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Autore: fanny3    15/10/2006    1 recensioni
La storia si centra su Hiei e Miki(nuovo personaggio),dopo le prime incomprensioni si uniranno per salvare i loro mondi e sconfiggere il potente demone Hyde.Leggete e recensite!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Miki-Hiei siamo vicini alla foresta degli Edel

Ecco il nono chap^^ leggete e recensite!!!

 

Miki-Hiei siamo vicini alla foresta degli Edel?-

Hiei-No.-

“Scusa se ho chiesto…accidenti non ho pensato di cambiarmi e adesso ho solo la mia divisa scolastica,la minigonna non mi sarà utile con tutte queste erbacce,ma almeno le scarpe sono chiuse…”Sospirò.

Continuarono a lungo il tragitto nel bosco. Nient’altro che enormi e rigogliosi alberi e erba alta e ispida.

Intanto che la ragazza procedeva a fatica il demone avanzava in modo naturale,tanto da lasciarla un po’ indietro.

“Lo odio già questo viaggio!”Pensò distraendosi dal mondo circostante.

Un sibilo nell’aria avvertì il sopraggiungere di un oggetto a grande velocità,Miki però era ancora immersa nei suoi pensieri e non si accorse del pericolo imminente.

Hiei-Attenta!!!-

Miki si ridestò e vide il demone indirizzarsi immediatamente sui suoi passi e buttarla a terra,finendoci anche lui stesso.

Una freccia si conficcò nel tronco di un albero. Quel dardo era in realtà un avvertimento.

Difatti a poca distanza,qualcuno sorrise di gusto nel vedere di aver quasi ucciso l’umana. Tuttavia se Hiei non avesse reagito come previsto e la freccia fosse finita contro ragazza,uccidendola,l’avrebbe pagata molto cara poiché non faceva parte del piano. Se ne andò.

Hiei-Stai bene?-

Miki-Si credo di si.-

“Sapevo che presto o tardi avremmo ricevuto un attacco,tuttavia non sono sicuro di sapere chi sia stato effettivamente. Tutti sono nemici qui.”

Hiei-Proseguiamo. Dobbiamo stare allerta e…al passo.- Lo disse guardandola storto.

Miki soffocò la rabbia che le era affiorata a causa dell’affermazione e lo seguì sforzandosi sempre di stare al suo fianco,tentando anche di percepire presenze nemiche anche se lei poteva dichiararsi una semplice umana senza questo tipo di capacità.

Venne buio.

I due avevano camminato per ore facendo di tanto in tanto una sosta per far riprendere dalla stanchezza la povera Miki.

Finalmente si fermarono in uno spiazzo che la ragazza poteva considerare normale,non erba alta e fastidiosa bensì bassa e morbida come quella del mondo umano.

Hiei-Fermiamoci qui è troppo pericoloso per te proseguire anche la notte.-

Miki non rispose e si limitò a sedersi per terra appoggiando la schiena al fusto di un albero.

“Io vorrei chiederglielo ma ho paura della sua reazione eppure- fissò il ciondolo –eppure io voglio tentare di scoprire la verità.

Gli occhi vigili del demone la fissavano stupiti,di solito non era così silenziosa,se ne stava lì senza dire niente.

Effettivamente quella non era il suo ambiente quindi era normale che si fermasse a riflettere su tutta quella situazione. Se era quella la cosa a cui stava pensando…

Hiei-Allora?Che ti prende?Non è da te parlare così poco e addirittura non parlare affatto.-

Perché tu pensi di sapere cos’è da me?”Un sorriso le affiorò sulle labbra.

“Bè stia così allora,poi non capisco perché stia sorridendo. Comunque sia tra qualche giorno questo assurdo incarico arriverà al termine.”

Miki-Hiei cosa ti è successo quando eri piccolo?-

Lo sguardo della ragazza era rivolto a terra, non avrebbe mai osato fissarlo negli occhi a quella domanda ma voleva tentare di sapere qualcosa in più su di lui. Cominciando magari dal suo passato.

Hiei sussultò a quella domanda improvvisa su una cosa che non avrebbe rivelato neanche sotto tortura.

Hiei-Non sono affari che ti riguardano.- Le diede le spalle.

Miki-Ecco io…mi sono tornate in mente le parole che Thiberius aveva pronunciato la prima volta che l’abbiamo incontrato,come “amore proibito”e anche l’accenno sulla tua sofferenza…-

Hiei-Taci!Te lo ripeto non sono affari tuoi questa è una faccenda privata che terrò per me fino alla morte.-

Si voltò e con occhi irritati la fissò a lungo e lei fece lo stesso.

“Come potevo prevedere non risponderà mai.”

Un fruscio di foglie.

Entrambi avvertirono il pericolo e sostituirono la loro discussione con l’intenzione di trovare la fonte del suono.

Per Miki era troppo buio per vedere oltre il piccolo spiazzo in cui si erano accampati e sebbene per Hiei questo non fosse un problema,non vide lo stesso nessuno.

“Vieni fuori ti aspetto”

Mise una mano sul manico della spada e continuò a guardarsi attorno.

Altro fruscio di foglie.

Rivolgendo lo sguardo in alto scorse uno scoiattolo. “Accidenti ma dov’è?”

Miki si guardava attorno impaurita. Il respiro reso affannoso dalla tensione.

Tutto silenzioso,troppo.

Un terzo fruscio proveniente da un cespuglio vicino a lei la fece voltare di scatto.

Un mostro grigio con due enormi zanne spuntanti fuori dalla fauci le saltò contro.

Improvvisamente si ritrovò a terra cercando di lottare per tenere lontano da sé quelle zanne che l’avrebbero voluta sbranare in un lampo.

Un pugno sbatté via quell’orribile essere da sopra la ragazza.

Hiei era velocemente intervenuto e con una mossa estrasse la spada e trafisse il demone a terra. Questo raccogliendo le ultime forze si sporse un po’ in avanti e azzannò il polpaccio di Hiei,che prese a sanguinare.

Hiei lanciando un urlo premette ancora di più la lama nel corpo del demone che stavolta morì del tutto.

Lo youkai estrasse la spada dal corpo morto dell’essere e la ripose nel fodero.

Si guardò il polpaccio ferito e con una smorfia cominciò a camminare zoppicando verso il mantello che aveva lanciato a terra prima di attaccare il demone.

Rivolse lo sguardo a Miki che lo guardava ancora sconvolta per quello appena successo.

Se ne stava seduta a terra tremante. Non seppe come ma trovò la forza di parlare.

Miki-Q-quello era uno di…loro?-

Hiei-No. Qui tutti vorrebbero vederci morti anche senza un valido motivo. Devi abituarti all’idea perché da quando abbiamo varcato la soglia del passaggio tra i due mondi abbiamo rischiato la morte.-

A quell’ultima affermazione gli occhi di Miki cominciarono a farsi lucidi.

“Morte…tutti vogliono…ucciderci…”

Le lacrime cominciarono a rigarle il viso senza neanche accorgersene.

Hiei non aveva mai visto nessuno piangere o almeno lo credeva…

 

Una rupe altissima,una terra galleggiante nel cielo. La terra dei ghiacci. Un gruppo di donne,vecchie e giovani,rimangono ammassate su quella piccola rupe.

Una donna è a terra in ginocchio,piange e grida alle anziane del suo popolo di risparmiare la vita a suo figlio

Hina-Vi prego risparmiate il mio bambino!Ruri ti prego!-

Anziana-Ruri anche se Hina è la tua migliore amica devi fare il bene del villaggio. Quel neonato è portatore di sventura.-

Ruri anche lei una giovane donna,singhiozzava a causa dell’ingiusto incarico che doveva compiere. Alla fine fece quello che le anziane le avevano imposto,lo lasciò cadere,pregando che il bambino si salvasse e tornasse per ucciderle tutte. Lei per prima a ragione di ciò che aveva appena fatto.

 

Hiei rivide tutto in un istante. Miki gli faceva tornare in mente quel brutto ricordo che insieme ad un'altra serie infinita di eventi dolorosi si teneva dentro. Per tutta la vita aveva tentato di soffocare quella sofferenza continua trasformandola in odio e di conseguenza in energia.

Zoppicando si avvicinò a lei e si sedette al suo fianco.

Lei si voltò e si costrinse di smettere di piangere.

Hiei la guardò e le posò una mano sulla guancia,asciugandole una piccola lacrima solitaria.

Hiei-Non devi piangere per fortuna non ti ha ferita,non l’ho permesso ora e non lo permetterò mai. Forse tra noi due quello a cui è andata peggio sono io.- Sorrise.

Miki-Si lo so. Scusami quel mostro ti ha ferito per colpa mia.-

La ragazza sembrava essersi calmata.

Hiei-Ti assicuro che c’è di peggio.- Sorrise di nuovo.

Lei lo guardò intensamente poi lo abbracciò,ricominciando a singhiozzare tenendosi alle spalle del demone,posando la testa contro il suo petto.

Hiei si trovò in una situazione…assurda!Insomma dov’era finito quello che lui considerava il “vero” Hiei?Dove si era cacciato quel demone che odiava tutti,compresi gli umani?Chi era in realtà colui che stava vicino ad un’umana in lacrime cercando di farla sfogare per farla sentire meglio?

Non lo sapeva. Forse il vero Hiei era proprio questo?Volle reagire d’istinto,ovvero fare quello che si sentiva lasciando perdere tutte le sue confusioni in testa e l’abbracciò a sua volta.

Miki alzò piano la testa sorpresa,cercò di incrociare lo sguardo del demone ma lui girò la testa da un lato e divenne rosso in viso.

Sentendo una sensazione di felicità per quel gesto la ragazza si calmò del tutto.

Miki-Grazie e scusami.-

Hiei sciolse il suo abbraccio e scosse la testa.

Hiei-Non ti devi scusare,capisco quanto può essere dura per te.-

“Hiei come sei cambiato dal primo incontro…sei speciale…”

Hiei si scostò da lei e si rialzò poi le tese la mano per aiutarla ad rialzarsi.

Hiei-Andiamo.-

Miki annuì e gli afferrò la mano sollevandosi in piedi.

Si portarono in una zona lì vicino ma nascosta dalla vegetazione così da essere meno individuabile dai nemici.

Miki si distese e prese subito sonno per l’enorme stanchezza mentre Hiei rimase sveglio per vigilarla.

“Quando ci attaccheranno?Quanto è forte questo Hyde?Accidenti a quel Thiberius,non poteva evitare di farci arrivare così lontano dalla nostra meta?Ci vorrà un bel po’ per arrivare,se non ci attaccano prima…”

 

La notte in quel luogo era più corta di quella nel mondo umano e Hiei che si stava ormai abituando alla terra della ragazza quasi si sorprese di vedere il Sole sorgere un po’ prima di quanto si aspettasse.

Miki si strofinò gli occhi e si alzò in piedi scrutando il posto intorno a lei.

“Non era un incubo è ancora peggio perché è tutto vero!” Cercò Hiei. “Ma dov’è?”

Dietro di lei senti uno strano –Buongiorno!-

Si voltò e vide Hiei che mangiava un pezzo di cocco,in modo famelico.

Miki-Quello è…cocco?!-

Hiei-Esatto!Qui cresce di tutto ma il frutto che si trova di più e proprio questo.- Gliene porse un pezzo.

Miki annuì e prese il cocco che Hiei le stava offrendo e addentandolo si disse che alcuni demoni non si nutrono solo di frutta ma forse anche di umani e altri loro simili.

Ripresero il cammino,Hiei camminava ancora con fatica a causa del morso ricevuto il giorno prima. Miki propose di fermarsi e aspettare che la ferita fosse guarita del tutto.

Hiei-Tsk!-

La giovane non disse più nulla.

Procedettero svelti per tutta la mattina e di tanto in tanto Miki addentava qualche pezzo di frutta.

“Almeno mangio in modo sano!”Pensò con una gocciolina sulla testa.

Le forze della ragazza furono di nuovo al minimo a forza di procedere e cominciò a pensare di chiedere una pausa al demone quando notò di fronte a loro una luce provenire da una filtrazione tra le foglie degli alberi,doveva sicuramente essere l’uscita.

Le forze le tornarono tutte in una volta e prese a correre verso quello spiraglio di luce superando perfino il demone che la guardò sorpreso.

Quando finalmente raggiunse ed oltrepassò l’uscita,restò meravigliata dal paesaggio che le si parava davanti.

Un enorme pianura verde attraversata da un piccolo fiumiciattolo che più in basso finiva in un ampio lago dall’acqua cristallina.

All’orizzonte le stesse montagne dai picchi innevati che aveva avuto il piacere di osservare già dal primo arrivo in quella terra.

Però quello che c’era a metà strada era oscurato da altri enormi alberi verdi.

“Un'altra foresta?!Uffa speriamo che almeno sia quella degli Edel…anche se non ho ancora capito bene cosa siano effettivamente.”

Hiei la raggiunse poco dopo,non gli era possibile utilizzare la sua velocità con la gamba ancora dolorante anche se per sua fortuna sentiva che la ferita si stava rimarginando velocemente.

Guardò il viso di Miki e notò che quel paesaggio doveva piacerle molto dalla sua espressione sbalordita.

Miki-Bellissimo!Quella è la foresta degli Edel vero?Dimmi di si.-

Lo guardò con occhi supplicanti ma lui non diede segno di poter dare un affermazione positiva.

Hiei-No mi dispiace ma non siamo ancora vicini alla meta.-

Miki cadde in ginocchio.

Miki-Cosaaa?!Ma quante foreste dobbiamo ancora passare?Io non ne posso già più!-

Hiei-A chi lo dici-

La sorpassò con un sorrisino e le braccia incrociate dietro la testa. Chiuse gli occhi e ne riaprì uno per vedere la sua reazione.

La ragazza rimase un attimo interdetta poi cominciò a capire.

Miki-Sento che l’hai detto riferendoti a me.- Si rialzò e lo raggiunse.

Hiei-Tu dici?-

Miki borbottò qualcosa e gli pestò un piede.

Hiei-Ahia!-

Raggiunse il lago e si sedette sulla riva,prese tra le mani chiuse un po’ d’acqua e si bagnò il viso.

Con un elastico che si era messa intorno al polso si legò i lunghi capelli. Si mise a osservare il panorama.

“Questo è il secondo giorno quindi manca e deve mancare poco alla nostra destinazione. Spero che Hyde e i suoi non ci attacchino per niente anche se purtroppo so che non sarà così. I demoni sono spietate creature la nonna me l’ha sempre detto anche se…penso che la cosa non valga proprio…per tutti…”

Cercò dietro di lei il demone e lo trovò seduto poco distante intento a sfasciarsi il morso che era oramai quasi guarito del tutto.

Si era tolto il mantello e la ragazza si disse che non era poi una grande osservatrice perché notò per la prima volta una lunga fasciatura sul braccio destro del demone provenire da sotto la manica della sua maglietta azzurra fino ad arrivare alle dita,bendate anch’esse con cura una per una.

Miki-Quando ti sei ferito al braccio?-

Hiei alzò lo sguardo sulla ragazza davanti a lei,l’aveva raggiunto e gli stava guardando il braccio curiosa.

Hiei-Non sono ferito,questa è l’arma più potente che ho:la tecnica del drago nero. La sua potenza però potrebbe anche uccidermi se la usassi al momento sbagliato.-

Miki-Cioè?-

Hiei-Cioè quando il mio stato mentale e fisico non sono ottimi. Preferisco usare la spada con cui sono ugualmente forte e anche grazie ai combattimenti con la spada che ho raggiunto il livello A dopo aver fatto l’intervento che mi aveva privato di tutte le forze.-

Miki-L’intervento del terzo occhio.-

Hiei-Esatto ragazzina. Sei sveglia per essere un umana.-

Miki-si certo ma a cosa è servito il trapianto per ritrovare la tua terra?Mi ricordo che me ne avevi accennato tempo fa.-

Lo sguardo di Hiei si indurì.

Hiei-Io cercavo…vendetta.-

Si alzò e ricominciò il cammino con Miki dietro che lo seguiva.

Venne sera in fretta,erano ormai a metà della foresta e decisero di cercare un posto più nascosto dove fermarsi per evitare spiacevoli incontri.

Come la sera prima fu Hiei a vegliare su Miki che cadde nel sonno dopo poco.

Però la ragazza non fece un sogno “normale”.

Era come se stesse galleggiando nell’aria,intorno a lei c’era il nulla,se avesse dovuto descriverlo con delle sensazioni avrebbe detto che dentro di lei sentiva una sensazione di pace.

Dal nulla apparve una persona,non come le altre bensì con due enormi e candide ali bianche sulla schiena.

“Un angelo del mondo degli spiriti.”

Non si sentì spaventata ma piuttosto sorpresa di vedere una cosa così “reale” all’interno di un sogno. I capelli dell’uomo erano lunghi e argentati,gli occhi di uno strano grigio con sfumature azzurre. Il possente petto nudo e pantaloni lunghi e marroni chiaro.

Lui le sorrise.

I-il mio…antenato?!”

 

Fine nono chap.

  
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