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Autore: itsJay_95    19/03/2012    16 recensioni
Sequel di "Love is in the air" dove il protagonista maschile era Liam Payne.
Qui invece il protagonista sarà Harry.
Ronnie, me ne sbatto il cazzo delle altre. Sono diventato praticamente un prete con te! Non faccio sesso da tre anni! Non ti ho mai tradita, sono cambiato completamente e te ora mi vuoi lasciare?! - Ronnie annuì flebilmente – Non puoi! - le gridò addosso ancora una volta. - Ma lo sto facendo, Harry. Lo sto facendo. - sussurrò dandogli poi le spalle allontanandosi verso il taxi che era finalmente arrivato.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love is in the air.'
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Sei una stronza Juergens, sei una stronza.





Ronnie's POV.

Ciao sono Veronica Juergens e sono una stronza. Oh ma come sono poco realista. Ho appena lasciato il ragazzo che mi stava accanto da tre anni e riesco semplicemente ad ammettere che sono una stronza? Io credo di essere molto peggio.
Credo che quello che ho appena fatto sia stata una delle peggiori cose al mondo che io potessi fare, Harry è un ragazzo così buono.
Ma lui merita una ragazza meglio di me! Certo, ovviamente. Il fatto è che sono cresciuta con lui. Lo amo davvero tanto, e credo che se non fosse per il semplice fatto che spenderei quaranta dollari in più per il taxi, ora tornerei indietro da lui, ad abbracciarlo a chiedergli scusa, ma qualcosa mi dice che ho fatto bene, alla fine, sono stufa di sentirlo solo al cellulare e di vederlo una volta al mese... quanto sono cretina. Cazzo.
Il taxi si sta fermando. -Sono ventisette dollari signorina. - mi dice l'autista. Cerco i soldi nella pochette e ne tiro fuori trenta -Si tenga il resto. - scendo dal taxi e mi affretto ad entrare nell'appartamento nel quale alloggio con mia madre e la mia sorellina, Juliet.
Per fortuna entrambe dormono, non vorrei mai che mi vedessero così.
Mi levo le scarpe che mi hanno letteralmente rotto i piedi e le gambe e mi affretto a correre in camera mia. Per mia fortuna Juliet ha una camera tutta sua altrimenti l'avrei svegliata.
Poggio la pochette sul letto dopo averla svuotata così da recuperare il telefono.

Ti prego dimmi che era un brutto sogno!


È un sms di Harry. Oh Harry... non devo rispondergli so che lo farei stare peggio, non voglio che lui soffra per me, anche se lo sta facendo... sono contraddittoria, lo so.
Tutto iniziò due anni fa, credo. Quando da Los Angeles mi sono trasferita qui a Filadelfia, in Pennsylvania. È un bel paese e confina con il New Jersey e in poche ore di treno sono sulla costa est degli stati uniti. Mi trovo bene e il liceo ormai è quasi al termine.
Mi siedo sulla sedia della scrivania e, anche se sono le due di notte accendo il computer.
Quanto vorrei essere ammessa alla Julliard. New York non dista molto da qui, in auto credo ci metterei due ore massimo; solo che non ce la possiamo permettere per questo dovrei vincere la borsa di studio in canto. Oh, un giorno io sarò amata e venerata come Lea Michele. Tieni i piedi a terra Veronica, i sogni si realizzano solo se ti chiami Justin Bieber o Harry Styles.
Però potrei andare fino a New York a piedi, secondo google ci metterei solamente un giorno e quattro ore. Se non mi fermo né a dormire, né a mangiare e a fare i miei bisogni.
Magari potrei indossare un pannolino, delle scarpe comode e un sensore che se mi addormento mi fa camminare lo stesso senza che corra il pericolo di sbattere contro un palo o di essere stuprata. Prima però devo inventare questo sensore... faccio prima a morire, già.
Twitter ha già come tendenze mondiali la frase “Harrystaystrong” come cavolo fanno a sapere che ci siamo mollati?
Ora vado sul profilo di Harry, vediamo che diamine succede.
Picchietto le unghie sulla scrivania mentre attendo il caricamento della pagina.
Giuro che se arriva quella dannata balena con gli uccellini spacco il computer!
Oh il piccolo Harry ha scritto: Dopo tre anni, sono di nuovo sul mercato! Anche se è difficile accettarlo.
Decido di controllare le menzioni, so che saranno tantissime, so che molte saranno d'odio, so che starò male a leggerle, ma devo.
Clicco il tasto sinistro del mouse e chiudo gli occhi cercando di farmi coraggio.
Oh te, c'è anche una menzione di Harry “Non attaccate lei, mi farete stare peggio (:” dice.
Basta fare il carino Styles! Un'altra menzione dice “Eravate così carini insieme, non voglio crederci.” le rispondo o non le rispondo? Le rispondo “Oh...beh...credici.”.
No Ronnie, non piangere.
“Ronnie, davvero? Come può qualcuno lasciare Harry? Insomma è Harry!” come ho potuto lasciare Harry? Semplice “Lo so che è Harry, ma io stavo troppo male... è meglio così.”. Dio la gente deve sempre farsi i fatti altrui.
“Sai che sei un'idiota, vero?” ecco che iniziano gli insulti “Grazie per avermelo ricordato!” come vorrei fingere che tutti gli insulti non mi diano fastidio.
“Puttana, prima te lo prendi tutto per te, poi lo lasci. Sei una puttana.” bene... una molla il suo ragazzo e in meno di un'ora riceve tali insulti. “Almeno io sono qualcuno. Tu chi sei?”.
“L'hai solo usato per diventare famosa, ammettilo.”
“Volevi soltanto riuscire ad avere una popolarità che ti permetta di sfondare!”
“Si sapeva che sarebbe finita così, lo stai facendo soffrire sai?” sì e mi dispiace. Lacrime del cazzo che mi appannano la vista “...probabile, mi dispiace farlo stare male, sto male anch'io, credimi, ma ho dovuto.”.
Basta stare su twitter, mi fa solo stare peggio “Quanti insulti! Dovreste ringraziarmi ora avete il vostro idolo tutto per voi!” scrivo prima di controllare di nuovo il profilo di Harry.
L'ultima cosa scritta risale a due secondi fa e ha pubblicato anche una nostra foto. Una nostra foto. “Sei stata importante, grazie per tutte le belle esperienze e le belle emozioni.”.
Vaffanculo Styles, ora sto letteralmente riproducendo il diluvio universale sulla tastiera.

Nuovo giorno, nuova vita! Non era così il detto? Non lo so e poco mi importa.
Ieri notte mi sono addormentata tra i singhiozzi. Insulti, insulti e ancora altri insulti su quel dannato monitor di quel dannato computer connesso ad una dannata rete internet collegata ad un dannato social network.
Dannata me.
Chissà se Darcy è già partita per riprendere il college a Londra.
Dovrei chiamarla ma ho paura che possa rispondere Harry o qualcun altro dei ragazzi. Ormai il suo telefono è il telefono di tutti. Tentare non costa nulla però, la chiamo.
Squilla, ma non risponde nessuno, sto per riagganciare -Sono viva! - esclama felice.
-Quanta allegria! Che stai facendo? - le chiedo curiosa.
-Stavo punzecchiando il tuo ragazzo che continua a mangiare haribo! - evidentemente lei non sa. -Ex ragazzo... - la correggo rattristandomi. -Ex? Tu Harry vi siete lasciati? Quando poi? - sospiro cercando di trattenere le lacrime. -Ieri sera... l'ho lasciato io, te l'avevo detto che non ce l'avrei fatta a sopportare ancora per molto la distanza. La storia la sai. -
-Ronnie... sei una sciocca, ma ti supporterò sempre sappilo. Ora però devo lasciarti, dobbiamo correre in aeroporto. - dice dispiaciuta.
-Vorrei venirvi a salutarvi, ad abbracciarvi, ma non riesco. -
-Tranquilla. Ci sentiamo appena arrivo a Londra. Ti voglio bene piccola. -
-Ti voglio bene Darcy. - le voglio davvero tanto bene, è una delle poche che riesce a capirmi e a sostenermi in ogni mia scelta, anche se mi manca terribilmente anche lei.
Da quando si è trasferita a Londra per Liam, io la vedo di rado. Beh la vedevo di rado anche due anni fa, ovvero quando mi trasferii qui a Filadelfia con mamma, ma era diverso... non so perché ma era diverso.
Oh, sono cambiate così tante cose da allora.
Harry, io, i ragazzi... siamo cambiati tanto. Forse siamo semplicemente cresciuti, ma i cambiamenti sono stati notevoli e forse anche questo mi ha spaventato e mi ha fatto prendere la decisione più grande: quella di lasciare Harry.
Credo dovrei farmi una doccia, magari mi schiarisco le idee.
Oggi devo vedermi con Jessica, credo, non mi ricordo, dopo le mando un messaggio. Solo che non ho voglia di uscire, non sono dell'umore, ma devo, stare in casa mi farà solo peggio.
Scendo rapidamente le scale dopo essermi infilata l'accappatoio. Afferro un biscotto che Juliet mi porge. Le voglio un bene dell'anima.
Mi siedo a tavola, come al solito mamma è al lavoro. Si spacca la schiena per mantenerci, fa due lavori. La mattina dalle sei fino alle quattro pomeridiane, poi dalle sette di sera alla una di notte fa la cameriera in un ristorante. Tutto per mantenerci.
Mio fratello spesso ci manda del denaro, poco, ma è tutto quello che può fare per aiutarci, anche lui ha la sua famiglia a cui badare.
Gli sono grata per quello che fa, anche se non vive con noi è molto dolce a spedirci duecento dollari al mese, che sembreranno pochi per molti, ma per noi bastano per mangiare. Ecco un altro dei motivi per cui ho mollato Harry: i nostri stili di vita sono diversi e io non ho mai  voluto un aiuto economico da parte sua, anche se lui spesso lasciava delle banconote in giro per la mia stanza, che puntualmente gli venivano restituite. Non ho mai voluto usarlo, e questo la gente non riesce a capirlo.
Il campanello suona e, anche se sono in accappatoio con i capelli bagnati che mi cadono disordinatamente sulle spalle, mi precipito ad aprirla.
Morgan, il mio vicino di casa. Colui che secondo le mie amiche ha una cotta per me da quando mi sono trasferita qui, ma lui non capisce che non mi interessa minimamente, anche se forse, dato che sono single, potrei dargli una possibilità! Mi guarda con la bocca aperta -Vuoi qualcosa per asciugare la bava? - gli chiedo scocciata.
-No! Ero passato per chiederti una cosa. - dice sorridendo.
-Cosa? -
-I miei stanno andando al supermercato e volevano sapere se vi serviva qualcosa ve le prendevamo voi. - disse tutto d'un fiato.
-Entra, vedo se mamma ha lasciato qualche biglietto. - lui fa come gli dico e mi segue in cucina dove prende in braccio Juliet che adora. È carino quando la coccola.
Leggo tutti i post-it sul frigorifero -C'è scritto “Comprare latte”. - dico staccandolo dal frigorifero e porgendolo a Morgan. -Te lo faccio comprare dai miei, non preoccuparti. -
-Grazie. - gli sorrido -Non è che puoi tenermi Juliet mentre mi preparo? -
-Certo! Posso portarla con noi al super mercato se vuoi! Tu vuoi Juliet? -
Juliet annuisce ridendo. -Sei un angelo Morgan! - esclamo.
-Te la riporto a casa tra un'ora, insieme al latte. -
-Mi sdebiterò, promesso. - dico baciandogli la guancia. Lui e Juliet escono di casa e ora essa è così silenziosa e vuota. Come non detto mi squilla il cellulare.
-Pronto? - panico. Perché non controllo mai chi mi chiama al telefono?
-Harry... ciao. - sussurro prima di sprofondare nel divano.
-Sono rimasto a Filadelfia. Dobbiamo parlare ho fatto un incubo, tu mi lasciavi e non venivi a salutarmi in aeroporto. Sono a dieci minuti da casa tua. -  dice ansimando.
-Stai correndo? -
-Forse. Ti prego aprimi la porta appena arrivo. - dice...insicuro? Non è mai stato insicuro con me.
-Ok. - biascico.
Riaggancio scioccata. Non può essere a dieci minuti da qui, dopo che ha corso dall'aeroporto. Io non gli apro la porta.
Devo vestirmi! Corro in camera, per fortuna mamma ha lavato la maglia verde. L'afferro e la indosso velocemente infilandomi poi le mutande e i pantaloncini blu.
Verde e blu, abbinamento perfetto! Si certo, tanto è solamente Harry...
Corro giù in salotto e per poco non cado a terra. Che belli i pois sulle mie calze!
Giro e rigiro i pollici, scostandomi ogni tanto i capelli dalle spalle, non ho voglia di asciugarli quindi sarà meglio legarli, ma non ho voglia di alzarmi; solo che devo farlo, hanno appena citofonato, spero non sia chi io penso sia.
-Chi è? - chiedo al citofono. Fa' non sia Harry, ti prego.
-Chi dovrei essere? - ok è lui, mantieni la calma Ronnie.
-Non sono in casa. - cogliona dovevo guardare dalla finestra prima di rispondere.
-Divertente. Aprimi, su. - dice calmo.
-Ma non c'è nessuno in casa! - esclamo schiacciando il pulsante che apre il portone.
Ronnie sei una cogliona. Se mi nascondo magari non mi vede.
No, devo affrontarlo, è soltanto Harry.
Spalanco la porta sentendo i suoi passi farsi sempre più vicini e poi...lo vedo. Ha gli occhi gonfi e rossi. Guardandomi cerca di sorridermi ma si vede che il suo è un sorriso sforzato, mi spiace vederlo così.
-Ciao.. - sussurra parandosi davanti a me.
-Ciao Harry. -
-Mi fai entrare? - chiede tristemente.
-Certo... - biascico facendolo passare.
È vero in questi anni è cambiato molto. Non è più Harry il perverso, non è più Harry il buffone ventiquattro ore al giorno, questo davanti a me è Harry il ragazzo cambiato per amore, per me...
-Ho visto i tweet d'odio rivolti a te, mi spiace. - dice sedendosi sul divano.
-Non fa niente, devo farci di nuovo l'abitudine. - sorrido. -Vuoi qualcosa da bere? -
-No, voglio solo parlarti. - dice serio.
-Ok, ti ascolto. - ho paura di ciò che possa dire. Ho paura che possa persuadermi e farmi cambiare idea. Io non voglio cambiare idea, sono convinta di ciò che ho fatto.
-Io non sono abituato ad essere single, non più almeno. Stiamo...cioè stavamo insieme da tre anni... ti ho visto crescere Ronnie. Avevi quindici anni quando ti ho conosciuto, quando mi hai stregato e ora ne hai quasi diciannove... sei giorno dopo giorno più splendida, giorno dopo giorno più mia. E, ti ricordi quando ti dicevo che avrei persino voluto sposarti? - sospira e io non posso fare a meno di annuire, quanti piani fatti insieme, quanti progetti inutili, quanti sogni. -Io stavo per comprarti l'anello, Ronnie. - dice.
-Sei serio? Cioè siamo troppo giovani per il matrimonio. - sono scioccata.
-Ma io ti amo! Non me ne frega dell'età. Io ti amo e basta. - gli occhi gli iniziano a lacrimare bagnandoli le guance.
-Harry, io ti ho lasciato ieri, e sinceramente non capisco perché tu ora sei qui a dirmi questo, non cambio idea. - affermo porgendogli dei fazzoletti che rifiuta. Ovviamente preferisce usare la mano per asciugarsi gli occhi.
-Da quando sei così acida e, stronza Ronnie? Non ti riconosco. Sei sempre stata così dolce, così pazza, così mia. - si alza dal divano e mi si avvicina.
-Harry...io... -
-Stai zitta. Ronnie, io ti aspetterò, so che cambierai idea. - scuoto la testa mentre lui si avvicina alla porta. Si volta un'ultima volta prima di uscire -Ti amo. - sussurra andandosene.
-Anch'io. - rispondo, ma non può sentirmi ormai è andato via.













E' stato più forte di me, dovevo pubblicare il secondo capitolo anche perché è già tanto che sono riuscita a scriverlo e non potevo farvi aspettare tanto, anche perché con tutte le recensioni che ho ricevuto al primo capitolo, ve lo devo come minimo!
Ok il capitolo è quello che è, perdonatemi, il prossimo è già in fase di elaborazione(?) ed è quasi tutto dal POV di Harry. C'è anche un pezzo raccontato da Darcy per spiegare la situazione della sua relazione tra lei e Liam che come molte di voi hanno intuito dal primo capitolo si sono rimessi insieme. mh, bene.
Aggiornerò appena quel capitolo sarà finito, se intanto volte darmi un parere anche sulla FF a raiting rosso su Liam e Zayn (non su Ziam, ognuno dei due è etero nella FF(?)) non vi mordo :') : Can you save me? schisciate il collegamento(?)
Ok, mi dileguo, spero vi piaccia e che lasciate una recensione carina :3
Manu.
   
 
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