POV MASU
Accipicchiolina, che fatica
convincere il capitano!
Ma per fortuna sapevo che è
un buon uomo e che alla fine avrebbe ceduto alle nostre richieste.
Anche perche’ l’idea di
avere una cuoca in sciopero e la ciurma in ammutinamento non deve essergli
piaciuta un granche’.
Abbiamo carta bianca ( e
portafogli illimitato) per recarci sulla Serenity "a fare
rifornimenti" e pure un po' di sciopping.
Mime e Yuki mi stanno
aspettando all'hangar.
Ci vorrà circa un'oretta per
raggiungere la stazione orbitante; approfitterò di questo tempo per ripassare
per benino la ricetta e per istruire Yuki su come comportarsi quando porterà il
filtro ad Harlock.
E poi dovremmo utilizzare
dei sotterfugi per non essere riconosciute: le nostre foto tappezzano le mura
di tutte le stazioni orbitanti...siamo piu’ famose delle star di Ollivud e molto piu’ ricercate!
Ma...ma...
Mimeh è ai comandi del lupo
spaziale??
Ma è capace di pilotare un
coso di quelli?? Boh....fidiamoci...io tengo il corno antisfiga in tasca.
Partiamo con un'impennata cosmica ed usciamo a tutto gas dal portellone centrale, roteando su noi stesse come trottole impazzite....
Bleargh....cominciamo bene!
Cosi’ rimetto la cena!
"Sono eccitata all'idea di quello che stiamo
per fare!" mormora Yuki guardandomi con occhi felini.
Eccitata, eh?
"Prima vediamo di
trovare quel coso che
manca perché senza non otterremo alcun risultato" rispondo io seria in
viso.
"Ragazze, non so ancora
perché ho accettato di seguirvi in questa missione impossibile, ma mi sto divertendo
un sacco!!! Speriamo solo di non finire nei guai" strilla Mimeh
lampeggiando, togliendo le mani dalla plancia di controllo...oh no....ma che fa?
Rotolooooooooo
“Torna ai comandi!” le
intima Yuki
Finalmente, dopo una
sequenza interminabile di capovolte, virate, frenate - e chi più ne ha più ne
metta - arriviamo in prossimità della Serenity. E' ovvio che ci siamo camuffate
per non mettere in allarme il loro servizio di sicurezza. Anche la navetta che
abbiamo utilizzato è stata modificata : è stata dipinta interamente di rosa ed
ha un'orchidea come stemma stampato sulle ali. Carina no?? Ci vuole un tocco di
femminilità all’interno di una nave a prevalenza maschile!
Mi sono ingrigita i capelli
utilizzando della farina bianca tipo 00 e ho indossato un trench sopra al mio
solito grembiule. Mimeh si è messa gli occhiali da sole e si è dipinta le
labbra con il rossetto per metterle meglio in evidenza. Se non parla, la sua
mancanza di bocca passerà inosservata. Yuki si è fatta la coda di cavallo e si
è messa un paio di occhialini da vista, tipo talpa. Sopra all'uniforme ha messo
un cappotto nero.
Ci danno l'ok per atterrare.
Pochi istanti dopo stiamo
già gironzolando per la stazione alla ricerca di un emporio che venda spezie e
cose esotiche.
"Guarda qui!"
esclama Mimeh avvicinadosi ad una vetrina "Che fantastico bracciale di
zaffiri e diamanti!"
Però, ha gusto l'aliena!! E'
una meraviglia!!!
"Hai ragione Mimeh!
Quanto mi piacerebbe indossare un gioiello come quello" le fa eco Yuki,
occhi sognanti e bava alla bocca.
"Se il filtro
funzionerà, vedrai che Harlock te ne regalerà a decine di quei cosi!" le mormoro
sottovoce, dandole una pacca sul sedere.
La sua agitazione mi fa
tenerezza e cerco in ogni modo di tranquillizzarla.
Qualcuno però dovrebbe
tranquillizzare me ora, dato che questo posto mi inquieta un tantino.
Mi sono accorta che ad ogni
angolo, c'è qualche tizio dalla corporatura "armadiesca" che ci
osserva scrupolosamente.
Speriamo che non ci abbiano
riconosciute....
A parte il fatto che in
questo luogo c'è un via e vai di gente di ogni genere che chiunque
faticherebbe a seguirci.
Uomini e donne di ogni
età, alti, bassi, modelle....
Urca! guarda quelle
due stangone con un miniabito mozzafiato, proprio li’, davanti al
bar.
Ecco, cosi' dovrebbe
vestirsi Yuki per far colpo su Harlock!
No...no, Mimeh, che diavolo
stai facendo?
Quella vede un bar e va
fuori di testa!
Finira’ per metterci nei
guai.
Yuki ed io ci scambiamo uno
sguardo veloce e la seguiamo.
“Altola’, nonna!” mi dice un tipo vestito di scuro con occhiali neri all’igresso “in questo posto non e’ consentito l’ingresso alle ragazzine” indica Yuki “ E alle persone in eta’ da pensione...” indica me.
Grrrrrr.
Vuole dire che sono vecchia?
Salgo sulla sedia e lo fisso
negli occhi, ehm, negli occhiali.
Faccio la migliore delle mie
facce minacciose
“Ti conviene lasciarci
passare, caro...” gli dico io, con voce gracchiante.
“Perche’ altrimenti che fai,
nonna?” mi dice lui, sfottendomi.
“Ti bacio con il mio alito
all’aglio!” rispondo io, avvicinandomi di piu’.
Lui indietreggia.
Il mio alito profumato
sembra inebriarlo. L’idea di assaporare le mie labbra lo confonde.
Ci lascia passare.
Ollala’.
Che posto!
Ma Mimeh dov’e’?
Yuki mi poggia una mano
sulla spalla indicando la mia destra.
Ehhhhhh?
Per tutte le panne cotte! Ma
che fa? Perche’ si agita e si struscia con quel tipo come se...
“Sta ballando la lambada,
signora Masu” mi dice Yuki con una nota di invidia “Vorrei saperlo fare anche
io....”
Inarco un sopracciglio.
La lambada eh?
Lo so io con chi vorrebbe
ballarla, ma in orizzontale!
Trasciniamo Mimeh fuori dal
locale sperando che non lampeggi come una luce da discoteca. Discuto con Yuki
che e’ meglio avviarci a comprare il pipillus per il filtro d’amore.
Le due stangone in minigona inguinale
e scollatura a livello dei capezzoli ci stano ancora osservando.
Che diavolo vogliono?
Non saranno mica lesbiche?
Non saranno anche loro
inebriate dal mio alito all’aglio?
Ci incamminiamo lungo uno
dei tanti percorsi fino a giungere in prossimità di un negozietto un po'
strano. Non è molto illuminato e dietro al bancone spicca un'omaccione altro
oltre un metro e ottanta e con la stazza di una balena. E' pelato, ha due
baffettini sottili ed un sorriso beffardo stampato sul volto. Umh….non ha l’aria
troppo affidabile….ha la pelle sudaticcia e la canottiera proprio non gli dona.
Andiamo bene.
"Buongiorno care
fanciulle!" La sua voce è peggio di un corvo che gracchia. "Che cosa
vi porta sulla Serenity? o meglio, nel mio emporio? Cosa posso fare per
servirvi?"
Puo’ farsi gli affari suoi,
tanto per cominciare....
Mentre parla si gratta la
pancia con una mano e con l'altra si liscia i baffetti osservandoci
attentamente, come se fossimo noi stesse una mercanzia rara.
"Siamo alla ricerca di
qualche spezia particolare per rinnovare il meniù del nostro rinomato ed esclusivo
ristorante. Cosa potete offrirci?" rispondo io con aria di chi la sa
lunga.
L'omone comincia ad
ispezionare i vasi di vetro alle sue spalle, ordinati in perfetto ordine
cromatico, mentre pronuncia ad alta voce i nomi delle varie spezie.
"Avrei dell'ottimo
estratto di Saghit che
dà quel sentore di frutti di bosco ai budini e alle creme!" ci mostra un
vaso con all'interno dei cubetti di polvere pressata di colore bordeaux. Ne estrae
uno e dopo averlo annusato estasiato, me lo porge per farmelo osservare meglio.
“Oh, Saghit...e’ anche buono
nell’infuso e fa meraviglie per la pelle!” dice un’altra voce dietro di me. Mi
giro e mi trovo davanti un’ altra
stangona in pantaloni attillati e giubbotto in pelle.
“Ne vorrei due etti....”
dice lei poi al negoziante, con fare suadente.
Aho’!C’e’ la fila!
Lei paga e se ne va, non
senza avermi lanciato un’altra occhiata.
Che sia lesbica anche lei?
Il negoziante si dedica di
nuovo a noi.
"No. Ci serve qualcosa
di più particolare...unico , direi! Un ingrediente che si possa trovare con
enorme fatica, una rarità, insomma!" dico io atteggiandomi a grande cuoca.
"Ad esempio, avete la radice di pipillus odorosum...eh??"
La balena mi guarda con
occhi infingardi.
Speriamo che mi venda
l’ingrediente senza fare troppe domande.
“Ahhh! Buongustaia!!! Il
pipillus odorosum è una vera prelibatezza! E soprattutto è una radice che
conoscono in pochi!!”
Mi guarda con aria
inquisitoria sfregandosi le mani con fare avido. Scommetto che mi chiederà una
fortuna per averne pochi grammi…..
Ma non importa, ho con me un
bel gruzzoletto.
Ehi, che non si azzardi a
chiedere qualche altro compenso in natura o gli farò barba-e-baffi gratis con
l’ausilio delle mie mannaie rotanti!!! Occhio eh!!!
“…quindi saprete anche che
il prezzo al grammo del pipillus è …come dire….importante!”
Eccallà!!! Ci avevo
azzeccato.
Prima che possa azzardare
qualche strana richiesta gli ammollo sul bancone un sacchetto ricolmo di monete
d’oro. Anzi, di preziose ed antiche monete d’oro. Sob...una vera
fortuna…..faceva parte di un tesoro che depredammo dalle parti del pianeta
Arcobaleno….
Gli occhi gli si illuminano
improvvisamente e la bocca si contrae in un sorriso ingordo.
“Signora….oltre che
culinariamente colta, vedo che siete anche molto perspicace! Per quel
prezzo potrete avere un’intera radice. Vado a prenderla….sapete la custodisco
in un posto sicuro!!”
Yuki mi guarda speranzosa.
Il suo desiderio sta per avverarsi, quando torneremo sull’Arcadia le preparerò
il filtro d’amore ed Harlock sarà suo.
Pochi minuti dopo il cetaceo
ritorna in negozio e mi porge una graziosa scatoletta di cartone rivestita di
seta rossa ed infiocchettata con un nastro d’oro, strizzandomi l’occhio.
“Prego madame, controllate
personalmente il contenuto….” Mi dice con tono viscido.
Io sciolgo il nastro e
scoperchio lentamente la scatoletta sbirciandone il contenuto.
“Madre Salvia e
Sant’Alloro!!!” esclamo improvvisamente.
Il capodoglio mi guarda in
modo ammiccante, ghignando in maniera equivoca.
“E l’originale, madame, e’
anche meglio...” ammicca di nuovo lui, guardandomi “Se volete e’ vostro anche
quello....”
Ehhh?
L’originale?
Te lo trancio e lo faccio a
fette!
Richiudo di scatto il
contenitore e lo fermo di nuovo con il suo nastro. Sento gocce di
sudore imperlarmi la fronte.
Mimeh e Yuki mi guardano
preoccupate ma un mio gesto le tranquillizza subito.
“Siete un vero porc…eh un
vero portento caro signore! Vi ringrazio, ora il mio ristorante sarà davvero
l’unico ad avere nel meniù dei piatti conditi con pipillus….!”
Usciamo velocemente dal
negozio.
Ora dobbiamo comprare dei
vestiti per creare il nuovo luk di Yuki.
Arriviamo al settore
riservato all’abbigliamento e cominciamo la nostra ricerca ma dopo ore e ore
non riusciamo a trovare niente che ci soddisfi.
Avevamo giusto perso le
speranze quand’ecco che Yuki se ne esce con un gridolino felice.
“Signora Masu! Ecco quello
che fa per me!!!”
Ci indica una vetrina in cui
è esposto un manichino vestito con un attillatissimo completo di pelle nera e
rossa. E’ formato da un paio di legghins o fusò (mi pare si dica così…)
neri e da un giubbottino rosso talmente aderente da poter essere considerato
una seconda pelle.
Impallidisco di fronte a tanta
spudoratezza. Forse il mio consiglio non era appropriato. Con un abito come
quello farebbe la figura dell’ intronas..o
entrenos…si insomma…come le chiamano
oggi…ah ecco le esc...le escargot !!
Guardo l’insegna del
negozio.
Sospiro.
Scuoto la testa.
Un negozio per passeggiatrici!
Ma ormai è troppo tardi per
ripensarci perché in quattro e quattr’otto la biondina entra in negozio ed esce dopo pochi istanti con
l’ambito trofeo.
Ormai la frittata è fatta.
Torniamo di gran lena al
lupo spaziale per fare rientro all’astronave.
E che il cielo ce la mandi
buona.