Anime & Manga > Yu degli spettri
Segui la storia  |       
Autore: Pineapple__    17/03/2012    1 recensioni
Oddio, che emozione la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia! Sakura, una ragazzina di 14 anni, dopo la morte dei genitori si trasferisce a Yamazuki dai suoi nonni, dove vivono anche i nostri quattro eroi. Cosa succederà quando la timida Sakura si ritroverà a combattere al loro fianco? Leggete e recensite!
Genere:[Avventura, Romantico, Song-fic]
Personaggi:[Nuovo Personaggio, Hiei, Kurama, Yusuke Urameshi, Kazuma Kuwabara, Un po' tutti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ehiiii! Mi scuso per il piccolo ritardo e sono di nuovo qui ad allietarvi con il 6° capitolo! Buona lettura e mi raccomando... recensite! ^^
Angel: EEEEHI! La cosa dei nonni mi è venuta sul momento e...  credo che tu ci abbia azzeccato in pieno riguardo a colui con cui legherà particolarmente la nostra Sakura! DANCE FOR YOUR PAPI!:D Bacioni! Gazzettina 
Capitolo 6: L'onda del falco

Sakura si guardò attorno. Non era più nella sua camera ma in uno spazio asettico e vuoto. "C'è nessuno?" chiese timidamente. "Ma come, Sakura, non ti ricordi di me? Eppure siamo stati compagni!" la rimproverò scherzoso una voce maschile. Si voltò e vide un trespolo sul quale era appollaiato uno splendido falco bianco. "No, non è possibile. Sei proprio tu, Eiki?" riuscì a balbettare la ragazza dopo essersi ripresa dalla grande sorpresa. Sentì le lacrime salirle agli occhi. "Certo che sono io!" fece lui, un pò seccato. "Beh, visto che non ti ricordi di me, tanto meglio che vada..." disse dopo un pò di silenzio. Fece per andarse quando sentì una voce che lo chiamava "Eiki, come potrei dimenticarmi di te? Sei stato come un fratello per me" sussurrò la quattordicenne, mentre le lacrime incominciavano a scenderele copiose sul viso. Il falco volò verso di lei e le si appoggiò sul braccio, conficcandoci i suoi artigli acuminati, che cominciò a sanguinare. Non sentiva alcun dolore; solo  un misto di gioia e tristezza che le attanagliavano il cuore. La giovane si sentì avvolta da uno strano calore e l'animale incominciò a risplendere di una luce abbagliante. "Sakura, io sarò sempre con te, ricordalo. Non avere paura. La forma perfetta dai tre lati è la fucina di tutto" e detto questò il falco entrò dentro il corpo della ragazza, che incominciò anch'esso a splendere. "Ti voglio bene, Eiki" bisbigliò lei, con la voce che tremava. "Anche io, Sakura" proferì una voce. La voce di Eiki. 
Sakura si svegliò con un malditesta martellante. Guardò la radiosveglia: segnava le sei e trequarti. 'Perchè ho fatto quel sogno? Che c'entrasse qualcosa con tutta questa storia dei demoni e del Reikai? Eiki..." quel nome le rimbombava nella mente come un eco. Eiki. Eiki. Eiki. Decise di alzarsi. Si preparò con tutta la calma possibile e andò in cucina. La nonna era impegnata ad armeggiare ai fornelli e non si accorse dell'arrivo della castana. Solo quando portò in tavola tre tazze di thè fumante notò la presenza della nipote e la salutò abbracciandola "Sakura! Buongiorno! Sei emozionata? Oggi inizia il tuo addestramento!" fece lei, euforica. "Si, sono davvero entusiasta" rispose, portando alla bocca la tazza. Finì la colazione e l'anziana le si avvicinò con una mano nella tasca "Che c'è?" chiese la fanciulla, con occhi interrogativi. "Ho una cosetta per te. Chiudi gli occhi". Lei eseguì e sentì subito un peso sul collo. Quando riaprì gli occhi appesa ad esso stava una collanina di perle tutte di un colore diverso. "È una collana che servirà ad aumentare il tuo potere spirituale" sorrise dolcemente la nonna. Sakura le schioccò un bacetto sulla guancia rugosa sussurrandole "Grazie". Poi prese lo zaino e uscì. Stava camminado speditamente verso la scuola quando incontrò quelle due menti di Yusuke e Kuwabara. Le corsero incontro, salutandola "Ehi, ciao Sakura! Ti senti pronta?" le domandò Yusuke, mettendole un braccio intorno alle spalle. "Pronta è il mio secondo nome!" scherzò lei, sciogliendo la stretta di Yusuke. Finalmente era riuscita ad aprire una breccia n quel muro di timidezza che la separava dal mondo esterno. Stava cominciando ad aprirsi. Si incamminarono tutti e tre insieme insieme verso scuola. Quando li videro entrare qualcuno non riuscì a trattenere un risolino, che fu subito messo a tacere da un'occhiataccia della carota. E così le lezioni iniziarono e andarono avanti ancora, ancora e ancora finchè... la luce! DRIIIIN! ALLELUJA! La campanella era suonata e tutti gli studenti erano accorsi fuori, impazienti di tornarsene a casa e di concedersi un pò di meritato riposo. Tutti tranne tre ragazzi; la loro avventura incominciava in quel momento stesso. "Senti Sakura" iniziò Kuwabara "se vuoi ti aiuto io a portare le valigie a casa di Urameshi, così se incontro quei fessi che ti danno fastidio posso dare loro una lezione!" "Oh, grazie Kuwabara, sei davvero gentile. Dai andiamo." "Fate in fretta. Io vi aspetto a casa" disse Yusuke. La castana avanzava rapida sul marciapiede, affiancata dallo spilungone. "Non vorrei dire ma... come avete fatto a scoprire che una banda di ragazzi mi ha dato noia?" chiese titubante. "Un uccellino dai capelli rossi ha cantato più del dovuto" rispose lui ridendo. Anche lei rise. La prima volta che rideva alla presenza di un maschio. A parte Eiki. Eiki. Quel sogno... "Ecco è questa" asserì Sakura, fermandosi di fronte a un palazzo verdino. Entrarono. All'ingresso trovarono una donna e un uomo anziani e il loro cane, che aspettavano trepidanti l'arrivo di qualcuno. Quando videro la ragazza la accolsero con un' abbraccio e le porsero le valigie "Lui è uno dei tuoi nuovi amici?" chiese sospettoso il nonno. "Si. Lui è Kuwabara. Anche lui viene a vivere con noi" affermò la castana. "Trattate bene la nostra Sakura, mi raccomando" si assicurò la nonna. "La tratteremo con i guanti!" proclamò il ragazzo. La quattordicenne si chinò verso il cane e incominciò ad accarezzarle la testa "Fai la brava e tieni d'occhio questi due scavezzacollo, intesi? Ciao, Kyoko, ti voglio bene!" detto questo salutò anche i nonni ed uscirono. Arrivarono a casa di Yusuke in un batter d'occhio. Salirono le scale e bussarono alla porta del suo appartamento. "Chi è?" chiese una voce "Pizza a domicilio!" mentì Kuwabara, con un sorrisetto divertito. Anche Sakura si mise una mano sulla bocca, per trattenere le risate. La porta si aprì e rivelò Kurama, con indosso la sua solita divisa viola spento. "Noi non abbiamo... Kuwabara! Ma allora eri tu! E c'è anche Sakura!" rise il rosso. Entrarono e la ragazza diede uno sguardo intorno a sè; l'appartamento era relativamente piccolo, ma poteva contenere abbastanza bene 5 persone. I suoi zaffirri incontrarono per un'altro attimo due rubini incandescenti, che la fissavano dal divano. Questa volta fu Sakura a interrompere il contatto con Hiei, perchè chiamata nella sua stanza da Kurama. "Ecco, questa è la tua stanza!" disse la Volpe, sistemando le ultime valigie in un angolo. La ragazza si sedette sul bordo del letto e iniziò a fissare il cielo grigio fuori dalla finestra che da sul terrazzo. "Ehi, tutto bene?" le domandò il ragazzo sedendosi di fianco a lei e mettendole una mano sulla spalla. La castana sussultò leggermente a quel contatto "Hm? Oh, si certo!" rispose gurdandolo negli occhi e sfoderando un sorriso genuino. "Ehi, piccioncini, è pronto il pranzo!". Yusuke era piombato in camera, ovviamente, senza bussare. Finirono di mangiare e Sakura si offrì di lavare i piatti, tanto per ripagare l'ospitalità del mezzo-demone. Con le cuffiette dell'Ipod nelle orecchie inziò a far scendere l'acqua sopra le stoviglie, strofinandole e insaponandole. Hiei, spaparanzato placidamente sul divano, non perdeva di vista la ragazza. In qualche modo non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Non riusciva o non voleva? "Never mind, I’ll find someone like you, I wish nothing but the best for you, too" una strofa di Someone like you le uscì dalla bocca senza alcun controllo. Se la cucì subito, sentendo due occhi rossi fuoco che la fissavano dal soggiorno. Quando finì tutto il lavoro, si voltò per asciugarsi le mani ma, invece dell'asciugamano, si ritrovò Hiei a pochi centimetri dal viso, sempre con quello sguardo freddo e menefreghista. "Io vado al tempio di Genkai. Non fatemi aspettare troppo, capito?" la avvisò, con la sua delicatezza paragonabile a quella di un elefante. Sakura andò in camera e indossò una tuta insieme a un paio di scarpe da ginnastica. "Andiamo Yusuke?" chiese lei. "Oh, già è vero! Oggi inizia l'addestramento!" si ricordò il detective sul momento. Non passarono cinque minuti che i due erano già disotto. "Che ne dici di una corsetta fino al tempio, tanto per scaldarsi?" la sfidò il mezzo-demone. "Ottima idea" rispose lei. Iniziarono la loro corsa. Dopo una ventina di minuti erano già arrivati all'entrata del tempio. "Wow. Sei davvero resistente!" si complimentò Yusuke. Per tutta risposta lei gli lanciò un dolcissimo sorriso. "Allora... sai comabattere?" le chiese all'improvviso il giovane "Beh... si, diciamo di si" fece lei semplicemente. "BENE! Fammi vedere che sai fare!" la spronò. Subito dopo la ragazza scomparve, riapparendo qualche istante dopo alle spalle e gli sferrò un calcio fortissimo sul fianco, tanto da farlo andare a sbattere contro una colonna. Yusuke si rialzò subitò e colpì la ragazza con un pugno allo stomaco. Lei fece una specie di capriola in aria e discese a tutta velocità verso la testa del povero ragazzo, che crollò a terra non appena i piedi della castana atterrarono su di lui. Yusuke, dopo essersi ripreso, esclamò "Sakura sei straordinaria! Combatti benissimo!" Lei arrossì un po'. "Ma dobbiamo concentrarci sul tuo Reikohadoken! Devi sapere che l'energia astrale di ogni essere umano viaggia su frequenze diverse e ognuno ha una forma che lo caraterizza. Io ho il Reigan e Kuwabara ha la spada astrale, comprendes? Dobbiamo scovare la forma della tua Onda di Luce Astrale prima di imparare a controllarla. Deve essere una cosa strettamente legata a te. Prima di tutto, stendi la mano e grida 'Luce Astrale!'". Lei dispiegò la mano e strillò, con più voce possibile "LUCE ASTRALE!" e da essa uscì un grande fascio di luce bianca e azzurra. "Il tuo Reikohadoken è molto potente, quindi devi fare più attenzione nell'usarlo, potresti esaurire la tua energia astrale in poco tempo". Si sedettero in terrà e iniziarono a rimuginare sulla forma che potrebbe aver avuto l'Onda di Luce Astrale di Sakura. Poi il colpo di genio. La ragazza si ricordò le parole di Eiki "La forma perfetta dai tre lati è la fucina di tutto". Si alzò di scatto sotto gli occhi incuriositi del suo maestro. Congiunse gli indici e i pollici, formando un triangolo e poi gridò "Reitaka!". La figura si illuminò e da essa uscì un falco di energia astrale, che volò nel cielo come un fulmine per poi esplodere pochi attimi dopo. Yusuke aveva la mascella a terra per la sorpresa. Cercò di ripigliarsi e balbettò "Beh... ora sappiamo qual'è la forma del tuo Reikohadoken. Chissà che c'entra il falco" chiese più a se stesso che alla ragazza. "Storia lunga" tagliò corto lei, rimettendosi a sedere. "Dobbiamo lavorarci ma secondo me diventerà un'arma micidiale" le disse, mostrando un sorriso a trentadue denti."Direi che per oggi può bastare. Hiei ti sta aspettando nella palestra. Meglio non farlo attendedere troppo. Stai attenta con lui; se non gli piaci non si farà scrupoli ad ucciderti" la avvertì il ragazzo, discendendo le scale. "Ci vediamo a casa!" la salutò infine. Sakura entrò nella palestra ma non vide nessuno. "Hiei? Sei qui?" domandò timorosa la ragazza. Nessuna risposta. Sentì una presenza alle spalle e si voltò di scatto, afferrando la figura alla gola e sbattendola contro il muro. "Ehi, ma che ti prende?! Lasciami!" ringhiò minacciosamente la sagoma nera di fronte a lei "O mio Dio! Scusami Hiei! Non credevo che fossi tu! Mi hai fatto prendere un colpo!" si giustificò, lasciando la presa sul collo del demone. "Riflessi rapidi. Molto bene. Sarà interessante allenarti" sentenziò lo youkai del fuoco. Si tolse il mantello e restò solo con una conottiera nera e un paio di pantaloni dello stesso colore. Prese un'altra katana e la passò alla castana, che la afferrò con un gesto fugace. Lui sguainò la sua. "Eheh... vediamo se sopravvivi" la sfidò il moro, partendo all'attacco. Sakura parò quei colpi abbastanza facilmente poi passò al contrattacco con un fendente che tagliò a Hiei un ciuffetto di capelli vicino all'orecchio. Lo scontro andò avanti per un bel pezzo, tra fendenti e parate da parte dei due ragazzi. Il suono metallico delle lame che si scontravano rimbombava in tutta la palestra. All'improvviso il demone smise di attaccare la giovane; lei se ne accorse e si prese un momento per riprendere fiato. Guardò davanti e sè ma Hiei era scomparso. Riapparve pochi secondi dopo, portando la lama della sua spada alla gola della ragazza "Lezione numero uno: mai abbassare la guardia" le sussurrò freddo all'orecchio il moro. Detto questo rinfoderò la katana e si rimise il mantello addosso. "Abbiamo già finito?" chiese Sakura, seguendo con lo sguardo la figura nera che si stava allontanando da lei. Il demone ritornò sui suoi passi e si appostò davanti alla ragazza. Arriossirono leggermente tutti e due. "Sappi che odio chi fa domande idiote come questa" le disse ritrovando la sua maschera impassibile "Comunque sei stata brava, per essere una novellina. Ma non ti tratterò con tutto questo riguardo, la prossima volta". Poi Hiei sentì un brivido freddo che gli attraversava la schiena; la ragazza gli stava sorridendo dolcemente mentre i due persero si persero per due tre secondi l'uno negli occhi dell'altra. Acqua e fuoco. Due elementi così diversi. "Tsk..." fece Hiei, annullando il contatto con la giovane e sparendo fuori dalla finestra. Sakura tornò a casa di Yusuke e si stese sul divano, sfinita. Chiuse gli occhi e si addormentò pacificamente. Una mano la scosse e si svegliò "Mh?" fece un pò seccata, strofinandosi gli occhi con i pugni chiusi."Ehi, Sakura svegliati è pronta la cena!" le sussurrò dolcemente una voce maschile. Quando riuscì a mettere a fuoco vide Kurama che stava in piedi di fronte al divano. La scrutava con occhi pieni d'affetto. "Arrivo subito" sorrise mesta lei. Si alzò e si andò a sedere a tavola tra Hiei e Yusuke. "Ehi ragazzi, sapete che la forma del Reikohadoken di Sakura è il falco? È davvero bellissimo da vedere" sentenziò il mezzo-demone. "Davvero? Perchè proprio il falco?" chiese incuriosito Kuwabara. "È una storia lunga e non credo che a voi interessi" asserì la ragazza. "Infatti..." affermò lo youkai di fianco a lei. Per tutta risposta la Volpe gli arrivò una gomitata dritto nelle costole "E invece si!" insistette il rosso. La quattordicenne iniziò "Allora, a Sapporo ero la più giovane falconiera di tutta la città. Ogni giorno mi allenavo con un bellissimo falco bianco di nome Eiki. Eravamo davvero affiatati. Ma poi, un brutto giorno, durante un'esibizione lui si allontanò troppo da me e venne ucciso da un cacciatore" la voce andò scemando sempre più finche nella sala da pranzo scese il silenzio. Finirono di mangiare e in cucina restò solo Kuwabara, incaricato di lavare i piatti. Skura andò in camera sua e tirò fuori il flauto. Iniziò a suonare e una dolce melodia si propagò in tutto l'appartamento. "Lo sentite?" domandò Hiei "Si, viene dalla stanza di Sakura" affermò Kurama. I quattro si affacciarono sulla porta e videro la ragazza seduta a gambe incrociate sul letto, che suonava senza sosta quella musica bellissima. Quando staccò le labbra dall'imboccatura del flauto il rosso, il carotone e Yusuke scoppiarono in un applauso. Solo Hiei non mosse un muscolo, restò immobile ad osservare lo strumento argentato, con sguardo meravigliato. La Volpe entrò in camera e si chiuse la porta alle spalle. Si sedette sul letto al fianco della ragazza "Davvero bravissima" le disse, cingendole la vita con le braccia. Lei si lasciò andare a quell'abbraccio e si appoggiò su di lui, addossando la testa contro il suo petto muscoloso. "Grazie" bisbigliò lei. Si addormentò così, tra le forti e protettive braccia della Volpe.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu degli spettri / Vai alla pagina dell'autore: Pineapple__