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Autore: MerylSilversburgh    15/10/2006    1 recensioni
La morte. Il vero amore. La guerra. La vita di tutti i giorni. Tra l'incubo del mondo digitale e quello del mondo reale. La seconda parte, la prima pubblicata, di una trilogia sui digimon.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ANCORA IO E TE

NEW YEAR

Erano esattamente le 12.00 dell’1 Gennaio 2009.

Cody non riusciva a svegliarsi neanche con le cannonate…o meglio…neanche con le urla di suo nonno…

NONNO –IORIIIII!! IN PIEDI!!-

Nessuna risposta. Il vecchio decise così di passare ai metodi drastici. Con cautela, prima gli tolse la coperta e poi lo colpì (senza troppa violenza ovviamente) con la sua spada di kendo sulla schiena. Dolore.

CODY –AAHHHHHH!-

NONNO –Allora ti svegli o no?-

CODY –Ma dì sei impazzito forse??-

NONNO –Te lo meriti sciagurato! Già mi torni a casa ubriaco e poi ti svegli a quest’ora? E gli allenamenti? Non è ora che ricominci a studiare?!-

CODY –Mi hai sentito ieri sera…-

NONNO –Certo che ti ho sentito brutto ingrato! E’ così che ti ho insegnato a comportarti?? Su tirati su da quel letto!-

CODY –Vedi di calmarti nonnino…ero a una festa, forse ho esagerato un po’ ma non mi sembra di aver ucciso nessuno…-

NONNO –MA mi spieghi che ti è successo? Eri un ragazzo così responsabile…che cosa direbbe tuo padre eh??-

CODY –Mio padre mio padre…sempre mio padre! IO NON CE L’HO UN PADRE E FAMMI IL FAVORE DI NON PRENDERE IL SUO POSTO!-

NONNO –Questa è la tua gratitudine??-

CODY –Gratitudine di cosa? Le persone cambiano nonno…non è scritto da nessuna parte che sono obbligato ad essere l’angioletto di casa…ho 16 anni e vorrei godermeli-

NONNO –Dov’è finita tutta la saggezza che ti ho insegnato? Dov’è finito il mio ragazzo?-

CODY –Mah…forse nel cesso insieme al vomito di ieri sera…ti saluto, vado a mangiare qualcosa fuori…-

NONNO –Dove credi di andare maleducato che non sei altro!! Informerò tua madre stanne certo! Devi allenarti e studiare torna qui!-

CODY –Già…forse in un’altra vita…prova a fermarmi-

IZZY –Ta-daan ! Colazione a letto !-

MIMI –Ehi dov’è finito il mio fidanzato…quello che ieri sera era ubriaco fradicio?-

IZZY –Non me lo ricordare…ho preso un’aspirina sennò il mal di testa non mi passava più!-

MIMI –Ecco bravo…me ne daresti una anche a me?-

IZZY –Prima la colazione tesoro…assaggia su!-

MIMI –Non immagino il sapore comunque grazie amore (dandogli un bacio) dovresti ubriacarti più spesso…-

IZZY –Eddai mangia mangia…voglio sapere se sono bravo come cuoco!-

LA ragazza, lentamente, assaggiò.

IZZY –Allora??-

MIMI –Beh…cavolo non è male, sul serio!-

IZZY –Non è male…quindi non è buonissima?-

MIMI –Non esageriamo!!-

IZZY –Ok ma migliorerò! Ora mangia da brava…poi aspirina…e poi vestiti, mi è venuta un idea!-

MIMI –Mi fanno paura le tue idee…-

IZZY –Che ne dici se ce ne andiamo in montagna…a sciare un po?-

MIMI –In montagna? Sarebbe bello però…-

IZZY –Niente però…anno nuovo vita nuova! Su sbrigati dai!-

MIMI –Eh si…l’alcool fa male a questo ragazzo…-

Tai si era svegliato abbastanza presto quella mattina e da un paio d’ore tentava di preparare una colazione decente, senza però ottenere dei grandi risultati…

SORA –La rivorrei intera la cucina dopo…-

Una Sora appena svegliata e in vestaglia lo fece spaventare, tanto da fargli rovesciare una padella con delle uova sopra.

TAI –Oh cazzo…tranquilla pulisco io!-

SORA –Uff…Tai apprezzo il tuo tentativo a fin di bene di preparare da mangiare ma…fossi in te avrei comprato qualche cornetto-

TAI –Non pensavo di essere così disastroso sai?-

SORA –Neanch’io…-

TAI –Beh dai…esco un attimo e compro qualcosa, se trovo qualche negozio aperto-

SORA –Tai è mezzogiorno passato…io proporrei di cucinare direttamente il pranzo. Lo cucino IO ovviamente-

TAI –Certo…ma Yamato dorme ancora?-

SORA –No è di là che gioca coi pupazzi nuovi…-

TAI –Ti spiace se gli faccio compagnia?-

SORA –Come vuoi…ah senti…-

TAI –Dimmi…-

SORA –Non vorrei che ciò che è successo ieri sera diventi questione di imbarazzo fra di noi…-

TAI –Non mi sembra sia successo nulla di particolare…-

SORA –Sai che fra di noi c’è un sottilissimo equilibrio Tai, ed è molto facile spezzarlo…-

TAI –Non era mia intenzione, volevo solo aiutarti…-

SORA –Lo so! Solo che…-

TAI (interrompendola bruscamente) –Sai una cosa? Secondo me sei tu quella che ha paura di fare qualcosa di sbagliato…sempre che sia sbagliato…fosse stato per me ieri sera me ne sarei stato buono e tranquillo sul divano!-

SORA –Avevo bisogno di un amico…scusa se ti ho disturbato-

TAI –Sora io l’ho fatto l’amico! Ed è quello che voglio fare! MA tu non puoi fare storie ogni volta che abbiamo un contatto fisico un po’ più fraintendibile! E’ ridicolo!-

SORA –Ma perché mi hai baciata?-

Silenzio. Tai era assolutamente sicuro che lei non se ne fosse accorta …e invece…cosa poteva risponderle? Non sapeva neanche lui la risposta, l’aveva fatto e basta, se era un gesto da amico o qualcosa di più…non lo sapeva neanche lui.

TAI –Senti…non roviniamo quello che con tanta fatica abbiamo costruito ok?-

E detto questo se ne andò da Yamato, lasciando una Sora persa tra le sue domande…

Mattina. Un splendida mattina per il giovane Takeru che ancora giaceva sotto le coperte abbracciato al suo angelo. Già, la sua Hikari dormiva ancora profondamente e lui nonostante fosse sveglio da un pezzo non si era ancora stancato di guardarla mentre era ancora nelle braccia di Morfeo. SI sporse verso il comodino e guardò l’orario…12.30. Cavolo, pensò…era quasi ora di pranzo. E la fame iniziava a farsi sentire. Lasciò un bacio a fior di labbra alla ragazza, si rivestì e si diresse verso la cucina…era meglio preparare qualcosa da mettere sotto i denti.

Non si ingegnò più di tanto, una leggera colazione ritardata…poi magari avrebbero mangiato qualcos’altro più tardi. Mise il tutto su un vassoio e lo portò in camera. Era ora di svegliare la dormiente pensò. SI avvicinò e dolcemente e cominciò a riempirla di baci, sul viso, sulle labbra e sul collo…accarezzandole i castani capelli.

TK –Ehi…ma quanto dormi? E’ ora della pappa…-

Lei per tutta risposta gli scaraventò un cuscino in faccia.

KARI –Uffa lasciami stare…ho sonno-

TK –Wow che risveglio piacevole…va beh vorrà dire che dormirò un’altro po’ anch’io-

La ragazza fece passare qualche minuto poi si sdraiò letteralmente sopra di lui, rimanendo a fissarlo.

TK –Faresti meglio a rivestirti o potresti provocare in me reazioni inaspettate…-

KARI –Dopo tre volte stanotte…saresti un campione-

TK –Modestamente…allora me lo dai il bacino del buongiorno brutta strega?-

KARI (baciandolo) –Certo…dopotutto te lo meriti…buongiorno amore mio-

TK –Buongiorno…ti ho preparato qualcosa-

Tk le mise davanti il vassoio con tanto di rosa rubata nel giardino.

KARI –Mi sembra un film…comunque mia madre ti ammazza se scopre che hai profanato il giardino-

TK –E’ per una giusta causa…non finire tutto che dovrei mangiare anch’io-

KARI –Uhm…ma lo sai che saresti una mogliettina perfetta? E’ proprio buono!-

TK(guardandola male) –Che fai metti in dubbio la mia virilità? Non è detto che solo le donne debbano saper cucinare!-

KARI –Cavolo sei proprio un uomo da sposare! (stampandoli un bacio sulla gancia) Ti amo!-

TK –Ecco…così va meglio. Tu continua a mangiare che io vado a farmi una doccia ok?-

KARI –Vai tranquillo…non ti lascio senza cibo-

TK –Lo spero per te…-

KARI –E’ una minaccia?-

TK –Col cavolo che ti porto la colazione a letto la prossima volta!-

KARI –Fila a fare la doccia stronzo!-

Cody era andato a casa di Joe per sfogarsi un po’. Aveva pensato che probabilmente era l’unico già sveglio e con il pranzo quasi pronto…e per fortuna non era in dolce compagnia. Non aveva minimamente voglia di tornare da suo nonno e così accettò volentieri l’invito a rimanere dell’amico.

JOE –Ti avverto…come cuoco non sono mai stato un mago-

CODY –Non importa…tanto non ho molta fame-

JOE –Su dai, non mi sembra il caso di pensarci così tanto-

CODY –Lo dici tu…è snervante! Cristo io non sono mio padre!-

JOE –Ma nessuno pretende che tu lo sia…-

CODY –Mio nonno si…insomma ma dove è scritto che devo far parte di quella schiera di ragazzi perfettini e bravissimi? Non è concesso anche a me di divertirmi ogni tanto? O sbaglio?-

JOE –Vedi Cody…tuo nonno lo sa che questo non è il tuo vero carattere. Sei sempre stato un ragazzino buono, tranquillo, leale e rispettoso…poi però…-

CODY –LO so che è stato quello che è successo a cambiarmi…ma non capisco il perché…forse la paura di poter scomparire da un attimo all’altro mi ha acceso una specie di rimpianto per tutto quello che un normale ragazzo di 16 anni fa…bere…divertirsi…ma non ne sono neanche certo…-

JOE –Non occorre devastarsi per vivere una vita felice-

CODY –Credimi Joe…a me va tutto a meraviglia! Ho una ragazza che mi vuole e a cui voglio molto bene, ho tanti amici…ma non riesco a perdere l’occasione di fuggire dalla realtà…ho provato a convincermi che quello di ieri sera era solo un episodio casuale ma in realtà…so di averlo fatto apposta…-

JOE –Sappi che noi da te non ci aspettiamo niente…qualsiasi cosa farai, per noi andrà bene-

CODY –Ho paura di caderci Joe…l’oppressione di dover essere un bravo ragazzo prima o poi mi farà impazzire…ormai mi hanno assegnato questo ruolo e la cosa mi distrugge capito! Mi distrugge! E poi trovare un brutto modo per uscirne…-

JOE –Non scherzare Cody…-

CODY –NON STO AFFATTO SCHERZANDO!! Cavolo Joe…è una possibilità…-

JOE –Cody…ti prego sta tranquillo. Ci siamo noi con te. Non dimenticarlo ok? Non devi più affrontare niente da solo…ora siamo di nuovo riuniti!-

CODY –MA lo siamo davvero?-

LA domanda spiazzò il ragazzo in maniera allucinante. Come faceva lui a saperlo? Che risposta avrebbe dovuto dargli? Incoraggiarlo e mentirgli…o sentirsi neutrale? Era giovane…ma non stupido…

JOE –Sai Cody…la verità è che neanch’io so la risposta. Però…sono sicuro che perlomeno ci stiamo provando con tutte le nostre forze…almeno questo puoi capirlo-

CODY –Non ci sono sicurezze…solo speranze-

JOE –Senti…c’è una persona che ha passato qualcosa di simile prima di te…ed era solo. Probabilmente può darti qualche consiglio…considerando che è anche il tuo migliore amico-

CODY –Non offenderti ma…sarei andato da lui se non avessi avuto il timore di disturbarlo-

JOE –Credi che non lo sappia? TU sei qui solo per scroccare da mangiare…su ormai muoviti e ingurgita!-

CODY (sorridendo) –Oh…se sarà possibile…-

JOE –Poco spirito! Zitto, mangia e poi corri da Tk!-

CODY –Agli ordini capo…-

Dopo un’abbondante colazione Tk si stava rilassando sul divano guardando un po’ di tv mentre Kari era ancora sotto la doccia. Dopo tanto tempo era finalmente tranquillo e sereno come una volta, spensierato e felice della vita. Certo, gli mancava immensamente Matt, non sapeva se i rapporti con i suoi amici si fossero riallacciati del tutto ma le premesse erano buone. Suo padre era finalmente tornato e la famiglia si era riunita, ma sopra ogni cosa i suoi rapporti con Kari si stavano solidificando sempre di più e i problemi erano spariti. Si, qualche litigio ogni tanto…ma dopotutto era normale. Solo una cosa lo attanagliava. Aveva mentito a Kari riguardo a una cosa e forse era ora di dirgliela, anche se pensava di avere la situazione sotto controllo. Mise per caso la mano nella tasca nei pantaloni e ne estrasse un foglietto. La lettera di Kari, pensò. Ora era solo…poteva leggerla. La aprì lentamente e si apprestò a osservare il contenuto.

Caro Takeru,

lo so…come regalo di compleanno è leggermente stupido ma è l’unica cosa decente che mi è venuta in mente. Volevo che fosse qualcosa che avresti potuto conservare per tutta la vita e che ti avrebbe aiutato in un lontano futuro, se mai ne avessi avuto bisogno.

Non è un espressione del mio amore per te…tu sai già quanto ti adoro, anche se sei sempre stato restio ad ammetterlo. Sei la cosa più importante per me e sembra che pian piano tu te ne stia rendendo conto…

Non so assolutamente come andranno le cose fra di noi…per quanto staremo insieme, se ci lasceremo domani o chissà quando, che cosa succederà alle nostre vite, cosa diventeremo…è impossibile saperlo. E’ impossibile essere sicuri del futuro. MA è proprio il fatto di aver acquisito una sicurezza che mi spinge a scriverti. La sicurezza di amarti, di amarti comunque…come amico, come fidanzato, come marito, come chiunque sarai. Indipendentemente dal fatto di condividere insieme la stessa vita...tu avrai sempre un posto speciale nel mio cuore e ti sembrerà patetico…ma non sono parole al vento, è la verità. Sono certa del fatto che potrò credere di amare mille uomini nella mia vita ma alla fine…io vorrò sempre tornare da te. Non credere a quello che dirò o che ti dimostrerò…credi a quello che stai leggendo, perché è la verità. LA mia testa potrà impedirmi di fare alcune scelte, ma il mio cuore sarà per sempre tuo. Te l’ho scritto non perché non avessi il coraggio di dirtelo in faccia, ma perché volevo che tu avessi la possibilità di leggere queste parole in ogni momento della tua vita…di felicità o di tristezza…

Qualsiasi cosa accada…non dimenticare queste parole

Amore è troppo poco per descrivere cosa provo per te… lo sarà sempre.

HIKARI

Calde lacrime stavano rigando il suo volto. Sarebbe stato mai in grado di scrivere le stesse cose per lei? Eppure la amava allo stesso modo…provava le stesse cose, ma non era stato capace di riconoscere quei sentimenti, non era mai riuscito a spiegarli. Lei si. Lei era matura, saggia e intelligente…e lui aveva la fortuna di averla. In quell’istante pensò di essere la persona più felice e fortunata della terra…sarebbe potuto crollare il mondo…ma lui sarebbe stato felice, anche morendo in quel preciso istante.

Sentì la ragazza uscire dalla stanza. SI era appena vestita, ma aveva ancora i capelli bagnati…era splendida...in qualunque modo lei era splendida. Sorrise…cercando di fermare le lacrime e asciugandosi gli occhi.

KARI –Ehi Tk hai visto per caso il phon in giro? Chissà dove l’ha messo quello sbadato di mio fratello (guardandolo negli occhi) Ehi ma…? Tesoro cos’hai?-

Le rivolse lo sguardo più dolce di cui era capace. Lei rimase stregata da quelli occhi blu lievemente arrossati, che ora risplendevano ancora di più. Sentì il cuore sciogliersi all’istante.

TK (alzandosi) –Sono un deficiente…-

LA abbracciò, stringendola fino a farle quasi male. Non voleva perderla per niente al mondo.

KARI –Tk ma…aspetta un secondo…hai letto la lettera vero?-

TK –E’ la cosa più bella che abbia mai ricevuto…scusa Kari se non l’ho capito…se non ho capito quanto mi amavi-

KARI –Ehi calmati…è tutto a posto. E’ normale…si è sicuri del proprio amore, non di quello dell’altro…-

TK –Ho capito che è importante rendersi conto di quanto una persona tenga a te. Me l’avevano detto Tai, Matt…un sacco di gente. MA solo ora l’ho capito veramente…ho capito quanto tu soffri quando io sto male e credimi…è la stessa cosa anche per me. Ma la mia stupida testa non riusciva a comprenderlo…-

KARI –Ehi…è tutto a posto…-

Si era ricordato di quello che doveva dirle…avrebbe dovuto dirglielo soprattutto dopo ciò che aveva letto…non doveva più tagliarla fuori dalla sua vita per paura di farla soffrire…perché senza di lui avrebbe sofferto ancora di più. Però…se fosse riuscito a risolvere la questione senza allontanarsi da lei…ma si, tanto aveva la situazione sotto controllo…

TK –Ti prometto che da oggi in poi andrà tutto a meraviglia…non sbaglierò più-

KARI –E’ impossibile non sbagliare…-

TK –Però ci posso provare no?-

KARI –Si…-

TK –Ti amo…non mi stancherò mai di ripeterlo-

KARI –E io non mi stancherò mai di risponderti…-

Un bacio non poteva mancare…ma un bacio diverso dagli altri. Un bacio carico d’amore e dolcezza…casto e puro.

Di nuovo i loro sguardi si incrociarono…le parole a volte non servivano.

MA il campanello si…se si deve interrompere una scena del genere.

TK –Abbiamo ospiti…vado ad aprire-

Appena aperta la porta l’ospite cominciò a parlare tutto d’un fiato.

CODY –Premetto che se ho interrotto qualcosa o stavo per interromperla o tu avessi intenzione di fare qualcosa che io avrei potuto interrompere me ne vado dritto da dove sono venuto e non ti disturbo!-

TK –Ok Cody…puoi respirare ora (ridendo) su entra…non è mica un monastero di clausura…siete i benvenuti tutti-

KARI –Eh si..altrimenti prima o poi mi stancherei di lui…-

CODY –Ciao Kari-

TK –Ma la saluti anche…quella strega-

KARI –Eh già sono una brutta strega (baciandolo) che ti ama tanto! E che ora se ne va ad asciugarsi i capelli però…immagino che voi due vogliate chiacchierare-

TK –Torna presto…-

CODY –Vi trovo bene..-

TK –Altrochè!!-

CODY –Bella serata?-

TK –Favolosa è dir poco-

CODY –Sono contento per te così ora non mi stressi più con le tue fobie-

TK –Eh si…ora sono tornato alla vecchia vita di una volta!-

CODY –Sai Tk…sono qui per chiederti un consiglio…-

TK –Sono qua apposta…-

CODY –Quando stavi male…insomma in quel periodo…come sei arrivato alla dipendenza…cioè sai cosa intendo…-

TK –Ah…quello. Perché hai preso qualcosa?-

CODY –No figurati…niente di pesante-

TK –Cody, niente di pesante vuol dire che qualcosa l’hai preso…-

CODY –Solo del fumo…da amici, nulla di che…-

TK –Sta attento agli amici Cody…-

CODY –E poi…bevo un po’ troppo ma riesco a controllarmi è solo che…-

TK –Che?-

CODY –L’oppressione mi uccide Tk…ti ho già detto spesso di mio nonno, di mia madre…lei una volta si prendeva cura di me…-

TK –Cody…devi far capire a tuo nonno che hai certi problemi, che stai crescendo, vedrai la smetterà di opprimerti…e tua madre…tua madre…-

CODY –Ormai per lei sono un estraneo…un poco di buono, mi lascia da mio nonno e vive la sua vita senza permettermi di farne parte!! E’ assurdo è come se mi avesse disconosciuto!-

TK –TI sta venendo voglia di prendere qualcosa per stare meglio?-

CODY –Tk loro…loro sono fissati con mio padre…io non sono mio padre! Ho parlato a mio nonno di ciò che ho dovuto passare per Matt per tutti voi ma lui niente…dice solo che sono un ragazzino immaturo che non sa affrontare le cose…è forse è vero. Sono un debole…ti prego come faccio a non caderci?-

TK –Lo stai chiedendo proprio a uno che ci è caduto…-

CODY –Non sapevo a chi altro rivolgermi…-

TK –TI dico solo una cosa…cerca di non rimanere da solo. Accetta l’aiuto delle persone accanto a te…se lo rifiuti ti ritroverai senza nessuno che ti sprona a non farlo…e una volta che cominci da solo, devi anche finire da solo…-

CODY –Ma che vuoi dire scusa?-

TK –Ti prego non farne parola con nessuno…sei il primo a saperlo-

CODY –MA cosa?-

TK –Io…non ne sono ancora del tutto fuori…-

CODY –Cosa?!!-

TK –Prima dell’incidente mi facevo…e dopo essere uscito dall’ospedale sono stato molto male…avevo attacchi di astinenza, anche se li ho nascosti bene soprattutto a Kari…tranquillo non è più come prima mi è scappato solo qualche spinello ma…il problema è un altro. Quando acquistavo roba grossa molto spesso non mi bastavano i soldi e ho accumulato un bel numero di creditori che non si sono certo dimenticati di me purtroppo…-

CODY –Quanto devi?-

TK –Tanto…troppo…ma sto cercando di rimediare…la situazione è sotto controllo…ma non è facile…devo rimanere a contatto con un mondo che odio e da cui per fortuna sono uscito-

CODY –TK…non sarei dovuto venire a parlarti di questo…-

TK –No anzi…sono sollevato che almeno qualcuno lo sappia…vedi Cody, io ho rifiutato l’aiuto di Kari tempo fa e ora rifiuterò anche il tuo…non me la sentirò mai di coinvolgerti-

CODY –Ma…-

TK –Tranquillo ne sto uscendo, quando avrò saldato i debiti sarà storia chiusa…ho iniziato a fumare sigarette ma quello è il male minore…per lo meno mi distoglie un minimo…capito quindi? Cerca l’aiuto di qualcuno…prima, non dopo-

CODY –Tk…se tu avessi bisogno…-

TK –Ho bisogno solo che tu non dica niente a nessuno…promettimelo-

CODY –Parola d’onore…tu cerca di farcela…-

TK –Tranquillo…ora ho troppo in mano per perdere tutto di nuovo…devo farcela-

Era rientrato in cucina dove lei stava lavando i piatti. Avevano pranzato in assoluto silenzio e anche in quel momento lei se ne stava con gli occhi fissi sulle proprie mani…nonostante l’avesse sentito entrare. Una volta l’avrebbe attaccato con una battutina o lui avrebbe sparato qualche cavolata…ma ora per una stupidaggine gli sembrava di essere tornato ad un anno prima.

TAI –Non ne vale la pena sai?-

Lei rimase alquanto sorpresa…non si aspettava che sarebbe stato lui a rompere il ghiaccio.

SORA –Cosa?-

TAI –Ridurci di nuovo così per una cavolata…-

SORA –Guarda che non ce l’ho con te…-

TAI –Neanch’io…eppure stavamo qui in silenzio-

SORA –Tai…volevo solo…chiarire…-

TAI –Sai che neanch’io ho risposte…-

SORA –Beh è ora che le trovi…-

TAI –Ha parlato quella che finge di aver dimenticato tutto!-

SORA –E va bene vuoi la verità? Matt mi manca ancora immensamente anzi…mi manca sempre di più…e per quanto mi sforzi di combattere il suo ricordo…non c’è nulla da fare (piangendo) adesso tocca a te Tai…la verità…voglio sapere la verità-

TAI –Perché non l’hai detto nemmeno a me?-

SORA –Perché ti sarebbe pesato…lo sai meglio di me. Non ti ho mai creduto, sulla storia che mi avevi dimenticata e infatti avevo ragione…ma ora dimmi la verità e ti prometto che ti crederò…anche se non cambierà nulla voglio sapere la verità-

TAI –Senti…io ti ho aiutato con tutte le mie forze, ti ho dato il mio affetto e ti ho più volte detto che non mi aspetto nulla in cambio. Ormai mi sono abituato a questa vita e non sento necessità di avere altro da te! Quel bacio…non lo so…non lo so sul serio cosa fosse-

SORA –Si che lo sai…-

TAI -…-

SORA –Se in questo momento mi avvicinassi e ti chiedessi di venire a letto con me tu che faresti?-

TAI –Ah…ti prego non dire idiozie!!-

SORA –Rispondi-

TAI –Cosa vuoi che ti dica?-

SORA –Quello che ti dice il tuo cuore non il tuo cervello-

TAI –Io…ma scusa qual è il tuo problema?-

SORA –Tai…-

Prese coraggio. Era giusto…aveva il diritto di sapere la verità.

TAI –Si…probabilmente se solo tu me lo chiedessi ti starei accanto per tutta la vita ma so che inutile dirtelo. Probabilmente passeranno molti molti anni fino al momento in cui sarai pronta e…io non ti posso aspettare ma soprattutto non sopporterei il peso di vivere come un ombra…l’ombra di un amore perduto. Sarò il migliore zio che Yamato possa avere ma non sarò mai…suo padre. Non ne sarei in grado e probabilmente tu neanche lo vuoi…per questo ho preferito mentire, ma purtroppo come dici tu…il cuore non sempre segue il cervello-

SORA -…-

TAI –Ti ho visto piangere e mi si è stretto il cuore…volevo solo stringerti a me…è del tutto irrazionale fino a adesso non sapevo davvero neanch’io come definirlo…tu me l’hai fatto capire ora-

SORA –Tai tu non puoi far parte della mia vita 24 ore al giorno e tentare di costruirti una vita normale…smettila di aiutarmi, hai già fatto abbastanza-

TAI –Ma come faccio? Puoi negare di non avere bisogno di me? E poi eri tu quella che ti lamentavi perché non ti ero stato vicino!-

SORA –Non capisci tu stai contribuendo troppo! Ora sono io quella che si sente in colpa…non ti ho chiesto di rimanere lontano da me per sempre, ti ho chiesto se puoi fare l’amico normale…non una sottospecie di marito platonico-

TAI –Non posso…tu non puoi farcela da sola. E non puoi chiedermi di lasciarti proprio quando ho visto in che condizioni emotive sei…-

SORA –Tai…questo non può andare avanti per sempre. Anche mio figlio….si affezionerà a te e tu...tu hai appena detto che non puoi essere un padre per lui…-

TAI –Già…perché non voglio che quel povero bambino sia la causa della tua scelta come compagno nei miei confronti…non è giusto-

SORA –MA…-

TAI –Io ti lascerò solo quando ci sarà qualcuno in grado di prendere il mio posto…che sia oggi che sia fra 20 anni…-

SORA –E tu? La tua vita?! Non voglio ostacolare la tua vita…prima o poi vorrai sposarti e avere una famiglia no? Ti rendi conto delle cavolate che stai dicendo?-

TAI –Aspetterò….la mia coscienza è più forte dei miei desideri…-

SORA –Perché lo fai?-

TAI –Per te…e per lui…lo sai-

Si abbracciarono. Ormai lei si era rassegnata. Si sentiva un enorme peso per lui ma non c’era verso di far cambiare idea a quello zuccone, che non poteva fare a meno di pensare al fatto che tra poco tempo avrebbe dovuto affrontare un grande pericolo. E non era certo di tornare sano e salvo, ma ormai, non poteva rinunciare.

Sentirono dei passi avvicinarsi e in fretta tentarono alla meglio di cambiare discorso.

TK –Bene…allora…insomma…sta tranquillo…fa come ti ho detto. Tuo nonno è un testone lo so ma credo che se gli parlerai…-

CODY –G-già credo anch’io…bene allora…a posto-

TK –Già-

KARI –Ehi…se volete ancora qualche minuto io…-

CODY –No tranquilla, abbiamo appena finito. Bene, credo sia ora di andare. Vado a prendere la mia ragazza e poi me ne vado a pranzo fuori. CI vediamo!-

TK –A presto Cody(facendogli l’occhiolino)-

KARI –Ciao-

TK –Ehi...ce ne andiamo anche noi a mangiare qualcosa?-

KARI –Ma se abbiamo appena finito di mangiare?-

TK (toccandosi lo stomaco)-Ma io sto morendo di fame…-

KARI –Ma sei un pozzo senza fondo! A quest’ora dovresti essere 100 chili con tutto quello che mangi! E invece…la vita è ingiusta-

TK –Sei tu l’esagerata che mangia mele tutto il giorno per mantenere la linea…io mangio come un qualsiasi essere umano normale-

KARI –Io non mangio solo mele!-

TK –Già…dimenticavo quanto sei carina quando sbafi le torte di nascosto e dai la colpa a Tai. Sei adorabile quando ti abbuffi come un cinghiale…-

KARI –Brutto stronzo…vieni qua che ti sbafo io adesso-

TK –Eh no…ferma ferma scherzavo! Tanto non mi prendi!-

KARI –Non lo sai che le torte danno tanta energia?-

Tk si nascose dietro una tenda e al momento opportuno sorprese la ragazza alle spalle e la blocco sul divano mettendosi sopra di lei.

TK –E ora che mi fai?-

KARI(cominciando a scalciare) –Ti do tanti pugni!-

TK(Cominciando a farle il solletico) –Questo è un contrattacco che funziona sempre-

Nonostante le risate Kari riuscì ad avvicinarsi abbastanza da baciarlo in modo piuttosto provocante.

KARI –Anche questo…-

TK (tornando a baciarla) –Sleale ma mi piace…-

Dopo un po’ lui si fermò e appoggiò la testa sulla sua spalla.

TK –Uhm…shampoo alla pesca…sai ho dormito molto e…ho recuperato energie-

KARI –E se arriva Tai?-

TK –Non arriva Tai..(ricominciando a baciarla)-

KARI –(ricambiando) Tu dici?-

TK –Dico dico…-

DLIN; DLON

TK –Dicevo male…-

KARI –Non so se è Tai…lui ha le chiavi-

TK –Chiunque sia lo stritolo-

Alla porta c’era un lievemente affannato Soichiro.

SOICHIRO –Pant…pant…ciao Tk-

TK –« ecco, proprio quello che avrei voluto uccidere » Ciao Soichiro come mai qui ?-

SOICHIRO –Cerco Tai, è urgente-

TK –Ehm…ha dormito da Sora ma non so quando arriva-

SOICHIRO –Senti…non so dov’è casa di Sora, posso fare un attimo una chiamata?-

TK –Certo entra…-

Il ragazzo corse velocemente dentro casa.

TK –Siamo nervosetti…-

SOICHIRO –Ho fretta! Ah…ciao…Kari…-

KARI –Ah sei tu…ciao-

La ragazza notò lo sguardo perplesso del ragazzo e lo guardò con occhi interrogativi. Lui si toccò la spalla e lei capì. La spallina destra della sua canottiera era abbassata e lasciava in vista il suo nero reggiseno accompagnato da elementi graditi dal giovane osservatore. Lei, imbarazzata si sistemò e poi si coprì…oltretutto stava morendo di freddo. Tk fece spallucce e si rivolse al ragazzo ancora in trans.

TK –Ehm…Soichiro, è qui il telefono. Ah Kari, la può fare una chiamata vero?-

KARI -…certo-

SOICHIRO –Arrivo…<< cavolo…non devo pensarci…. >>-

Soichiro prese in mano il telefono, si fece passare Tai e lo pregò di tornare a casa.

TK –Ma…qual è la questione importante?-

SOICHIRO –Non ti offendere ma…affari nostri-

TK –Tranquillo non mi offendo…affari vostri-

SOICHIRO –Scusate il disturbo ma è veramente urgente-

KARI –Nessun disturbo-

DLIN;DLON

SOICHIRO –Forse è Tai vado ad aprire-

Le voci che Kari e Tk udirono dall’uscio non somigliavano neanche lontanamente a Tai. Insieme a un deluso Soichiro apparvero Mimi e Izzy.

MIMI –Ehilà!-

IZZY –Ciao ragazzi-

KARI –Ciao…come mai da queste parti?-

TK –Già…come mai tutta sta gente a casa di Tai oggi?-

IZZY –Vi siamo venuti a salutare. Ce ne andiamo in montagna per una settimana-

KARI –Ma quando l’avete deciso?-

MIMI –Stamattina, su due piedi. E’ ora di cambiare aria ragazzi, finiremo le vacanze in bellezza-

TK –Non è che siete ancora bevuti da ieri sera??-

IZZY –Tranquillo ci siamo ripresi…in realtà io l’avevo già programmato. Un mio amico ha una casa che non usa in questo periodo e ha detto che me la presta volentieri, così limiteremo le spese-

MIMI –Eh già, altrimenti il poveraccio qua non se la potrebbe permettere. Come immaginerete, tra poco dovrò cominciare a lavorare anch’io…sigh-

KARI –E i tuoi?-

MIMI –Non essendo completamente d’accordo sul fatto di vivere da sola non mi stipendiano molto…-

TK –E’ proprio vero, anno nuovo, vita nuova-

IZZY –Bene, direi che è ora di andare…dobbiamo salutare ancora due o tre persone. Ci si vede la prossima settimana!-

MIMI –Bye, bye-

SOICHIRO/TK/KARI –Ciao!-

Finalmente, un minuto dopo l’uscita di Izzy e la sua signora Tai arrivò di corsa.

TAI –Soichiro…che è successo di grave?-

SOICHIRO –Direi che che meglio parlarne fuori…-

SOICHIRO –Ti ricordi quando ieri sera sono scappato di corsa?-

TAI –A dire il vero mi è sembrato un comportamento un po’ strano…-

SOICHIRO –Vedi…la mattina prima avevo ricevuto una mail da un indirizzo anonimo…era di dei tipi che dicevano di avere in ostaggio mia sorella-

TAI –Ma tu sorella non sta a Kyoto?-

SOICHIRO –In teoria si…non so forse l’hanno rapita lì e poi l’hanno portata qui. Comunque, nella mail dicevano che se avessi voluto vederla libera sarei dovuto presentarmi al parco di Odaiba alle due di notte di oggi-

TAI –Capisco…e quando a casa mia hai visto che era molto tardi ti sei precipitato via…e poi?-

SOICHIRO –Sono arrivato lì…all’inizio non c’era nessuno, mi sono guardato in giro e poco dopo ho sentito una botta in testa. Mi sono risvegliato in una stanza buia accanto a mia sorella…per fortuna stava bene…poi ad un tratto è arrivato un ragazzo, molto giovane…per il poco che ho potuto vedere non era molto alto, aveva i capelli rossi…a pensarci era un viso familiare-

TAI –Cos’ha fatto quando è entrato?-

SOICHIRO –Nulla direi…ci ha slegati, si è comportato in modo piuttosto gentile. Dopo sono arrivate altre tre persone. Due ragazze e un ragazzo. Per un po’ hanno parlato di fatti loro, non ho ben capito…poi mi hanno detto di annullare la missione per Digiworld…sapevano anche di te…-

TAI –Cosa? MA cosa sono cercatori?-

SOICHIRO –Hanno detto di no…dicevano di essere dalla nostra parte e mi hanno spiegato che Digiworld è nelle mani di un ex-ribelle chiamato Ainter…-

TAI –Ainter?-

SOICHIRO –Dicono che lui è in grado di manovrare Digiworld senza il D-BOX3 e per lo più dall’interno…è riuscito ad avere dei codici speciali da Gennai e se noi andiamo lì ci fa fuori quando vuole…-

TAI –Io non sapevo minimamente dell’esistenza di questi codici!-

SOICHIRO –Credo non lo sapesse nessuno…o forse…Izumi-

TAI –Non credi che ci avrebbe avvisato?-

SOICHIRO –Non lo so…non so più che pensare. Hanno detto anche che a mia insaputa i cercatori vanno e vengono dal mondo digitale…-

TAI –Ma non hai detto che controllavi tutto?-

SOICHIRO –A quanto pare credevo di controllare tutto…non mi hanno spiegato come ma dicono che i nemici conoscono un modo per eludere i miei sistemi…cazzo…-

TAI –MA se fosse così non ti avrebbero già catturato?-

SOICHIRO –Gli servo….o meglio, gli serviamo…dobbiamo solo aspettare che Ainter venga qui, penseranno loro a trattenerlo, e noi potremo andare liberamente a liberare Gennai…e a scoprire la verità…-

TAI –Pensi sia stato Ainter a…-

SOICHIRO –Si…è stato lui Tai…-

TAI –Voglio ammazzarlo con le mie mani allora-

SOICHIRO –Per ora possiamo solo affidarci a loro…fra due anni potremo partire, per ora è tutto in sospeso…-

TAI –Due anni? E loro come lo sanno?-

SOICHIRO –In realtà volevano convincermi di non saperlo ma ad uno di loro è scappata una frase…-

TAI –Come facciamo a fidarci?-

SOICHIRO –Il tipo che mi ha preso per il collo mi ha abbastanza convinto…-

TAI –Uhm?-

SOICHIRO –Niente…l’unica cosa che so è che non so come ma quei quattro sanno qualcosa del futuro, e sembra che io farò qualcosa di molto brutto…o almeno, brutto per qualcuno-

TAI –Ci capisco sempre meno…-

SOICHIRO –In conclusione Tai…ora pensiamo a goderci il nuovo anno, al momento appropriato saranno loro a chiamarci…-

TAI –E se non lo facessero, se fosse un trucco per allontanarci da Digiworld?-

SOICHIRO –Non abbiamo altra scelta…-

Per la sera era stata organizzata una cena a casa di Yolie. Non mancava proprio nessuno all’appello. A parte ovviamente i vacanzieri Mimi e Izzy. Anche Soichiro e sua sorella, che ancora non era tornata a Kyoto erano stati invitati, insieme alla ragazza di Cody, Yoko.

TAI –Bene Joe, stavolta non hai scuse dove hai messo la tua girl? Di la verità è ancora frutto dei tuoi viaggi immaginari?-

JOE –Mi sembrava, da come hai reagito quando l’hai vista, che la mia ex.brasiliana non ti sia sembrata solo un sogno invece…-

TAI –Cavolo…quella ne aveva di misure…-

YOLIE –Ti dispiacerebbe essere un po’ più fine in casa mia?-

TK –Su ormai lo conosci il trucco, infilali qualcosa sotto i denti e vedrai che non parla più-

TAI –Tk, ufficialmente non sei più il fidanzato di mia sorella…però se c’è un altro piatto di pasta lo prendo-

YOLIE –Muovi le chiappe e vattelo a prendere omofobo-

KARI –Tranquilla vado io…-

TK (porgendole il piatto) –Ehi me ne prendi uno anche a me?-

KARI –No tu non sei più il mio ragazzo-

TK –Va a quel paese Kari…-

KARI –Volentieri…perché non vieni con me?-

Il ragazzo si alzò e la seguì in cucina.

KEN –Allora Ayumi, com’è Kyoto…non ci sono mai stato-

AYUMI –Una città come tante credimi…io preferisco di gran lunga Tokio-

SOICHIRO –E’ vero…io ho vissuto a Kyoto tutta la mia giovinezza ma devo dire che qua si sta meglio-

KEN –Sai…non mi piace l’idea di vivere in una capitale-

TAI –A te non piacciono tante cose Ken…perché non sei voluto uscire con me l’altra sera?-

SORA –Sai non tutti amano passare la serata ad ubriacarsi e a fare a gara a chi si fa più donne-

TAI –Ma lui sta tutto il giorno chiuso in una caserma piena di uomini muscolosi che puzzano di sudore…è un incubo!!-

YOLIE –Ma quando arriva Kari con questo piatto di pasta che ti chiudiamo il becco per sempre?-

In cucina…

TK –Non sei in vena di servizi casalinghi eh?-

KARI –No era una scusa per venire qui e riempirti di insulti-

TK (baciandola)-Come sei perfida stasera…hai detto al dottore di aumentarti la dose di camomilla?-

KARI –No ma l’altra volta mi ha consigliato di ucciderti…seriamente, volevo parlarti. Ho approfittato dell’occasione-

TK –Che c’è?-

KARI –So che non sono affari miei ma ho visto Cody un po’ strano. Sembra insofferente, è nervoso, non ha spiccicato parola. Anche Yoko ha la faccia preoccupata. Mi chiedevo se ti aveva detto qualcosa visto che stamattina avete parlato…-

TK (non molto convinto)–Beh…era un po’ in crisi per suo nonno ma…nulla di più-

KARI –Takaishi… lo so che non sai dire le bugie in faccia alla gente-

TK –Soprattuto a te Yagami…-

KARI –Senti non voglio impicciarmi…però vedi di stargli vicino ok? Mi fa male vederlo così…è sempre stato così tranquillo-

TK –ok…torniamo di là che tuo fratello starà bestemmiando-

Cody stava scoppiando. Era uscito in balcone correndo, non ce la faceva più a rimanere lì dentro…ma da quando soffriva di claustrofobia? Non sapeva più che pensare, non sapeva come stare meglio, era perennemente ossessionato da qualcosa che neanche lui sapeva…o forse si. Poco dopo era arrivata Yoko a vedere come stava…preoccupatissima per come l’aveva visto scappare. Inoltre era una delle poche ad essersi accorta della sua assenza, visto che erano tutti presi a parlare allegramente.

YOKO –Tesoro stai bene?-

CODY -….si…tranquilla…è tutto a posto-

YOKO(sfiorandogi il braccio)- Non è vero-

CODY –LASCIAMI!! Ti ho detto che sto bene…-

Una lacrima rigò il volto della ragazza.

YOKO –Che ti prende? Non sei mai stato così…che ti è successo?-

CODY –Ti prego Yoko lasciami solo-

YOKO –Non ti lascio invece… tu hai qualche problema e hai bisogno di me. Ma ti sei visto sembri un malato di mente!-

CODY –Yoko ti ho detto di andartene…-

YOKO –Cody ascoltami!-

CODY –VATTENE! LASCIAMI IN PACE NE HO PIENE LE SCATOLE DI TE!!-

Inutile dire che si era già pentito di quelle parole. Ma lei non aveva l’aria di una disposta a interpretarle come parole al vento.

YOKO –In tal caso…addio-

Yoko girò velocemente i tacchi e se andò, cercando di contenere il più possibile le calde lacrime che ormai copiosamente cadevano sulle sue guance. Sulla soglia del balcone un preoccupato Tk la fermò.

TK –Yoko…che è successo?-

YOKO –Ti prego Takeru aiutalo tu…-

TK -??-

YOKO –Sta male…più di quanto tu possa pensare…ti prego fallo per me, io non ne sono stata capace-

TK –Ti…ti ha lasciata vero?-

YOKO –E non in maniera molto educata…adesso scusami, vado a casa…ci vediamo salutami tutti-

Si vedeva lontano un miglio che stava soffrendo enormemente. Tk mandò uno sguardo verso il tavolo dove tutti erano seduti…uno sguardo che li consigliava di non fare domande mentre la povera ragazza usciva in lacrime. Appena se ne fu andata Tk parlò.

TK –Cody l’ha lasciata…-

Gli altri, che già potevano immaginare la situazione non risposero, mentre il giovane Takaishi si diresse verso il balcone.

KARI –Poverina…piangeva fortissimo-

TAI –Andiamo, sono cose che capitano-

SORA –Eccolo il solito insensibile…-

AYUMI –Sembravano carini insieme…-

KEN –Hai ragione. Sembrava proprio che stavolta Cody avesse trovato la ragazza adatta a lui-

YOLIE –Mah a me non pareva-

KEN –Ma che dici? Hai sempre detto che…-

YOLIE (leggermente alterata)–Beh non si può cambiare idea?-

KEN –Ehm…certo-

TAI –Ehi...perchè qualcuno non va a prendere il dolce?-

JOE –Quel qualcuno potresti anche essere tu ogni tanto…-

KARI –Non guardare me-

YOLIE –Sai come la penso-

SORA –Dopo che mi hai svuotato la dispensa ieri notte non ci penso neanche-

SOICHIRO –Non provare a chiedermelo-

TAI (indicando il piccolo) –Che ne pensate Yamato accetterebbe?-

TUTTI -……-

TAI –Andiamo ragazzi lo sapete che non mi piace alzarmi mentre mangio…per favore!-

AYUMI –Andiamo…se ci tieni tanto ci vado io-

KEN –Su dai…ti aiuto-

I due si recarono in cucina.

Ad un certo punto Yolie si alzò di scatto facendo cadere la sedia per terra e li seguì.

JOE –Ma che le è preso?-

SORA –Ho paura di saperlo…-

Entrata nel “luogo del delitto” si trovò di fronte i due malcapitati che strabuzzando gli occhi si stavano chiedendo il perché di quell’atteggiamento violento.

YOLIE –Ichijouji…POSSO PARLARTI IN PRIVATO UN SECONDO?-

Ayumi, quasi spaventata si affrettò a lasciarli soli.

YOLIE –Ecco brava esci…-

KEN –Ma dico ti sembra il modo??-

YOLIE –Dovrei farla a te questa domanda! Non ce l’hai un briciolo di rispetto per la gente?-

KEN –Ma di che parli? Possibile che per te faccio sempre qualcosa di sbagliato?-

YOLIE –Se tu lo consideri carino provarci spudoratamente davanti ai miei occhi con la prima arrivata!!-

KEN –Ma sei pazza…non ho fatto niente!!-

YOLIE –Come no…prima le dai sempre ragione, poi fai di tutto per parlare con lei e alla prima occasione vi imboscate in cucina. In casa mia per giunta…andiamo Ken lo sai che mi danno sui nervi le bugie!-

KEN –Con tutta franchezza non credo che tu sia la persona più adatta per pronunciare questa frase…-

YOLIE –Ecco…certo ci mancava! Ormai è un classico che in ogni nostra discussione tu mi rinfacci l’accaduto vero?-

KEN –Sei tu che mi costringi a farlo…-

YOLIE –SENTI UN Po’ LO SAPPIAMO TUTTI E DUE COME STANNO LE COSE…E’ TROPPO CHIEDERTI UN PO’ DI TEMPO PER TORNARE ALLA TUA VITA SENTIMENTALE…IO CI SOFFRO ANCORA!!-

KEN –MA SI PUO’ SAPERE QUANTO TEMPO VUOI?? NOI NON STIAMO PIU’ INSIEME, I MIEI COMPORTAMENTI NON SONO PIU’ RAPPORTATI A TE…IO NON POSSO SMETTERE DI VIVERE LA MIA VITA! PUO’ ANCHE ESSERE CHE QUELLA RAGAZZA MI PIACCIA MA CHE DOVREI FARE? STARMENE BUONO PER FARE UN FAVORE ALLA RAGAZZA CHE è STATA PER BUONA PARTE CONSAPEVOLE DELLA FINE DI TUTTO?!-

YOLIE –Allora vedi che non sono paranoica…-

KEN –Yolie…io non voglio far soffrire nessuno…e sinceramente poco mi importa di quella Ayumi. Ma ci sarà un giorno in cui io e te ci innamoreremo di nuovo e…e non potremo farci niente. Prima o poi dovremo andare per la nostra strada-

YOLIE –E’ chi l’ha detto che non torneremo insieme?-

KEN –Senti…limitiamoci a vivere la nostra vita ok? Non vedi? Alla fine continuiamo a dire le stesse cose ogni volta che ci vediamo…non si può continuare così…per una volta, chiudiamola…-

YOLIE –Già…-

KEN –Mi sembrava che le cose stessero andando meglio fra noi…-

YOLIE –Tranquillo..non ho intenzione di litigare con te-

KEN -….-

YOLIE -…-

KEN -…ora torniamo di là su…-

Da circa cinque minuti buoni Tk stava in silenzio vicino al suo amico Cody, il quale si sforzava i calmarsi, senza sapere cosa dire.

CODY –Ti ringrazio per non avermi detto frasi del tipo “ma sei pazzo? Perché l’hai lasciata in quel modo?” perché non l’avrei sopportato-

TK –Dimmi Cody…ti ricordi cosa ti ho detto stamattina?-

CODY -…io…-

TK(interrompendolo bruscamente)-Ti avevo detto di tenerti strette le persone a cui vuoi bene!! Ti avevo detto di accettare il loro aiuto se non volevi ritrovati da solo!!-

CODY –Non ho bisogno di aiuto…-

TK –Mi prendi per stupido? Credi che non lo sappia che ci sei dentro fino al collo?! L’ho sempre saputo da quando me ne hai parlato…ricordati che io ci sono passato-

CODY –Tu non sai niente…e poi io sto bene-

TK –Cody cristo ascoltami!! Ascoltami bene…se rifuti l’aiuto degli altri non ce la farai mai. Prima che tu te ne possa rendere conto sarà troppo tardi e mi dispiace dirtelo ma quelli che ci soffriranno di più saremo noi!! Se non vuoi farlo per te almeno farlo per noi! Vuoi davvero far tornare a galla il dolore? Vuoi davvero che affrontiamo la perdita di un’altra persona?-

CODY –Guarda che non ho assolutamente intenzione di crepare d’accordo? E’ tutto sotto controllo!-

Tk sospirò. Stava andando come doveva andare in fondo, di cosa doveva stupirsi? Anche lui aveva avuto reazioni del genere e anche adesso nascondeva qualcosa a Kari. Dopotutto che cosa poteva dirgli? Ma comunque pensò, ci doveva provare.

TK –Senti…voglio dirti una cosa che non ho mai detto a nessuno-

Lo sguardo dell’altro interlocutore si accese di curiosità.

TK –Se non avessi avuto l’incidente, se non fossi stato costretto a stare in ospedale per due mesi e mezzo, se non fossi entrato in coma…io non sarei qui a parlartene te lo assicuro-

CODY -??-

TK –Prima dell’accaduto mi era capitato più volte di ritrovarmi svenuto per aver esagerato troppo con la dose…e dio solo sa perché ho evitato un’overdose mortale. Volevo uscire da quella depressione ma in realtà ogni volta volevo sentirmi più depresso, perché mi iniettavo dell’eroina Cody…della droga depressiva, uno sporco antidolorifico troppo accentuato. Io credevo di sentirmi meglio ma non era affatto così…in realtà stavo sempre peggio. E ci deve essere qualcuno lassù che mi vuole davvero bene perché quando avevo buttato al vento tutte le occasioni per sentirmi meglio, quando avevo ormai rifutato l’aiuto di tutti…mi è stata data l’occasione di capire. Non so cosa diavolo tu abbia preso e neanche il preciso perché…ma credimi ogni droga, che ti faccia sballare, ridere, rilassarti, è solo un’illusione. Immagino che tu adesso sia talmente nervoso perché senti l’incredibile bisogno farti una sniffata o magari sei addirittura arrivato alle siringhe…e non vedi altre opportunità di uscire dal tuo stato eccentrico, dai tuoi problemi. Ma è solo un illusione…-

CODY -…-

TK –Fidati di me…ti prego lascia che ti stia accanto. Lascia che Yoko ti stia accanto, valle a chiedere scusa, spiegale la situazione e insieme ce la farete vedrai…-

CODY –Non è così semplice-

TK –Da soli è quasi impossibile…ma ti assicuro che quando sei vicino alla persona a cui tieni di più ti scordi del mondo intero-

CODY –Io…ho solo…ho solo tirato su qualche riga…e preso dell’acido, niente di più te lo giuro-

TK –Meglio così…-

CODY (con le lacrime agli occhi) –Grazie Tk…farò il possibile te lo giuro-

Tk lo abbracciò forte e poi lo guardo negli occhi.

TK –Sono certo che ce la farai amico…e io…io dirò tutto a Kari…le dirò quello che le nascondevo. Lo devo anche a te…i consigli che ti ho dato non avrebbero senso sennò-

CODY –Credi che capirà?-

TK –Ormai ne abbiamo passate talmente tante che non ho più paura di dirle niente…e poi spero che mi perdoni subito perché dopodomani dobbiamo partire per andare a trovare Davis…-

CODY –Già…allora che aspettiamo? Tu torna a tavola e io…vado a sbrigare una faccenda-

Tk gli sorrise e poi si avviò…seguito dall’amico.

Corse così tanto che poco mancò che collassasse per strada, e il grande nervosismo non lo aiutava. La vide mentre stava entrando in casa, per fortuna era appena arrivata.

CODY –YOOKOOOO!!-

La ragazza si voltò sorpresa. Lo guardò per qualche istante e poi si apprestò a rientrare facendo finta di nulla. Ma Cody, prevedendo questa reazione era già arrivato vicino a lei e come un lampo la bloccò per un braccio.

CODY –Yoko…anf…anf…ti prego…ascoltami…-

YOKO –Non me ne hai già dette abbastanza?-

CODY -…-

YOKO –Beh comunque sia non voglio sentire altro…-

CODY –Yoko io ti amo…-

Lei si bloccò. Era la prima volta che glielo sentiva dire e conoscendolo sapeva che per lui non era una cosa tanto abituale.

CODY –Tu sei la persona più importante della mia vita…sei l’unica che mi ha sempre ascoltato, aiutato e compreso. Sei l’unica ragazza con cui abbia avuto un rapporto così…sei l’unica per cui ho provato veramente qualcosa. Ho aspettato tanto una come te…e non ti lascerò scappare a costo di tenerti il braccio per tutta la vita-

YOKO –Iori…-

CODY –E sei anche l’unica che mi chiama in quel modo con tanta dolcezza…-

YOKO –Perché…perché mi hai trattata così?-

CODY –Perché non volevo che soffrissi per me, che tu ti facessi coinvolgere nei miei pericolosi problemi ma ora…ora ho capito che sei l’unica che può veramente aiutarmi…-

YOKO –Allora dimmi tutta la verità…-

CODY –Ho problemi di droga…ed è inutile che ti stia ad elencare i motivi o le cause che mi hanno spinto a iniziare perché…-

YOKO –Perché non ce ne sarebbe bisogno…io lo so…-

CODY –Non voglio che tu mi stia accanto…volevo solo che il nostro rapporto avesse una fine migliore, volevo solo che sapessi quanto sei importante per me-

YOKO –Tu credi che ti lasci da solo?-

CODY –Dovresti…-

Lei lo baciò dolcemente, poi gli sorrise.

YOKO –Io ti starò accanto capito? Qualsiasi cosa farai…non ti lascerò andare via facilmente…non ti libererai di me così presto-

Anche lui sorrise e la abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo. Era incredibile, non aveva avuto un attimo di esitazione, non aveva nessuna paura, quella ragazza era un angelo e grazie a lei si era già scordato di tutto.

CODY –…sei la cosa più bella che mi sia mai capitata-

YOKO –Ah…non ti ho detto una cosa…anch’io ti amo…-

Detto questo lo baciò di nuovo e prendendogli la mano lo portò dentro casa.

TAI –Ehi Tk finalmente…non sai che dolce ti sei perso!-

TK –Già, anche perché non ti sei degnato di lasciarmene un po’-

YOLIE –Credimi ho provato a fermarlo ma è peggio di un tritacarne!-

TK –Eh tu fidanzata perfida non mi hai lasciato niente?-

KARI –Devo crescere io…-

TK –MA sentila…le offro un viaggio in America di tre giorni e mi tratta così…-

KARI –Ah se vuoi non vengo-

JOE –Si e poi con chi la divide la suite matrimoniale?-

TK (facendo finta di ridere) –Ah come sei simpatico!-

SORA –Ehi ma Cody dov’è?-

TK –E’ andato dietro a Yoko…credo-

KEN –Meglio così…stavano bene insieme-

SOICHIRO –Beh ragazzi…è stato un piacere, io vi saluto-

AYUMI –Arrivo-

SOICHIRO –Ma no tu stai qui se vuoi…ci vediamo a casa-

TAI –Si dai, ti accompagno dopo io-

AYUMI –Non so, mi sembra di aver causato qualche problema già-

YOLIE (sorridendo) –Resta, mi fa piacere-

AYUMI –(rassicurata) –Ok…-

SOICHIRO –Bene…allora ciao ragazzi-

TUTTI –Ciao-

TK –Kari…andiamo anche noi?-

KARI –Così presto?-

TK –Sono molto stanco davvero…non vedo l’ora di farmi una bella dormita-

KARI –Ok, visto che in parte è anche colpa mia…-

TK(sorride) -…stupida-

TAI –Beh? Già ve ne andate voi due?-

KARI –Sai com’è…il mio amore è stanco-

TK –Ecco, non potevi dargli argomento migliore per cominciare a sfotterci-

KARI –Ok andiamo allora prima che inizi...ciao a tutti-

TK –Ciao ragazzi-

Una volta fuori…-

KARI –Brrr…si crepa di freddo-

TK (abbracciandola)-Vieni qui su…ti do un po’ di calore umano-

KARI –Tutto a posto con Cody?-

TK –Meglio di quanto credessi…però…-

KARI –Però?-

TK –Però ti ho chiesto di andare via solo perché volevo parlarti-

KARI –Ora sono qui, spara-

TK(facendosi coraggio) –Ecco vedi…Kari…io non so come dirtelo…io ti ho nascosto una cosa…una cosa molto brutta-

KARI –Guarda che lo so…che non ne sei ancora fuori-

TK –Eh?-

KARI –Tk…l’ho capito da sola…te lo ricordi che ti conosco da quando avevamo 8 anni? -

TK -…si…-

KARI –Mi chiedevo quanto ci avresti messo a dirmelo…-

TK –Lo so…sono sempre l’idiota di turno, rovino sempre tutto e…non sono in grado di mantenere un rapporto stabile…sono un insensibile, un deficiente…non so fare altro che deluderti-

KARI –Hai finito? Non è stato un bel comportamento il tuo ma a differenza di te io capisco perché l’hai fatto, e non provo rancori. E quando ti ho visto piangere stamattina, ne ho avuto la conferma-

TK –Kari la paura di deluderti e di farti soffrire mi attanaglia giorno e notte…non ne sono stato capace…di dirtelo…l’idea di vedere ancora quello sguardo spaventato e infinitamente triste di quella sera…vedere ancora quelle lacrime…-

KARI –Ci stai ancora male?-

TK –Come potrebbe essere il contrario…-

KARI –Tk, io ho già dimenticato tutto…io mi fido di te…so cosa provi per me e tutto questo lo dimostra…-

TK –Forse sono io che non mi fido di me stesso…-

KARI –…guarda che anch’io soffro terribilmente quando ti vedo così…non hai il diritto capito?(sorridendo)Non hai il diritto di fare così…-

TK(baciandola) –Quale gesto ho commesso per meritarti?-

KARI –Uhm…secondo me fai solo apposta…guarda che tanto non ti faccio entrare in casa, e poi avevi detto che eri stanco…-

TK –Infatti adesso ti lascio a casa tua e da bravo gentiluomo me ne vado-

KARI –Ehi…-

TK –Uhm?-

KARI(tirandolo per il colletto) –Guarda che scherzavo…-

A casa di Yolie ormai se ne erano andati praticamente tutti. Tai e Ayumi erano appena arrivati sotto casa della ragazza. Quest’ultima si apprestò ad aprire il portello della macchina quando il ragazzo le porse una domanda.

TAI –Ti vedo triste…c’è qualcosa che non va?-

AYUMI –No…è tutto a posto. Adesso è meglio che vada a casa…-

TAI –Ehi tranquilla…non sono un maniaco non ti faccio niente se resti un po’ qui a farmi compagnia-

La ragazza rise.

AYUMI –Lo so…è solo che pensavo che anche tu dovessi andare e di averti arrecato già abbastanza disturbo…-

TAI –Sei sempre così autocommiserativa?-

Lei rise di nuovo di gusto.

TAI –Che ho detto?-

AYUMI –Mi fai ridere un sacco lo sai?-

TAI –Lo devo prendere come un complimento?-

AYUMI –Per me è una cosa positiva…-

TAI –Comunque se lo vuoi sapere non ho nessuno che mi aspetta, per questo sto ancora qui-

AYUMI –La devo prendere come un offesa?-

TAI –Mi sai tenere testa eh?-

AYUMI –E tua sorella? Non ti starà aspettando?-

TAI –Non per essere volgare ma conoscendola ora starà aspettando qualcos’altro…dal suo ragazzo. Comunque io vivo da solo, sto con lei adesso perchè i nostri genitori sono in vacanza e da bravo stupido ho affittato la mia casa per questo periodo…non so dove cavolo andare-

AYUMI –Guarda che non ho intenzione di stare nella tua macchina tutta la notte-

TAI –Tranquilla…tra un po’ vado. E se ritrovo scene sconce davanti al mio ritorno a casa…beh affari loro-

AYUMI -…-

TAI –Però…visto che ti ho raccontato buona parte della mia vita…ora tocca a te. Su avanti, quale dispiacere intacca la tua mente? E’ da prima che non sei molto felice-

AYUMI –Beh sai…credo di aver causato qualche problema prima a casa di Miyako-

TAI –Aaaaah…ora capisco…tranquilla quei due fanno sempre così. Yolie non aspetta altro che trovare una scusa per dare addosso al povero Ken, sai si sono lasciati da poco-

AYUMI –Penso che lei ce l’abbia molto con me….-

TAI –Beh, secondo me quella ce l’ha a morte un po’ con tutti ma…a parte gli scherzi, non ti preoccupare, ci sei solo in mezzo non è colpa tua. E poi Yolie mi è sembrata abbastanza gentile prima con te-

AYUMI –E’ solo che non vorrei essere un problema…-

TAI –Uffa...ma lo sai che sei pallosa?-

AYUMI –Lo sai che sei proprio un maleducato? Ti ricordo che ci conosciamo da qualche ora!-

TAI –Oh…finalmente tiri fuori la grinta eh?-

AYUMI –Sei proprio irritante…-

TAI –Dimmi…Ken ci stava provando con te?-

AYUMI –Che ti frega?-

TAI –Curiosità…-

AYUMI –Sinceramente non lo so…comunque non importa, perché io ho un ragazzo a Kyoto che mi aspetta-

TAI –Oddio, ma chi è questo santo che ti sopporta?-

AYUMI –Sai Taichi, penso proprio che me ne andrò a casa…-

TAI –Andiamo….sono così antipatico?-

AYUMI –Molto peggio credimi-

TAI –Su allora, levati dai piedi-

AYUMI –No ti darei troppa soddisfazione…-

TAI –Sei incredibile lo sai?-

AYUMI –Oddio, cos’è un complimento? Mi devo preoccupare?-

TAI –…Sono senza parole…neanche davanti ai complimenti la tua mente malata perdona?-

AYUMI –Tranquillo me ne vado sul serio…e non mi vedrai più almeno fino a Pasqua!-

TAI –Beh dai un po’ mi dispiace…-

AYUMI(sorridendo) –Ciao Taichi-

TAI –Ciao Ayumi…ci vediamo-

La ragazza chiuse lo sportello e si avviò verso la porta di casa senza girarsi indietro. Taichi era rimasto un po’ spiazzato da quella ragazza, era la prima che aveva incontrato che riusciva a tenergli testa come Sora. Sperò davvero di rivederla presto.

Era l’8 Gennnaio. La scuola stava ricominciando per tutti e ormai era tornato il tanto amato casino mattutino.

MASHARU –TKKKKKEEEEEIIIIIII! ALLORA TI ALZI O NO? VUOI CHE TI FACCIA SCOPPIARE UNA BOMBA NELL’ ORECCHIO?!-

TK -….ho sonno….Yawhn…-

MASHARU –Hai ancora il coraggio di dire ho sonno?-

TK –SI papà…ora mi alzo…-

Il ragazzo molto di malavoglia si tirò su dal letto, anche se non aveva una faccia molto sveglia.

MASHARU –Prima si va a fare i viaggi in America e poi si lamenta che non ce la fa più questo…-

TK –Ma sono tornato alle 2 ieri sera…e ora sono le 7…-

MASHARU –Affari tuoi bello….le vacanze sono finite, su fila a scuola, e ricordati che ti devi impegnare altrimenti non riuscirai a recuperare i due mesi persi!-

NATSUKO –Ehi hai finito di sgridarlo?-

MASHARU –Se lo merita!-

TK –Okokokok…fate silenzio adesso per favore? Sto andando a scuola…ci sto andando-

Come se niente fosse crollò di nuovo sul letto.

MASHARU –EHI VUOI FARMI INCAZZARE??-

Stavolta non c’era verso. Tk si rassegnò si vestì, fece colazione e tornò alla vita di tutti i giorni.

Kari come al solito lo aspettava davanti a casa, sempre puntuale come a solito.

Vedendolo in uno stato non molto sveglio la ragazza rimase un po’ perplessa.

KARI –Ehi…ma hai dormito?-

TK –Si vede che non ho dormito abbastanza…-

KARI (accarezzandogli la testa)–Povero…-

TK –Si ricomincia…-

KARI –Già, speriamo piuttosto di non perdere l’anno-

TK(baciandola) –tranquilla, ce la faremo…dopotutto siamo due persone adulte-

KARI –Si spera…-

TK –Tuo fratello è tornato a casa sua?-

KARI –Boh, non l’ho visto…ma non ha dormito a casa nostra-

Tk intravide i cancelli scolastici.

TK –Guarda lì, Non me la ricordavo così affollata…-

KARI –Oddio guarda lì….guarda chi c’è-

TK –Oddio…è vero che loro sono rimaste che noi ci eravamo lasciati-

Un grande gruppo di ragazze si stava dirigendo verso Tk quando lui per evitare di vedersele saltare addosso si avvicinò a Kari.

TK (baciandola)-Aggiorniamole…e aggiorniamoli-

Anche un numeroso gruppo di ragazzi si dirigeva verso la coppia.

TK –Ce ne sono anche per te a quanto pare…-

Vedendo i due molto uniti i grupponi rimasero molto delusi…

RAGAZZA –Takeru…finalmente sei tornato! Come stai? Abbiamo saputo dell’incidente…-

TK –Bene…mi sono ripreso alla grande-

RAGAZZO –Ehi Takaishi…vedo che tu e Hikari….-

KARI –Le cose si sono riprese alla grande anche per noi-

Si sentirono degli “accidenti” e dei “peccato” nella folla. Poi se ne andarono.

KARI –Accidenti…ma siamo ancora a questi livelli?-

TK –E’ il peso di essere belli…-

KARI –Modesto il ragazzo-

TK –Io guardo i fatti…-

KARI –E’ suonata la campana, andiamo dentro-

TK –Si ricomincia!-

In una buia stanza, mentre i digiprescelti tornavano pian piano alle loro vite normali, un ragazzo se ne stava seduto da solo, contemplando se stesso. L’entrata di una persona lo liberò per un attimo dai suoi pensieri.

FERN –Ehi…-

DAVE –Che vuoi?-

FERN –Dio mio ma sei sempre agitato ti vuoi calmare un po’…amico mio una volta non eri affatto così…-

DAVE –Una volta ero felice…-

FERN –Senti…noi stiamo facendo il possibile-

DAVE –Il possibile non basta…-

FERN –Lo sai che non possiamo tornare, se la devono cavare…-

DAVE –E se ce ne fosse bisogno?-

FERN –Dovremo rinunciare a questa missione…c’è rimasta energia per un solo viaggio-

DAVE –Yamato è morto…Ho parlato prima con tuo padre…con quel suo aggeggio in grado di farci comunicare…-

L’altro rimase sconvolto.

FERN –Cosa? Ma che…-

DAVE –Ainter era sulla terra e lui ha tentato da solo di sconfiggerlo…ovviamente non poteva andargli che male…-

FERN –Oddio…come lo dico a Rumiko? E tu…come stai?-

DAVE –Ormai…un parente in meno o in più…-

FERN –Ma perché fai così…-

DAVE –Comunque non preoccuparti per Rumiko, non ha mai avuto un grandissimo rapporto col suo fratellastro…è sempre stata più legata a te-

Fern uscì dalla stanza nello stesso istante in cui Maya stava entrando.

FERN –Cerca di consolarlo…Yamato è morto-

MAYA –Cosa? Oh no…-

DAVE –Risparmia i dispiaceri…ho già consumato il dolore-

MAYA –A me sembra che invece tu stia accumulando tutto…-

DAVE –Perdonami se non sono al settimo cielo, faccio il finto studente nippo-americano in un mondo che non è il mio, mentre nel mio vero la gente muore come formiche…-

MAYA –Non possiamo mica adottare la nostra vera identità…e tu stai già facendo molto per il tuo mondo, ne stai creando uno migliore-

DAVE –Ma per noi non cambierà nulla…-

MAYA –Avremo la soddisfazione di pensare che da qualche parte c’è almeno un mondo felice-

DAVE –Per quanto ancora dovrò essere David Newton?-

MAYA –Fra due anni…partirà la missione, e poi chissà…-

DAVE -…non sai quanto soffra nel pensare che non l’ho potuto nemmeno salutare-

MAYA –Sono sicura che a Yamato non importa…-

DAVE –Lui era tutta la mia famiglia…-

MAYA –Ascolta Heiji…io Rumiko e Ryota ti staremo accanto…-

DAVE –Sei l’unica con cui mi comporto come il vero me stesso-

MAYA (baciandolo)- Stai certo che io non ti lascerò mai-

DAVE –Lo so…due anni…solo due anni e comincerà tutto. Speriamo solo che vada bene…-

  
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