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Autore: nyere    18/03/2012    4 recensioni
Celine Kirk era una normalissima ragazza londinese.
Era bastato incontrarlo una sola volta, si era subito sentita rapita da quegli occhi verdissimi e quel sorriso mozzafiato. Aveva capito che quel ragazzo era diverso.
Ma non sempre tutto è facile, no?
Salve! Questa è la mia seconda ff. Che ne dite di entrare a dare un'occhiata e farmi sapere che ne pensate? :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 7.


Il clima del nord Inghilterra era davvero rigido, Celine si sfregò le mani cercando un po’ di calore. Era uscita di casa per fare delle foto a quel paesaggio stupefacente, ma si era dimenticata i guanti. Scosse la testa e riprese la macchinetta dal collo, fotografando ogni tanto un animaletto o un albero qua e là. Dopo circa una decina di minuti decise di rientrare, faceva davvero freddo. Nel percorso di ritorno notò che nonostante tutto, quella lontananza le faceva bene. Era lì da due giorni, ma si sentiva stranamente in pace  con se stessa. Era sicura che ora nessuno sarebbe riuscito a trovarla. Nemmeno lui. Questa volta Harry non sarebbe più riuscito a prenderla in giro. Aprì la porta ed entrò nella casetta, era dei suoi ma non la usavano più di una volta all’anno. Tolse il giaccone, la sciarpa e il cappello; guardò l’orario, le 4 e 45. Andò in cucina a mettere il bollitore per il tè, nel frattempo si spostò nel salotto e sedendosi sul divano prese la macchinetta e iniziò a riguardare le foto che aveva scattato, sbadigliò. Buttò la testa all’indietro, lasciandola cadere sul poggiaspalle del divano, era molto stanca. Se non fosse stato per l’acqua che si era messa a bollire fischiando rumorosamente, lei sicuramente si sarebbe addormentata. Preparò il tè e poi lo mise in una grande tazza, si appoggiò con la schiena alla cucina mentre lo sorseggiava. Bello bollente, proprio come le piaceva. Lo trangugiò in qualche minuto e dopo aver messo la tazza nel lavandino sbadigliò nuovamente, si, meglio andare a dormire.

 


Harry non stava sclerando. No, faceva di peggio. Se non fosse stato per Louis, a quest’ora il suo povero iPhone sarebbe finito giù dal balcone. Dove era Celine? Perché non rispondeva al cellulare? Perché non c’era traccia di lei a casa sua? Quando aveva chiamato all’agenzia dove lavorava gli avevano che era partita. Partita per dove? Il riccio stava completamente dando di matto. Aveva bisogno di sapere dov’era, voleva sapere che stava bene. Ma non riusciva a contattarla in nessun modo. Aveva voglia di sbattere la testa a terra. Louis sospirò e gli poggiò la mano sul braccio,
“Smettila Harry, sta bene, ne sono certo!” il riccio scosse la testa,
“E’ sparita, si è dileguata nel nulla Lou!” l’altro si fece serio,
“Senti, anche se volessi, ora non puoi fare nulla. Insomma, siamo in America Hazza! Ci vorrà domani per tornare a Londra. Poi da domani puoi andare a cercarla anche in Antartide ok?” Harry alzò la testa guardando l’amico,
“Ho paura di perderla Boo” Louis l’abbracciò,
“No riccio, non succederà!” l’altro sospirò.
“E’ troppo importante, pensare a lei mi fa sorridere come un deficiente. In quel poco tempo che passiamo insieme sono felice, mi sento normale. Lei non dà peso al fatto che sono famoso, mi tratta come gli altri.” Lou sorrise,
“Te l’ho detto io che tu sei cotto di lei.” Harry annuii.
“Si Lou, temo proprio di essere cotto di lei”

Il giorno dopo..
Celine si era svegliata felice. In quel momento stava riguardando il suo muro. Perché proprio il suo? Era una parete particolare. Lì vi erano attaccate tutte le sue foto preferite, dalla nascita fino all’anno prima. Ora ne stava scegliendo qualcuna da attaccarvi che rappresentasse quell’anno. Guardò le varie memory cards al computer. Diamine, si era portata dietro anche quella del servizio. Un momento, e quella cartella? Non l’aveva vista prima. Ci cliccò sopra, maledetto Louis. Aveva scattato anche delle foto a lei e ad Harry. C’erano quelle quando gli era caduta addosso e quelle mentre si prendevano a palle di neve. Sospirò, forse era meglio eliminare quella cartella no? Schiacciò il tasto destro del mouse, andando sull’opzione cancella. Ma non ce la fece. Come poteva eliminare quei ricordi? Nonostante era stufa di essere la bambola di Harry, lei era innamorata di quel riccio. Meglio spegnere il pc. Scese di sotto per guardare in tv un film comico, prima fece la scorta di patatine però. Il tempo era davvero pessimo, diluviava. Sospirò e prese a sgranocchiare i suoi snack. Dopo circa un quarto d’ora però vide come una macchina, o meglio, un fuoristrada avvicinarsi alla casa. Chi sarebbe potuto essere? Si alzò quando sentii bussare alla porta, lentamente andò ad aprire. Si trovò davanti proprio l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.

*Si prepara a ricevere insulti* ç_ç
Sono mancata per 5 lunghi giorni. 
Avete il permesso di uccidermi.

Sono tornata con questo capitolo di cacca.
Avete di nuovo il permesso di uccidermi.
Mi lasciate una recensione?
Ok, preparate le armi.
No ok, parlando seriamente xD Non avevo ispirazione D:
E quel poco che è venuta fa schifo, accontentatevi per stavolta <3
Mi fate sapere che ne pensate? Un bacione,
Mà.
 
   
 
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