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Autore: Half Of Nothing    14/03/2012    1 recensioni
E se una ragazza si innamorasse della persona sbagliata?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci al capitolo finale...spero davvero che la storia ti sia piaciuta :)
Grazie mille per aver letto :D


Mi avvicinai a lui curiosa di scoprire cosa voleva fare. Quando arrivai vicino a lui mi prese la mano e mi portò vicino alla riva, con una dolcezza infinita mi fece toccare l’acqua che al contatto con la mia mano congelò. Lui mi lasciò e scese sulla lastra di ghiaccio, si girò a guardarmi e mi fece segno di raggiungerlo. Io all’inizio esitai ma dopo scesi anche io, mi fidavo cecamente di lui e sapevo che finche ci fosse stato lui al mio fianco non avrei dovuto avere paura.
Quando lo raggiunsi mi prese la mano e mi tirò a sé. Mi strinse al suo petto, era caldo e morbido. Mentre mi abbracciava mi sentii protetta, al sicuro. Questa volta risposi all’abbraccio e quando lo feci, lui sorrise e mi abbracciò ancora più forte.
“non mi lasciare” gli dissi. Lui a sentire questa frase mi strinse ancora più forte “stai tranquilla, non ti lascerò mai…” Rimanemmo abbracciati per un tempo che mi sembrò infinito,mi sentivo in pace…finalmente. Ma la mia pace non durò a lungo.
Dopo circa 10 minuti che ci abbracciavamo sentii un rumore provenire dalla boscaglia. Mi girai di soprassalto spaventata e lì vidi una cosa che mai, mai avrei voluto vedere.
Mio fratello.
Era lì, insieme a due suoi amici, che passeggiava come se niente fosse in mezzo al bosco. Quando mi vide sbiancò. Ma la cosa che lo sorprese ancora di più fu che mi vide in piedi sul lago ghiacciato, abbracciata a un ragazzo. L’unica cosa che mi disse fu
“ma brava, vedo che da quando te ne sei andata non hai perso tempo. Brava Genesis”
Quella frase mi fece gelare il sangue nelle vene, se mai fosse stato caldo. Mi fece infuriare. Dovevo rispondergli e lui se ne stava già andando. No. Questo non lo accetto.
“scusa fratellino” bisbigliai per poi tendere le mani verso di lui e formare un muro di ghiaccio che non gli permise di continuare.
Lui fece un sorriso appena visibile “ma brava sorellina”.
Risalii il lago con una forza distruttiva interiore pari a quella di un terremoto e Blaine se ne accorse, infatti rimase lì a guardarmi pronto a intervenire se ce ne fosse stato bisogno.
“ tu adesso mi ascolti, capito?” gli urlai contro con tutta la forza che avevo e quando fui abbastanza vicino incominciai a parlare
“io non me ne sono andata chiaro? Mi hanno portata via. Che è diverso. E credimi, non augurerei quello che ho passato io nemmeno al mio più grande nemico. Pensi che mi sia divertita? Ti sbagli. Questi 5 anni sono stati i più brutti della mia vita. Da quando mi hanno portato via di casa non vi ho più rivisto, non ho più rivisto i miei amici, i miei compagni, nessuno. Era sola. Sola in una struttura che non conoscevo circondata solo da macchine e scienziati che continuavano a farmi analisi su analisi per scoprire come era possibile. Dopo circa 2 mesi di esami arrivò la diagnosi, “mutazione genetica” dissero loro. Ma io ero, anzi sono, uguale a qualsiasi altra ragazza sulla faccia della Terra.
E quindi se pensi che tua sorella sia un mostro, che non meriti di starmene con una famiglia che amo o che quello che ho passato non sia niente va bene, lo accetterò, non mi importa. Ma se dici anche solo un’altra volta che me ne sono andata di mia spontanea volontà nulla mi fermerà dall’usare i miei poteri per farti passare la voglia di dirlo. E ora vattene, vattene pure. Corri a casa da mamma e papà e digli che hai visto tua sorella, che è diventata un vero e proprio mostro e che ti ha minacciato. Vai, io non ti fermerò. Solo spera fratellino di non incontrarmi mai più.”
Detto questo toccai il muro di ghiaccio che si sciolse immediatamente e mio fratello corse via e quando fu abbastanza lontano si voltò e mi guardo negli occhi, nei suoi leggevo paura, rabbia, sorpresa, odio. Si voltò di nuovo e se ne andò con i  suoi amici al seguito, increduli per quello che avevano appena sentito e visto.
A quel punto scoppiai. Non ce la facevo più. Mi buttai per terra in ginocchio e iniziai a piangere. Un pianto di tristezza. Fu in quel momento che arrivò Blaine, si inginocchiò vicino a me e ogni volta che stava per cadere una lacrima per poi ghiacciarsi lui la asciugava con la mano.
Quella fu la prima volta che nemmeno una singola lacrima si ghiacciò e cadde per terra frantumandosi.
Quella notte dormimmo insieme. Io sul letto, lui per terra. E ogni volta che stavo per piangere lui si metteva vicino a me e mi abbracciava. Non versai neanche una lacrima.
 
La mattina dopo ero distrutta, continuavo a ripensare alle cose che mi aveva detto mio fratello il giorno prima e Blaine non era da meno, era stato sveglio praticamente tutta la notte per consolarmi. Ma ancora una cosa non mi era chiara…perché lo faceva?
Questo dubbio continuava a assillarmi da tempo oramai.. perché ci teneva così tanto a me?
Poi una cosa mi venne in mente. Che si fosse innamorato di me?
 
 
No. Non poteva essere. Io sono un mostro, non poteva esserselo dimenticato.
Il giorno dopo decisi di mettere fine a tutti i miei dubbi.
Eravamo seduti come al solito in giardino, zitti, immobili a fissare il niente. Ma fui io a rompere quel silenzio. Ero abbastanza arrabbiata
“perché fai questo?” gli chiesi io alzandomi in piedi
“come scusa?” chiese lui con aria interrogativa
“sai bene a cosa mi riferisco. Ora dimmi…perché lo fai?” stavo iniziando a innervosirmi sul serio
Lui sorrise, si alzò in piedi e mi porse la mano. Voleva che lo seguissi.
Mi fidai, e lui mi portò vicino al piccolo laghetto che c’èra in giardino. Era una bella giornata per cui l’acqua era limpida.
Si inginocchiò sulla sponda, e io feci lo stesso. Poi dopo qualche attimo parlò
“guarda” stava indicando il mio riflesso nell’acqua “cosa vedi?”
“vedo una persona..me” dissi “perché tu cosa vedi?” gli chiesi in tono un po’ ironico
“io vedo una bellissima ragazza, sicura di sé, forte, ma allo stesso tempo dolce e sensibile” poi sorrise guardando la mia figura nell’acqua.
Io lo guardai come se fosse impazzito. Come poteva pensare quelle cose di me?
“Blaine ma che…” non feci in tempo a finire la frase che mi baciò. Io subito mi tolsi
“ma sei impazzito?” avevo la faccia terrorizzata
“cosa succede Genesis?” mi chiese lui sempre con quel sorrisetto stampato sulla faccia
“come che succede?! Io…io…non posso innamorarmi di te…” quando dissi questo il suo sorriso scomparve
“e per quale motivo?” ora si stava arrabbiando, ed era per colpa mia
“perché lo sai cosa sono vero?” ora mi stavo arrabbiando anche io sul serio
“si. Certo che lo so!” disse lui con tono molto arrabbiato
“ecco allora non…” non riuscii a finire la frase neanche questa volta
“tu sei una ragazza tremendamente bella e fantastica. E io mi sono innamorato di te!” disse lui. Finita la frase ricomparve quello stupido sorriso sulla faccia…in fondo non mi dispiaceva
“Blaine sei uno scemo!” detto questo mi lancia sopra di lui facendolo cadere all’indietro e questa volta fui io a baciarlo.
Questa volta ero sicura, sentivo un calore dentro di me, un calore mai provato prima. Era una sensazione nuova per me, di solito era come se il mio corpo fosse costantemente ghiacciato. Ora era caldo, era come se lui fosse riuscito ad accendere un calore dentro di me.
 
Quando quella sera tornammo alla nostra casa lui mi fece una promessa.
Mi promise che non mi avrebbe mai lasciato, per nessuna ragione al mondo.
 
 
 
Quella promessa l’ha mantenuta.
   
 
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