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Autore: p i t a g o r a    17/03/2012    1 recensioni
Le memorie di Tesra, i suoi pensieri più intensi e segreti nei confronti di Nnoitra Jirga quando ancora la guerra nell'Hueco Mundo non era scoppiata.
Questa Fan Fiction di pochi capitoli è l'anticipazione di un'altra che verrà pubblicata in seguito.
Spero che possa essere di vostro gradimento.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nnoitra Jilga
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono...Morto?
Sento la sabbia accogliere la mia schiena.
Non sento più le gambe, non avverto più nessun dolore.
Non vedo niente.
Respiro ancora però.
Non pensavo che fosse così umiliante.
Sento il sangue scorrere copioso dall'orbita vuota, inondarmi la guancia, scendermi sulla pelle fino a perdersi nei granelli di polvere.
Terrificante.
Mi ha strappato l'occhio e se non avessi opposto resistenza mi avrebbe trapassato la testa.
Perchè?
Perchè mi sono ribellato alla mia fine?
Non capisco. Allora questo significa che in realtà io...
...io non voglio morire.
Sento il dolore che adesso cresce come un fiume in piena, dalla mia buia orbita.
Apro il mio unico occhio rimasto, e la mia palpebra pare essere pesante più della stessa terra su cui sono steso.
La bestia annusa, assaggia l'aria intrisa dell'odore del mio sangue.
Alza la zampa artigliata, tre lame pronte per darmi il colpo di grazia.
No...
Cerco con cieca disperazione la mia lama, lanciata lontano, troppo lontano per raggiungerla.
Cerco di farmi forza sulle braccia inutilmente.
Stringo i denti, ma il cero che ha falciato le mie gambe procurandomi delle serie ferite non mi permette di alzarmi.
L'Hollow esita, mi fissa.
Vuole vedere ancora riflessa sul mio volto...
...la paura, la disperazione.
Eravamo davvero tutti come lui, un tempo?
Io ero veramente un suo simile?
Sospiro, tremo, condannato a restare immobile, attendendo la mia sentenza finale.


- Nnoitra...sama...-

Le mie labbra si muovono assieme a qualcosa nel mio petto.

- Perdonami...-

Sì, perdonami.
Non avrei dvouto farlo.
Non avrei dovuto lasciare che simile bestia mi riducesse a questo modo.
Avrei dovuto combattere, e andare avanti, scappare ma combattere e alla fine, solo alla fine riconsegnare la mia vita a questa polvere.
Chiudo l'occhio e attendo.
Sento le lame vibrare nell'aria, tagliarla e prima o poi io farò la stessa fine.
Sì. Questa è la fine...
Ma allora, perchè non sento niente?
Neanche gli artigli che trapassano la mia carne.
Bhè, se è così...allora non è stato poi fin troppo doloroso...
eppure...
Le mie mani riescono ancora a graffiare la sabbia.


« Tesra. Apri immediatamente quel tuo occhio che ti rimane e rimettiti in piedi. E' un ordine. »

Quella voce.
Sì, troppo netta e distinta per poterla confondere.
Troppo forte per poter essere solo una eco nella mia anima.


« Tesra. Guardami adesso o giuro che ti uccido in seduta stante. »

No...non è possibile...
Troppo, troppo reale.
Apro lentamente il mio occhio, gemo per il dolore dell'altro.
Riesco a vedere il cielo, quindi...non sono morto?
Quella figura esile che troneggia sopra di me...
...il peso del suo sguardo.
Lui...
...è qui.


- Nnoitra-sama.-

Sorrido come un ebete e tremo, segni di debolezza per uno come lui.
Eppure stavolta non mi riprende, non dice niente.


« Stupido. Guarda come ti sei conciato, sembri carne da macello. Lo sapevo che avrei fatto meglio a lasciarti in pasto a quell'Hollow. Questa è la giusta punizione che ti meriti per essertene fuggito senza mio permesso.»

Ma quelle parole così fredde e spietate in realtà mi suonano diversamente.
E' venuto fin qui per me.
Ha lasciato Las Noches per venire a riprendermi.
Questo mi basta, mi basta per capire quanto sono stato stupido a lasciarlo da solo.

- Arigatou...Nnoitra-sama. -

Non seppi dire altro.
Comprendo che gli importa veramente di me...
Alla fine penso proprio che io abbia un ruolo nella sua vita.
Mi fa riflettere su tante cose.
I suoi occhi hanno una vena di preoccupazione, probabilmente io, io sono l'unico che può alleviare la sua disperazione.
Senza di me cadrebbe in un inferno più buio di quanto non lo sia questo.
Adesso ho capito.
Sento le mie forze scivolare nel torpore.
Adesso però sono in pace con me stesso...
...adesso che ho capito quanto vale questa mia presenza.
  
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