Elle doit souffrir.
- Salve, questa è la prima storia che pubblico qui su EFP, anche se non sono granché, spero davvero, con ogni fibra del mio essere, di non deludere nessuno.La storia rappresenta una parte importante della mia vita ed in essa sono racchiusi i miei più intimi sentimenti. Anticipo un sincero grazie a chiunque si presterà alla sua lettura.
Grazie, Michelle.
Perché infondo anche se le persone ti istigano al dialogo, tu sai che con loro non ci puoi parlare veramente. Nel caso, queste inizierebbero a fissarti con repulsione malcelata o compassione magari, che in un certo qual modo è anche peggiore della prima. Nonostante tutto, tu sei consapevole che parlarne con qualcuno ti piacerebbe davvero tanto e ti farebbe così bene; la vita però è così, pochi ottengono ciò che vogliono e tu, tu di certo non sei tra quelli. Quindi rimani lì, ferma, immobile, a contemplare i grumi di sangue rappreso sul tuo polso, misti a tintura di iodio per evitare infezioni e dissanguamento - perché anche se gli altri lo pensano e forse anche tu lo hai pensato, tu non vuoi morire, tu vuoi vivere - mentre preghi di diventare sorda ai prossimi richiami di quell'infido pezzo di metallo, così piccolo e così letale.