basta, che noia…- la interruppe lui con fare insofferente
-Dovrai rimanere nella regione che ti indicherò, altrimenti Inuyasha troverà te prima del castello!- cercò di tenerlo a bada lei -E per la precisione…- i suoi occhi scarlatti si illuminarono di colpo alla vista di un piccolo villaggio nelle vicinanze del castello -Quello! Devi rimanere nei pressi di quel villaggio!
-Uh uh…- anche l’espressione del bandito parve illuminarsi di colpo -Ora sì che ragioniamo!
-Ma non allontanarti per nessun motivo finchè non verrò a chiamarti, chiaro?- continuò, nonostante il brigante la stesse a mala pena a sentire
-Non c’è problema…- rispose lui, stavolta con aria decisamente più presente
-Ottimo- si disse Kagura, sollevata, mentre l’aurora cominciava già a tingere l’orizzonte di pennellate chiare -Tieniti forte, atterriamo!- fece appena in tempo a dire, che subito la piuma si inclinò vistosamente, sfrecciando tra i rami degli alberi.
-Tu devi essere pazza…- commentò stancamente il brigante una volta a terra
-Se sei fortunato, la prossima sarà l’ultima volta- lo incoraggiò Kagura, al che il demone sorrise, sollevato da quella notizia
-Mi raccomando…
-Lo so, lo so, non mi muoverò da qui!- la anticipò lui, prendendo a camminare verso il tanto agognato villaggio -Ti aspetto, Signora dei Venti!- disse, addentrandosi nel folto dei cespugli.
La demone sorrise, soddisfatta del suo lavoro. In fondo, non si sarebbe mai aspettata che quel depravato si fidasse di lei, e del resto, ammise, neppure lei aveva motivo di tradirlo, perché in fondo, come lei, anche lui era completamente diverso da Naraku…

-Kagura, Kanna, Kohaku!- la voce dell’odiato padrone si fece nuovamente sentire nelle stanze del castello
-Sì, signore!- fu la pronta risposta della bambina, mentre lei, la sorella e Kohaku si radunavano intorno alla botola
-Ho una missione da affidarvi- disse lui, col suo solito tono imperturbabile, mentre usciva dalla botola. L’incerta luce che filtrava dalle finestre in quella fredda giornata piovosa non permise ai tre di notare alcun cambiamento nell’aspetto del padrone, tuttavia il suo volto appariva senz’ombra di dubbio provato dalla stanchezza
-Kanna, mostrami di nuovo il brigante Onigumo!- ordinò, al che prontamente la bimba alzò lo specchio, rivelando l’immagine del demone intento a devastare il villaggio con i suoi poteri
-Stupido…- rise Naraku -Non troverai mai quello che cerchi in questo modo…- Kagura abbassò impercettibilmente lo sguardo, disgustata dal modo in cui il suo viscido padrone si divertiva a giocare con la vita altrui -… né dovrai trovarlo mai!- continuò cupo, al che la demone fissò per un momento lo specchio, come presa da un’improvvisa illuminazione.
Fortunatamente Naraku, avendo pure lui lo sguardo perso nell’immagine di Muso, non si accorse di nulla, mentre Kohaku, dal canto suo, cominciava a dare strani segni di impazienza…
-Molto bene- disse il mezzodemone, muovendosi stranamente al di sotto della pelliccia -purtroppo non ho altra scelta…-
I tre lo guardarono stupiti mentre passava il suo sguardo su ognuno di loro
-Kanna- si decise a parlare -tu rimmarai qui con me… c’è ancora un esperimento che devo fare…- aggiunse, guardando in modo preoccupante Kagura e Kohaku -Voi due… prendete ciascuno un esercito di demoni, tu, Kohaku, raggiungi il villaggio dove si trova Onigumo…
-Sì, signore- rispose il bambino, lo sguardo irrimediabilmente perso nel vuoto
-E tu, Kagura…- la fissò per un momento, come ripensando a ciò che avrebbe dovuto dirle, e in quel preciso istante un altro moto di ribellione partì dai demoni al proprio interno “No, non posso farcela da solo…” ammise, non senza una certa stizza “dovrò per forza affidare a lei questo compito…”
-E tu, Kagura…- ripetè, posando la mano sullo specchio di Kanna come a intimarle di non tradirlo -Tu dovrai uccidere Kikyo!-.

continua…
  
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