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Autore: SereneHarmony    14/03/2012    1 recensioni
Le luci della città illuminavano il marciapiede su cui svogliatamente Katherine passeggiava pensierosa. Non aveva la minima idea di dove si sarebbe diretta ma non le importava più di tanto, l’importante era essere lontana da quel posto che la faceva sempre soffrire. Adorava il freddo e la notte ma essere completamente sola anche se per le vie del centro le metteva un leggero senso di inquietudine ma non ci pensava aveva troppe cose in testa. “ Cosa posso fare adesso? Dove posso andare a dormire? Come farò a mangiare?”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Continuava a ripetere “Scusa Kathy scusa perdonami ti prego” appena mi riportò con i piedi a terra dissi:
” Cosa dovrei perdonarti Andrew? Cosa hai sbagliato? Niente di niente. Sono i quella che ha sbagliato a dire quella cosa…” 
Allora lui guardandomi negli occhi mi disse:” Ti prego ripeti quello che avevi detto” 
Presi tutto il coraggio che avevo e dissi “ Penso proprio di essermi innamorata di te. Anzi ne sono sicura e ti amo” 
Vidi diverse emozioni nel suo volto, sorpresa , felicità e poi amore ? 

 



Si l’ultima era senz’altro amore oppure ero io che mi immaginavo tutto?                                                                                                 

Mentre stavo riflettendo Andrew parlò: “Anch’io ti amo. Sul serio. So che può sembrarti una cosa folle, in fondo ci conosciamo da un giorno,

è solo che mi sono innamorato di te dalle prima volta in cui ti ho vista, stavi camminando da sola con quel faccino triste e allora ti ho parlato e invitato qui.                                                                                            

Sono stato un egoista perché in fondo ti ho fatta venire per starti vicino, per un mio piacere personale,                                                              

quello di sapere dove, con chi sei e cosa fai ma soprattutto per avere un possibilità di stare con te.”                                                                     


Wow … non riuscivo più a capire niente, il suo discorso mi sembrava tanto una dichiarazione ma pareva anche un sfogo,                                    

sai quando hai qualcosa dentro e lo butti fuori perché non ce la fai più a tenerla.                                                                                 

Non sapevo che fare, ero indecisa se baciarlo per cancellare ogni suo dubbio oppure allontanarmi da quell’uomo di cui conoscevo

praticamente solo il nome.                                                                                                                                                                                

Alla fine capii che avevo paura, ma non di lui, di quello che avrei potuto dire e fare io.                                                                                 

In fondo ero una sedicenne scappata di casa che si era fidata del primo sconosciuto che era passato,                                                                    

potevo garantirgli che sarei stata con lui oppure sarei scappata prima o poi spezzandogli il cuore?                                                            

Stavo riflettendo quando la risposta mi apparve davanti agli occhi, guardai Andrew davanti a me che stava osservando                          

ogni mia mossa ed espressione per capire la mia reazione alla sua confessione.                                                                                  

No, non avrei mai potuto abbandonarlo, non ci sarei riuscita, stando lì con lui non avevo pensato praticamente mai                                                 

alla mia famiglia questo era la mia manifestazione dell’interesse assoluto che avevo per lui.

Guardandolo negli occhi gli dissi “Non mi importa il motivo per cui l’hai fatto.

 L’importante è che adesso siamo qui insieme, io e te. E questo è tutto ciò che conta per me”


A quel punto con lentezza esagerata, prima guardandoci negli occhi e poi avvicinando i nostri visi l’uno all’altra ci baciammo.

Non era uno di quei baci dati con foga era un bacio dato con tutta la dolcezza e l’amore che provavamo.

Andrew aveva un sapore dolce, che somigliava cioccolato.

 Avrei voluto divorarlo, era come se lui cercasse di tentarmi in ogni modo, prima i regali e ora quel dolce sapore.

Ma voleva giocare con il fuoco? Bene ero pronta anche io a giocare.

Con tutta la forza che avevo lo spinsi sul letto, senza staccare mai le nostre labbra mi misi a cavalcioni su di lui.

A quel punto sbottonai la camicia di Andrew e poi con il  suo aiuto gli e la tolsi.

Aveva un fisico mozzafiato, i muscoli del torace scolpiti a differenza di quello che si poteva pensare data la sua figura slanciata.

Era da impazzire, percorsi con una mano i suoi addominali per poi con la mia mano stringere la sua cintura,

a differenza della sera prima lui non mi fermò perciò riuscii a slacciargliela ma per togliere i suoi pantaloni

lo feci sdraiare sotto di me e gli e li sfilai. Era una visione.

A quel punto accorgendosi finalmente di essere l’unico in biancheria, tentò di sfilarmi la maglietta ma come avevo già

Deciso mi bloccai e come una bravissima attrice, finsi di esser stata ferita dal duo gesto così sfacciato.

 Certo un po’ mi dispiaceva aver perso un occasione così ma avevo capito di volerlo conoscere meglio prima di fare sul serio.

Andrew mi guardò con una faccia davvero stupita come uno che si domanda se si è perso qualche passaggio, in pratica era vero,

si era perso i miei pensieri contorti e senza senso.

Allora sembrando il più possibile naturale e sincera gli dissi: “ Non voglio farlo”, un lampo di comprensione passò nei suoi occhi,

capii che era impossibile nascondergli qualcosa per più di dieci minuti.

 Questo mi piaceva perché significava che tra me e lui c’era una sorta di collegamento che ci permetteva di capirci anche senza parlare.

Cambiò totalmente espressione, passò dalla sua faccia sconvolta alla sua faccia sorridente disse:

“ Ah si?!?! Vieni qui che ti faccio vedere io” capovolse le posizioni e cominciò a farmi il solletico,

per quanto cercassi di rimanere seria non ci riuscii e allora cominciai a ridere seguendo lui in quel gioco così innocente.

Dopo un po’ dichiarai la mia arresa allora lui si rimise la maglietta e i pantaloni per poi tonare a sedersi vicino  a me sul letto.

Tornò serio e mi disse prendendomi il viso tra le sue mani:

“Comunque non dobbiamo spingerci troppo oltre come abbiamo fatto prima.

Non fraintendere, sai che mi piace e vorrei andare oltre, ma dato che sarebbe la nostra prima volta insieme

 credo che sia meglio aspettare il momento giusto in modo da rendere tutto più speciale.

 Aspetterò per te, perché voglio che sia speciale per te in modo da non scordarti mai di me anche

se vorrei che ti ricordassi di me standomi per sempre accanto.”


Dov’era stato per tutta la mia vita quest’angelo? Adesso ne ero certa al 100%, lo amavo con tutta me stessa.

Riunii le nostre labbra ma questa volta senza doppi fini.

Dopo un po’ ci staccammo dato che eravamo rimasti senza fiato e ne approfittare per chiedergli:

“Andrew non vorrei sembrarti invadente… Ma dato che non so molto di te, ti andrebbe di raccontarmi qualcosa?”



*********Spazio autrice*******

Salve a tutti! Ho scritto e pubblicato questo capitolo in fretta ma lo correggerò scusate la presenza di eventuali errori.
grazie delle 2 recensioni dello scorso capitolo, grazie alle tre  fantastiche persone che hanno messo la mia storia tra le preferite. 

E grazie a chi comunque la sta leggendo.
Nel prossimo capitolo Andrew racconterà un pò di cose su di lui. Così lo conosceremo meglio.

Continuate a recensire.

A presto. 



SereneHarmony
  
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