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Autore: VeraGens    16/03/2012    2 recensioni
-«Chi ti aiuterà, Valerie?»
«Nessuno, non mi aiuterà nessuno, farò tutto da sola, come sempre, e ci riuscirò, puoi starne certo!»-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ma' portami una coperta!» urlai, faceva freddo.
Ero col PC sulle gambe e guardavo la TV quando mi arrivò un pop-corn nei capelli.
«Max, finiscila!» dissi verso mio fratello. «Sei di una noia mortale, Sam!» mi disse, mentre giocava col nintendo DS, gli lanciai quel pop-corn e risposi: «Attento a come parli, stupido bimbo di quattordici anni!».
«Non ti credere superiore solo perchè sei il primo figlio e hai diciott'anni» mi disse, lanciandomi una manciata di quei pop-corn.
Arrivò mia madre e ci sgridò, non dovevamo sporcare e bla, bla, bla.
Mi diede la coperta e se ne andò a preparare la cena. Erano le 7 e non avevo nulla da fare così presi il cappotto ed uscii, per fare una passeggiata e fumare un po'. Mamma non voleva lo facessi in casa e capivo il perchè, così uscivo sempre quando volevo fumare. E poi dovevo pensare, svuotarmi la mente e capire cosa dovevo fare.
Ero sempre stato una frana in amore, di solito erano le ragazze che mi chiedevano di uscire ma questa volta no, era diverso.
Lei non era come le ragazze con cui ero stato, di cui mi piaceva solo l'aspetto, lei mi piaceva per come si comportava, per come rideva, per come parlava, mi piaceva in tutto e avevo il suo pofumo sotto il naso tutti i giorni, a ricordarmi che il mio incubo di innamorarmi era sempre vicino, e mi aveva già colto di sorpresa.
Avevo già capito cosa dovevo fare: invitarla ad uscire. Ma era così difficile, non avevo il coraggio, non volevo un rifiuto, mi sarei sentito troppo male.
Presi il cellulare: erano le 7:30.
Tornai a casa e mi lavai le mani, era pronta la carne e la mangiai, ancora calda, accompagnata da una fresca insalata piena di limone. Finii di mangiare e, con la bocca piena di pane mi alzai e andai in camera mia.
«Max, dove hai messo PES?» urlai mentre cercavo nel cassetto. «È nella play» rispose mio fratello dalla sua stanza. Accesi la console e giocai per circa mezz'ora, dopo spensi tutto e mi misi sotto le coperte. Faceva davvero freddo.
Presi il telefono e iniziai ad ascoltare musica, non avevo sonno ed erano ancora le 8:30. Dopo aver ascoltato un paio di canzoni mi alzai e andai a farmi una doccia calda, faceva veramente troppo freddo.
Quando finii misi un boxer e il pigiama, ero stanchissimo.
«Già vai a letto, dormiglione?» mi disse Max, che mi aveva visto passare in pigiama. «Ma che te ne frega?!?!» risposi. «Antipatico» farfugliò, mettendosi le cuffie nelle orecchie.
Tornai nella mia stanza e misi la testa sul cuscino, pensando a lei, ormai non mi usciva più dalla testa. Mi addormentai, con le cuffie nell'orecchio, ascoltando rap, Valerie mi chiedeva sempre perchè mi piacesse, lei me lo chiedeva e io facevo spallucce dicendo «Mi piace, poi boh!».
Valerie, anche solo pensando al suo nome un sorriso compariva sul mio volto, lo stesso che avevo ogni mattina, felice di andare in quel liceo solo perchè c'era lei, la ragazza più bella che avevo mai visto.
  
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