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Autore: Kia85    18/03/2012    3 recensioni
Un tiranno e il suo complotto nell'Inghilterra del Medioevo.
Una fanciulla e una spada legate da una leggenda e un'anima selvaggia sono l'unica speranza per riportare la pace.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Al di là della foresta



Capitolo 5: “La sfida”

 

Chi sei tu?” ripeté Hermione.

Li aveva raggiunti all'interno della capanna e fissava ora Harry con un misto tra preoccupazione e curiosità. Anche se l'ambiente era poco illuminato, Harry riusciva perfettamente a percepire il suo sguardo che lo stava trapassando più pungente delle frecce che Hermione tirava con l'arco.

Io... io sono Harry James Potter.” rispose cercando di non lasciarsi intimorire.

Hermione non disse nulla. Restò immobile per un istante, poi si avvicinò a lui e gli si sedette di fronte, probabilmente per guardarlo meglio.

Eravamo amici da bambini. - aggiunse lui - Ti ricordi?”

Harry Potter...”

Hermione si sporse verso di lui, fermandosi a pochi centimetri dal suo viso, mentre Harry trattenne il fiato. La giovane lo esaminò attentamente in ogni particolare del suo viso e, infine, si soffermò sugli occhi.

Ricordo il colore dei tuoi occhi.” disse infine.

Harry annuì e si rilassò. Era già un buon inizio.

Una volta mi dicesti che era la cosa che più ti piaceva di me.” le fece notare.

Perché il verde mi ricorda la foresta di Dean.” aggiunse lei.

Harry sorrise entusiasta: “Esattamente!”

Hermione si allontanò, ma continuò a fissarlo e restò seduta di fronte a lui.

Sì, sei davvero tu. - commentò Hermione – Sai, ti stavo aspettando.”

Harry parve piuttosto sorpreso da quell'affermazione: “Mi stavi aspettando?”

Certo. I tuoi genitori sono scomparsi, sapevo che prima o poi ci saremmo rincontrati. Forse tu non potresti dire lo stesso, vero?” domandò lei.

No, infatti. Pensavo che fossi morta in quell'incendio.”

Già. Non si è più sicuri di niente ormai. Neanche dei morti!” commentò Hermione, abbassando lo sguardo a terra.

Mi è dispiaciuto moltissimo quando l'ho saputo, per te e per i tuoi genitori. Erano delle brave persone.”

Ma loro non ci sono più. - tagliò corto Hermione- Perciò dobbiamo pensare ai vivi, cosa ne dici?”

Harry rimase spiazzato da un'affermazione così fredda. Non era da Hermione. La ricordava come uno spirito ribelle e indipendente, certo, ma mai cinica. Non sapendo cosa rispondere, il giovane restò in silenzio.

Immagino che tu sia venuto a cercare me, è giusto?”

Harry annuì: “Sono stato al villaggio di Coleford e ho saputo che mio padre si recava spesso nella foresta di Dean. Mi hanno parlato di una principessa della foresta a capo di una banda di ribelli. Perciò ho pensato che questa principessa potesse sapere qualcosa sulla scomparsa dei miei genitori.”

Io non sono una principessa e non sono il capo di questa gente. - rispose lei - Ormai nei villaggi mi chiamano così, ma qui nessuno si rivolge a me in questo modo.”

Perdonami. Non lo sapevo.”

Ricordalo per la prossima volta. Per quanto riguarda tuo padre, è vero, spesso veniva a trovarmi. Circa un anno fa si era addentrato da solo nella foresta di Dean. I ricchi signori che attraversano indisturbati la foresta non ci piacciono, soprattutto se sono armati. Di solito li attacchiamo e rubiamo il denaro e i gioielli che portano con sé. Così quella mattina lo abbiamo fermato, ma lui, a differenza di te, mi riconobbe subito. Mi disse che ero tale e quale a una lady che conosceva e poi mi chiese il nome. Quando gli risposi, non credette ai suoi occhi. Mi disse quanto fosse felice di vedermi viva, che tutti voi avevate creduto che fossi morta anche io nell'incendio, sebbene il mio corpo non fu mai ritrovato. E mi disse anche che, subito dopo quella notte, ti spedì da qualche parte in Scozia per la paura che accadesse qualcosa anche a te.”

È vero, ma poi non accadde nulla.”

Esatto. Questo perché in quel periodo venivano attaccate in Inghilterra solo famiglie nobili in cui ci fosse un primogenito di sesso femminile. Quindi voi non rientravate in questa categoria.”

Harry la guardò perplesso: “Che senso aveva tutto questo?”

Non lo so. - rispose Hermione, scrollando le spalle - Io da quella notte ho vissuto con Minerva qui nella foresta, lontano dai villaggi. Perciò quando incontrai tuo padre, lui mi spiegò che aveva fatto delle ricerche su quanto era accaduto in quel periodo. Scoprì che le vittime di quegli attacchi erano tutte famiglie con una bambina come primo figlio, perciò ha cominciato a pensare che non potesse essere solo una coincidenza. Ci doveva pur essere un motivo sotto. Così da quel giorno è tornato spesso nella foresta, sia per informarmi sulle ricerche, sia per portarci armi e vivande. Qualche volta portò anche tua madre. Anche lei fu molto felice di vedermi e mi abbracciò...”

Hermione si soffermò un istante nel racconto e chinò il capo, divenendo improvvisamente pensierosa. Harry notò le mani della giovane stringersi attorno ad una figura immaginaria proprio come se stesse ricordando quell'abbraccio. Poi Hermione scosse il capo e riprese a parlare.

Lord Potter mi confidò, un giorno, che tutto portava a pensare che dietro quelle aggressioni barbariche ci fosse Sua Maestà, re Ryol in persona.”

Cosa, il re?” esclamò esterrefatto Harry.

Sì, non poteva non sapere cosa stesse accadendo nella sua terra. Per quanto un re possa essere sordo alla richiesta di aiuto del suo popolo, non avrebbe mai permesso che centinaia di persone morissero per mano dei barbari. A meno che, ovviamente, quei barbari non stessero eseguendo un suo preciso ordine. Quando tuo padre mi confidò questa sua ipotesi, rimasi sconcertata ovviamente, ma il suo ragionamento filava. Infervorata gli chiesi di portarmi dal re affinché potessi ucciderlo con le mie mani. Ma lui mi disse che finché non avessimo avuto le prove certe del suo crimine, non avremmo potuto compiere alcuna vendetta. Infine mi disse che sia lui che sua moglie sarebbero partiti il giorno dopo per andare a trovare Lord Black a Londra e una volta lì avrebbe avuto l'occasione di frequentare la corte del re e di conseguenza avrebbe potuto indagare su questa faccenda. Come ben sai, non sono mai tornati da Londra. Ma tuo padre, prima di mettersi in viaggio mi ha scritto una lettera che mi ha fatto recapitare da un suo fidato messaggero: nella lettera mi avvertiva che aveva scoperto qualcosa di importante a corte, ma era troppo pericoloso da riportare su carta. Così mi chiedeva di raggiungerlo al castello appena fosse tornato. Io sono andata al castello, ma i tuoi genitori non sono mai tornati. Gli abitanti del castello erano molto preoccupati e qualcuno cominciò a vociferare che fossero stati rapiti. Per questo quando sei arrivato, hai trovato il castello abbandonato.

Quindi tu eri lì stamattina?” domandò Harry.

Hermione annuì: “Sì, io e il mio gatto Grattastinchi. Stavo facendo l'ennesima ricognizione, ma non ho trovato nulla.”

E non sei riuscita a sapere cosa avesse scoperto mio padre?”

No, ma credo sicuramente che abbia qualcosa a che fare con il re. Dopotutto non può essere una coincidenza che i tuoi genitori siano stati rapiti proprio dopo essere stati ospitati a corte.”

Quali sono i tuoi piani adesso?” le domandò Harry interessato.

Dovrei avere qualche informazione in più prima di agire. Se non altro per essere sicuri che siano in mano al re.”

Beh, io posso aiutarvi. Mio zio, Lord Black, giungerà fra pochi giorni a Coleford. Sono sicuro che sappia qualcosa. Mio padre deve essersi confidato con lui prima di partire. Appena sapremo cosa è successo a corte potremo agire. Perciò, Hermione, lascia che uniamo le nostre forze per liberare i miei genitori.”

Hermione sembrò riflettere sulla sua richiesta, soppesando ogni parola: “Certamente la tua proposta è interessante, Harry. Ma non è una decisione semplice. Non so quanto possa veramente fidarmi di voi.”

Perché no? Siamo dalla stessa parte, Hermione.”

La ragazza sospirò e si alzò in piedi.

Harry, sono tanti anni che non ci vediamo ed entrambi siamo molto cambiati da allora. Ci vorrà del tempo prima che possa fidarmi completamente di te. Inoltre, il tuo compagno di viaggio... non ho idea di chi sia, a parte il fatto che gli piace giudicare le pazze isteriche.”

Ron, che fino ad allora aveva assistito alla conversazione totalmente in silenzio, non appena fu chiamato in causa, arrossì fino alla punta delle orecchie.

Ehm... io non volevo... insomma, non pensavo...”

Oh, ti prego. Lascia perdere! - tagliò corto Hermione- Tuttavia, penserò alla tua proposta, Harry. La notte, in fondo, porta consiglio e domattina conoscerai la mia risposta.”

Harry sospirò rassegnato: probabilmente era già una grande vittoria quella risposta da parte di Hermione. Ora come ora non avrebbe potuto fare nient'altro.

Allora, buonanotte!” esclamò Hermione, avviandosi verso l'uscita della capanna.

Ma tutto d'un tratto Harry la chiamò: “Ehi, Hermione!”

La giovane si voltò verso di lui e si fermò, aspettando che Harry parlasse.

Sono davvero felice che tu sia viva.” le disse lui con un sorriso.

Hermione non rispose, lo guardò un istante, poi chinò il capo e uscì. Harry la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dalla sua vista. Era ancora incredulo, per anni l'aveva creduta morta, invece ora era lì, davanti a lui. Si era avvicinata lui, l'aveva guardato negli occhi, gli aveva parlato. Aveva pronunciato il suo nome, con freddezza, ma sempre cortese. Anche Hermione sembrava felice di rivederlo, ma probabilmente non riusciva a mostrarlo o semplicemente non voleva. Non era più la bambina spensierata e allegra che era cresciuta con lui. Era distaccata, cinica e sfiduciata. La morte dei suoi genitori, avvenuta in modo così traumatico, l'aveva segnata profondamente dentro di lei, Harry ne era ormai convinto.

Perciò quella ragazza sarebbe Hermione.” commentò Ron, il cui sguardo, invece, era fisso su Harry.

Harry tornò in sé e si voltò verso l'amico: “Sì, o perlomeno quello che resta di lei.”

È una che dice sempre ciò che pensa.”

Già. - ammise lui, sorridendo malinconicamente - È sempre stata una delle sue caratteristiche più evidenti.”

Ed ha anche un suo fascino, selvaggio, ma interessante.” aggiunse Ron vagamente.

Dici? Non ho fatto caso a questo!”

Sì, non l'hai notato. - sospirò Ron e si sdraiò sulla paglia, lasciandosi scappare uno sbadiglio - Buonanotte, Harry!”

Il tono usato da Ron era molto ironico, ma Harry davvero non aveva fatto caso a quel particolare. Ora che l'amico glielo aveva fatto notare, Harry doveva ammettere che aveva ragione. La natura era stata benevola con lei: le aveva dato folti capelli ricci, due occhi ambrati che nascondevano un animo forte e fragile nello stesso tempo e un viso dai tratti delicati. Era bella anche con quei vestiti maschili che finalmente poteva indossare liberamente.

Harry si coricò e il suo sguardo si perse al di fuori della piccola finestra della capanna. Riusciva a intravedere uno squarcio di cielo notturno, ornato di stelle chiare, che faceva capolino fra le chiome degli alberi della foresta.

Era finalmente a casa, nella sua terra. Ma la situazione che aveva trovato non era delle migliori: i suoi genitori rapiti, il suo castello abbandonato, nessun segno da parte di Lord Black.

In quel momento Ron cominciò a russare, ricordandogli che in fondo non era solo. C'era il suo migliore amico con lui e, ora, aveva trovato anche Hermione. Non sapeva ancora se poteva contare su di lei, ma dentro di lui qualcosa gli diceva che lei avrebbe accettato la sua proposta.

 

*****

 

La risposta di Hermione risultò essere assai lontana da ciò che Harry si aspettava.

La mattina seguente Minerva portò loro la colazione. Insieme a lei c'era una ragazza con lunghi capelli biondi e un'espressione costantemente disorientata. Minerva la presentò come Luna.

Buongiorno, cari prigionieri!” li salutò Luna.

Buongiorno!” esclamarono all'unisono Harry e Ron.

Avete dormito bene?” domandò Minerva, porgendo il vassoio a Harry, mentre Luna si occupava di Ron.

Sì, per quanto si possa dormire bene così legati!”

Oh, ma Hermione ha detto che adesso possiamo liberarvi.” disse Luna con un sorriso.

Liberarci? Questa sì che è una bella notizia!” esclamò Ron, radioso.

Questo però non significa che siete liberi di andare. Hermione vuole vedervi tra mezz'ora nello spiazzo qui fuori.” spiegò Luna.

Harry guardò Minerva sorpreso: “Come mai?”

Non saprei proprio. Mi ha avvisato poco fa di questa sua idea.” rispose la nutrice, cominciando a liberare i polsi di Harry dalla costrizione delle corde.

Probabilmente vorrà darmi la risposta alla proposta che le ho fatto ieri sera.”

Minerva sorrise fra sé: “Se avesse voluto semplicemente darvi una risposta, sarebbe venuta qui da voi. Credo che il motivo sia un altro.”

Un altro?”

E in effetti il motivo di quell'incontro era un altro. Dopo aver fatto colazione Harry e Ron uscirono finalmente dalla capanna e si accorsero subito che nello spiazzo si erano radunate molte persone e in mezzo a loro c'era anche Hermione. Aveva i capelli legati con un nastro in una coda appena accennata e indossava una maglia bianca a maniche lunghe,

Buongiorno!” esclamò lei, accogliendoli.

Buongiorno.”

Cosa succede?” chiese Ron titubante.

Questa notte ho pensato alla tua proposta, Harry, e sono giunta ad una conclusione. - affermò la ragazza – Sono convinta che il vostro aiuto risulterà ben utile, ma, d'altra parte, non posso accettare chiunque tra i miei combattenti. Bisogna dimostrare le proprie abilità nell'arte della spada.”

Oh.- si lasciò scappare Harry - Sì, mi sembra giusto.”

Perciò se uno di voi riesce a battermi in un duello con la spada, accetterò che vi uniate a noi. Altrimenti verrete rispediti proprio da dove siete venuti.”

Detto questo Hermione si voltò e afferrò la spada che gli stava porgendo uno dei ragazzini che si trovavano nella foresta. Nello stesso momento Ron diede una spinta a Harry, il quale si ritrovò ad avanzare verso Hermione. Quando lei tornò a guardarli, i suoi occhi furono attraversati da un lampo di sfida.

Bene. Portate al signor Potter la sua spada.” affermò Hermione.

Hermione, vorrei solo dirti che sono stata allenato nell'arte della spada da un grande maestro della Scozia.”

Hermione accennò un sorriso e un'espressione molto colpita: “Oh, davvero? Allora dovrò stare attenta!”

Non ti preoccupare, sarò cauto con te.” la tranquillizzò lui disinvolto.

Grazie, ma, ti prego, non vorrei mai che tu ti abbassassi al mio livello. Duella pure con tutte le migliori tecniche che hai appreso. Sono davvero curiosa di ammirarle!”

Il ragazzino che aveva porto la spada a Hermione consegnò a Harry la sua. Il giovane cavaliere la afferrò e la fece roteare con un abile gesto.

Cominciamo!” esclamò Hermione.

I due duellanti iniziarono a camminare con una traiettoria circolare e i loro sguardi erano agganciati l'uno all'altro. Si stavano studiando l'un l'altra. Harry si accorse che Hermione aveva un'espressione molto determinata e questo lo fece dubitare della propria sicurezza. Forse non avrebbe dovuto sottovalutarla. Ma dopotutto era pur sempre una donna e la sua spada sembrava molto pesante, sicuramente avrebbe avuto qualche difficoltà a maneggiarla con facilità.

Perciò il giovane Potter decise di attaccare. Balzò verso di lei, accompagnando il movimento con un fendente della spada. Hermione lo schivò abilmente, gettandosi alla sua destra, e subito dopo rispose con il suo attacco. Harry parò abilmente il colpo ed entrambi arretrarono.

Aveva decisamente sbagliato a sottovalutarla, ma non si lasciò scoraggiare. La attaccò nuovamente e lei rispose con agilità, respingendolo con forza. Harry parò, girò su se stesso e si chinò, sferrando l'ennesimo attacco con la spada e spingendola indietro. Hermione indietreggiò e inciampò in un ramoscello, cadendo a terra e battendo la schiena. Il suo viso si contrasse in una smorfia di dolore appena accennata, mentre gli spettatori li fissarono allibiti. Harry si rialzò subito e si posizionò in piedi su di lei, puntandole la spada alla gola.

È stato breve, ma intenso!” commentò Harry con un sorriso.

Stranamente anche Hermione stava sorridendo e qualcosa in quel sorriso lo fece tremare.

Concordo!”

Harry non capì molto bene ciò che accadde in seguito. Si sentì spingere indietro dai piedi di Hermione, che lo colpirono poco più in basso della cintola. E tutto d'un tratto era a terra, con il fondoschiena dolorante e la spada ancora in mano. Questa volta era Hermione a puntargli la spada in gola.

Breve, ma intenso!”

Detto questo Hermione si allontanò e ripose la spada nel fodero. Harry la guardò turbato, non poteva credere di essere appena stato battuto con la spada da una donna.

Siete liberi!” esclamò infine Hermione.

Liberi?” ripeté Harry, alzandosi in piedi.

Sì, liberi di andarvene o di restare se volete!”

Possiamo restare? Ma avevi detto che se fossi stato sconfitto...”

Non terminò la frase perché Hermione lo interruppe: “È vero, così come è vero che sei stato il primo ad atterrarmi. Sei molto abile, Harry.”

Ah... allora, voglio restare!” affermò Harry convinto.

Hermione lo guardò e annuì: “Come vuoi!”

Grazie mille, Hermione!”

Tieni i tuoi ringraziamenti per quando avremo ritrovato i tuoi genitori.” commentò lei e, dopo avergli rivolto le spalle, se ne andò.

Harry la guardò mentre si allontanava e fu subito affiancato da Neville.

Non pensate male di lei, non è cattiva. - spiegò il ragazzo - Ha solo un carattere un po' scontroso.”

Lo so. È un po' cinica.”

Un po' cinica, sì, direi di sì.- affermò Neville, annuendo- Potete tenervi la spada, se dovete restare qui!”

Grazie.”

Per così poco! Benvenuto a bordo, Lord Potter!” esclamò il giovane, dandogli una pacca sulla spalla.

Quando Harry tornò accanto a Ron, questi gli rimandò uno sguardo decisamente sorpreso.

Quindi restiamo...” disse Ron.

Io sì, tu puoi anche tornare. Si tratta dei miei genitori, in fondo.”

E io dovrei tornare e sorbirmi i rimproveri di mia madre e mia sorella? Sei impazzito? Non ci tengo affatto! Resto anche io, fintanto che non avremo ritrovato i tuoi genitori!”

Harry lo guardò riconoscente: “Sei sicuro? Non so quanto tempo impiegheremo.”

Il tempo che sarà necessario, Harry. Io resterò comunque al tuo fianco.”

Grazie!”

Intanto sarà meglio avvisare la mia famiglia, affinché non si preoccupino.”

Sono d'accordo!”

Harry sospirò: si sentì veramente molto sollevato dopo tanti giorni di preoccupazione in cui la sua mente era stata rivolta esclusivamente al rapimento dei suoi genitori. Ora invece, circondato da persone che volevano aiutarlo, provava davvero una sensazione di tranquillità; in qualche modo era sicuro che con l'aiuto di tutte queste persone, prime fra tutte Hermione e Ron, avrebbe ritrovato e riabbracciato i suoi genitori.

 

 

 

E vai con un altro capitolo! Il prossimo si intitola “Orfani”. Spero vi sia piaciuto!

Alla prossima

kia85 

   
 
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