Scuotiti tomba -
la mia voce di pianto,
nel vento dell'autunno.

Sento freddo intorno a me, ma non è dovuto all’aereo. Non dipende da Alice che mi sta dolcemente cullando. Siamo solo a poche ore di viaggio e se ne prospettano altre infinitamente lunghe.

Tutto sembra troppo colorato e acceso, i movimenti di chi mi circonda, troppo veloci,  non sono in sincronia con i battiti del mio cuore. Un battito e il bambino di due posti più avanti chiede alla mamma se può avere le caramelle. Due battiti e la donna flessuosa e bionda si accoccola sulla spalla del neomarito. Tre battiti e sento il ticchettio incessante dei tacchi dell’hostess che corre a perdifiato da un sedile all’altro, come fosse un’ape intenta a impollinare il fiore su cui si posa.

Irreali le sembianze della realtà che mi circonda, per un attimo ho la sensazione di aver già vissuto tutto questo e il panico mi assale.

No, deve essere solo la stanchezza che rallenta le mie percezioni.

***

È notte, un caldo soffocante mi opprime. Sono madida di sudore nel buio del mio letto, ghiacciato dalla solitudine. Il respiro si incrina e la realtà troppo velocemente si insinua prepotente sotto la mia pelle. Sento troppo vicino l’acre odore del macerare della mia colpa, del mio egoismo nel volerlo vedere ancora un’ultima, erroneamente fatale, volta. La mia colpa di non essere, almeno, morta.

***

Come mossa da altrui volere mi ritrovo qui, dove mai avrei voluto giungere di nuovo senza te. Vacillo in questa radura che è ormai spoglia del sole estivo e dei fiori dei nostri ricordi, così come io sono priva di una tomba su cui versare lacrime amare di una incessantemente reiterata impossibilità di proseguire senza di te. La mia voce di pianto rimbalza tra gli alberi e riecheggia nel terreno brullo dell’autunno.

Come lampi che squarciano il cielo, i ricordi. Ora, che tutto è accaduto, che la passata fatalità pende stillando gocce di pazzia infuocata sopra il mio capo, cosa posso fare? Nessuna pietà perdonerà ciò che come veleno dilania la mia esistenza.

Scuotiti e trema mia anima, sepolcro vivo di me stessa.

NDA: la challenge prevede di partire da un haiku, nella fattispecie Scuotiti tomba - /la mia voce di pianto/, nel vento dell'autunno, e costruire una storia. Dopo qualche riflessione, mi è venuto in mente che forse poteva essere calzante per un finale alternativo di New Moon, anche se di certo sono più contenta del finale della Meyer! Spero di non avervi messo addosso istinti suicidi dopo la lettura e che non sia stato eccessivamente OOC, è la prima volta che scrivo di questo fandom... Se per caso vi andasse di scrivere un commento, una critica (possibilmente non sotto forma d'insulto!), mi fareste molto felice.

Arianna