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Autore: _Milla3    17/03/2012    5 recensioni
E se, sette anni dopo, Felì tornasse a Fairy Oak? Magari per fare da fata-tata, stavolta, proprio ai figli di Jim e Vaniglia? Cosa succederebbe?
UltimoCapitolo.
Vaniglia e Jim, orgogliosi, sedevano in prima fila, vicini a Leòn e Violetta. Accanto a loro, c'era Pervinca - Grisam, il sindaco, era dietro le quinte - , con una bambina in braccio. Sun, la sorellina di Stella, era nata qualche mese prima. E il nome era stato la cosa più semplice. «Abbiamo già la nostra stella» aveva detto semplicemente Pervinca «Quindi ora manca il sole della casa.». Tomelilla non aveva obbiettato, ed aveva iniziato, tutta contenta, a riempire la casa di girasoli.
Accanto a loro sedevano Stella e Willow.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy Oak..Dopo.[Camelia's and Stella's adventures]'
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Felì
 

Ormai ero in quella casa da ben cinque anni. I bambini erano cresciuti. Leòn aveva sei anni e mezzo. Come la mamma amava scrivere, ed aveva i suoi occhi verdi. Era tranquillo. Troppo tranquillo, per essere un mago del buio, gli ripeteva sempre Pervinca. A volte dimenticavo che i figli di Vaniglia, come la zia, erano destinati ad essere un mago e una strega del buio. E che quel mostriciattolo scatenato di Stella, la figlia di Pervinca, fosse una piccola streghetta della luce. Camelia si faceva ogni giorno più bella. Lei e Stella avevano solo sei mesi di differenza, e facevano tutto insieme, erano identiche in tutto e per tutto, erano due pazze scatenate che facevano impazzire me e Vaniglia, e facevano divertire come una matta Vì, che ovviamente era felicissima per il carattere di sua figlia, così simile al suo da bambina. Camelia era come il padre, una viaggiatrice nata, curiosa e attenta ai dettagli. Aveva i capelli dello stesso colore di Vaniglia, e gli occhi neri di Jim. Mi sentivo tanto fortunata, ad essere tornata a Fairy Oak, e ad aver trovato delle persone tanto speciali. Ogni tanto, quando portavo i bambini dalla nonna, mi fermavo a conversare con Lalla Tomelilla, e il tempo sembrava non essere passato mai. 
Quegli anni furono tanto perfetti, turbati solo da una cosa. Una cosa che portò un profondo dolore in tutti i cuori del villaggio. Pochi giorni dopo il quinto compleanno di Camelia, si diffuse una voce, nel villaggio. Una sparizione. La sparizione di Shirley Poppy. Tutti noi sapevamo cosa volesse dire. Shirley era morta, dando alla luce Cassia. Un altro infinito potere, che come nasceva spegneva quello precedente. Tutti cercammo di stare vicini a Tommy, inconsolabile per la morte di Shirley. Ma lo sapeva. Sapeva a cosa andava incontro, quando l'aveva sposata, sapeva che l'avrebbe persa, un giorno. Cassia gli faceva compagnia, e il suo umore migliorava di giorno in giorno. Piano piano la vita nel villaggio riprese. Ma nessuno avrebbe mai dimenticato Shirley.
Le mie giornate andavano avanti tranquille, per quanto potessero esserlo con Stella e Camelia accanto. Ma ero felice. Felice come non ero ormai da tanti anni.

 

Pervinca
 

Certo, ero cambiata, era ovvio. Felì mi aveva lasciata ben tredici anni fa, e si meravigliava del mio cambiamento? Adesso ero una donna, ero una donna felice, appagata dalla sua vita. Avevo abbandonato quell'aria da bambina, ed ero diventata una persona migliore. Il merito? Di Grisam, naturalmente. Anche se era stato principalmente l'arrivo di Stella, a cambiarmi. Quel giorno ero seduta nel giardino di Vaniglia. Io e lei conversavamo, mentre i nostri bambini giocavano allegramente, sorvegliati da Felì. Stella si faceva ogni giorno più bella. Visto che, comunque, era quasi sempre insieme a Leòn e Camelia, e quindi sotto il controllo di Felì, mi ero lasciata convincere da Grisam a non prendere una fata-tata. Mancavano pochi giorni al suo quinto compleanno, ed aveva appena perso il suo primo dente da latte. L'inizio di tutto, insomma. Mi sembrava strano pensare che mia figlia, specie con il carattere che si ritrovava, sarebbe stata una strega della  luce. In più era nata da un mago e una strega del buio. Era la cosa più assurda mai sentita. La osservavo. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, un sorriso che avrebbe fatto invidia al sole. E al posto degli occhi aveva due stelle. Era stato questo a spingermi a darle quel nome, che di fiore aveva ben poco. «Potrebbe ricollegarsi alla stella alpina» aveva azzardato Vaniglia, nel momento in cui tutti - e con tutti intendo mia zia Tomelilla - si erano lamentati. E così Stella aveva potuto avere il suo nome. Mai nome fu più adatto ad una bambina. Non lo credevo solo io. Lei era davvero una luce. Mia figlia era la cosa più bella che mi fosse mai successa, senz'ombra di dubbio.
 

Felì
 

Insomma, andava tutto bene. Fu un periodo in cui, però, avevo a malapena il tempo di pensare. Dovevo stare dietro a tre bambini - Perché ero io che badavo a Stella, visto che non aveva una fata-tata - e dovevo assicurarmi che non combinassero guai. Con Leòn era facile. Gli mettevo un libro in mano e lo pregavo di stare buono. Lui mi obbediva. Invece le due cugine erano insopportabili. Mi facevano tanti di quegli scherzi, e spesso mi facevano spaventare. Quanto mi mancavano Pervinca e Vaniglia da bambine! Almeno era solo una che mi rompeva le scatole. Ora invece quelle due mi stavano rendendo la vita impossibile. Oh, cerco, le amavo. Le amavo con tutta me stessa, ed avrei fatto qualsiasi cosa per loro. Ma le avrei preferite più tranquille.
Un giorno, mentre giocavano ad arrampicarsi sugli alberi, Camelia cadde. Spaventata, volai subito da lei, ma ero solo una fatina, non potevo fare nulla. Fortunatamente non aveva perso i sensi. Piangeva e strillava, e mi si stringeva il cuore
Quel giorno Stella mi dimostrò di non aver preso solo il brutto carattere della madre. Corse verso la pasticceria che ormai era di suo padre - era il posto più vicino - e fece accorrere Duff Burdock. Lui tranquillizzò Camelia con un dolcetto, e poi la portò dal dottor Chestnut, che dopo tanti anni era ancora in perfetta forma. L'esito dell'esame - io e Stella aspettammo fuori con ansia - fu deprimente. Gamba rotta. Da quel giorno le bambine divennero più attente, capirono che non potevano fare di tutto, e che nella vita ci sono delle conseguenze per le nostre azioni. Ero ogni giorno più fiera di loro.
 

Dal diario di Vaniglia
 

Caro diario, 
non immagini che spavento! Oggi Felì è tornata a casa con un espressione pentita, e dietro di lei c'era Leòn. Ma non vedevo Camelia. Le ho chiesto cosa fosse successo, e mi ha risposto che Camelia era caduta - non mi ha detto da dove, ma ho il sospetto che non sia semplicemente inciampata - e che si era fratturata una gamba. La mia bambina! Se non ci fosse stato Jim a prendermi sono sicura che sarei svenuta. Le ho chiesto dove fosse, e mi ha risposto con Duff. La cosa mi ha tranquillizzata, di Duff mi potevo fidare. E' entrato circa cinque minuti dopo con la mia piccola in braccio. L'ho presa subito e l'ho riempita di baci, facendo attenzione a non farle male alla gamba. Jim e Leòn mi dicevano di calmarmi, ma sapevano che non l'avrei fatto. Quando si tratta della mia bambina impazzisco. 
Aveva gli occhi rossi, la mia Camelia, si capiva che aveva pianto. Io, che mi sono tanto impegnata per non far mai soffrire i miei bambini, in quel momento mi sono sentita una fallita. Lei non avrebbe più dovuto piangere, mai. E' una promessa, diario, cercherò di essere più attenta con lei. E' l'unico modo che ho per proteggerla. A domani. Vaniglia.

 

Spazio dell'autrice:

Ed eccomi di nuovo qui, in poco tempo. Innanzitutto grazie a Volpina Finceis per la calorosa accoglienza (Ti prometto che ci sarà molto più 'JimXVaniglia, nei prossimi capitoli), e ad Ambra Magica per i suoi complimenti.
Beh, che dire di questo capitolo? La morte di Shirley è un argomento che non avrei mai voluto toccare, ma purtroppo era una cosa ovvia. Ho anche preso in considerazione l'idea di farle adottare un bambino, ma ho pensato che poi alla sua morte nessuno avrebbe ereditato l'Infinito Potere. Stella e Camelia ... Beh, le vorrei far diventare le nuove Vaniglia e Pervinca, anche per questo ho messo, in questo capitolo, un po' in ombra Leòn. Magari gli farò avere una parte maggiore dopo. Spero che vi piaccia. Grazie a chi legge.<3

 

  
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